Critica Sociale - XXX - n. 22 - 16-30 novembre 1920

CRITICASOCIALE 349 dà11110 /11slid-io, o se ùna J.cgg,c·polc~se pre,:;crivcre il ricovero immodi::1to di tulti COtitoro in quelle ca8o che sembr,an fatte apposl,a. per -avvilire i reduci ,dalle 1)(1!.riebattaglie in una vita che sa cli ospedale, di caserma e di .asilo inf.antile, oh qual sospiro di sol– lievo non lirereb_be questa triste t,roanità che ,anela solo al piacere e ripudia il dolore! Ma perchè dovrei ricordarvi i mille e mille episodi, i quiali d-ocumen– tano questo senso di insoflerenza che viene diffon– dendosi di fronte ai· ricor-di· dolorosi della guerra, quando ognuno può .ad ogni istante coglierne intorno o sè I.a. tipica manifestazione? * Se alla conclusione ,dell'armistizio, i Governi m·es– sero detto ai combattenti: /N1 poco ripiglierete le armi, un urlo cli protesta e di indignazione avrebbe accolto quesle parole, perchè e~·ano troppo cocenti i dolori pori.ali tfolla guerra: nella simpatia stessa che er.a universalmente concetisa alle viltime entrava ap- · punto per una buona parte l'odio contro lia guerra. Ma il tempo creo che già s'intérpone fra l'uomo e il suo dolore, ,es li .allontana, e per la lontanam..a il do– lore si impiccolis.ce e tende a scomp...irire. Gran me– dlco è i1 tempo, ma è pqre un gr.an .nemico dell'uomo, perchè gli sotlr-ae i frutti dell'esperienz,a e lo lascia così senza difesa di fronte ai nuovi .assalti deJl.e pas– ~ioni, non solo, m,a, mfn,andone le forze fisiche e morali, lo rende quasi sempre nel fulurci uno sciocco vantato~·e di ciò che oggi, nella pienezza delle fon.e ~pirituali, egli Yitup,er.a. Per legge cli natura noi tutti siamo destinati ,a diventare /pu_clalores lemporis acti, ed io stesso, che scrivo, con l'animo pieno d'angoscia per la strage, io stesso che sono cosi -convinto della salutare necessità di tener sempre vivo nell'uomo il ricordo del dolore, cercherò forse un giorno di rivi– Yere nei ricordi degli anni di guerra, perchè per fare la guerra era necessario essere forlç e giovane. Ra– dunerò forse allora intorno .a me i nipoti e, loro mo– str-0.udo con senile com,pi,acenza la fotografia che mi ritrae nella divisa del combattente e leggendo con tremula vor,e le motivazioni delle ricompense accor- . · datemi, I.a mia curva persona.s'ergerà per brevi istan– li, un .attimo della beata gio\·entù pa~erà di nuovo a me vicino, ed .avrò lia debolezza di perpetuare quel– ! 'illusione ricordando spesso gli mmi della guerra. Le tortur.anU ,alternative della trincea? La dilaniante angoscia, che noi provammo per mesi consecutivi, d'essere sospe~i tra J.a vita e la morte per uccidere e farci uccider-e, spesso senz'odio e per moltissimi .an– che senza 11nn nozione neppure approssimativa dei motivi della guerra? Le raccapriccianti mutil-azioni prodotte dall'artiglieria? ... Nessuna, nessuna cli que– ste dolorose visioni ripasserà forse allora nella mi.a mçnte; div,enterò io - io! - un ,apologista della guerr,a ... Maledetta la vecchiaia, !,{) in quel momen-to i nipoti non capiranno che u11a profonda e pietosa trasformazione è accaduta nella mente del vecchio, complice il fempo, ma che la verità è quella ,che l'uo– mo ha conosciuto nella pienezza delle sue forze, dopo spassionato esame d'ogni ORpetto dell'angoscioso pro– blema! * L'opera nefasta del tempo, nemico del dolore, ha trovato un .alleato- potente in una mania che è c.anat– teristica dell'epoca in cui yivioamo, quella cioè del collezio11is1110. La sk,mpa e, in motlo pal'tico!