Critica Sociale - anno XXX - n. 10 - 16-31 maggio 1920

,) ___ c_n_1_t_lc_A_S_p_c_I_AL_E _ ---'--------~)>-'---l5_7_ · zioni. op_eraie per' aumenti di salar1 avvennero in lutti i Paesi, a ·produzione ca;pit.alistica più sviluppa– i.a. Q~1eslo faLLoaltutì .ia pressione emigrnLoria de.i ca.pitaii da un P,aese all'altro. . . L'.arlLutì, ma non l'aholì completamen'le, è vero, perçhè Paesi a sal.a:rì .più b•assi"ce ne rimasero. sem- , ·µre, sia. in ·Europa, sia, in ~speeie, fuori d'Euroµa. E una data emigrazione dl cap,itali ebbe effettiva– mente luogo.· Ma costituì fo.rsie questo un disaslro per i Paesi in cui forganizzàzione de•i lavd-rat,ori aveva ri·porLaLoi suoi maggiori ·sucee,ssi? Tutti sanno , . che accadde l'opposto, cioè che la prosperi.Là di questi Paesi a salari più eleV'ati e a condizioni di 1.a– voTo più eque e più umaa1e non-fece che acerescersi, · e con rapidi,tà sem pre maggiore, sia pe·I'Chè i capi– tali emigrabi .i ·i.ma ,sero pur sempre una pi.ccoJ.a por- . .zione -deH'am monta re totale deI nuovo capitale pri– vato che ogni ann.o_veniva ad aggiungersi a quello già esistente, sia perchè. lo svGJntaggio di questa emigrazione dei capitali fu · più che compensato dalla maggiore produttiµità della mano d'opera che derivò da queste mercedi più -alte, ,da queste condi– zioni, di lavoro p~ù eque; e dal livello morale e in– tellettuale più alto che ne consegui per -le claslìi lavoratrici. . , · E' qui -che si mahi .f.esta !'.altro· aspet.to di unil.àte– r.a1ità déll'esp-o ~izi.on ,e del Griti,ot .t1, cons i,s,tenl,e nel fatto che egl,i delLa r .iforma da lui presa in esame hOlll rileva che gli .svantaggi, pl'eistmt1 o realt che s1,ano, ma non accenna a nessuno ae1 v,an,Lagg1cne essa, uì comp1mso, "p,Olrebbe lasciar sperare. Da un pull'to di vista socialisl.a non· rni pare di– sprezzabile -que~La n.azionalizzazione g-raduale dei . beni privati, cui condurrebbe la riforma successoria -che ·qui difendo. Anche all'infuori del maggwr sin-· molo al lavoro e al risparm10, per lo meno presso -alcuni capiitaiist.1, che risulterebbe dal L.anlomaggii·or valore, per quanto concerne ·i propri eredi, di ugni" nuova porzione di patr.1monio accumulalo in con fronto a.J.lesostanze ereditate; anche all'infuori delfa possibtl'i,tà di r1spar·m1are cne verrebbe co.ncessa a un b-en maggior numero d1 pe11sone auando la di– stribuzione delle· ricdiezze fosse più equa; i.I Gm- 1,iott,inon considera neppure il maggiio.r ·stimofo ,a,l lavoro da part~ deUe ma,ss.e lavora!Jr.iei, quando i:on l,a concessione dei teneni nazionalizza.Li a ,modico canone d'affitto e con l'azionari.aito delle federnziioni naz,ion.a1i de,i lavoratori industr.i,alì, queste masse la.– voraLrici venissero ad e&sere sempre più fortemente interessate alfa ma.ggior possibile produttività de,i terreni e degJi opifici .su cui e in cui ·lavorassero. Nè calcola ·mimmamente 11,maggior sollievo che risen– làtchb e Lul.1,a reconomi,a nazionale ddl'ammortizza– zio.nè g·raduale, · allora ver.amente. resa possib,ile, dri t.uui .i .prest~ti pubblici, statali e provinciah e comu– nali, e dalla d1m.inmJi.onegraduale di tutlic le impo– ste, che potrebhe col liempo gmngere a.Jla loro, com- t pietà soppressione. Nè valuta a nulla la più i'li-ten– sa opera di is,truzione e di educazione delle masse che lo Sta-Loe i Comuni, fomiti dii·maggiori mezz.i, potrebbero inaugura-re'. Non gli passa neppure per · la mente di rilevare gli immensi benefici d10 pe·r ·tutta quanta la Società deriverebbe"ro da una simile mii.sura di p~oificazione soci,a]e, dalla diminuzione e graqt.rale scompa-rsa di ogil!i parassil,ismo. Dalle sue crit.iche minute non si eleva alla visione sintetica dell'evoh.::z.ione economica, çhe c'msegna come i •re– gimi• econollllÌci tanto piiù sumo •divenuti produttivi,· qu_anlo più .si sono avvicinati ai postula,ti supremi dell'equità socia~e. , · Ha