Critica Sociale - anno XXXI - n.10 - 16-31 maggio 1921

Cfi1'1'1CA SùC!AtE pwiizioni, se non VPJTanno ammessi come soci cento fa– scil:lti, cho intendono impossesst1rsi della Cçoperntiva. Se i dirigenti si rifiuteranno, funzionerà regolarmente il ba– sto1rn. 11 solito nastrino all'occhiello è imp68to a tutti e la randellìita è l'argomento che persuadé i cittadini nd ac– cogliere il programma riel Fascio. A S. Rocco, a Nttvolato, ~i perquisiscono i locali delle organizzazioni, si distruggono mobili e rngistri, si nspor– tauo le bnndiere rosse e si impone il t1·icolore al balcone. Poi chi> J i notte la bandiera viene ritirata, il giorno dopo uo11 spedi1.ione puniti-va parte ùa Quistello e bott:, botte'. l>oile in quantità ai presunti colpevoli e a qu11nt1 non s1 affrettano a levarsi il cappello ,al pilssaggio del tricolore. A 1101·,gofnmcoPo, n Carbo11ara·Po, si impongono, con minaccia di morte, le dimission\ dei Sindaci e dei Consiglieri, si inva:ìono i locali delle organizzazioni, si bruciano le bandiere, si devastano i mobili, si impùne l'esposizione del tricolore e sono tenuti -responsabili i r:npi socialisti se esso snrà ritirato dnl balcone. Per le .vie si sparano cQlpi di rivoltella \questo è il metodo tat– tico r:ol quale i fascisti conquistano i 1~uovi... fortilizij, si spaventano donne e fanciulli e, c'ant11ndo i soliti innt, si ripre~de la via del ritorno s~entoJando la bandiera ro'ssa asportata dalle organizzazioni. Un gruppo di ter– razzieri della bonifica di Fossalta s'accorgono dello sfre– gio alln loro fede ed inse~uono gli invasori, ! ~uali s~ sottraggono col camion all'ira di qn.il proletariato. Il d1 appresso i fa·scisti tornano armati e, assai più numerosi, spa1·ano all'impazzata pei paesi contro le finestre e le porte ordinandone la chiusura, terro1-izzano ,le donne e i bambini che si salvano fuggendo per In camµ,ngna (Una donna incinta fu trovata, dopo pnrecchie ore, i'rt j_)reda nlle convulsioniJ. Atte1ldono i lav<;>ratori che ril')casnno dal1a boljlifh,._a e li pastonàno fino al sangue CO[! mazze. fer,rate. ]l Sindaco cli Borgòfrartco, /.i rincorso e bastç>– nàto cosi da,av ~re.sp "ccnto il i-iasb e la'testa colpita da t.rE> profonde ferite. Riparretosi nella Fai·m1<cia éji Carbo– nara, è inseguito dai fascisti che riprendono In bastona• tura estendendola al farmacista colpevole ,ùi nvere assi- ' \ . stito il disgraziato. L'intervent{! del Cnposquadra evita che lo si riduca in fin di vita. li Sindaco è nncora de- gente all'Ospedale di Ma'!ltova.' ' A Schivenoglia, i tns6isti, impongono a\ Co~siglio Uo- 111unalele dimi,.:;sioni e al Sindaco lo sfratto in cnso di resistenz11.. Invadono gli Uffici delle organizzazioni, si impossessano dell'Ufficio di Collocamento, bruciano I~ banclie~·erosse, e il paese ... ritorna alla ca.Ima più perìetta. A Repei·e - p11ese naqvo del capitano ·dei fasci di Poggi,o Rusco - le spedizioni fasciste non si contano. Sinclnco " Ammini~trnzione sono rliffìdati a dirpettersi ;3e vogliono evi tare le care:11zedel bastone ferrato. Per le vie cittadine i fascisti, sparando all'impazzata e spaven– tando la popolazione, impongono il tJ·icolore ai. balconi e il nastr'ino all'occhiello. Chi si rifh1ta è bastonato. Un falegname, imputato di avere espresso giudizì non favCJ– revoli ai metodi fascisti, riceve un certo giorno In visita di sei o sette persone armate cli.... coPdial_ità e cortesia. Lo si invita a salire su un camion ed è portato a Pog– gio Rusco alla sedA dPl Fascio, ove davanti al Tribunale deve giustificar:1i, sconfessarsi, forse plaudire alla nuova civiltà. . Dopo una solenne r~manzina, viene autorizzato a ri- torn·are al paesè pedibus calcantibus. • A Ostigiia, una prima invasione incontra la resi– stenza idei lavorat'ori; le spedizioni si ripetono più nu- Bibl1oiecabino