Critica Sociale - anno XXXI - n.10 - 16-31 maggio 1921

O:ttìTlOASÒCÌAt'.È .sa.lgouo il grande pala.zzo d~lla; Coòpera.tiva. Una. diecina di compagni tenta. la. resistenza., ma sono sopra:fi'atti. La Cooperativa. i locali delle -orga.nizzazio::\1_ economiphe, L'Ufficio di Colloc1ul'.l,ento sono distrutti, gl'incartameuti, i mol;ili incendia.ti, tutti i vetri infranti. Sono asportate. L 12800 che devono sel'vire l'indomani -;ieF gli acquisti a.I nìerca.tQ di Mantova.. Al Direttore della Cooperll,tiva è estorta cÒn minaccia la. dichia.rall;ione che • il d~nO:ro andò 'brucil\to assieme al .mobilio•· L'indomani gli stessi:. fascisti ritorna.no ad 'incendiare il meraviglioso palazzo; se ne salvò il corpo cen– trale per l'intervento dei pompieri di Mantova. I danni si calcolano a parecchie ·centinaia cl i migliaiÌI. di lire. Ora il paese è in mano ai Fasci e il Direttorio aÌn,mi uistra l!!, vita ·cittadinà con l';rme della .... persuasione. A Gon-zagat incùrsi0ui ripetute, specialmente dei fa. scisti di Reggiolo. e di Garpi. B,ovinate le sedi delle orga– nizzazioni, della Cooperati va ài Consumo e di ·quella bel– lissima Casa del Popolo. La popolazione, pel 'terrore, non .~sce dal!e case. ,G-li agrarì ader~nti aì Fascio hanno imposto ai nostri organizzati di abbaodonarè la Camera del Lavoro sotto pena di ra.p-presaglie e della più sqÙal: lida miseria per la' premeditat.a disoccupazione. Le orga! nizzaziobi, avvilite, ..devono cedere alla prepotenza; im– possihile qualsiasi reazione pe11l'abbandono delle autorità. A Suzz.ara, rigoglioso centro industriale e commer– ciale, varie incursioni dei fascisti di 'Carpi, ,di Poggio, di Mantova; ma i compagni nostri seppero sempre resi– .stere alle. pro-vocazioni. Stanchi di tanta' tranquillità.i, i fascisti scendono· in massa su càmfons, dal Modenese, dal Reggiano, da P9ggio, ecc. sparano pel paese a,ll'impaz– zata, insultando, minàcciando, fìnchè; da,v.anti ad uno . stabilimento metallurgico, credono di s"entire echeggiare alcuni colpi di fivoltella: « i soliti colpi ·ai rivoltella.che non• feriscon9 mai•. Alla gi·ave pr.?vocazione,- marciano in colonna serrata, armi in pugno, verso la.Cooperativa di Consumo, una delle· pii1 fiorenti d'Italia. Vi fanno scempio di mobili, registri, rtuadri, bandiere. Bastcin,anò quanti non piegano aJ loro passaggio e· a( loro f)~dini. Lanciano insulti sanguinosi ai compagni uostri, _'agli operai passanti, fustiganooli con l.rastoni ferrati, se non si séappellano af passaggio del ti,icolore e se non si ador– n·ano ·del loro nastrino. Sfrattati i- nostri migl_iori,. fra Ì qua.li Arrigo LuRPi, direttore del.la Succursale della Ban,ca delle Coopera-ti ve, alla• quale, nel vandalismo, fu-. rono sotttatte cambiali in bianco per circa 200.•'(:)0 lire,. Durantè la devastazione della Cooperativa· futono rubati ):ntere pezze di stoffa e di tela,, salami, proscii,itti ed altre merci, che, su· denuncia, furono rintraccià,te nella casa di tre fascisti locali, i qua.li furono arrestati. Al compagno. Menotti Luppi, figura meravigliosa di socialista. equilibrato, sereno, ga)antuom0 a tu'tta prova,, i fasriisti impongono le dimissioni da Sindl\co. Egli, che stava scrivendo al J?refetto le .proprie dimissioni-per p~·o– testa contro il -vandalismo e· la violenza, risponde str!fc– cian<lo il documento, dic,hiarando che egli è solo al se1·– vizio del suo Partito e non accetta imposizioni'. E' coS'taptemente minaccia-to ed insultato per via, ma, fiero' de)la, propria fede, sosti,tuisce sè al giornalaio cui fu evitatq di clistribu11;e l'Avaiiti .. Il fiorente paese , e -il già florido mercato sono come paraliz~ati. *, . * * . \ A Mantova, L'arganizzazione del Fascio'trqvò ostacoli nella stessa borghesia. Gruppetti di studenti, per lo pii1 del ginnasio e del lice~, •foiziaropo'le loro manifestazioni a,l centro, riempiendo ogni sera i porti9i e -le-· vie prin·- cipali coi loro inbi e con can~oni ingi11riosè e minacciose pei saoialiéti. I con~ueti ritrovi <ilei socialisti più noti ; \ furono à più riprese· il\VaS'i ,da huclei di fascisti·/ che ten– tarono con I discorsi pr~vo~are l'"irtdignazione dei presen"ti. i quali non raccolsero Je provocaziopi, spesso· allon' tanandosi. La propagand'a tu.ttavia fa proseli,ti presso alcuni ceti, Quàndo-si credettero ·abhastanza forti, arrischiarono qualche ~opraluogo nel quartiere· popolare • la Fiera» .. L'irruzione in ·un'osteria del rione provofa un ,primo· scontro con gli o.pera.i, con sca~bio· di bastori,ate e colpi di rivolte!la. Altre incursioni ~ uscita.no l'ira degli ele– menti più aécesi, i q·uali, ,per rappresaglia, ini7,iarono per loro conto,il disarmo· dei presenti aderenti al Fascio. Una sera fu 'percosso un fascista. Due ore 'dopo, a mezzal!_otte e m~zza, u'n centinaio di fascisti, assalgono la Camera del Lavoro, distrugtendo mobili, registri ,·d_o– cumenti, lampadari, stufe, neppure dspettando u.n me– raviglioso quadro di Màrio Moretti Foggia, raffigurante . Gesi1 che dalla soglia della Chiesa campagnola parla.àlie turbe le parola' dell'am·ore. 1 F'u distrutta la sede dell'Università Popolare, che raccoglie circa 1500-soci <l'ogn( colore politico. ~Il matti!lo seguente, f01:se per .timore di una solle– va-zionè delle riostre masse operaie, calarono sui cam.io11.s ' oltre ~ en.to fascisti di Poggio Rusco. · ,, Ciò che avve1rne ~ di quali prodezze furon9 capaci, lo dice il disgusto manifestato dall'intera cittadinanza. Arll\ati delle solite micidiali mazzette ferr~te e di ri– voltell~,- im'posero a tutj;e le case. l'esposizione del tri– colore; a· chi si riÌrnl!av~ aH'imposiziÒne, botte in quantità . Non po;;-hi i feri'.ti, e fra e11si: il notaio A.zzini, gi~va.ne .;olon,tario _e ferito di guerrit, de0orato, di -medaglia d'argento-, ' A: quanti, inco~tqmiìo il' ~orteo, DOJ'\si levavano il cappello più çhe in fretta, era unà gragnuola su yal/.o e spalle di cpl.pi cli bastone da làsciarli tramo~titi al suolo. Ugual, sorte toccò a. quanti, rion trovandÒ un rifugio, non si .fregiavano 'del. tricolore. · Durante l'intiera giornata· coutinuar~_no le gesta·· eroiche, ~~lmi11 1 ate ·nella minàccia di violenze al compag110 dott. Pasquale ·zanardi, sé si' fosse· recato a,l s,uo natio Poggio Rusco, nella d~va~tazioqe alla Camera del L'aVOro Sindacale, al Circolo Ferrovieri, e alla· casa del _com'. pagno ·Dugoni._ ,· . Quando furono stanchi,' i Poggesi, scortati· da un, camions d.i ca_rabinieri:;, ripartiropo sui loro c~miorzs per · 'il loro .paese,· soddisfatti di avere' tei;rorizzata questa po– pola.zione, che,, dopo,le dolorò'se giornaite del dicembre 19Ì9, sconfessate dai socialisti, andava ripre~dendo il ritmo della vita attiva e laboriosa. Da qnPl. giorno le dimostrazioni, le min-accie, le' ba. stonate si ripetono quotidianamente. Pochi giorni or sono, fu revolvei·ato un' lavoratore, _che versa all'ospe• dale in gravi ·conclizionL Lo stesso on, Murari_ fu diffidato, quale· rliret'tore de , la Niwva teri·a •, di non prrbblicare cose che potessero spiacerè ai fascisti, e, nonostante le sue· dicl\iarazio_ni esauri~ntj, fu ingiuriato 'e }lercosso sulla pubblica strada. * * * ;,.. SermA.de, sopra.luogo di fa;cisti, finchè-sorge an.che ' là il Fa.scio dei coro.battenti: Un gruppo penetra nel cortile della casa, operaja dopo , avere, come d'abitudine, sparato centinaia di colpi di ri– voltella per intimidire la popolazione e, t~ovata · c}:tiusa la porta e assenti i dirigenti d~lla Organiz :r.azione operaia e di quella fiorentissima Cooperativa agricola, chiede al proprietario, settantennè, l'indirizzo del . Segretario, A.vendo costui risp0Rt0 · di fgnorarlo, è ripetu.tamente ecfuiaffeggiato e gettato brutalmente a terra. A colpi di I \ ' I \ • 1

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