Critica Sociale - anno XXXI - n. 5 - 1-15 marzo 1921

. ' 0RrTI€A SOC.ì1ALÉ 'i3 tratta di meJJci a vagoni, peJJ le quali esis:te tatta, una fioritm:iì di tariffo speciali·, urolisse, complit-ate, fatte e– spressamente per alimentare. bu-rocrazia ed az.zeccag~rbug,l,i. Il lettere valuti, al C(:U'SO, della gio:cna.ta ,,, 0gn,i <4uin.– tale di me1•ce elencata, n.e raffronti il vwlo·re· eoi, v0chi, centesimi che rappresentano if porbo terroviario, e giu– dichi lui se è pos;;1bile clie un'azienda, la quale gi:ava. per 3 o 4 milioni al gi01,no su.l Tesoro i•talian.0, debba, aou– timiare ad essere eon9c-ttlll così paz:mmente d~ dfri·genti senza testa, c!iie vanno· ogni giorno più sabotan·dol'a. Ma a questo grande malanne, ve.gl, i.ameos~·i,re,1Ul• nmedio, che' dovrebbe, m~m so'le e1imiillar.e un, inconve– niente eosì ingiu-st0 pep l'aa.ienda, ma aftresì sem,,pli.fìcare · i rapporti fra essa e l'utente, così da offri,re un congeg;no -tariffario semplice, ac-ces.srbile a tutti e tale da· i:enàeFe inutili tanti cestosi u:ffiei. d·eUe forro.vie, qual,i, i Contu0.lli mastodonti& El,di coatenzi-0si ine011c:!tuçlenti. Aumentato il costo della vit;i., l'amministrazione fer– rovia.ria ha. ritoccato le sue complesse tariffe, aumentando qua di una percentual..e, là di u,u'altra, così da rea:dere ancora più im•br-ogliata la matassa•, con gFanàe pena à'e– gli incaricati' e ,le.I pnb.bfico e con gra.nde gioi-a della bu– rocrazia di controlfo, la quale vive. ap.punto di comp1i, cazioni. Noi vonemrna cli.e, tutte ql!les-to·fosse tolto, e sosti– tuito d'a una semplice tassa sul valore della merce costi– tuente il trasporto, valore che dav1•ebbe desumersi a.a un bollettino trimestrale, erness0< dal Ministero di Agri– coltrtra, Industria ·e CÒmmercio, à'aceordo con la Fede– razione delle Camere. di Commercio. Per la distanza chilometrica, anzic.hè tenere calcolo, di chilom!:ltro in clailome-tro, èorne si. fa ora, ali~ picco]~ veloe:ità vbrremmo :fissare soli _t.~emomenti di tassa~i©– ne: perce-rsi fino a 50;' chilometri, dai 501 aì 1000 ed oltre i mille. · Tr_ascuriamo, _per il momento, la grande velocità, la quale richiede uuo studio più accurato, non adatto ptlr un articolo di rivista, e fissia1i:io per un momento la no– stra attènzione a questo solo lato dell,i quistione. Im– maginiamo che il tasso sia del 2¾~el valore della merce fino ai 500 chilometri di percorso, del 3 e del 4 r\spet– tivamente per gii altri due percorsi. Noi avr!llllmo co11- qnesta tatiffa, che non. occupa, col). tutti gli schiarimenti necesssàri,.. quattro righe di una usuale pa~a, sosti– tuito l'attuale tariffa cbe costituisce il più difficile stru_– r.iento che mente nmana IJOHsa pprendere a maneggìare: t1rnto vero che sono rari, rarissimi anzi, i buo11i cono– scitori delle nostre -voluminose tariffe, e che ,nelle errate interprétazioni dt esse si i~perniano e si radiclJ,no uffici ma11todontici e cauS<J intenniòabili e che su dì' esse vi– vono commissioni ed accademie, altrettante perpetue quanto inconcludenti. -Q•iesto .sistema, oltre al rendere facile oltre ·ogn.i dire la tassazi~ne delle merci, che si 1,otrebbe fare a memoria, economizzerebbe migliaia di agenti t.a,ssatori, ·riduxrebbe ai minimi termini gli uffici di controllo ed eliminerebbe di colpo ogni controversia sulla fissazione degli indennizzi da corrispondersi ai danneggiati, per .merci nt11ncanti, a\·ariate etc. Oltre a ciò, costitnireù 0 be un metodo realmente equo, in qua:qto la tassazione se– guirebbe automaticamente le oscillazioni del mercato, ab– bassandosi col ribasso del