~u-e, l'icu– nografià h.an110avt,to nella recente guerra e presso t.u,Lte le Nazioni in lotta un,a parte capitale: ne è venuta fuori una letteratura d'informa:iioni e di:-pro– paganda, destinat,a ad influire sul mol'ale della popo– lazione nell 'inlerno del paese, degli efcrciti in linea, ciel nemico, dei neutri; tutta un.a multiforme carUglic– ria spirituale della quale ogni belliger.ante - con Ira medesima bnona foclc, con la stessa peTs,uasione d'essere neJ vero - usavo ,come benefico strumento tlella difesa ciel diritto. L'esempio .d-ei già esistenli. musei storici, nazionali o municipali, doveva logica– mente suggerir-e l'idea di raccogliere imrnediala- · mente nnche su questa guerra i documenti figurali, le reliquie, le curiosità, gli oggetti usu.ali e cli circo– stanza destinali a risvegliare in futuro i ricordi, le impressioni dell'anima popolare, le tendenze dello spirito pubblico, i costumi dell'epoca, a preparare insomma i materiali JJ.cr la narrar.ione storica della guerra. Il conflitto europeo era in[alti appena scoppialo, che già i coniugi Lcblanc in Parigi si d~wano a for– rruare una ,collezione divenuta in breve tempo famosa cd oggi dolùaf,a allo Stato; ma . .a quest'ora le colle: zioni cli guerra in Francia più non si contano. La sezione storica dello Stai.o Maggiore Generale, la· ·Biblioteca Nazionale, il 11.fosée e/e l'A.r111ée hanno ck1Lo vita a raccolte di guerra; Tolosa, Lione e molte altre città della Francia pullulano di collezioni del genere, si che si trovò necessario coordinare e discipli11arc tutte queste inizialive nominando un direttore delle lJiblioleche e Musei ciel/a guerra, nella -p,ersona di Camill.o Blocb, assistito da una pleiade di de!eg.ati che vanno girando le provincie della Francia ed i p-aesi esteri in cerca di materiale, con una smania che ben prova come l,a Francia si trovi per la villoria in un periodo d'infatuazione militarista; dalla quale non potrà se non nas,cere una nuova prossima guerra (1). A Londra si creò il 5 marzo 1917 l'l,npel'ic(l Wa,· M11- seum sotto la direzione dell'esp-loratore e deputato Sir Martin Conwia:y, museo dal carattere prevalente– mente commemorativo, un.a specie cli grande memo– riale consacrato .ai oombaltenli, e per il qnale si e prog-ettato un edificio che occuperà un'area di sei ettari. L'Italia non ha mancato. di seguire anche in qu-est,1 i suoi alleati; ,ess.a ha infatti ,creati l'U/fìcio slo1·io– Yl'afico per lo studio d'assieme della mobilitazi'one naziÒnale sotto l\,Rpetto militare, tecnico, economico e sociale. L'iniziativa governativa fu però subito su– perata da quelle di enti e persone private, che for– marono raccolte cospicue, fra le qu:ali son d.a mettere in prima !in.e.aqnelle del noto collezionista doti. Achil– le Bertar-elli, della Com1malc di Bologn.a, di Bre– scia, ecc. Anche le nazioni vinte hanno islU.uili ,e vanno svi– luppando questi musei della guerra; basterà per tulle ricordare che a Berl.ino fino dal luglio 1915 fn isl i– Luiba la lV elllrriegsbucllerei, con carattere inteJ'na– zion.alc, .a Lipsia il Deul.</'Ches J.;,.iegswirlscho/lsnw– scum nell'aprile ciel 1917 in- seguilo :ad un Congresso cli qnaranta Camer-c di Commercio, a Jena i lfriegsrrr– rfriue per iniziativa del professor Von Seidlitz. · (1) Vedi CAMILLE BLOCH: Bibliothf!ques et Mi,sties de la g'Uerre; in R•1>ue de Pal"is, l febbr&lo 1920,

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