Critica Sociale - anno XXXI - n. 9 - 1-15 maggio 1921

•, CRlTICA SOOlAL:li: 131 alto della spirale proletaria. Nelio stesso ordine di fatti la nostra· Confede;·azione Gener 'à.le del · Lavoro si rinnova nel suo funzionamento intimo, · .promuovendo e rimàldando la nuova «Triplice,, _ dell!i. -resist~nza, della cooperazioné e della mu– tualità, Jl, cui aggiunge la scuola sindacale _è la generale coltura umanistica proletaria. , Che pùò il fascismo, il quale non sa che percuotere, violentare e incendiare, contro queste forme àustere ed intellettmli del nostro dive– nire? Che può'il ·Maggio fasoista contro il Maggio socialista? Ammassare l'-odio, la violenza e la , distruzio~1e non è vincere l'avvenire, che è amore, ragione, edificazione ! Quando il fascismo. vuole darsi l'illusione dì un domani, ~ cos.tretto, infin– gendosi, ~ mette_rsi sul nostro solco, e non fa , .che crescere lè angustie della borghesia che vuol ·, - rassicurare; la quale, nei suoi rappr-esentanti più · avveduti, ha già l'intuito che il fascismo non _può che· ripetere la storia delle organizzazioni 'dissidenti, artificiosam13nte create per dividere e paralizzare la gennina organizzazione proletaria.. E, come Tu Leghe bianche già hanno ottenuto che gli agrari rimpiangessero le Leghe rosse, cos~ già, è vivo :il presentimento borghese che' le Leghe verdi ..(il tricolore ·trionfa!) abbiano a far rimpiangere e le I;eghe· bianche e le rosse. E ciò perchè qualunque 01·ganizzazione prole– taria, 'comunque adescata e foggiata, è di natm:a cosi fatta che . se1?3pre trova nel suo istinto di classe ii.I punto- di differenziazione e di ribellione. alla legge dello sfruttamento padronale, e da questo, sempre, col cresi::ere I della coscienza; sa– lirà alla visione compiuta della causa· attuale della sua oppressione e alla comprension_e pieJ'.l,a del regime futuro ·della sua emancipaizione. . Anche quésto ·Primo -Maggio,· funestato dal crimine sterile della guérra ci vile, opererà a quel fine di propaganda -e di riscossa. Esordimmo ne– gando ad esso· qgni alit.o di pòesia. Ci pentiamo e chiediamo per:lono della stolida· bestemmia. Più ·cupo è il cielo, più fitta la tenebra, più il dolore e lo strazio sono ;!lti nel mondo, più la violenza e l'oppressione imp~ràno, e più divimt è la speranza del Primo Maggi~. Fa,zioni e G:overni rinnovano ed esaspera'rlo i fatti più c.:upi delle ere di persecuzione, e più _aperta è la confessione del pericolo e-della paura! Compagni, cqraggio ! R_otto la raffica delle offese e degli oltraggi, stringiamoci più fortemente al– l'albero robusto della nostra. fede._ Come .supe- -rammt> le altre, supereremo questa tem·pest.a. Forse E:"Bsa già ha tocco il sno sommo e presto comincierà •il s~o declinare. Compagni, cora.g– gio ! La nosfra solidarietà coi colpiti, attiva, fra-. t'?rna, onori pra~icamente le adunanze del nosti:o Primo Maggio.. Eeoo, quest'alba spunta per· noi, pe:r: combattere. con noi i.l golore. e la :cyietizogna, - l a violen11.ae la schiavitù. Andiamole inco.ntroco;u l 1 'e nt.ui;iasmo a ;~tico e nuovo ·delle anime consa– pevoli e presaghe, e con qualche fiore vermiglio che non ecciti troppq il foro.re· del tascista cJ;i.e aspetta la prÒvoca~ione ":· y LflO'DI9 'l'RJ!:'V,Et,, " / . I ma·zzieri a Barletta.' I. lavoratori di Puglia s·ono abituati alle carezze dei mazzieri in periodi