C0.'3to della vitit, elevandosi nel caso opposto. E tutt,o ciò senza incomodare commis– sioni e senza ordini perentori dall'OÌimpo. Infine, esso correggerebbe un difetto geografico della nostra povera Italia, dotata di migliaia di chilometri di I , I ibllotècaGi.noBianco bell'e• ri•viere, che tutti éi invid-iano, ma stiì·ata, a lungo · a tutto scapito degli scambi interni: t&nto che costa merfo.un . trasp.oi; t.o ~'Liia.no-1;,ondrache uno.Uil.ano-Jì'ale~mu; .Que.st.o, graive difebj:io.0.ggi è aomeiliict da una,. p110fl'U– vie d'i tairiife apecialli·, che vogltiono favori,re 01: qu6sto prodotto agricol'o del Mezzogiorno ed• or ~1,1el.l"articol~ manufatto del Settentrione: col' s.i,ste;na. clw n.oi p.1:oyo– niam:o qllleste p_i.:eoec111pazj!J)JlLi, <i bvnebbeno seuzfawtD0. ces– sa11e, mell-tre• le percentiual<i dli ta,ssa?.-i'one, cl\e· nbbiamo' indicabe a modo d'esempio, ci sembran.o anche pratio,lie r e tali da essei:e più rimun..erative, a,J,.l'am!n,.i,Q,~str~·i_qn'.e, · clie ·non. le at_tual,i,tq,ri:ft'e. Per con,ver,so, s.e sj, pensa, che su (l;U.alu·n.jl.u.e affare, trattato su,tle nosti,e piame eem– mercia,li, l•a med'iazione del 2· al' 6 ¼ è una med'iazione ammessa come. opestlb_ ness.uno, trovei;à, a i;idi\,e eh.e le fenovie efte.ttuinQ tm1,spo,i;ti,di m.erc-i e01ìl t.a.ss ,v~iion,~ d.el 2 a:I 4°/, 0 ed anche ]iliÙ, Questa n-ostra idea -f/u gill. esposta em,brrenalmente in • ETefantiasi ferrovia.ria• ( 1 ), d,0ve spieg!J.mmo a.i;i;ohe cp.w,e \1 bollettino che proponiamo, qui),~ -0f-1l),.lila,zi.0)ll.e l ,eh Mi– n,isbeuo di Ag:rieoltuma Jn.<i!Justviae C:emmel'ci0,. no,n. sia affatto una novità e, perciò, nepprire una diffi:col.tà . · S.' BALDUQCI. Per un ornanitD .avviameut&JIIa intialluazmn Oomè !llhbiamo rip~tut0> •pi ii vo.He, ~ ormai temp~ che U nostro P~rtito si •accil'lg;,a ad un'azione organica 1rer nvo.lg ,ere lfl foq1e. del Pr:9letaria,to acf a.ttqare qu13 !tan.to di S;oci@Jis®o che p,uò esser co,ntenuto neUe follm& d!ella soci eta borghes,e, di cui quei germi sono poi destinati ad abbattere l'iuvolucro _per consentire l'·attua- zione· integrale del nuovo a,ssetto, . Tale argo.mento era stato .me~so all'ordin6 del gi01·Do del CongFesso di LJ,vorno, :nel quale avrebberò dovuto esser disc;usse, in :p'roposfto, relazioni degli on. BiaI)chi e Piemo;o_te. 1'4a la discu!<sione, eome era,. del resto facile previsione di t_g.tti, non fu neppure aooen_nata o tentata. Speriamo im;ece ch\il ,essa costitui~c!l, uno dei compiti essenziali del prossima' congresso, la cui con vòoazione }lOll .dovrebbe tardare. E per pre– parare la discussione noi pubblichiamo l'ordine del giorno che Ìl compag110 Umberto Bianchi aveva preparato e faremo seguira. nel prossimo numero alcune interessanti delucidazioni, tratte da appnnt.i che lo stesso Bianchi ci ha' cor-te– sèmente forniti. Invitjamo sin d'ora i compagni ,;;tudjosi e competenti a prendere ip. a,tten_t.oesame il pro– blema ,~offriamo la eordiale ospitalità delle no~tre colonne per le osservazioni e propos~e che essi avesS{lro a fare. . . . . · La Cntzca Sociale. n XVII [ongresso naztanale detParmo ! cialistfl I a iano DICHIARA: l. - Il )3ocialisrno non è regime .ohe possa )arbitra– riamente stabìlirsi od imporsi, ma è regime che vrogres– sivamente diviene attraverso una costante trasformazione delle leggi economiche e rapprese11ta il prodotto finale di un processo di sviluppo già attivo nel regime stesso della produzione capitalistica; 2 .. la volontà degli nomini verso il Socialismo, seb- .. '

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