Critica Sociale - anno XXX - n. 13 - 1-15 luglio 1920
CRITICA soèIALE 195 . lltf PH06HRMMA DI DZIOHE SOCIALIS Discorso di F. TURATI alla Camera dei Deputati nella ~ornata del 26 giugno 1920. Filippo Turati ha voluto addossare a sè tl!lta la responsabilità dell'ultimo suo discorso parlamen– tare, dichiarando che parlava. in nome proprio, noli per manaato del Gruppo socialista ; ~ rara– mente egli ha interpretato il pensiero socialista con tanta ampiezza e con tanta coesione di idee e di pro– positi, quanto nel programma esposto alla Camera il 2Ci di giugno. . A qualcuno it suo discorso è parso espressione di riformismo democratico e di propositi collabora– zionistici. Tale l'ha dichiarato l'Avanti! e come tale l'ha minacciato di scomunica la Direzione del Par– tito. Certo esso è espressione di un metodo contra– stante con quello che oggi pr,evale nelle dichiara– zioni verbali e negli ordini del giorno della mag– gioranza del Partito. M-0 l'azione, quando è imposta dai fatti, quando dovrà essere costruziq-ne di una nuova impalcatura da sostituire a quella fradicia che non si sorregg~ ormai più, non può, non po– trà seguire altra via che quella. Turati oggi ha detto alla borghesia : « Dalla guer– ra, che il cozzo dei vostri imperialismi ha scatenata, è venuta la presente rovina. Noi non potremo salvarci dall'essere tutti quanti travolti in essa e schia<:ciati, se non con questi e questi mezzi, che sono sulle di– rettive del nostro programma. Solo in quanto la bor– ghesia riesca a sentire queste esigenze e a servir-e ad esse, potrà e,onservare ancora per qualche tempo le sue funzioni direttive ,e rendere meno .sanguigno - nel vantaggio di tutti - il tramonto di quest'e– poca storica che prende nome da essa; se non saprà o non vorrà, dovrà trarsi in dispari.è e cedere al proletariato il potere, a.nche prima che giunga la .maturità dei tempi nuovi; e potrà solo e· dovrà, al . proletariato e al partito che lo rappresenta, offrire la collaborazione dei suoi tecnici, perchè portino .all'opera di liquidazione e di ricostruzione i! contri– buto della loro esperienza e competenza, come il proletariato ha contribuito sin qui, e.o! lavoro e con - l'int.elligénza dei suoi uomini, a sorreggere il regime borghese. Ieri era il mondo borghese che esprimeva la vita, e tutte J.e forze vitali servivano ad esso; oggi la proprietà privata appare ostacolo all'inte– resse pubblico e al progresso della civiltà ; oggi espressione della vita è il Socialismo, e tutte le forze vitaji debbono servire a questa realtà clìe si espande nel mondo con rapida potenza conqui- statrice». ·· Questo è il collaborazionismo di Filippo Turati, questo è il nostr,o collaborazionismo (1). LA c. s. L'on. TuriaiLicomincia col dichiarare .,che non par– lerà per incarico del Gru·ppo, ma tanto meno contro, o in dissenso d:alle direttive genere.li di esso: par– lerà sopra tutto per la sua coscienza, per il Paese e per quello che crede essere immutabilmente il So– ci-alismo. Nulla perciò ha da temere dagli onesti con– sensi degli s·piriti liberi, a qualunque partito appar– tengano, i q,uali ,abbiano chi-aria.]a visione delle neces- (1) Di questo poderoso discorso, che fu ascoltat~ per tre ore, in · religioso silenzio, da tutta la Camera, e che noi dobbin.mo , per ragioni tiranniche di spazio, ridurre in varie parti, uscirà il testo completo, col titolo: Rifare l'Italia, per opera della Legll Nazionale delle Cooperative (Milano, via Pace, 10) al prezzo di L. 1,25 