Critica Sociale - anno XXX - n. 7 - 1-15 aprile 1920
110 CRITICA SOCIALE stali, scuola in L~tli ,i suoi gradi non sono imprese commerciali : potrà taluna dare anche un nesultato a.Uivo, mentre .altre ra,ppresentano, isolatamente pre– se, una pura ,passivilà o, almeno, un'eccedenza del– la spesa sull'ent.rata, ma nella g,enera~ econ_o!lli~ della società hanno tutte la funz10ne d1 condizioni necessarie dello svolgimento più ,intenso e produt– tivo de!l',a,tlività um.ana, evitand,o disperdimenti e distruzi,oni di energi.e e di prodo-LLi,elevando a più a.Jta· potenza le capac-ità ed mezz.i di produziorte e In possibilit à di utiJ.izzaz.ione dei loro resultati. vrebbe esser déJJtaI.a proprietà, secondo alcuni, l_a gestione-, secondo altri, dei mezzi ·di esercizio delle funzioni sociali e produttive. Al,la formula. della ge– stione si mostrano propens,i anche non pochi socia– listi, il cui ':pen-siero l'Avanti! de,IJ'll gennaio formu– lava, a proposito" delle fer,rovie : « le ferrov,ie ai fer– rovieri, no; 1e fenovie amministrate dai ferrovieri neU'interesse della col,lettività proprietaria, sì»; e . con questa formula (che sarebbe ,applicabile alla scuola come a tulti gli a,ltr.i s,e,rvizi pubbJi.ci) int:en– deva escludere Lianitie controlli governativi alla- ge– stione de.Jl'azienda e alla di,sponibili-tà dei me,zzi. Il siga.ro seTve solo a chi fuma; ma non può dir– si, i nvece, e h-e :Ja posta serva solo a chi scrive, I.a . ferrovia solo a chi v.iagg-ia o ,spedisce merci, la scuola solo a chi compie i suoi studi : gli individui sono, in· questo caso, anche strumenti ed esecutori di funz'ioni sociali, necessarie ed utili, di-rettamente o indi,rettamente, a tutti., perchè senza i.] loro compi– mento la vila di tutti fimarrebbe circoscritta fra osta– coli e limiti, che non consenti,rebbero il pieno svi– luppo delle comuni polenziali!,à. La più .ampia ve– duta economica deve dunque superare le barri,ere del commerciali,smo. ,; , , Cou che, naturalmente., re,stano aperti anco-ra lutli i problemi riguard.anli la migliore gestione dei ser– vizi pubblici, per ottener.e che col minor costo pos– sib.i.J.ediano il maggior resulta,to: ma viene esclusa del tutto la subordinazione. loro a concetti commer– ci,ali, per i quali, ad e.s., nel caso clelia s cuola mol li nffe-rn1ano che, per dorare bihlioteche e gabi.net.ti e per dare stipendi sufficienti agli inse~n anti, occor – ra moltipJi.ca:re il peso delle tasse agJ.i scolari (in– troducendole magari anche nélla scuola elementare), o vogliono •ridurre il numero delle scuole, o consen– tono a tener troppo a,lto il numero degli alunni per classe, per ri-sparmiare in maestri e locai.i -scolasliei. Ora, posto .il sindacalo geren te aut onomo - per cui cioè la norm.a dell'ioLere.sse del.la coHettività sia semplice imperat ivo mora ,]~, e non v intolo giuridi– co, tutelato dall 'interven.to degli interessali o della 1 • loro raP'Jl'l"esent an:z,apolitic a - la fiducia in una at– tuazione costante della norma stessa non sa,rebbe del lutto esent\l dal sospetto di utopia. Il. si!1dacalo na– turalmente (occorre da•me le prove?) sente prima di ogni altro ,l'inter,esse proprio; e deg•li effetti della propria az.ione ·si preoccupa solo in quanto si ri– per.cuota,no sui componenti, •prop,ri; e nell'oggii o nel prossimo domani più che nel lontano futuro, perchè l'appa:1tenenza ad una corporazi,one non. è più ere– ditaria., e negli individui .l'interesse per questa non si prolunga oltre· i limiti della propria esi,stenza. Quindi i ra,p,porl.i ciel se-rviz·io con i b.isogni pub– blici tenderebbero ad esser ,regolai.i non diver.saJnen– te da quel che 'possa accadere con privati imprendi– tori: .sindacati g.erenti aut<;morni significano conflitti di categorie; come 'be\1 vide Zinowieff quando, nella sua relazione al Consiglio Cenitrale P,anrusso dei. I .socialisbi debbono avvertire il pericolo cli certe . "formule, che, se ,possono avere ·a.pparenze cli giu– stezza in talune applicazioni, come