Critica Sociale - anno XXXI - n.3 - 1-15 febbraio 1921
4-1 CRITICA SOCIA LE Questo lato del problema non è ancora stato preso in sufficiente considerazione; eppure è fonJamentale, perchè, abbandonando a sè tanti giovani organismi, che si rc,vinano nel fisico e nel morale proprio in quel.l'età in cui più avrebbero biso~no' di essere assistiti e guidati, noi veniar,10 a perdere il frutto di tutte quelle anteriori previdenze con cui abbiamo mirato a rinforzarli e a mi– gliorar! i, /ìsicamen te e intellettualmente. J n vero è fra i 13-18 anni cbe vediamo evolversi il mirabile fenomeno della maturità sessuale, che rende l'individuo atto alla consermzione della specie; e questo fenomeno capitale è accompagnato da modificazioni profonde in tutta la strutturn organica e psichica, le qnali portano alla fis– sazione dei caratteri somatici e psichici. campo, gran.de facilità ad ammalar~i e, risultato inatteso, ' una spiccata ipertemia. che durava piuttosto a lungo e compariva per fatiche che nei soldati più adulti non ' avevano alcun effetto od avevano conseguenze affatto ! pass~gge1·e. I In organismi così fragili e CO'iÌ inesperti la triste 1 triade, alcoolismo, sifilide, tubercolosi (particolarmente quest'ultima) non può non trovare facile preda; clo_nd~ ' la necessità di proteggere e istruire le nuove generaz10m ' anche oltre la scuola elementare e popolare, in quell'età in cui si vanno formando 1uPi c·nrat.teri fisici e psichici che costituiranno poi l'essenzll., l'anima del corpo sociale. .Or bene in questa splendida fiori tura trentennale Richiamo sopra tutto l'attenzione sul fatto che n~l– l'epoca della pubertà si ha un nuovo e forte riabo della curva. dell'accrescimento e un'esaltazio1\e d_egli ~ca.°:1bi organici. Il consumo di ossigeno e la proanz10ne d1 acido carbonico raggi,ungono il loro massimo fra i 14-19 .anni, ed il fe~omeno è particolarmente manifesto nei maschi, i quali presenta.no pure, in detto periodo, il massimo anmen– to in p&so. Il Tigeratedt, il noto fisiologo di Helsingfors, determinò la produzione di acido carbonico in un gran numero di ragazzi e ragazze cli diversa età, e giunse ai I del nostro partito, che .,sta per sbocciare nella v'.ttoria fi. nale, non ostante la profonda differenza, nou già d1 ten- i. denze, con:ie può ~embr~re -~d un esame super~ciale, ma · di valutazione de, mezzi p1u acconet per raggmngere la seguenti risultati: MASCHI FEMMINE -Età inediaPesomedioAQido carb- ' EtàmediaPeso medioAcido carb. Anni Kgr. perora,tngr. Anni Kgr. perora,ingr. 9 2 /3 28 33 8 22 25 10 ½ 30 33 10 27 23 11½ 32 34- 11 31 26 12 '/2 34 34 ]2 36 27 14 45 45 13 40" 28 14 ½ 45 41 14 44 29 15 ½ 51 42 15 49 27 17 56 46 16 50 32 19 '/2 60 43 17 '/2 !j4 27 23 65 38 30 64 20 25 68 38 35 68 35 Da questi valori discende la conclusione che i ma– schi di 9-13 anni i·ichiedono qitasi altrettante alimento che u.n 1iomo ad·tilto, e i maschi di 14-19 anni anche più. Le femmine hanno uno scambio gassoso meno in– tenso che i maschi; ma anche nelle femmine, con la pu– bertà, si intensifica-no gli scambi organici. La produzione ornria di acido carbonico è a 12-14 anni altrettanto grande che a 3C, ed a 16 anni anche maggiore; il che significa che nelle ragazze da 12 a 16 anni Ù bisogno di alimento è altrettanto grande che in una donna di 30 anni. Que– sta nuova spinta nell'accrescimento del corpo, questo esaltarsi degli scambi organici, si accompagnano con una maggiore fragilità di tutto l'organismo, che diventa più irritabile, più facile ad ammalare, piìt i,ecettivo delle cause morbose. E questa l'età ia cui i nostri figlioli, in rispondenza all 'accrescjuto dispendio di energia, che deve 1 essere compensato da un'aumentata introduzione