Critica Sociale - anno XXX - n. 11 - 1-15 giugno 1920

172 CRITICASOCIALE taggio social,e. E, se •è ·giusta, la nostra diagnosi, si dovrà. ammettere che la riforma. propugnata non riu– scirebbe· che àd e.ggrav.are di gran lun·ga il male. Certo lo Stato attraversa in questo periodo della slori.a \ma profondissima ,crisi; m!ll essa,- fenomeno inerente .al decadimento dello stesso regime bo,rghe– se, è la conseguenza n.ecessaria deJ.lo sfrenarsi dei pi:· bassi istinti egoistici, i quoli tolgono forza all'a– zione collettiva · e disorganizzano ogni .associazione cli forz-e. Dovrebbero -dunque i socialisti cons-entire ùello &mantellamento di quelle -conquiste ·democr.a– li-che, che sono I.a premessa n~cessaria del gr.adua!,e realizzarsi delle lorò aspirozioni? · L'istituto scolastico si è andato, durente l'ultimo secolo, evolvendo çja privilegio c.astale a istituto <li diritto p,ubblico; ma questa ultima conQ.ezione _·mal potè. concretarsi, perch_è più che mai inceppata,· dot.a la slrult1,1ra della economia borghese, nel privilegfo di ·classe. Proprio or.a, quando esso, logicamente, per il riyolgimcnto politi-co che è nelle cose, dovrebbe fare 'il -passo decisivo verso la sua sistemazione, si las~eranno indisturbati, dai socialisti, i tentativi .o clericali o liberisti per la su.a involuzione· verso for– me o di casta o anarchiche? Se · 10 Stato borghese, forzato ad assume're •un serviz.io · che non era· cl.a esso sentito, ha fatto cieli.a scuola ,pubblica un organismo debole e ·pr.edispostr; all 'infeiione merciantilista, le correnti so·ci.aliste per ·contrario.' rivendicheranno, -come còmpito ,,proprio, imprescindibt]e, quello di corroborarla ,con .tutta l'e- 1rergia .possibile, ,cornìnciando' -,col-dare' .ali.a scuola il conseriso ·aperto, conclamato, delle .masse l.art>r-atrici. È lo spirito pubblico che bisogna destare, p~rfnean– dolo della convinzione che non vi ha spesa più pro– àutliva di- quella sosttnula per l'istruzione, che non vi è lotta più fecond.a__ di ·quella contro la \nco)tura. E diciamo cc_incoltura »· senw .aggettivi, -ìrnrchè è nel– ! 'interesse delle cl.assi· più ·numerose,. che -a,spirano ·.ali 'elevamento .. del proprio tenore di vita, affilare le armi, oltre che per una più equa distribuzione della ri,cchezii, pe'r una maggiore e più f,acile produzione d•e'i beni matericli; e -p.oichè :a ciò occorre il ,perfe– zionamento di mezzi scientifici, tecnici e cultur'ali, /a loti.a è~ adunq:ue, comb.attuta anzitutto rper. l'in– cremento intellettuale in tn tti gU . streti. sociali. Certo, il prol,etariato deve ,comin-ci,are <lai chiedere una scuola element ;l.re e pop0le.re che non .tr;idisca le· proprie premesse, che realizzi tuHe le sue· ,pro-: messe; deve, quipdi, ~pretendere un insegnamento non estensivo, ma intensivo. Ciò -si otterrà: sfron– dando gli ampollosi prograaimi, il C\Ji miraggio (pro– prio mira!Jigio, che fa perdere lia bùona strada!). sta nel·voJ.er anticipare, contenute. nella piccola scuo– lu, tutta ~a esperienza immensa, e multiforme d-elJ.a . vita sucoessiva; e disegnandone di 'Più agili, che si intonino .al·-precetto scientifico della formazione, con- . fidando, ··per l'informazione, nella occasionale- e tem– pestiva lezione ·del_maestro, che attinga ad una -oona coltur~: N·on ostante questa apparente ridù:i;ione del còmpito scoliastioo per il popolo, si dovranno au– merìte.r-e le ore della s·cuola,' e ·far contenere nel tempo' ·ufficialment'e stabilito tutto il lavoro 'di ap– prendimento, di esercitazione, <li ricreazione. ·L'industrialismo ha modificato profondamente la_ struttura della famigliia, smembrandola ,e renderidole– . pressochè im'possibile l 'adempiniento' del dovere· mo– reJ.e ·della educazione della prole; il fuoco. sacro re, , sta spento per tutte le or-e in cui la donna è tratte- t . Biblioteca _Gin~~ianco nuta alla fabbrica; là .mia.dre, .dunque, d~ve essere sostituita da!Ta società, che vi •potrà •provvedere con la scuola estesa a tutta la giornata lavorative., senza vacanz,e .non féstive; integrata da· refezioni, e dai . mezzi della più int'ensa educ::tzione fisioo, dèlla · più completa ricreaq,ione intellettuahÌ. · . L'attuazione ·di ·questo programma _:_ che il prole– tariato ,potrà, con· beneficio proprio e. della società di <lomani, raggi-ungere mercè una profondl). convin– zione ed una intensa ,agitazione -· ha un altro con– .tenuto sociale di altissimo interesse: per esso gli adolescenti deUe varie classi soc)ali, a parità di va– lore individuale, verranno posti ad dno stesso livello intenettuale, d'onde possano spiccare il salto verso una superiore-ciarriera nella vita. La disiparità di am– biente, il diverso valore .colturale delle. persòne cho il ragazz·o avvioina, la possibilità, data ag.Ji uni, con- • tesa agli altri, di viaggi istruttivi, di sòg.gio'rni mol– teplici, la vari,età dei mezzi d'istruzione·_ periodici', libri, lezioni e ripetizioni .:...:.éieterminano un disii- , · vello enorme nella IDJ3turità.dei giovani, .a:lteranò ,gli elementi di· giudizio suUa capac'ità intellettiva da in– Qividuo ad individuo, e, specialmente pel periodo iniziale degli studi, velano - come ha giustamente osser.vato anche il prof. R. Mondolfò - il merito in- . trinseco dello scolaro o -studente. di_ condizioni eco– nomicamente più d·is.agiate; il quale, quand'anche gli. si· @ffrissero borse cl( studio per gli studi Sl!pe– riori, difficilmente supererebbe J.e primé prove, L'unico correttivo a questo guaio, cosi grave so– cialmente, è la scuola integrale, la qu.àle dovrebbe_ essere propu.gna'ta dal Partito Socialista, imponenc;io all'uopo -tutti gli stanziamenti necessari. Qualunque spesa rper la &o.uofasu quest'e direttive non sarà mai . improduttiva - come non lo. è m~Ùl,a spesa per i'ac– quisto di un buon semll sel~zionato• o per la prepa- .--raziqne di un terreno fecondo - anche· ,percqè la scuola ~lement.a:re e popolare -così còncepik), oltre· a pròmettere un rendimento ·si-curo nel,lol\produzione di aprp-renc!Lsti in,telligenti nellè industrie e nella agri– -coltura, varrà come .efficace ,e reale preparazionè" de-· gli studenti per le scuole medie ei attraverso queste, ~r .le superjori. Ma una tale scuola presu,ppone ·un-' mia,estro tutto d·edito ad essa: e· -ciò pre-suppone che esso venga ·rimunerato in ,corrispondenro al°.valbre, a,gli studi, ~l.Ja •pI'èstazi-one; e gli sì'a viet.a'ta ngni altra occupazione continuativa: il maestro, se deve es-sere tal,e, non ,ha tempo dispontbile,- fuorchè· per studi.are, preparàrsi; far ie?J-one, pen-etre.re nell'animo della sc6lareooa; non può sminui-re la ·propria digni; là mettendo~i al servizio dei privati; non. può s:pez– zeU,arsi in oocupazioni mol_teplici, -senza che ne -sca– )}ili inorolmente e materialmente l'e.,lto suo ufficio. Ed ecco che il problema_ scolastico, copie quasi tutti i problemi, ·si ,fonda sµ ·una pregiudiziaqe ''finanzia· ria: il servizio dellà ,scuola vuol essère un servizio ché costa; se vi si applica la lesina, il maestro,· di• necess_i1à, cerca· guadag,ni integrativi, che, finendo ·per dix•en~re ne9e~sarii al · bitancio famigliare, lo ~ssorbono in occupazioni sussi<liari.e, e il servizio, · che in .assoluto ,costa meno, relativamente al proprio pr0dotto costa .eno!'memente:· ·. · · Lo spazi9 non ci consente di estendere· l'analisi– critica all.a scuola medi,a, seµipre nei riguardi dei meno abbienti. Ma, in· un c.am ,pò e nell'altro, il pro– gramma che accenniamo ricliiederebbe fondi ingen: tissimi, e non -sembra ·questo il ,momento più .favore• vole per battere .alla porta ·ctel Tes.oroJ ;

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