nel caso delle fe,rrovie e delle poste, che l'Avanti! (l febòra,io) bat– tezza anche lui per «-g,randi imprese industri(lli cli, Stàto », possono condurre per altro a visioni ,erra– te, come a. qlllella chre in ,regime socialista non abbia ad esservi « nessuna paissività s:LataJ,e d,ì un.a branca da riversare sull'altra». (29 gennaio). . Il concetto di ser;vizio pubbli,co implica dunquè in se .stesso una connessione e sub0rclinazione del.la funzi-one Pfl'l'ti,colare alla visione di tutla :l'ee onomja sociale: non escl'ude affatto la libertà <li privali òd enti locali di assumere per proprio conto iniziative; ma 1,iconosce che l'opera loro non può essere che sussidiaria e .secondaria. Gli uni per la dominante o esclusiva preoocupa2-ione ciel p1'ivailo interesse, gli allri per la capacità d'azione -limitata e sp.erequat2 da luogo a luogo, saranno -sempre natur.almente in– ·feriori aJ.la natura pubbli-ca dell,e esigenze da soddi– sfare e alla vastità loro (1). lnforiori allo stato pre– sente, .e, più che mai, allo .sviluppo avvenire: qui.n– 'di il criterio dell'indirizzo dinamico da conferire all'organizzazione delle funz.ion\ pubbliche sarebbe offeso deJ.l'abbanclono di esse ,a,priv.at.i o ad ent,i lo- cali. · · Ma c'è oggi, nel c~mpo neo-liheraJ.e, una larga e forte corrente di simpatizzanti per il sindacali– smo (1), che veggono nei sindacati la soluzione cli· t.ulti i grandi problemi pubblici: ai &incla,cat.ido- (1) Non parliamo neppure dell'idea., che pm· taluiio propugna per la. eouola, che l'ini-ziativa e l'azione vengano affidate ad indi- . vidui ed enti privati con l'appoggio finanziario dello Stato. Non chiede questo solo il partito popolare, ma, per la scuola media., an9he qualche convinto individualista, come il prof.·Losacoò nell'Educa– zione Nà<ionale del Lombardo Radice. (2) Il ca.mpo dei neolibarali è anche quello dove più ferve l'am– mirazione per il Sorel, BibliotecaGino Bianco · Sindacati, m.i,se in luce -il lato nègativo cle,l movi– mento sindacare. La via giusta è quella, che Otto Bauer indicava per le socializza,z-ioni: la g,esti,one di og ni pub blico servizio affidato a con.s.ig.Ji, •in cui abbian par.te tutti gli interessati, ossia i funzionari che lo eser.ci tano, i.l pubblico che ne usu( ncisce (i çonsumatori), è lo Stato che, cli fronte a que.s.ti interessi particolari, rapp'nesenla la coscienz a e la t utela d egli intere,ssi generali ·_della ~oil:ttivilà e .J 'elemen.to coorcl,inato,\e delle v.ane funz1on1. · · In questo incli,rizz.o,propug1~ato a1il'che ·fra ·no.i dal Rigola pe:r le ;:iz.iènde postali ,e ferroviaii,e, si va.n- 110 avviando già vari Stati per industrie naziona.liz– z.ate. Si tratta ora di converti•rlo in norma generale, e di deLermina,re, per le singol,e appli,ca_zionLsué, i modi della concreta atlua.zione.. · (Continua) RODOLFO MONDOLFO•. DALLE RIVISTE .,, « La Temr.a p.1'ornessa: l',Austrwli,a occid1:ntaile ».: -0011 que~to titolo la Rivi,sta inglese The Empire Re). vi:ew pu,bbJi,ca unio ,situdi,o deH'Ageinte ·generale del Governo brILainnico per 1'Aus-tra,l:La deLl'Ovel!t, I.- D. ConnoHy, nel quale è esiaimi.n,ruto lo svilupp9 com– merci.aile, ,a,gricolo e· induswiale di quella vn-stis.sim,a regiione, di giran lung,a il -più ricco fra i· sei Stati eh& fo11m,a,no la ·Gonfederazione austmli-ana. Ba-s,a,n– dosi ,sopm una relazione .del corri-sponidente com– merci,a,le dell'Impel)o ·in Perth, · il Co nnoJly rammen– ta, fra Je industrie .sviluppatesi d.ul' l!l'lltela guerra, quel'l,a ~ella ·loon e delle pt,llicc e, de lla calce e del cemeinto, del .vetro, dei l.aiterizt e ,del vaseHame, e molte 01~treche &tanrnoswgendo, qwa,Ii Je 'fabbriche di prodotti ialciaJilrui, gli stabilimenti per l'estrazione del peLrolio e. :lia,produzione d~ ver.nici ricavate da piante specia;Ji che orescono oolà. ,Invenzioni e sco– perte necenti permettono di fabbrieaire .in paese una quanti:tà di merei, -speciailmente ne·! ramo chimiç:o e
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