Critica Sociale - anno XXXI - n. 9 - 1-15 maggio 1921

meglio ii;clini alla pacificazione, perchè per essi ,è élog– •matico questo argomento:· la- Ger~ania, ess(lndo là colpevole della guerra, deve pagarue tutti.• i dannj. Bisogna abolire que·sta premessa. arbitraria 1 c01~ una èsposizione decisiva di documenti ormài da v•arie foùti ;venuti alla. luce, anche perchè - .lo r.ipeto· -. il dimo• strare che tutti gli Stati coloniali e ,militari del,mondo sono in egual misura re·sponsàbili e prov;~catoi;i ài guerre, servé, altresì; .a dimostrare ..c6Jne e in. ·quali ret.roscene . essi preparano le più gravi calamità ed a richiamare S)l queste loro orditure l 'atte nzione pùbblica, ènrare · _phe, S'e ·1a Germauin fosse int(lrve11uta a •so– ' s~e11~1:e l' ALìs~rja, la' Frn,ncia avreb~·e 'cqù,;ider ato CiÒ · sui dal, 1)nnc1p10 un ca;~•ttsfoeclwns e non avreb.be esitato un istante· a con1piere .le sqe obbligazioni di fronte alla :\:tussia » • 1 , ,' , r ' · . . a suscitare contro~ ai esse le ·salnt!l.ri oorrent,i pòpol~ri. Il Morèl (La genesi. diplomatica della guerm), il Demartial (Il, pakioUisrno e la ve1·ità), il Gout: tenoire. de Toury_ ( Poin'carè ha- volnto la guen·a ?) e le pubblicazioni del Governo dei Soviety·hanno, ormai, . ~, posto .a nostra disposizione un materiale documentario, forse ancora incompleto, ma abbondante 12,er la · no-, stra dimostrazione. Faccio notare .che, pP.r ~na •mag– giore garanzia di obiettività, io attingo a fonti non tedesche, ma .quasi esclusivamente inglesi e· francesi. La guerra - al pari della rivoluz.,one - 'è il violento prorompere alla Rupe1fìcie di mrn crisi latente, 'che una '~eri e di _àttività. confluenti es1tspera e sospi'nge al111: ri– Roluzio1re. E' f'accesso febbrile di una infezione del- .]' organismo soci::-;le. . S\r Rober.to Djll (Nation, 23 agosto 1919) ebl:ìe assolutamente ragione di affermare che 1a guefr~ e/-, repea ,,i iniziò jLlO agosto 1912.. Quel- giorno i'I Pi~– trogrado il Pregidente della Repul·blica FrancesE!, Poi•n– caré·; firmò con Isvo11!ki un c·oncordato, ri'iediaòte il r1uale F rancia, Russia· e _Inghilterra s'impegnavano a svolgere u.na• comune preparazione navale « in vista di certe eventualità»,; e in quei gi_orni stessi,gl~ Ammi– ragli dei tre Stati iniziavano a Londra i lavori pér co~1- cretare tale piano comune, , . ·. ,,.. Durante la visita di PoiBcarè . allò .Czar no11 fu , stipulata solo ·una convenzione navale fra i tre· a]leati. I Ministri dello" Czar esposero. all'alleato francese il programma militare, che entro il 19 l6 avrebbe portato' al radaoppiamento della forza bilanciata in Russia, e gli chiesero che la Francia - sémpre in vista di, «. certe eventualità» - facesse altrettanto. -infatti, qualche mese ·. dopo, alla fine dell'invernoJ fu presentata al Parlamento francese la legge clie eleva a tre·anni la ferma militare. Quali· avyenimenti, in quei mesi, potevano per 0 suaclere i tre futuri alleati a « garentirsi ·contrq l'ag– gressione germani;)a »·? Cediamo la· parola al Ministro di Serbia. a BE_)rlino,nel 1912, il signor Bogischevitch: . • Il Governo russo ,aveva voluto il t1:attato serbo-bul- · garo. come primo nucleo d!llla Lega Balcanica, il. cui còmp'ito immediato consisteva nel. provocn,re la guerrn con l'Austria ·e farla finita con Pimp·ero. Ai termini di tale accordo segi·eto, l'azione militare degli Stnti Bal– canfci contraenti era rimessa a,lla ,direr,ione dello Stato Maggiore russo. , , • Il··princlpe ~r1ulitario é,.lessandro ((F SerbìaJ mi fece inùi saperé che ..lo Czar gli. aveva eletto, in occasione. della firma del trattato, ·cl1e le a'spirit.zioni serbe contro l'Au– stria· sarebbero state p1·esto· soddisfatte·•. Questo accorrlo segreto rnsso-0ale1anico, ·,:11111quc, poneva senz'altro_ la Russia- i,n ques'tionè contro l'Au– "tria, in caso di conflittò fra questa e la. Serbia, fin dal 1912. Ma, in q,ue11os;tesso periodo, a Pietrogrado, si era stip}llat(\ la faùioBa no-1!venziòne ,franco-rmsa, in virtù- della cp1ale la Prancia i;li obbligava, a' consi– derare un cdsus, 'foedei:.,is la. guerra fra là Russia e 1 l'Anstria. Sicché la Convenzione t·usso-balcanica era, .. nett!}mente, la ·preparazione fataie dèlla guerra europ'en. ' Ciò era cosi chiaro per il signor Poi.noarè', eh.e costui, '· al-lorohe Isvolski-gli mostrò, nell'aprile 1913, qttella con– venzione, osservò: .