Critica Sociale - anno XXX - n. 10 - 16-31 maggio 1920

-154 CHITICA SOCIALE sti spiegano l'animosità e il malumo1:e tlelkt stampa fran-cese, e anche di ialcuni ,circoli e partili austriaci, co~tro la visita di Renner a Roma. Una conferma di queste induzioni e preoccupazioni francesi, e del significato della visita di Renner a Ro– ma, ,ci è v-enÙLad,a Renner stesso il qual-e, in• un di– scorso sul « Presente e l'avvenire della re.pubblica austriaca» tenuto la settimana scorsa .ri Vienna, ha messo in slreita relazione I-a sua visita a Rom,a con la Conferenz,a di Sanremo. Per l'Austria, egli ha det– to,' si tratta di ripr.endere su:bito le relmioni -ami,che– voli con !'Itali-a; per Nitli si ,t,ratia, come assi,surò a Renner a Roma, di perseguire nuove vie· -per la po– liti-ca -eu.ropea, nelle quali vie l'Austria è la prima s-lazione. Poichè il- crollo di uno ,o di val'i Siati porte– rebbe con sè quel-lo degli .a,Itri, questo. ,pericolo deve determinare -una !50lidarietà tra vincitori e vinti. Un !}rimo passo ·in quest,a politica è stato il viaggio a Roma; l'invito al Cancelliere germani-Co per la riu– nione a Sp-a sarà µn secondo passo .. « L'Ausitria, ha concluso" Renner, ,pri-vaia, dei mezzi di difesa e ca– duta nella indige'nza, non ,può· perseguire essa stessa 11na politica europea, e nemmeno prendere una ini– ziativia in questo senso; ma può :associarsi con gioia ,1d ogni politica che tenda allà p'a-cifica ricostituzione dell'Europa, prima condizione per la sua propri-a vita economica 1>. 'I * , E' ap,pena un anno, ma siamo tuttavia assai lontani dal tempo in cui un sordido ca.Jcolo da rigattieri fa– ceva barattare• a Parigi tu1tto 1 'a,vvenire ·e la libertà clell'HaUa con la speranza ingannevole di qualche -sco– glio ,adri.atièo e di ·qualche cittaduzza dalmat:a, Pare-, va allora che la g-rande Italia, è.opo ,la grande guèrra, e !',ancor -più ·grande vittoria-, non avesse a.Jira ftin– zit>ne nel mondo -che di annettersi qualche lembo di scogliel'e di meno ,che dubbia italianità. ~l'ano quelli i tempi in_cui 1:onorevo.Je Sonnino faceva scrivere ,dai suoi ufficiosi che, p,urchè l'l1talia ottenesse i suoi s_i- . curi confini segnali da Dio, -poteva disinteressar-si della sorte dell'Austria tedesoo e del,la Germani-a, che non ,la riguar-dav,ano. E tutli i relitti dell 'ancor su– perstite fascismo con-dùcevan~ l'allegra·,campagna per Fiume, e tenevano a bada l'opinione p~bJi.ca della ·borghesia nostoona che .a- suo tempo ,avev,aa-pp-laudito alle radiose giornate, ,col-l'indegno diversivo antiwil– soniano. Ma 1iemmeno le· >briciole del borichelto fu-, rono d,ate dagli Epuloni di Versailles al ·povero Laz– zaro. Non è forse lontano il ·tempo in cui di questo, rifiuto si scriverà: /e/ix culpa; quella delusione è stata forse il ,principio del rinse,vim.ento. , Noi per conto nostro prendiamo ,atto oggi <lel fetto che, sia pure oscuramente, le umili p,lebi d'Italia han– no intuiio le ragioni della salvezza stessa -del Paese con una giust.ezza che. non ·hanno cer,to 1 _nosseduta i chiaroveggenti luminari d'elle nostre classi dirigenti. Via ,dalla· R'ussia!, è stato i.J grido -spontaneo del ,pro– letariato ilia,Jiano; iabbasso Vers-ailles!, è stMo l'altro g-riclo. Sono og.gi 1e uniche due manifestazioni di ,po– litica estera c he restino all'attivo de-I nostro Paese. E la potenza de-Ile organizz.azioni dei lavoraitori ha, essa s_ola, sp,into il. Governo ·su una ,ia nuova, dan– dogli la forza per trascinare su <li essia.,sia pure_ an– cora. troppo .timidamente, le