Critica Sociale - anno XXX - n. 6 - 16-31 marzo 1920

,,. 86 CRITICA SOCIALE ~umero maggiore di pdma. Concordiamo perfettamente con l'ing. Cibele e aggiungiamo, anzi, che il calmiere avrebbe l'effetto di trattenere ogni iniziativa privata ·di costruzioni; del che non è possibile r,ion preoccu– parsi, finchè gli Enti pubblici non siano in grado di provvedere essi a tutto il fabbisogno, o a gran parte di esso. Òon ques~a osservazione non intendiamo affatto di associarci alla campagna mossa dall'Einaudi, e da altri campioni dell'economia del laissez {aire, contro i de– creti governativi che hanno vietato o limitato l'aumento degli affitti. Anzitutto vorremmo domandare a quei si– gnori economisti, i quali furono tutti quanti partigiani della guerra e predicarono la necessità della disciplina nazionale per conseguire la vittoria, se essi abbiano mai· pensato quale sarebbe stato l'effetto politico della li– bertà che si fosse lasciata ai proprietari di case di accrescere illimitatamente il prezzo degli affitti e con– seguentemente di' licenziare gli inquilini che si fossero rifiutati di sottostarvi. Oerto l'altezza dei profitti avrebbe richiamato il capitale privato, che non conosce altra legge che il saggio del profitto, agli investimenti edi– lizi; e dall'abbondanza dell'ofterta sarebbe nata una nuova diminuzione dei prezzi d'affitto. Così infatti sta scritto in tutti i trattati d'economia; ma nella realtà dei _fatti sta scritto pure che, per costruire e rendere. abitabile una casa, ci vogliono parecchi -mesi; e per costruirne centinaia e migliaia ci vogliono degli anni, specialmente quando la guerra produce enorme scarsità di mano d'op.era e, peggio ancora, se le necessità della guerra assorbono ,(per costruzione di officine di mate– riale bellico, di hangars, di trincee 'e. di cammina– menti, ecc.) tutto -il materiale' di costruzioni che le poche fornaci e fabbriche in funzione hanno la capa– cità di produrre. Senza contare, poi, che i decreti ri– guardavano e riguardano gli itffitti già in corso sulle c3,se già costruite; mentre per gli affitti nelle case nuove e per contratti nuovi . nelle case vecchie non c'era e non c'è nessuna limitazione: ed · è noto quali prezzi si siano praticati (fino a 1500, 2000, 2500 e più lire all'anno per locale) in alcuni edifizi di grandi -città. · · Sicchè non si capisce come certi economisti possano argomentare che siano stati i qecreti a produrre l'ar– resto delle costruzioni e, quindi, la carestia delle case; quando è così evidente che essa.deriva essenzialmente dalla scarsità, fors'anche artificialmente accre~ciuta, del mtctteriale di costruzione, e dal timore che in avvenire, axiche in mercato libero, gli affitti non siano così ele– vll,ti da dare un sufficiente interesse .al capitale che venisse oggi impiegato in costruzione di case. Di qui appunto la necessità che intervengano gli Eµti pubblici, alla cui attività non è legge unica il saggio del profitto. E anche il paladino dell'iniziativa individuale ha dovuto riconòscere, nel C01·riere della Se.ra, che l'aver promosso la costruzione dei villaggi ~i casette, il cui numero va crescendo e crescerà an– cora, è una grande benemeren,1a del Comune di Milano. Bisognerebbe che dappertutto si facesse. altrettanto, che dappertutto le popolazioni spingessero gli Enti pubblici. a .non farsL complici della speculazione -dei 1 padroni di casa e a compiere o promuovere costruzioni . nuove. ·E lo Stato, che ha già autorizzato i Municipi a emettere qartelle di prestiti fondiari per procurarsi le somme necessarie, a requisire fornaci e fabbriche di laterizi e di cementi, ecc., potrà e dovrà, prendere an– che altri provvedimenti. Anche il Congresso Nazionale dei lavoratori edili, tenutosi in questi giorni a Milano, ha esaminato il problema, su relazioni dei nostri com- ' pagni dott. Schiavi e on. Ghezzi, e ha votato opportune proposte e richieste, nel senso i.ccennato. Anche per quel che riguarda i mezzi finanziari, sta bene la possibilità di contrarre· prestiti ; ma come si potrà provvedere, prima a pagarne gli interessi (se si vuol mantenere, come si deve, modico il prezzo degli affitti), poi, in seguito, ad estinguerli? L'ing. Cibele, nello scritto inviatoci, propone