la copia (alle Cooperative e ai rivenditori, L. 1), E noi incitiamo tutti i noatri amici a procurarsene una oo~. Biblioteca Gino Bianco sità i:m1p,rorogabili'dell'or.a. Ripeterà anche <:OS•e vec– ,chie, ma latte nuove dal momento oosl diverso. Quel– le che nell'ante-guerra erano .provvidenze inyocate a!L'intento di cr·eare un'Italia forte, libera nel ,con– c,erto dei liberi popoli, .alien:a da ogni violenza ,all'in– terno e all'estero; un'Italia assetata -di riforme e fervida •di lavoro, capace quindi di evitare i tranelli in cui- pt,r troppo è ,caduta ; un 'Italia che avrebbe potuto evitare la guerre. per,chè non s:arebbe stata ri,cattata d.al bisogno di p,2ne e di carbone: oggi quelle stesse provvidenze si .pres-entano invece come urgenti, improrogabili necessità di salvezza e di vita. Allo stesso modo che !'on. Gioli.tti non ha temuto di parlare di fallimento imminente, improrogabilti se non si corre ai ripari, così .:alle ,cl.assi borghesi .Je quali, se ,anche non nelle proporzioni di una volta, hanno pur sempre I.a direzione della sodetà, egli sente di dover dire: oggi o, non più ! Ma anche i socialisti cercano I.a salvezz-a del Paese e lia loro. - · ~;"':)~ Il Socialismo e le tendenze. e='!=, --_, _,,. , --~-~-------- « Se oggi il Partito- Socialista - così com'è - sem- bra ad alcuni eocessivo di intransigenza, di vivacità, · di p,r<lcipitazione, •pensino coloro, ,che di questo lo ac– cusano,, -che oiò è 1 'effetto faiLaJ.e delkt guerra, '1.aqu,alé ha creato nelle masse uno stato di ins'urrezione psi– <:hica che non sarà domato s,e non da c0nquiste r-ea– li, radicali e profonde. E il Parti,to deve riflettere queslo stato delle ,masse, per· interpretarle, ed even– tualmente anche per poterle ,cont,enere. Chi spera . che le differenze inevitaJbili di tendenze, --che sqno in ,)gni partito ,•ivo, debbano ,condurci al distacco, allo sfacelo, credo ohe si inganni a piartito. Credo fermamente, e non da oggi ,e non p-er opportunità del momento, nella fondamentale necessità dell'unità del Partito. Socialista. (Viue approvazioni all'Estre– ma Sinistra). Coloro che lo -accusano di eccessività, di testar– dag·gine nella l'iCUS{lta ,collaboraziòne .ad .altri partiti e ai Governi, non si -domandano se una collabora– zione (diretta;, oggi, nelle .attuali ,condizioni, sarebbe possibile, ~enz.a che il; Partito abbandbnasse le mas– se o. se stesse, facend◊: inconsciamente, opera di vero anarchismo. Non -si domandano; o dimenticano di domandarsi, se, in un momento in cui l'azione nostra deve essere fortemente stimolatrice, la opposizione, ,anche I.a:più dura, non sia in ,effetto, oltre che il solo sistema possibi1e, anche I.a .più utile delle collabo– razioni. Del resto, il dibattito delle tendenze, ,che si com– porrà, è molto rr•eno semplice ,che non pai,a ai critici superficiali. Molti cominciano :ad avv,edersene, den– tro e fuori il uos,tro, Partito. Vi è .una complessità _ nel Partito Socialista, potrei dire una folice incoe– renza, ohe è in tutte le cose -complesse. Secondo un certo ricettario noi dovr.emmo -essere qui unicamente a sabotare 11 Parlamento, a sabotare il regime bor– ghese; ,eppure furono i socie.listi_ - constato i fatti - dur.ante la guerra e ,dopo la guerra, e lo sareb– bero ancora, i più energici difensori delle preroga– tive p,art.amentari. N"elle Sezioni del nostro Gruppo si studiano pro– poste di legge e ,provvedimenti positivi, col ,consenso I
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