Critica Sociale - anno XXX - n. 13 - 1-15 luglio 1920

198 CRITICA SOCIALE cherebbe pro1pri0 ai socialisti (vi preg-.1, colleghi. di non subissarmi subito: se mai subissatemi dopo), grandi fautori come sono del disarmo degli Stati, di proporre intanto il disarmo delle persone; badia– mo compresi i così detti custodi dell'ordine! Nelle ~elate di polizia .si trattengono in arr,esto coloro ,che hanno la rivoltella senza porto d'armi. Ma io mi domando a che serva il porto d'armi, sal– vo ,casi specialissimi, se non per uccidere o, •più facilmente, specie per chi non ha prati-ca d'armi, per essere uccisi. Gli assassini hanno sempre una prevalenza in simili gare: e non ,chiedono porto d'armi! Perfino l'uso delle bombe a mano è dive– nuto una specie di sport. Ah! .non impunemente voi avete abituato, i;-er cinque arini, tve o quattro milio– ni di. giovani ad uccidere ed a rapinare; ed oggi essi sono nel popolo, ma sono anche nelle guardie • regie, nei carabinieri, dei qu.ali si ri•cord.a che, con la rivoltella puntata alle reni, spingevano i nostri giovani ai F lori-osi as3aJti. i Applausi all'listrema Si– nistra). Ora, i fatti di tante risse dolorose, quotidiane, col– la polizia, che seminano di vittime le terre <l'Italia - e ancora ieri avevamo i fatti di Ancona, - sono iJ fatale relitto deUa guerra; e non è certo con proce- 1 dimenti di violenza, sia pure ammantati sotto la de– corazione dell 'ccosservanz.a ct,ella legge >>,che potrete evitarli o te!Illperarli. Non cr-edo siano fatti rivoluzionarii, perchè altri– menti v,edrei i più accesi dei miei compagni rivolu– zionarii mettervisi ,alla testa, anzichè fare, ,come fan– no, ,e fan.no bene, op,ern di Croce Rossa (Approva– zioni); sono fatti ·piuttosto che dimostrano una ne– cessità rivoluzionari.a. Solo una rivoluzione di fatto - auguriamo pure sia legàle, pacifica, idillica, quan– to volete - solo una rivoluzione di fatto, che modi– fì.chl profondamente i r.1pporti fra Stato e cittadini, fra class·e dominante e classe soggetta, potrà neutra– lizzai,e questo fomite di violenza ,che la borghesia della guerra ha evocato dall 'inf.erno capitalistico e non s.a ,più ric.acciare nell'inferno <l'onde l'ha su– . scilato! D'altra parte, per tutte lé riforme fiscali, econo– miche, ecc., occorrono org,rni di Stato sapienti e-fe– deli: quegli organi che mancano in Italia, e dove sono, molto spesso sono -corrotti. Una volta la nostra burocrazia era povera, talvolta stupida, ma onesta: ora n·on più. La morali,tà delle Amministrazioni; pe-r il fatto della guerra per il libito fatto licito daHa , guerra. è scaduta in' modo fen_omen:alP;,L'on. ,Tu:a~i t·icorda il sistema de-Ile m,ance rnvalso 1n alcuni l\hlll– steri, cita il ,caso cli un alto funzionario yhe ricattò per parecchie centinaia di migliai,a di lire il solleci– tatore di certi la, ori, ha parole di fuoco per l:a « fun– gaia dei briganti ciel pubblico denaro>> che, annida– lisi nei servizì del!' Aeronautica, h,anno sperperato centinaia di milioni, sem,a creare un ordinamento serio, senza proteggere nè esperienze nè studi, ro– vinando anzi qu•ello che di buono era ·stato fatto nei primi anni, con mezzi scarsissimi. Il tema l'icon-duce così all'argomento delle econo– mie le quali, rnche se p·ossibili, non basteranno ma.i a risanare il bilancio, fino a ,che rimarranno in.alte– r-ate le ragioni principali del l'aumento enorme di. es– so: le suesP, militari e l'inflazione ,burocratica. Ma come ridurre o elimin.are le spese militari fino a che non saranno tolte realmente l•e oause di gnerra, che ancor.a ci minaoci.ano, siano guerre europee, o guer– rigHe -col.oniali, o