Critica Sociale - XXX - n. 17 - 1-15 settembre 1920
260 CRITICASOCIALE LA CONQUISTA DELL'AZOTO(l) La questione più urgente t.li questo affannoso dopo– guerra, in cui classi e Governi cercano un « ubi consislam » che cli.a )oro un po' di respiro, forse lia questione cardine dell'ILalia d'oggi e di quella di domani, è questa: come produrre il più presto pos– sibile 70 miliOllli di quintali di grano invece dei 40 ,o 45 eh.e produci~mo? li: .ap•p·en.a , p,p,enanecessario enun– ci.are questo probl,ema perchè immediataI!llenLe il lello– re ripensi a ,tulle le lriatt.azioni Lecni-che,giornalistiche, p.arl.amentari che questa « impasse » della vita ita– liana ha avuto, di cui non poche gli s.ar.anno passale sott'occhio; per cui mi basterà accennare di volo che non si tr.aU.a tanto ·c11 .aumentare La superficie colli– v.ala a gr.ano da noi (<la 4 a 4 '/ 2 milioni di elliari), 'quanto di collive.r meglio e far produrre di più i terreni ad.atti a tale coltura. La produzione il.ali.ana di grano v.a infatti da una medi.a di q. li 15 per et– Laro nella valle padane. .ad una di q.li 7 nel Mezzo– giorno e nelie Isole, mentre non s .arebbe difficile roggiungere i 20 e non impossibile i 30 quinLaJl p,er el~a·ro. Nel discorso dello .alla Gamera il 26 giugno, di– scors-0 che h.a un 'importanza storica certa, poichè mi [¼).•re suggelli un 'epoca e spero ne &chiuda unG nuo– va, Filippo Turati ha così posto il problema nei ·suoi termini schematici: « Non è questione di esten– sione, ma di inlensificazibne: nell'ILailia sellent.rio– nalc e in parte della centrale, noi .abbiruno già l'a 0 gricollura induslrializz,ata e si lratlia unic.aroenlc di in•l.ensificarl.a; la questione è essenzialmente di con– cimi ... » (2). Specificherò meglio: la qneslione è essenzialmente di concimi .azotali, pur notando che la miglio1,e col– livazione delle terre, specie noi Meridionale, è le– g,ata a molte cd annose questioni, la cui imporLainza per ora non dis,culi.amo. L'azoto, col fosforo, col potassio e con allri ele- • menti, nella forma dei suoi composti ,ad.atti ad uso cli concime (nitrato <li sodio, solfalo di ammonio, clo– ruro cli ammonio, calciocianamidc, ecc.), mentre è iI più caro tra i concimi, è disgrazio.tamenle il più i nelispens.abile e insostituibile. Le. cap,acilà di assor– bimen Lo t.lei concimi è retta da leggi fisse: se l,a quar\lilà di .azoto, nella form,a d'uno dei suoi com– posti, è minima, gli .altri elementi necessari .allo svi– luppo delle piante, anche se si.ano presenti in mi– sur.i massima, vengono assorbili solo proporzional– mente (Liebig). D'onde La necessità di una conci– nwzione fortemente .azotalia; per ogni IO parli di fosforo (sup,erfosf.ali) si dovrebbero usare 5 a 6 parli e pili di ,azoto; in ItaHa il rop,porto è di 10 a.cl uno, mentre in Germani.a. è di 10 a 3; e inf;aitti la produ– zione granaria per ettaro è stata in quel Paese sem– pre ben più alta della nostra. Così I.a nostra produ– zione, ferme restando le concimazioni fosfatiche e potassiche, .aument,ando quella azotala, potrebbe ve– nir portata agevolmente molto al di là dei 40-45 mi– lioni di quintali di grano. (1) Molti dati del presente articolo sono tolti da. una accurata e geniale Relazione pubblicata nel Gio,·nale di chimica itutustriale ed applicata dall'ing. CARLO ToNIOLO,al quale mi è grato porgere da queste colonne un amico saluto. (2) F. TuaATI: Rifare l'Italia! (presso la. Lega Na.zionale delle Cooperative, Milano, via_Pace, 10. - Terza edizione, - L. 