di ali- · mento, fonte prima di quell'energia che viene consumata in tt1tte le manifestazioni vitali, non sono mai sazì; ma allo stesso tempo sono freq11entemente pallidi, lunghi e magri, per il caratteristico maggiore sviluppo in lun– ghezza che in grossezr.a, irascibili, meno resistenti alla fatica. Il clott. Fanoli, durante il servizio di medico mi– litare da lui prestato nel periodo della guerra, studiò, p<1rmio consiglio e preghiera, le resistenze alla fatica delle giovani reclute di 18 anni, arruolate dopo la rotta di Caporetto. Constatò, nel peri.odo di preparazione di questi giovani soldati, scarsa resistenza alle fatiche del BibliotecaGino Bi(.! neo mèta oramai vicina, che cosa è stato, non dirò, fatto, ma anche solo tentato per la tutela delle nuove genera– zioni nel periodo criticissimo del}a pubertà? È pacifico che io mi riferisco, non già ai figli della borghesia, anche troppo cm·ati e sorvegliati, specialmente ora cI1e la li– mitazione della procreazione è divenuta nella nostra classe dvminante, slombata e gaudente, regola corrente; ma ai figÙ del popolo, rlei nostri lavoratori che dovranno forrnarn il tessuto di quel nuovo ordine sociale che è all'apice delle nostre aspirazioni. Nel campo dell'istruzione, particolarmente nei centri in cui più rapido e intenso batte il ritmo della vita nel suo triplice aspetto economico, industriale e sociale, sono sorte parecchie istituzioni, come le scuole ser11li e fe• stive, le Biblioteche e Università popolari, le scuoi~ professionali, le quali tendono a completare la col~ura dei ragazzi proletari e, sopratutto, a dare loro l'istru• zione tecnica, professionale. MaL che io mi sappia, lo sviluppo fisi00 di questi ragazzi, dopo che hanno assofto la scuola elementare o, al più, il corso popolare, non à mai stato preso in sufficiente considerazione. E nPppure si può affermare che si sia cercato, con unità di metodo e d'intenti, di renderli vogliosi di quegli insegnam'enti culturali d'iNdole generale, che, costituendo la vera gin– nastica mentale, atta ad allargare l'orizzonte intellet• tur1le o,ltre la stretta cerchia delle cognizioni indispen• sabili per la professione o mestiere che deve fruttare il pane quotidiano, porteranno infallantemente anche i figli del popolo a comprendere i frutti migliori ~ll'ingegno umano, le bellezze della natura e dell'arte. E quel giorno sorgerà pure in essi prepotente il desiderio di godimenti spirituali, che non potrà certo essere appagato dalla ta.– verna fumosa e attossicatrice. · Che avviene, al presente, dei figli dei lavoratori in ristrette condizioni economiche, quando lui.uno assolto il corso elementare? Di regola essi sono messi ad un me– stiere, e dal loro lavoro, nei primi anni poco o nuUa proficuo, non possono ricavare che un magro sostenta– mento, per nulla soffici-ente ai bisogni c0sì grandi del periodo di sviluppo in cui si trovano. Ed io sono ferma– mente convinttt che una delle cause più gravi del pro– gressivo decaJimento, Ja tante e cosi diverse parti rile– vato, della gioventù proletaria, sia da ricercarsi nella sua deficiente nutrizione nel periodo della pubertà, quando, lasciata la scuola, essa è come abbandonata a sò. I pa– renti, premuti dal bisogno, più che dare, attendono a_iuto dai figli, che ritengono ormai maturi per guadagnare; le istituzioni che li hanno curati e guidati per tutta la durata della scuola elementare, sospendono di colpo, quasi direi violentemente, la loro azione benefica, proficua,, Quest_e parole scrivevo nel 1916 e :ripeto, con animo anche più accorato, ora che la guerra immaJÌè ha aggra– vato questo stato di cose, facendo dilaga.re fra giova-
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