Critica Sociale - anno XXXI - n.10 - 16-31 maggio 1921
• 158 CRITICA SOCIALE completare i st1oi formidabili preparaLi vi di invasione della Prussia; e questi argomenti caddero .in pien'o sul panico, cbe già. ern diffuso in Prussia e nella i.tessa folla berlinese,• per l',wanzarsi dei Cosacchi. QLrn:ita conca– tenazione di provocazioni e di reciproche diffidenze rese definitivamente inevitabile l'im111ane delitto! Altre men~ogne ci ~engono incontro, \n folla, dnlle sacre cnrte dei Governt e dA.lla diplomaltia. Il solito Presidente de_!Cori.siglio ,lei l\1inistti di F~ancia dell'e– state 191'1, V1v1a:m, solennemente a-tlerma nella sua de– posizione al processo Caillaux: -;- • Noi non vo_lemmo mobilizzare che il 1° agosto, 8 lo _facammo s61o in presenza della mobilitazione ger– n1a.o 1ca •.•- Il sig. Viviani na ancora un 11. volta meutito. Risulta d,dla raccolta dei do,cumenti del Livi·e ·anglais !n. 136) chfl l'ordine di mol.ilitazione in Francia fu lanciato alle 8,40 del 31 luglio, in Germania (docum. Kautsky, n. 564) a_lle ore 6 dello stesso giorno. Il sig. Vivi11.ni-aggiunge: • Io avevo la intenzione di mobili11zare il Lll luglio. Ma rinviai tale decisione per provnye il nostro desiderio di pace•. , Con questa dichiarazione è lo stesso sig. Viviani ch'.l s'i11carica di smascherare la sua ... veridicit.à di perfetto ~iplomatico. Secondo· lui, dunque, la mobili– tazione __ significava ;tbbaudono del desiderio n della spe– ranza cli pace. Tuttavia, il suo manifesto della mobili– L11zi0Iiec(Ulteneva questa frase: • Nelle circostanze at– tuali la. mobilit_azione ne_ 11ppare come il mezzo migliore pet· assicurare il· mnntennnento della pace!• Dove si vede. che la ya~e dovev~ stare molto _acnore del &ig. Vi– v1an1, che s1 sforzava rii mantenerla con la mobilitazio– ne da lui stesso considerat,i fatale alla pace slesoii. Ed egli aveva b_en ragione cli consiJerarla cosl, · poichè, ol– tre i• tutto il re~to, sapeva che, per effetto del paragq1fo [[ del trR.ttato d1 alleanza franco-russa. la sola mobili– tflzioue della Russia signjficava la guerra inevitabile anche per la Francia. Ma non è tutto.' 11 26 e il 26 l'bglio il Governo te– desco dichiara a quello russo che una eventuale mobi– lita1.ione della Russia avrebbe determinato la immedillta mobilitazione tedesca contro la Russia e la Frnncia giacchè la Germania oonosceva esattamAnte gli obblio-hi clell'alleauza per la Francia ver:,o la Russia (doc. Kaut;ky · n. 21n). _ . Il Go<1erno russo rispoude che, se si sentirà si.curo rlell'appo,,i;gio della Francia, affronterà. il rischio della.• gnerra (.fAvre anglais, u. 17). E il 30 luglio il Governo , frn.ncese promette alla Russia di • adempiere tntte le obbl(gazioui -dell'.alleanza, 1 Livre jmme. n. lùl). Come appare ·;;traniL, dopo tutto ciò - str~.na P.Cl audace; !'affermazioni'! del signor Viviani chè • la Francia h.a c~mpiuto tutti gli sf'orz·i possibili, anche con suo nsch10, per evitare la gneq·a, anche allorchè la 'Ger- 1111!,nia itv.eva già. estratti• lit sparla dal fodero! • li Governo' francese conserva,a, ,sino al pomeriggio del Lll lugl:o., la •possibilità di evitare la guerra·. Infatti d trattato d 1 alleanza con la Russia era un trattato di– fensivo, i cui obblighi µer, la Francia potevano essAre onor~volment11 discutibili, SA non esplicitamente ricusati, per d fatto che la Russia aveva preso lit in izinti va della 1nobili_tazione e, quindi, del\_'aggressione. E, inoltre, In Francia, proprio la mattina de\ 31, avevi\ rièevuto dA.l Governo inglese nna coµmnicazione, .che avrebbe potuto pienamente autorizzarla a far ,:onsiderare a Pietrogrado degno di og ni dubbio il casus foederis. Il Goveruò in- 11:l_es .e; infat.ti , la 111attina del 81 luglio, fece cl.ire al signor V1v1a n1 (Lio re anqlqis, n. 116) che' l'Inghilterra. si era posta al fiauco della Frnncia oella questione del Marocco p,erchè in <]nesta questione la Francia era direttament·~ '.1\1pegnata, ma non voleva. prendere quAsta voJta ·,un impegno prematuro, poichè la vertènza in còrso non era qnella della Francia •. •' . ~I <3:overuo francese, dunque, rendeva a' sua volta 1~ev1tab1le la gue:ra, e ri11unziava a tutte le possibilita d1 ~v1tarla, semphcementE> perchè esso arasi impegnato i:ol fatale trnttato, a seguire la Russia nelle sue avven: ture. Questa tesi non è neppure inia.• Essa fu assai A.u_torevolm.ence 1 enun~iat!