1,50). BibliotecaGino Bianco Ma donde pl'ende11e i coucimi azotati? Dalla nu– tura? Dall,tt sinlesi chimica? Jmportarli? Pl'odurli? Teoricamente il 'p1'0blema dell,a produzione dei concimi .azotali, che la necessità ha imposto allo studio dei tecnici, già avviato ,a soluzione da metodi diversi che ne rendevano più economica I.a produ– zione che non la importazione, è stato risollo nuo– vamente in un modo così bl'illanle ed! economico, che ormai la possibilità lecnioo della creazione in ogni P,aese di una, o più f0.bb ,richc ,che cop•Dauo il fiabbi– sogno di un'agricoltura più intensiva, di una pro– duzione granaria più forte, è fuori di discnssione. * Oggi ancora, per I.a maggior parte del mondo, la più grande quantità di concimi azotali vien ric.av.ata dai de,posili naturali del Cile e del Perù. Ai piedi della Cordigliera delle Ande, che corre 'parallela alla co&ta del Pacifico, ad una .altezza di circa 1000 metri, v'ha un deserto, quello di Alacamia, forse antico fondo di mal'e, senz'ombra di vegeta– zione perchè non vi piove quasi mai. Poco sotto la superficie, lr.a i 50 cenUmelri e i 3 metri, vi si tro– vano strati di differente composizione chimiC<t, fin che si arriva ad uno strato che contiene dal 17 al 50 ¼ di nitriaLo di sodio; da quesito materi.a.le , ,attra– verso processi mollo semplici di liscivazione, vi,ene isolalo il nitralo di sodio del commercio, che può, senza ulteriore raffinazione, impiegarsi come conci– me. L'esportazione cilena er.a nel 1913 di 1.800 mila tonnellate, e I'.azoto in forma di nitralo costava pri– m,a cieli.a guerra da L. 1,60 a L. l, 70 i1 cliilogrammia. L'ILalia ne importava nel 1913 circa 67.000 lonnellale. Fonti cospicue di prodo~li o.zotali ( .ammoni.ac.ae sol– fato ammonico) sono l'industria del g as illuminante e la dislilliazione del carbone per fabbricare il Coke mieliallurgico. La produzione italiana si aggirava, negli anni che precedettero la guerra, ,sulle 11.000 tonne!La,te; l'imip,orliazione era di ci11ca 22.000 Lonnel- 1.ale; il costo dell'azoLo in lai forma era di L. 1,65 a 1, 75 ,al chilogoomm,a, Veniamo ai processi sintetici. Ùn processo di sin– t.esi appu11Jlodei ,prodotti azotati, che sollevò per il mondo grandi speranze, fu quello dei norvegesi Bir– kel.and e Eylle. Sotto l'azione di un.a temper~tura di 2500 ,a 3000 centigradi, ollenula coll'arco v,oltaico, l'azoto dell'ari.a si combina coll'ossigeno, e l'ossido di azoto (NO), che si forma all'uscita del forno in cui si verifica la r-eazione, viene prontamente raf– freddalo, ossidato ulteriormente (NO,) per poi, combinato con acqua, formare l'acido nitrico (H N0 3 ). Con questo si produce s,emplicenmnLc del nitrato di c.alcio, il salnitro di Norvegia che si lro,va in commercio come concime. L'eftìcienza di questo processo è mdnima, solo il 2 o 3 °/. dell'energia elettrica si trosforma in ener– gia chimica, perciò è solo economicamente possibile dove si abbi.ano forze idroelettriche a bassissimo prezzo. Il costo dell'azoto in forma di nitralo di cal– cio era sulle L. 1,25 .al kg. nel 1914. Altro processo di fa.bbricazione sintetica dei pro– dotti azotati è quello scoperto da Foonk, cosidetto della calciocian.amide, già inlrod-olto in ILalia che ne produceve. circa 3000 tonnellate. Se si fa passare una corrente di azoto su del carburo di caleio arroven– l.ato a circa 1000 centigradi, si ottiene appunto que– stQ·prodotto. La cakiocianamide, che, come tale, ha
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