Critica Sociale - anno XXXI - n.2 - 16-31 gennaio 1921

28 CRITICA SOOIAtE sesso della gestione agricola. Il nost?-o c6mpito con– siste, non nella espropriazione dei contadini meclii, bensì nel tener conto delle condizioni speciali della vita della campagna. Spetta al contadino di indicarci i mezzi pe1· arrivare ad im 1·egi'lltemigUore, e non spetta a noi di comandare! Ecco la regola che ci sfo• mo tracciati I » Citiamo solo questi pochi passi de!Jcaratteristico discorso di Nicola Lenin, - che meriterebbe di essere conosciuto in Italia nella sua organica intierezza par la sua adattabilità e transigenza, - ispirati a quel revisionismo realistico, imposto, dai susseguenti feno• meni storicò-sociali, aJ!a dottrina marxistica sulla que· stione agra~·ia, del quale, nella sua nobile coscienza scientifica, 'ebbe la sensazione, negli ultimi anni della sua vita, lo stesso Federico Engels. E ne riportiamo solo questi periodi, perchè la sua sintesi si trova nelle seguenti conclusioni approvate dal Congresso del Par– tito Comuuista, conclusioni certameute elaborate e pre– sentate dallo stesso Lenin. Eccone le principali affermazioni : 1) Confondere ·i contadini piccoli p1·oprietari coi ricchi proprietarii ten·ieri, far sitbire loi·o le re– pressioni dirette .;ontro questi, significa violare nel modo più bi"utale, non solo tittti i decreti e tutta la :politicct del potere socialista, ma pui·e i princip-l fon– damentali del comunismo; « 2) La classe dei contadini piccoli proprietari, che lw melici economiche molto profonde a causa del debole sviluppo ag1'icolo in conf°?·onto della tecnica indust1·iale, e questo, olt?-echè in Ritss'ia, anche nei paesi capitalisti più 'sviluppati, sussisterà ancora pei· lungo tempo dopo la rivoluzione socialista. Così la tattica dei lavoratori comunisti, come la tattica dei · capi del Partito debbono appoggiarsi sopra un perio– do pi-olungato di collaborazione colla classe dei con– tadini piccoli proprieta1·i: « 3) Specialmente nello incoraggiare le associa• zioni di ogni catego?'ia e le comunità ag1'icole tra i contadi·ni, ·i rappresentanti del Potere soviettista non debbono mai in nessun caso usare metodi di pres– sione e di asservimento. Solo le cornnnftà c1·eate dalla iniziativct degli stessi contadini avranno lunga vita, e di queste comunità essi medesimi vedranno i prct• tici vantaggi. Tutte le precipitazioni non potrannQ che nuocere, perchè esse aumenterebbero la· naturale dif– fidenza del contadino verso le innovazioni•. « I rctppresentanti del Potei·e soviettista, che si permetteranno d'impiegare direttamente od indiret– tamente metodi coercit'ivi per riuni-re in comunità i contadini, incon·eranno in grandi responsabilità e samnno destituiti. ~ 4) 'Tutte le reqidsizioni del Potere cent?-ale deb– /Jono essere spietatamente 1·ep1·esse.Il Congresso in– si~te, a qitesto proposito, perchè i Commissa1·i di Ag1·i– coltun1, degli Affai·i In.terni ed auche 'il Comitato esecntivo centrale, raddoppino di vigilanza nel loro confrollo. « 5) Pei· la spaventevole ci·isi p1·ovocata in tutto il mondo dr1 quattro anni di guei"ra imperialista ('utta per gli interessi del capital-ismo (e questo so– J1rc1tuttoin Httssia), attualmente il contadino piccolo propi·ietario si t-rova in ima situazione pi·ecaria e dol01·osci. ,, Pertanto, decretando la imposta straordina1·ia, il Potere soviettista deve insistere perchè questa im– posta pesi intieramente sopra i pochi rappresentanti · .della classe contadina ricca, che ha accitmulati ca– pitctli particolarmente durante la gite1Ta. La classe dei contarli11ipiccoli proprietarii deve essei·e tassata • con moderazione, e solo in una proporzione per essa facilmente sopportabile. Il Pa-rtito.esige che, nei 1·i– _quai·di della classe media dli contadini piccoli pro– prietarii, la imposta st1·aordi11aria sia 1·idotta al mi– nimp, anche se l'importo totale della imposta dovesse, a causa :f,i q1,esto fatto, climiniti?