«Questo è uno sti:umento d.i guerra!» l_lT6n si nutlriva al'ct1n dubpi? sulla parte che a- vrebbe assunto la Germa_nia, allorchè il premed~tato ·attacco c 1 ella Rus11ia ali' Austr ia fosse venuto'. · In (rn dispaccio a S~zon_ow (a}? ri.le l!l,~3) il sigi;ior Isvo\aki r~– ferisce- che .,-11,ing. BomcaTé s1 fece ,premure d1 assi- Suppergiù alla .stessa 1 epoca. il Sig119r,Poincarè ~li– ùhiara 'al nostro ambasciatore TittoI)i éhe, « fo caso 'di un conflitto· austro serbo, che conducesse a una guerra generale, la Russia ·potrebbe pien_aa;ente ,contare sul-' 1'as~istenza armata della :Fraiicià ". E Sazonow esp1'im.e in un dispacçio a Poincarè la pro1n'ia soddisfazione per _ questa dichiarazi(ll)e fatta all'ambasciatore italiano. ' Il sig. Poincarè ù~~ 'si limi ta, fin dal 1912, a co11- sidera1~e·Ja •,eventÙalità di UD!t yas.ta ·comf>licazione e\1- ropea_ della ·guerra balcanica e l'obbligo cl~l cas11.s ,foederis verso la. Russia. Egli (stesso ,dispacci'o di 1- svolski a Sazpnow) dà la impression·e di desiderare nn prossimo riso] vjmento guerresco della tensione· dipio- . matica europea, dièbiarando all'ambasciatore russo di essere « ottimista circa le chance.q· della Francia e della · Rnssia in un' conflitto cl 'ordine gene;·ale ». ' Fin qui appaiono ·nella 1 .luce del complotto Russi;J. e Francia. Quale er.~, fràtta,rìto, la pai'te dell'foghiltenra? ,,, Questa; aveva già, firmato pochi mesi prima (no– vembre 191~) la Convenzione cou' la Fram:ia, obbli- . gandosi !l- soccorrerla per terra e. per mare 'in caso cli gu.e~·ra con la Germania. Ma, s'iìi.te11deva,. in caso di· un co,ntlitt.o dirett.o fra q-ueste du'e .Potenze. Non era stato ancora preso in considerazione_ a I,,ondra il caso nel quale Ìa Francia fosse stata, hon già aggrecl'ita· dalla Germania,' ma coinvolta dalla sua solidarietà con · Ja. .Russia iu urrit guerra' c9ntro Germania ed Aqstrh{. Sazçmow va a Londra a lavorare i1 Governo,· inglese, e du!). mesi dopo (gennaio 19:3) è in grado di inv'iare al suo Imperatore un lungo rapporto, nel q_ualesi Ìegge: ·• D,wante una. delle conversaiioui· ch'io ebbi >:lQn Grey, hd creduto utile informarmi di ciò che 'pot11P,mmo aspettare dall'Jn,ghilterra nel caso di una guerra con la Germania; ed ho confidenzin,lmente tnforrnato Grey del contenuto dell'àccordo navale'franco-russo .... Senza esitare, Q-rey mi ha dichiarato che, s<1 10 condiziìmi conlernplafe si effe~ttiavano, l'Inghilterra rischierebbe tutto,• al fine di portare n.n col po decisivo a11a potenza ted~sca. Da se ,stesso mi conf11rmò l'esistenza fra la Franoia e l'Inghil- · terr1t cl:i ·uò accordo col quale l'I~ghilt~rra•si impegnava, in caso di una gueri·a con la Germania,. non solo a. soc– correré lit Francia per· mare, ma anche a sbarcare truppe sul continente». · · • I • Il contenuto di que'sto '.dispaccio offre, elementi , clav:vero decisivi per un gindizio sulle responsabilità di, guerp.1. Le « concli1,ioni contemplate» erano quelle Iien note: il caso di un conflitto rus~o-austrjaco, in conse 0 guenza,delle guerre balca·niohe . .In tal caso la ·B'raneia– avrebbe,.solidarizzato con la Russi_,a co::itro Austria e Germania, e l'Inghilterra si• 13arebb1;1aggiunta alla Franr.ia nelln zuffa. · · .. . · ' Come, il lettore vede, queRto preordinato, clisegj10 del la guP-rra europea è quello èhe si realizza llella fa. tale estate del Hll •1-. Fin dnll 'antunno 'çlel 19i2 si era intesi sa quest.i pnnti; l), Che la Frn1fçia fos .se-Rc.esa in guerra ,contro fa . Germanin,, non per 'divei;ge1rne clirnUe con questa, ma per soJiclarietà con la Russia; 2)° Ohe la Russia avrebbe nttaccato l'Austria, in- dipeHclenza dellè qnest.i.oni balcaniche; . · 3) Che l'I11ghilterrà sarebbe ii:.terveupta ·uel con– flitto, percbè ajleata della -Francia e « al ·nne, di por- tare nn còlpo decisivo alla potenza tedesca».· , \ , I preparativi militàri della Francia, quindi, non era.no allestiti' in vista di un'aggressioùe della Ger– m a.nia, è non era il Belgio - allora della su·a neutra– lità non era qllestione. - che avrebbe determinato l'en- ·.t,rata dell'InghilterJJa ·nef: conflitto·! Le converr;iazioni diplomatic!ie rÙs130-franco-inglesi provano che non si andava lontani dal segno a Berlino, dichiarando (di– scorso del Cancelliere, maggio -1913J che, «.si tentava ·un. pe.riooloso acoerohiamen~o del!a Ge,maaia». I , / ·' I \.

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