_l, il 3 Agosto· 1914~ alla Camera dei C_omun1dall autor_ità insospettabile del Ministro degli Affari Este=i, Grey, 11 quale disse: , Io ho Ja,cert"ezza ~ssoluta che, se la Fra.ocia è impegnata nella guerra. ciò e a causa della •s_ua!1-lleanza formale con la Rus~ia ~ ~ ,Ma, a sua volta, il si.gnor Grey trasclirava di com– pletare tale confessione con un altra, ohe ?lì sarebbe blioteca Gino· Bianco , riuscita_ certH.mente ~grade_vole in quell'istant'll :- - · Sia– ~o stati noi che abb_rnmo 1Uc9raggiato 1R lfrancia, uel- 1 rnverno 1912, ad impegnarsi cosi con la Russia, ac– cettando da part_e n?stra la convenzinne militare paral– lela_con la Russia,_ m forza della quale la Francia sapeva -che no~ ~areb_be l'lmasta sola a seguire la· R~ssia nella sua politica cli avvénture e di provocazioni di guerra. l\fa non era, nel momento in cui si fabbricava la versione dell'in,terveuto inglese per là difess. della uatu– rahtll. del Belgio, che sir Ctrey avrebbe potuto dire tutLa la verità! Io mi dom:LUdo, e chiedo a tutti gli :uomini di ~rnona fe~e: •.Dopo q.uesta, documentazione. - clie già lll Francia e lll lnghtlterra è ·stnta da altri compiuta - senza sollevare il menomo tentA.ti vo di confutazione _.'. che cosa rimane clél dogma, secondo il quale la Germania - essendo la, sola responsabiie della guerra deve pagarn~ tutti i. danni?• . . ·' . . Su ~ nesto dògma - ciò è noto - si acca!npa la po– J1t1ca m 1qua delle ripa,·azioni da parte dell'Intesa e in esso .cer~a la _s?a giustiticazione l'attuali,' politica' delle san'Z1om pun1t1ve contro la Germania - politica estre– marri.ent~ atta a riprodur~·e 1~ gu~rra in ]!]urop~ e ge11EJ– ratr1ce, mtn.nto,•d1 nuovt odi e d1 1nasprite miserie. Iu nome del dil'itto, della verità e della giustizia1 ma al– tre.sì in non~e della necessità e della salvezza dell'Europa, noi d omandiamo, e non cesseremo un istante di domai,-, d~re! la. revisi.~ne di qnel' dogma, bugiardo nella sua cieca_ uu1latera!tt~. Sovra qnél do)\'ma poggia tutto ,in". ·tero ti trattato ~1 Versailles, che crollflrebbe irreparabil– mente col suo pilastro. E' il tra:ttato~di Versailles è non solo la .iniquità co,lificata da uomini i quali scambiarono , la loro_ parte di coimputati con quella di giudici rna è !'_olla podr,ida di una !rnova _guen;a eqropea. Bisogna ripeterlo stno _all'ossess1one, vi.sto che le verità semplici e fondamentali sono quelle che più difficilmente riescono a_trov_A-reposto nei cr~nii bomTés_di menzogne, di opi– n1om incontrollate e d1 preconcetti patriottici. I propaga~ori di questi luoghi comuni ,li ripetono con la metodica costanza di dervisci in deLirio reli– gios". Ma.essi non sono neppuré dei farn.1.tici.Sono Roltanto dei cinici e dei furbi, ì qnali conoscono la importanza di un'opinione diffusa e sanno, che, se es,;a non è la verità, avrà tanto maggiore probabilità di essere acott– tal a come tale, se .sarà 'riuscita vasta la sua diffuòione nellf" sfere, estremamente accessibili, degli imbecilli. P1·esen1taodosi per la prima volta alla Conferenza di Ve1:sailles, la Delegazione tedesca domandò che fosse i– stituito un tribunale..di rappresentanti dei paesi neutrali per giudicare le responsabilità, i delitti e i colpevoli della guerra. L'Intesa dichiaPÒ te1neraria e stupida que·– sta domanda, che, tuttavia, se fosse stata-accolta sa– r~bbe. stata la sola atta ad avvicinare iC gjudiiio' alla gmst1zia e la sentenza alla .verità. Poco _più tardi, lo ste!!SO Governo tedesco prese due iniziative: affidò ad ~n uomo, ne_mico g\urnto_ del vecchio regimè imperiale, 11 Ka11tsky, 11còmp1to d1 raccogliere e di ,pubblicare' tutti i'documenti diplomatici della guerra; e istitui uu tribunale di eccezione, per giudicare in udienze pubbli– che ·tutti gli alti indi7,iati di responsabilità nella guerra. IJ;ntto ~iò è ~cc_ad1;1to IieJla Germania t colpevole e– scl11s1va dei cn mmi d1 guerra •. E' /sorprendente nhe i governanti e i dlplomatis.i dell'Inghiltflì;ra, della l!'rancia, dell'Italia - dei, paesi, cioè, per i ·quali la guerra sarebbe stata 1;1nadolorosa n!lcessitlì, accettata con rassegnazione e nraticata con metodi civili$sìmi in di.fesa del Diritto - non abbiano istituito, per se stessi url identico tribunale al cui nospet~o lit }oro i!lnocenza e la lor.o virtù sÌ.lreb: bero rifulse in piena luce. Evidentemente essi se ne sono astenuti ... per modestia. ': -F. CrccoTTI. '· I . Pregh;amo gli amioi d'e!giornale di rinno– v-a.re ·subito l~~bboname'!to pfJ/ 1921,e inviarci indirizzi_ di abbonati probabili ai quali spe.– _dire numeri di .saggio.
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