Critica Sociale - anno XXXI - n. 5 - 1-15 marzo 1921

/ 68 CRITICA SOCIALE li 'Principio della subordiuazione, dei resto, era già implicitamente affermato nel patto di alleanza, in base al quale il Partito poteva avocare a sè tutti i movi– menti di carattere politico. D'altronde perchè dovrebbe preoecuparci l'adozione di questa soluzione, dal momento che il programma politico della Confederazione si iden– tifica oon quello del Partito? Ma il principio della subordinazione deve essere so– stiinuto dagli organizzatori socialisti in considerazione anche dèl nuovo atteggiamènto ·assunto dagli organizza– tori comunisti. I qua1i, secondo quanto scrive il Bor– diga, and1:anno a L_ivorno a. r,roporre • il riti?o della adesione clell'a Confederazione al Partito socialista è l'a– desione a1 Partito Comunista• ; oppure, in via subordi– nata, sosterranno - secondo il Terracini - e la neces– sità della indipendenza e della libertà reciproca detla Confederazione e del Partito, indipendenza che sottin· tende la conquisti\ dei Sìndacati da .parte del partito per mezzo dei gruppi comunisti•. I , Di fronte a ciò un atteggiamento divei-so da quello deciso da.gli organiz'zatori socialisti condurrebbe incon– sape.-olmente la maggio1'anza del ~Congresso a fare il i1 gioco .:lei comunisti o quello di coloro che aspirano a costituire un Partito del Lavoro. L'altra grossa questione riguarda i rapporti inter• na:,;ionali. Qui, per la verità, i pareri non sono troppo concordi nemmeno fra gli organizzat;ori socialisti. La mozione di Milano propone • di aderire alla iniziativa per la creazione della Internazionale Jei Sindacati rossi convocata a Mosca• e • che la Confederazione si stac– chi dalla Internazionale dei sindacati di Amsterdam.• Conviene ricordare, a questo riguardo, che la Con– fe<lerazione Generale dal Lavoro si staccò implicitamente dalla Seconda Internazionale politica quando ne uscì il Partito, perchè a quella Internazionale la Confederazione aLleriva, non come corpo autonomo, ma in quanto al– leata del Partito Socialista. Rimase invece affiliata alla Internazionale sindacale, la cui seò.e, dopo la guerra, fn trasportata da Berlino ad Amsterdam. La permanenza della nostra Confederazione nella Iriternazi~nàle di Am– s(.erdam venne successivamente autorizzata dall'Esecu– tivo di Mosca colla famosa Convenzione Losowsky, in base alla quale le maggioranze sindacali d'Italia e di Russia e le mi11oranze degli altri Paesi avrebbero do– vnto costituire un gruppo di opposizione. L'esitanza di molti organizzatori a romperla Llefini– tivamente con Amsterdam·· era determinata soprRtutto da considerazioni di ordine tecnico, che riguardano i rapporti internazionali delle Federazioni di mestiere. Mi– poichè il Segrétariato di Amsterdam è composto delle Centrali nazionali (Confederazioni) ed il distacco della O. G. d. L. da esso non implica lo scioglimento dei rapporti con le Internazionali di mestiere, è parso agli organizzatori socialisti convenuti a Milano di compiere, sopratutto, opera <li chiarezza, proponendo che la Uonfe– dera:2ione del Lavoro si dimetta da un organismo la cui politièa (poichè oggi il Segretariato di, Amsterdam non è più, a differenza di quello di Berlino, 11n semplice uf– ficio di co1-r~ponclenza e di sba:t;istièaJ non può esSPre condivisa nemmeno dai più •destri• del nostro movi– mento. Non tutti però sono di questo avviso. 'Lo stesso Gino Baldesi, che è relatore confederale sn questo argo– mento, è favorevole alla permanènza nella Internazionale di Amsterdam alle condizioni fissate nella Convenzione Lo– sowsky. Ed io pure sono, personalmeute, dello stesso avviso -e, me-glio ancora, penso che sarebbe opportuno che il congt·esso di Livorno la;iciasse impre-giuclicata la que– stione del ·distacco definitivo da Amstei:dam fino a quando non si conoscano le deliberazioni del Congresso interna- 31ionale dei Sinò.acati rossi, che avrà luogo a Mosca nel prossimo mese di maggio. Ma si osserva, e non a torto, che una soluzione sulla BibliotecaGino Bianco base Convenzione Losowsky ... non sarebbe una soluzione, per la semplicissima ragione. che quella Convenzione non esiste più, Essa, come è noto, è stata sconfessata dal– l'Esec1ttivo di Mosca, subito dopo la sua stipulazione. Ancbe su questo punto, però, il dissento