rih,1ttanti dassi rpoliti,ohe itoaliane sop•ra strade nuove. E se ,a·Nitti va data lode di aver inteso l'opportuni-tà' -di questo mutamenfo <li BibliotecaGino B,anco { rot:-.U, la spinta è però - come tlicemmo - venuta dal basso. ' Soltanto un timore ·insistente ci angui;tia l'anirrio, ed è che le· speranze esp-ressè da Renner., ed i timori francesi espressi- _dalla zarche;- :t.cilung poggino so– •pra una troppo lusinghiera e non meritata opinione degli uomini del-la Consu•lia. Non si deve dimenticare che B-a-uer se ne ,dovette andare, in un non lontano passato, proprio soltanto' ,per avere fidàto 1troppo nel Governo italiano. E' ben vero -che allora' c'erano Or- 1:rndo e Sonnino, .che oggi non ci sorio più; ma 1'-0- ri1,zonte poliL1co d_anoi n0n è ancora chiaro, jl -pro– leta.riato ,agisce ancora p,iù per un sano istinto che per una ,c:hiara e vigile coscienza, mentre lavorano. otUvamente molti che sanno dove vogliono arrivare. Infine a capo· d,el,l'ltalia )'imane -sempre chi, nell'om– bra,· conta ,più di Sonnino e di Orl<and.o .... Il convegno di Spa éi mostrerà fino a che pun,lù er~rno fondale le SIJ)eranze con ,cui abbiamo salutato i primi atti di una nuova politica· esteM iniziata dal- 1·'onorevole NiUi. ·1q, li QUINTO TosATT!. ArgomentaliDDi ~orgbeli ~i UD [fifi[O IO[iali1 (lli°sposta al prof. Griziotti) L'amico Rignano ci 111wiaquesta passionàta dij'e– sa ·delle sue idee; e noi siamo b_en lieti cli o[lrire le nostre colonhe a una disputa, cla éui - come di-· cemmo - auguriamo possa ·venire' qualche utile in– dicazione all'azione del Partito e del Gruppo Par– lamentare. Le obbie~ioni' ch·e il prof. Gr-iziotti ha mosso, nel numero dell'l-15 aprile, alla mia proposta cl.i rifor– ma del diritto suc,cessorio risentono un. po' di quel– la diffidenza che gli evonomisLi ortodossi, oonsirle– rando il processo economi,co come un vero,. tabù, p,rovano sempre contro ogni tentativo del legisla– lol'e di cerr.a,r-e r1'.infl11ir~.con opportune mod1lica– zioni d<:l_diritto .vigente, sul corso dei fenomeni econom1c1. Questo dà alle criti-ch-e del Griziolt-i l'aspetto eo– me.. di un pa.rtito preso, che si mani,fost,i in due modi:- 1 ° •nella mi,nuzia s-tess.a; un po-' tro,ppo spini.a, de,lle sue cri-tiche, a so&Legn,odeH-e quali spesso cita fatti e .argomenti, i qua Ji militano, ·in realtà, a fa– vo,re de-lila•Le;si crit ,ica.ta ; 2_ 0 nell'astenersi che egli fa, nonostante· )·I su~ desid erio .sincerp di un ésame ,,b,iet.t,ivoe' sereno della questione, dal p-rèsenlare', msi.eme alJ.e critiche, ogni e quals-ia&i arl{omento in favore, ciò che sarebbe neoossario pe·r pesarè tutto il 1.p -ro'· e tutto il contro di una riforma che si. vo– g.ha giu-dica•re_oon spiri·to equame,nte e veramen~ · sci-e nti-fico. · Valgano a rip-ro-'.'a-l~ cita:-.ioni. segueq.bi che ripo-~– t.o nello stesso ordme m cm le h a esposte il:nostro t~Òrtese a~ve-rs:w10: « !".ionorelaitivamente .rare', egli scriw., le famiglk. che sa-nrio oeroetuare i patrimo– ni av1t1. ln generale ie fortune, dopo poche genera– zn.ohida quando &ono fo,rm~te, SL poJ;v,ei:'-1zz,ano o ·so– no dilaPJdate ». Ora, questo mi pare una ragione d1 niù ,oer cerèaore, con una modi.ficaz•ione ·opportuna del di-ritto di proprietà, di togliere a tempo, prima che siano dilapidati, daJle -manii deg-Ji eredi scia– lacquatori, ques!Ji. capi.tali, e mette rli al sicuro. fa- <'.,endohpassare in p-rop,riet.à del.lo Stato. . « Avviene di frequente, ,rib adis~ il Griviotti, che

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