per Io meJ10 il Griziotti qual•che altro. sistema di naz.io.nal·izzaz.ione dei beni da. contrapporre e da sostituire a, quello da lui combattuto e' che meno di questo vada sop;geUo a cri,Lich~? - « Meglio l,ra- , ,sformare, eghi cosi conclude, ,iJ sistema capit.alisl 1 ico i" òteoaGino B~ar.ico ·auuale con movenze più r.apid,e e si.sl.emati,che, ·'fl- . durre al più breve lempo possibile le crisi di pa,&– sai!gio, salvo, con.bemporaneame.nbe, studiare le for– rnt che poss ano gio vare a promu-0vere i risparmi e le Hhiziative priva.te ». Que,slo,. mi pe"rdonl l'am:1eo Gr.iziotLi, mi sembra - ancora un p~; . .troppo vago. Non si e~ce così da qu~lle so.hle frasi genera lii che, stringi .stTingi, non... di,co11-0 niente. Ora è lo sforzo di concretare, rea.Ji,zzare che rrii sembra invece• e,sse·re, nel gravissimo momento at– tua,le, - _sia per •salva•re la Società tutta quanta da uno ,spaventos-0 naufragio appor.tata-re di mi.serie e di dolo1ri senza fine, sia pe-r non Jascfal'Si s.fuggire l'occasi·one più favorevole che mai" si sia rpresenta,ta ne:lla st,or.i.a per• r~alizzare i-1 nostro -ideai.è, - il più assoluto dovere di ·ogni studioso, che sia vera– meùte socialista, che senta ancor<i oòn. Lutto l'entu-. • siasmo giovanile la bellezz:i. ·e .J.a, nobi.Jtà di quèsta nuova fede uma,na. , Solo quando a progelto conore,Lo e·,del.ermina,t.o in lulJti. i suo,i pa,rticolari verrà con,lrapposto altro progelto. tigu,almenLe concreto ed ugualmente ben prec:1sato; sarà possibile procedere ad un iconfronto fra i due, confront9 che doivrà prendere ·in conside– razione anche l'opp:òsiz_ione maggi,o-re .o minore che. l'uno -0 l'aitro possano incontrare da parte delle clasSÌ!.borghe·si, e qu_inçli la probabiJ.ità minore ,o magg,iore delJa loi!'OrispebLiva attuazione. -Fino ad allora, il limifarsi a cr.ilica,re una' propo– sta coti.cr.el_a, e ben prieoi,sata, che, più o meno bene, pur condùce alla naZJionai.izzaziion~auspicata dei be– ni, non contrappOinendoJ-e ch,e una deHe solite frasi vaghe, non sarà che fare il g,iuo,co delle classi con– servatrici, a danno ·della causa socialist.:i. - ' EUGENIO HIGNANO. .ANCORA SULLA PRODUZIONE· GRANARIA Con questo titolo abbiamo ricevuto,. già da tempo (iffi:alo spazio ,ci ha vietato di darlo prima),. una rephca del nostro col,Iaborato.re Vagliasindi' alle osservazioni forniteci, a nostra richiesta, .da un compagno co1~petentissimo ·in materia agraria. 'Po1,chè la Critica non .può .essere, pa.Jestra .per di– scussioni di problemi di teocnica a.grari'a, ab1-·Ii1.o pregato ramie-o agro nomo di restringere in ·irrevi limiti tJa sua con,trorep 'li.ca ; ed egili ha tenuto esatto conto di questa esigen za. A noi bastava e· basta: far sapere che certe soh1zi.oni non paiono a tutti ugual- .niente facili e sicure o suscettibili' di estesa appli- . 'cazione, e vanno perciò ponderate e vagliate, pe·r evitare irusuccessi. e delusioni. SpeLta poi ai .tecnici di affrontare praticamente il problema, cercando, con opportuni studì ed espe•rimenti, cli adattare a.Jle condizioni dei singo!Ji luoghi .Ja so•luzione da attua– re. Noi ci auguriamo sopratutto che si foocia qual- · cosà, perichè è tempo di· fare. e perchè il problema agriieolo resta sempre )I problema dei prohlemi del– la vita economica i:taiiana? ier_i, oggi,· domani, co- munque .volgano gh. 1 e•vent1.. . · La C. S. Poche -OS•serv-azioni a-Ila c:Ntica f.atta dall'Agronomo dell.a « CrUica » contro il mio .p,rogetto p•ubblic.ato nel N. a . · I ' • Il mio ,critioo non si mo.stra immune dal ,peccato c,he - ,a .ilorto - rimprovera a me, di generalizzare « imrpres.sioni e ded'l.l•zionisuggeritegli dalla regioqe s.p,ecia.Jenena quale dimor~ ». Nel mio .articol.o io moisono ooornpato dei terreni 'in forte rlec!iv{o e· ric– ch'i lii ·pietre, dai quali non si riesce a ricavare la

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