elettorali. Per le terre dei suoi amici De Bellis, Pansini, Caso, Oio:ffrese e ... Salandra, il Governo dell'on ..Giolitti ttbbe_.sempre una predilezione e da tempo è uso a garantire con la mazza dei sicari la volontà del corpo elettora I e: Questa volta, aiutando il magnifice risveglio delle coscienz3 patriotiehe allineate nelle schiere dei Fase-i, le cose si fanno con solennità anche 1 maggiore. Ecco infatti q,uel che dei fatti a,vve– nu_ti a Barletta. narra un rapporto di quella Am– ministrazione comunale socialista e della Fede– razi@ne Socialista barese alla Direzione del P~r-' ti~. I ' Pass_a, nella persona di Mumeo, la volontà del Paese. Giù il cappello, signori! LA CRITICA SOCIALE. ,1 L'on. ·Arturo Velia, proveniente· da' B~ri, arriva io Barletta alle ore 15 di sabato 16 aprile. Alla stazione è ad attendèrlo il milanese Felice Scarrone, segretario della• , C9:mera de.I lavoro locale. N.essun operaio, ness.un conta– dino. Alla. stazione stavano pure oltre 100 carabinieri agli ordini del.vice-commis~ario di pubblica sicurezza sig. Ca– ~iello ed una diecina· di pregiudicati, comandati da certo Corvasce, soprannominato Jvlitmeo. Il pregiudicato Mumeo, con i s;ci, ingiungeva a1 Velia di proseguire per Foggia, se pon voleva essere ~budellato. ·Ma il nostro còmpa.gno· vi si rifiuta, oppone11do gli impegni• improrogabili presi con gli amici barlettani. Dinanzi al canceÌlo di· uscita della stazione lo colpiscono al capo con mazze da.caprai(? tmazze corte cerchiate di ferro alle estremità). Il Velia cade a terra tramortito. Lo Scarrone ·ed un ferroviere ·che tentano di sollevare il ferito sono minaccia-ti' con ' pistole e bombe· dai mazziei·i; che operano presenti i ca- rabinieri. Velia si alza da sè e, blfrcollante, insanguinato, con· la giacca a brandeHi e senza cappello, si trascina fino al corpo delle guardie 'mu_ni~ipali, sempre circondato,' ingiuriato, sputacchiato e bastonato dai mazziei·i,' d'in– torno ai quali formano un cordone i carabinieri,' che. coi· moschetti puntati, tengono distanti quei generosi che vorrebb.ero avviciuarsi per sottrarre il q.isgrazia to al /u– rore bedtiale dei sei o sette teppisti pre~zolati. Abban– donato il Velia nell'Ufficio nei vigili urbani, i mazzieri, s&mpre circondati ùalla t'orza pubblica, si riversano in Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi éd aprono il fuocio - fuoco che dura sino a notte alta - contro i balconi e le finestre dei privati cittadini. Fufono sparati non meno di 500 colpi di fucile, rJvoltelle e pistole, e scoppiarono, tragica~entè paurose, una t1.'entina di bo;r,be. · Vittime di qnesta avvisaglia terrorizzatrice furono quattro o cinque persone colpite da arma da {uoco, mentre si affrettavano a 0hiudere i portoni e le finestre delle pro– prie ~ase. A rendere -pii'.1-spaventevolè la scena .furono fatti uscire dal deposito del 12.mo Bersaglieri tre camions Sll cui erano state piazzate delle rri'itragliatrici, che si ponevano due. in coda ed una alla testa dei mazzieri e dei c.arabininieri. , _ · . 1 Le vi~ della città completamente ,deserte. Le abita– zioni di tutti indistintamente i cittadini - dei socialisti, dei popolari e degli stessi agr11ri ....:.. barricate con tavoli, seg.ie efl 11,ltre)llasserizie. Sol~ qualche mad_re, esterrefatta ., '. I l ) ' I

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