guerre dovute ~Ile l~nee d'armis~i– zio? Per la Libi.a, quando potremo tirare sul seno la somma cli denaro e di vile che ci è costata, sarà riabilitato il grido dei socialisti dei primi giorni: « Nè un uomo, nè un soldo ! ». BibliotecaGino Bianco Versaglia e l'Internazionale. Ma l,e cause di gu,erra sono nel trattato di Versa– glia, che è I ',espressione del capi4lismo più crudo .appJi.cato .alla politica internazionale, e la cui revi– sione ·si impone. Ora, su ciò tace completamente il programma del Governo. Se non ohe forse, anche in questo siJenzio è un .argomento a favore della mia tési, della preminenza, necessità ed urgenza assoluta della restaurazione eco– nomica del Paese, anche prima. de!J.e economie e dei provvedimenti finanziari. Perchè, certo,· finçhè noi saremo così strettamente vassalli dell'estero per il pane quotidiano, q~ale voce etiettivamente influedte potremo avere nei consessi dei potentati, sia pure con J.e proposte Commissioni Parlamentari? Dopo aver demoli 1 to la Germania, con nostrd danno i.'lfinito, oggi òobbiamo ,pensare ad aiutarla a rico– struirsi per il nostro meglio; dopo aver combattuto la Russia, o almeno essere stati nella combriccola che si ingegnava di com.batterla, .dobbi,amo fare di tutto per rappacificarci al ·più presto con quel gran– de ex-impero; dopo aver suscitato ],a guerra civiJ.e in Albania, che si ripercuote in un'altra e ben peggiore guerra -civile in Italia (e i faittacci di Ancon.a ,ammae– strano), dobbiamo dichiarare che rinunziamo (e ahimè! non farà ciò 1 'imp.ressione de!J.a fa·vola del– l'uv,a acerba?) a ogni protettorato. E via via. Non vi è punto del trattato di Versagli.a che non sia tutto da' rifare, da ca-povolgeve. Voi onorevòle Giolitti, avete fatto, con nobili pa– role 'nel vostro discors•o di Dronero, appello all 'In– ,tern~zionale operaia, per la salvaguardia della pace. !11,a l'Internazionale proletaria non può esister~, non può essere forte, se non siano .,forti localmente, in ogni Nazione, i proletariati organizzati ed i Partiti Socialisti. Ora questi pr•ol:!ltariati e questi partiti cominciano ad avère · La loro politica estera, e cominciano ad impol'la ai rispettivi Stati. È inutile dirvi che noi v,ogliamo soppresso il Trattato ,di Versaglia, perchè esso è una abominiazione, per-chè ,esso è la. proprietà privata app.Jioo,ta a tutto il mondo a benefido di una egemonia. ( Viue approvazioni; applausi all'E.strema Sinistm). . Sopprimere. questa egemonia significa iniziare un tanto di collettiYismo, almeno sul terreno internazio– nale; significa rendere possibile il libero se.ambio, l'abolizione delle dogane e l'unità monetaria. Ora ciò è necessario al Socialismo, ma ciò è ne– cess.ario, in ,prima· li.ne.a, .all'Italia. Un altro punto di- collaborazione? -Ma no! Si trot– ta semP,licemente· di una coincidenza d'interessi. E la vera ccSocietà delle Nazioni», della quale, nel tra- . v.isamento fa.Uone-dal trionfo <lelÌ'Intesa_, voi lamen– tate onorevole Giolitti, 1 'imperial-ismo risuscitato e spa;-al<lo, la f.ar< 'nno, alla peggio, i socialisti del- J'Internazional,e Operaia. - L'elefantiasi burocratica. Altra fistola finanziaria è l'elefantiasi burocratioo; un probhima che, non saputo affrontare seriamente in tempi tranquilli, divent.a ogni giorno più spinoso. Chi mai infatti,' in quesfo -momento, avrebbe il corag– gio, di sfol!are le Amministrazioni, buttando sul la– strico diecine di migliaia di famiglie? Dopo avere, per tani.i anni,. predicato il celebre aforisma: « po– chi impiegati responsabili e ben :pagati», -abbiamo

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