-e >. BibliotecaGino Bianco E il Congresso, affermata la necessità · che « il Gowr110 soviettista api·a itn credito considerevole a favo1·e d~lla classe media de~ contadini» per l'ac– quisto di strttmenti agricoli, di macchine, di concimi e di manufatti, stabiliva pure i punti principali della propaganda· da far~i nelle campagne. « Il piano di educazione delle campagne - deliberava il Congresso - deve consistere nel 11umda1·e ad effetto i seguenti provvedimenti: « 1) Istntzi.:me gene1·ale;· 2) Ist1·uz-ioue a,gi·icola; 3) Propaganda conmnista. « l.,(t propaganda politica, e cnltitrale nelle cam– pagne ·deve essere fatta tanto f1·a coloro che sanno leggere e scrivere quanto tra gli analfabeti. « Per i non a,nalfabeti ocyo1Teprovvedere con la lai·ga diff'usione di ima letteratura e di ima stam– pa popolari, destinata specialmente ai contadini e scritta con spirito comunista moderato. « Il prog1'Ctmma delle scuole p1·epai·ato1·ie e di tutti i coi·si per gli ad·ttlti che svolgono tanto la istrit– zione gene;rale quanto la istritzione speciale e tecnic a (per esempio agricola) deve comprendei·e una sf.oi •i,a elementare della civiltà dal punto di vista sci entific o socialista con un capitolo speciale dedicato alla 1,•to1'ia della Rivoluzione ritssa, ed un ctltl-o di comme11ta1·ii deUa costit1~zione soviettista. « Il cinematografo, ib teatro, i concert-i, le ~spo– sizioni ecc., a m'isura che penetrano nelle campagne (e bisogna fm·e uno sforzo pe1·chè qiiesti mezzi di ci• viltà vi penetrino al più presto possibi-le), dovranno e.~se'reutilizzati pe1· la propaganda culturale e socia• ,– lista, sia di·rettamente, sia indirettamente, con ac– compagnamento di confei·enze e cli comizi·i. « Per gli analfabeti necessita organizza1·e lettU?·e periodiche nelle .~ciiole, nei locali dei Soviety del cfr– condario, nelle biblioteche ecc.; pe1· qiiesto lavoro le Sezioni dell'Istruzione pubblica, collct · cooperazione delle organizzazioni locali del Partito, costitufranno Circoli di lettura, intendendosi ctll'uopo con i mae• stri della località, in applicazione del servizio ,çpe– ciale obbligatorio degli intellettuali. E' desidembile che queste letture siano accompagnate da dimost?·a'. zioni cinematogi·afiche o da proieaioni, da sedute let– tera?'ie e da concerti, in modo da attirm·e 'il più grande numero di uclito·ri. « La situazione generale scolastica e non scoln– stica (in quest'ultima compr&fa l'educazione artistica: teatri, concerti, cinematografi, esposizioni d'arte, ecc.) deve non solo spande1·e unci l·uce di cognfaioni va1·ie, ma sopratiitto deve contribu'ire a sviluppare il buon senso e le idee pmtiche: essei è un co1·olla·rio della p1·opaganda socialista. Non vi sono nè sci~nze, nè ai-ti che non siano intimamente legate colle idee del socialismo e con 'il lavoro ·infinitamente vario della economia socialista. · « Per quanto rig·uarda la scuola, il problema della. sua organizzazione sopra ùasi di unità e di lavoro, teoricamente è già stato 1·isolto. Bisogna p1·i· ma di. tutto preoccuparsi di, tutte le fo1·me dell'edu– cazione non scolastica pe1· gli adiilti. Il Partito deve ~ollaborare in tutti i rnodi con il potere soviettista e colte popolazioni locali alla 01·ganizzazione della più gi·ancle 1·etepossibile di Case del popolo. Pei· queste si dovranno utilizzare le proprietà dello Stato: esse sa1·anno pe1· i co ntadini Circoli di riposo, d-lo– nesta distrazione e.di istruzione tanto gene;ralequan- to socialista. · « Poichè gli stessi contadini riconoscono la l01·0 ignoranza cli cognizioni agricole, le p1·op1.-ietà,dei Soviety,. le affittanze modello debbono essei·e centri di diffusione della ist-ruzione ag1·icola. Gli organi della istruzion,e agi·aria, co.~tit1titi e sovvenzionati dat 'Commiss(wiato della Istnizwne pubblica, debbono tene1·si in stretto contatto colle istituzioni economiche del Commissa1·iato dell' Ag1·icoltura. « Non vi deve essere scuola, o corso, o qualsiasi ,-

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