fra noi so– cialisti è più formale che sostanziale. Spil-itualmente non c'è qrganizzatore socialista in Italia ohe si senta legato al Segretariato di Amsterdam, La n..ostra delega.zione confèderale al Congresso di Londri,, ha oombattnto aspra– men te, con la rappresentanza sindacale no1·vegese, la politica dei maneggioni della Seconda Internazionale Sindacale, ed ha presentato, sui vari problemi colà di": scussi, risoluzioni proprie. La diversità dei pareri riflette esclusivamente una questione di opportunità oontingent1, e cli tempo. • V'è un aspetto del prob1ema che merita tuttavia di essere seriamente ponderato. L'adesione ò.ella Confede– razione del lavoro alla iniziativa di .Mosca non potrebbe compromettern i rapporti col Partito Socialista itohuno, oato che Mosca riconosco, in Italia, come organiz,t;azione politioa, soltanto il Partito Comunista? Qui dovrà dire una parola il Partito, e sarà, proba– bilmente, l,\ parola che se,.. ,irà anche a conciliare le opi– nioni discordanti (1). _ Relativamen1e alla riforma dello statuto confederale, il bongresso esaminerà un progetto dell' on. Giuseppe Bianchi, secondo il quale la stmttnra del nostro ma'Ssimo organismo sindacale subirebbe radicali trasformazioni. Le rifo,·me p~oposte dal Bian<Jl1i non sono \i 'indole pu– ramente tecniea; ma investono nella ques tione statuta– ria, il sistema dei Consigli di fabbrica, l' inqni.dr« mento nella Confederazione del Lavoro della Lega Nazionale delle Coope!·ati ve, dolla Federazione delle mùtue, ecc. La Confedemzione del Lavoro, che oggi è soltanto un_ ag– gruppamento sindacale, diventerebbe effettivamente il supremo organo coordinatore di tutte le forme di orga– nizzazione economica del Proletariato, imprimendo ad esse un indiriz.?.o armonico e nettA.mente cl•assista. Noi pensiamo, però, che il Congresso avrà preso in– vano le sue risoluzioni, se non sE1prà ailrontare, corag– giosamente la questione disciplinare. Rinaldo Rigola.- nell'articolo citato - si compiace della promessa comunista di non scindere il movimen~o.sinda– cale. Il compiA.cimento del nostro valoroso compagno ci trova com·pJetamente $Olidali. Ma ... I Comunisti debbono obbedire, innanzitutto, a·ll'a di– sciplina del loro parti bo, il q11ale, a proposito del movi– mento sind'acale, stabilisee che .(tesi di Mosca, paragrafo 7) , i Comunisti debbono costituire dappertutto, n,ei sinda– cati 'e cui Consigli di Azienda, dei Gr11ppi Comunisti,col cui aiuto possaino impadronirsi del movimento sindacale e dirigerlo.• ·E' d'uopo intenderci bene sulla interpreta– zione eò.applicazione italiana di g nesta proposizione russa. Liberissimi gli organ,izzatori comunisti di fare la propaganrla dei loro principi per diventare maggioranza (1) L'ill)port11,n•a"llelle oonsidera,zioni esposte dal nostro colla– boratore e ohiaramente attestata dall 1 ordtne de! giorno ohe sn tnle argomento presenta al Congresso di Livorno il Comitato Sindacale Comunista. Dopo la.nghi coneiàerando, in cui ai afferma che l'nnioa V-i•aj,er l'eflut.noipa¼ibjle p'roléta-ria. è l'azio'D.e éòtn'U.nffsta ebe mira. à.lla. in stau'ràzioJle della dittatnI'a. proietia.ria e ohe &trumento prin .. cipa.le della lotta per l'emancipazione proleta.Tta è il Partito Co– muni sta, l'ordine del giorno conclude: •li Congresso delibera che 1-aConfederazione Genero.le del La– voro italiana: a,) si distacchi do.Ila Interno.1.iomile Sindacale di Amsterdam; b).rompo. il patto d: alleanza col partito oociallsta ,taha.00 1 sia perché tale patto è inspirato a supera"ti criteri ta.ttioi sooialde .. mocra.tioi, sia perchè il partito stesso è fuori dellfl. 'ferv.a Interna .. ztonale; e) aderisca inoondizjonatamente..alla.I11ternaziona:J.e sindacale di Moéòa, e partecipi al ano imminente eongroeso mondhde per sostenervi le direttive sindacali sopra. richiamar.e, ossia quelle con• tenute nelle tesi sulla. questione sindacale apprO'Vate al seooudo congresso mondiale della InternazionA.le· Comuuieta.; d) inspiri u queste stesse direttive i snoir&ppl)rti col Partito Comunista d'Italia, unicn ee-zione it&H&U&della Terza Internazio– nale, rioonoscendo in esso l'o.1·ganisrno odi spetta. la dir.azione dell'a,. zione di classe del proletariato italiano•· (Nota della Cn1TrcA).

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