Bianco merose, con spari di rivoHelln e violenze-contro le per– sone, alle quali si impune il tricolore; si inva,dono le or– ganizzH.zioni, si distrng~on~ registri e mobili, si aspor– tan·o le bandiére. Si arriva a questo colmo di prepotenza: agli Amministratori della fiorentissima Cooperativa di Consumo ed ngricola, ·clrn hn acquistato una delle più belle ca.se del paese, aprendovi uu elegantissimo Cnffè, for~!l' il migliore ritrovo ùella ~ittndjna, il Direttorio del Fascio scrive semplicemente io qnesti terniini perenturì: • L'Amministrazione della Cooperati va è invitata a li– quidare il suo patrimonio, 11 vendere i suoi in:mo.bili ent.,·o la fine ciel mese di mnggio, avendo gli ese.rcentiìl diritto di esercita'l'e il -loro mestiere senza sentirsi dan– neggiati dalla Cooperati va•. Per l'intervento personale del Pr~idente, Ermete Mondadori, compagno stimatis– simo anche dagli avversar~, •il Direttorio del Fascio con– cede, sun bontà, una dilazio~e al SO Giugno: dopo il qual termine si prenderanno contro agli Amministrntori le necessa,rie misure ... esecutive. ·All'Amministrazione Comunale,sono imposte le di- missioni, alle organizznzioni economiche li impedito il 1 1 funzionamento. · · , A Quistello, come a- Poggio Rusco! Invasione nelle ' Le&lie, a,sportazione dei vessilli, bastonate ai ,c;lirigenti. L1Amministra?,ipne 09munale è inlvitata. a dimettersi. Il S'egrt}tario Comuriale 'è aiffidatçi ad ·abbandonare il posto ed il paese entro 10 giorni. Uguale minaccia.ai Geome– tra Comunale, r:he accecta il programma del Fascio. Tutti i 'cittadini sono sottoposti a controllo. Chi governn è il bastone, . A Qningentote, una ùomen·ica, ani vano, montati su camions, ,utomobili, biciclette, o!tre cento fascisti di Poggio, Quistello, S. Gio7ànni del Dosso, ecc. Si precipitano a terra sparando centin3;ia- di colpi di rivoltella e. di fucile e urlando il solito •eia, eia, alalà •· 'ta tranquilla popolazio;1e, sorpresa e terrorizzata, si rin– chiude nelle 1;ase. La pi-azz11, è,li!Ìera, !'luog,l1i di ritrovo· desert.~·. Gli invasori, c,Qn gli,o'Cchi sbarrati e le arini in· pnguo, s:tlgono al palazzb ·comunale, ovè ha la propTia sede l'organizzazione economic:t. Distruggono il· pòvero mo– bilio, i registri, ancl1e dell'Uffici~ ai Collocamento, aspo1:– tano bandiere rosse. Un gr.;ippo perlustm il paese .m1- nac~iando· chi si attarda a rincasare. Si dà la, cacci:t al Rag. ~Dofini, comunista, Presidente della Dep'u.t11zione Provinciale, e al' socialista Giansiracusa, mae~tl'o· e)e– mentare, che si salvanQ attraverso\,. campagna. Il paese è in mano al Fascio. La popolazione vive sotto la costante . minaceia. Dofini e Giansiracusa sono sfrat~ati dal paese con ordinanza del Fasciò e diffidati a dime_ttersi dalle 1 cariche. Gia-nsiracusa trova o,ccupazion~ come maestro a I · ' d' li '· Buscoldo ove non riesce a trovare un'a camera · a ogg10 . . 1 A viua Poma inc~rsioni :trll'.,latèottengonç> le dimià- ~1oni ·dell'Amministrazione. A- Maglia, spedizione dei fascisti di Ca1 1 pi e di Rolo per 'vendicare l'offesa fatta al fascio di Novi,da quattro o cinque giovani comunisti di Moglia recativisi a chie– d~rè ragione di insulti_ ricevuti dai loro compagni: Re– sistenze colluttazione vivissima,- feriti da ambo le parti, 'rra cui, 1 grave, un fascist;a di .Carpi. Da quel giorno i,l paese è in preda alla piu selvaggia violenza. Distrutti i locali delle organizzazioni, .1:Amministrazione Comunale è forzata a dimettersi, bastona~ i compagni, alla Coope– rativa im~osti amministratori desig1~_ati dal F,ascio. / A Pegognaga, irruzione in cami07!S dei_ fii.~.cisti dt Carpi, soi-çlisant per punire i i'eritoìd di Moglia. Spari di rivoltella e di nioschétto. Mentre la pòpolazione fugge, as• ,. \

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