che chiunque gode (come inquilino) _o fa godere (come proprietario) uno spazio in locali superiore ad un determinato volume, ritenuto necessario ai bisogni dell'inquilino in propor– zione al numero dei componenti la famiglia, deve pa– gare una tassa annua sulla quantità di spazio eccedente il bisogno: il ricavo della tassa servirebbe all'ammor– _tamento del debito contratto per le. nuove costruzioni. BibliotecaGino Bianco . . . . /d. ' E, sotto forma un po' divers.a e per un 1verso scopo, un disegno analogo a quello della imJ}osta sui vani, , proposto due o tre anni addietro dall'amico on. Zanardi; e forse potrebbe, con 'opportuni accorgimenti, essere accolta e dare un reddito cospicuo. Altra. proposta è quella fatta sulle n'ostre c.olonne dal nostro collaboratore x. y. z., su cui discute brevemente l'amico nostro Schiavi, in un· articolo che vedrà in que– _sti giorni la luce,nel bollettino· La casa, ché si pubblica per cura, dell'Ufficio dell'abitazione del Comune di Mi– lano: articolo di cui riferiamo qu,i appresso la parte finale e nelle cui concJusiòni consentiamo perfettamente, IL VICE. , Dopo aver accennato che tra coloro che aspirano a!l avere una casa c'è una categoria di ricchi (per cui non occorrono aiuti nè incoraggiamenti, perchè può pagarsi la casa a qualunque prezzo), e c'è poi uiia larga zona di persone fornite di un piccolo, peculio · e una m,assa numerosissima di persone che non hanno nulla: due. categorie. pertanto, per cui l'aiuto è, in misura diversa, necessario, lo. Schiavi prosegue: · · Coine •procurar.si i:l capiro,le d'inlegrnzione 'per i pic– coli risp.arm1atori, ·e· qtlèllo<'pe1· i nullatene.rifii?• Es-so può essere fomito: a) ,daigli Istituti di credito; b) di.rettamente d.ag.fi ·in<lustri-a:~ che intendon-o -costruire ,cas,e p.er i lo,ro op.er.a,i; · \ , e) d,a,Uo StaJto o d1aiiComuni mercè le imposte, o me1,cè 0 i prestiti .speciali P.er questo scopo. E' -s•t8Jto .sug,gerito, da uno -stu,iioso,, sulle colonne deUa Critica (16-29 febbraio), di ,attiu.gere i capitwli, ocoorre<nti per co&truire lé ,case nuove, ,ad ùn aumento gmduale e pro.gJ>,essivo dei ,c,nnoni delle oase vec– chie, ,con obblig,o, dei prop-rietart di versare ·una parte. di t,a,Jeaumentò, pure ·in misum pz:o~ressiva, a •'un ~pposito Ente .pe1·-.sovvenzioni ,alle nuove costruzioni popol,ari. ' Il -sistema ,potrebbe gfoocare razionalmen,te, sen,z,a sorprese per g.li inquilini e senz•a frodi da parte dei pmprietari, ove ta.le operazione. anzi-chè ai pro.prie– ,ta,ri medesimi, fosse affìdatia a un Ente -pubb-J.i,co,ove, cioè, in conclusi.on e, ·le case d'affitto• esistenti fossero mun.icip.aJlizwte. · Inveoe, lò stesso risultn>to. finchè duri il -regim·e -del– la proprietà privata., potrebbero otteneré i Cornurui e l0t St.ato ove, fin,ailmen,te, si in,ducesserf> ~d àJpP.lioar!l, ionuna misura foritemente ,pr.ogressiva, fino ,a,lla piena cornfi,sc.adeHe -cifre più a,He, la fatssa sull 'incr.e,;nento noin gu,a,dagnaito ·del v,3'!.;)redeg,li stabili, nel: momen– to del .loro trapasso. per vendita, o P,er ere?ità. 1 : ,, In .tail modo è .J.a, ·proprietà stessa che contribuisce ,a fornire i oopiba,li per :le future cos,truzioni e. ad am– mortizzare i presti.ti -c.~rutratli pe:r ~mticipare i capi– tali oocorrenti, e vi·,contribuisce, non' -col saicrifkio -del prodotto del;l,o storzo individuale, ma, ,Sell!pli,cemente, restituendo ,ailifacollettività quel maggior vailore cri– stallizzato_ nel-1,a-casa, che 1 1,a,collettività •sol,a ha pro– v.ooa.to e procur,ato. · Dieci ,anni ,or ·sono, duran 1 te ,J,a, ,precedente -crisi del– le ,abitazioni, ,con,c,Judevamo la pri.m,a, parte ,di uno s;tudio pubblicato in Critica· socia-le (,anno· XX-1910, p:a-ginà, 96), così:. « Du,nque, a,s,sorbimento del ,p.Jus– valore neHe aree f,abbric,a,te e politici -del,1earee non fabbricate, per •co,stitÙire_.un demallliG e assicurare ail -Comune il ,plus,va.lore -che su di esse si verificherà in -a·vveoire: ecco i due poli sui quali. dovrebbe .aggi- rarsi la politica dell'abitazione dei Comuni per tro– Vi3Jl'le i mezzi ·;atti ,a pr-omuovere e facili-tare la· co,stru: :/;ione di abitazioni per i bi,sog,n,i nuovi, non solo, _ma,

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