Critica Sociale - anno XXX - n. 6 - 16-31 marzo 1920
CRITICA SOCIALE 83 . gli altri_, g~i altri ... que! che oredono che ogni gior– no abbia 11 suo compito, come p osso-o.o assistere senza contrastare - e senza senti.re il rimorso di una · dis_eI?-ione - all'impotenza d ella ricostruzione· capi– talistica dopo la guerra, e alla f.a.tàle ineviLahile imminente abdicazione della borghesià nelle mani d-ell'estrema reazJione? Ecco il problema, a cui non s~ ~fugge per accorgimenti di ego,ismi che simuluno ~su~teresse e cl~e., pe·r. ce,l_ebrare la fuga da tutte le vmlt rcsponsab1l1tà, s1-gittano nelle braccia deoii idealismi contemplat:ivi, ignavi ed infecondi -- ·cl1e · schifano la Riforma ... e non fanno la Rivoluzic,ne! CLAUDIO TREVES •. La f onziono uarlamontaro dol Socialismo Con questo titolo iÌ settimanale romano Il Cor– riere del Parlamento ha pubblicato, 'nel suo numero del 7 marzo, la risposta del nostro Direttore ad un questiona1:io ch_eesso gli aveva proposto. Il questionario era_ così formulato : . I. - A JJOi pare •c he qu,a, ndo .si pada di crisi in genera,Je si si.a soliti di usa.re questo vooabolo con una certa -improprietà di linguaggio; poichè crisi (dal gre- · CO krtno) significa deci,sione, e cioè ·1a fase finale di u,n 'azione. Per qua.nto concerne il processo evoluzionistico ciel socialismo di cui Ella incontesta,bi'lmenrte è s00ito e rimarrà i,I ,piil ,au,torevole precwsor:e, vorl'enimo .s,a. pere se fa, così detta crisi di Partito, crisi di gruppo - nel Pa,rlaunento _ crisi di tendenze - crisi di uo– mini ... debba i>nbendersi come iniziale o (i_nale di que– sto immenso processo di elaiborazione, che si sta vcri– ficamdo, n,on soltanto nella ,progressiva, ascensione eco– nomica delle •miassie, ma che, per contraccolipo, è già stata avvertila, in certi st~rti della borghesia. inc'u– striale capitailistica, e nel -Governo :aittuale che, più di ogni ,a,ltro, pare osciUare nella politica ,del sì e del no. II. - La stampa ha dato urua l.arga diffusione a-I suo programma di... ·Govemo. L'on. Bombaoci che fra qu,a,lche mese o qu,a,lche amno -si .avvicinerà forse al s uo progr. aimmia, mentre se ne distanzi,a oggi in cosi gr.am.de profonda misura, nel caso di uoo colla– borazione al Governo della tendenza socialista evc,lu– zionista, di cui ,ne.ssu,navvenimento ,potrebbe t ogliere a Lei ·la qu.alità di a.utorevòle r,a,ppresen,tante, dov.rà in un modo o 111ell'al 1 1!roaocettere un. modus uiu endi che non sia oa·taiStrofico o negativo,, negli stessi inte– ressi del socialismo rivoluzionario che ·egli e i suoi . .aiµiici ,difendono. _ . Crede Lei ,possibile di abbozzare in un,o sp-azio di, tempo :a,bb,a,stainzaproS6im-o questo mQdus uiuendi, e su qu,a,Ji basi? . III'. - Ritiene Lei possibile uoo, « reprise » diplo– matica con gli ailtri pa,r,titi ,soci.alisti d'Euroipa, con cui avve nne J.a rottura, durante I.a guerra, e -sop,rartutto su quali ba.si Ella vede -possibile un rapp,,ochement •con gli ;a,mici soci,a,listi fr.amcesi? _ IV. - L'ultimo atteggiamento deHia,diplomazia 0:l– leata vel'so I.a Rui;1>Si.a è certamente -stata una vittori,a del Socieilismo ufficiale tta!ifil10. · · Come primo esperimerut,o dell ',a,zione delle masse e deli '.oiptnione pubblica suLla politica intema11.ionale, mi ·p,are che i soci3Jli.sti, ma,ssima,Ji,sti o ·no, dovrebbero comin,ciare ad essere soddisfatti. Abbia11:n,o an<?he visto che ·i primi ·colpi de-ll.'on. Tre– ves, Jo ·letterine dell'on·. Sforw. ,ai! compagno Matteotti r,a,ppres~ntano u,n',a,ltra bella. prefazione al libro deJ.la diprl,om,azia pubblioo sodeUista. , 1 Quali ,linee fondamentali inibrovede Lei in. Ulll pro– gr.amm·a di ,poJi.tic.aestera. ,per \Hll Gove,rno socialista italiano? V. - EHa -che ha uin cosi :a,cuto senso di .antive,g– genza pn,rlamenta•re, érede .possibile ,I.avit1lilità di qu!l– sta Camera, o Je pare ammissibile ,}'ipotesi d'uno scioglimento ,a più o meno 'IILng,ascadenza? . E i,n questo ,caso ,sait"ebbe,.a suo avviso, ,ai vantaggio o in perdita del'le tendenze massi,m,wliste? e·ca Gìno Bianco VI. - So che El,lia,s'interessa al.Ja Società delle Nazioni. ,,, Che cosa • penisa del:la ·pr oposta del Co,-l'iel"e del Ppr– la,mento, di inoomincia.re, primiai, da -un.a Lega dei P,arlamenrti, ricostrtuendo .s,unuove e l,a>r ghebasi • de– mocr,a,tiche l'Un,ì_one l,nterparl.aimentare, e quin.di il gruppo ita:liano, ohe potrebbe c01n ,successo fiarsene iniziatore presso i colleghi degli ailtri Pa,r-lamenti? . J?el~a rjspo_sta di Filipr,o Turati quasi tutti i quo– t1d13.m d Itaha hanno nfor1to la parte ess~nzia,le. Noi ç1<ediamo opportuno, tuttavia, di rip.rodurll;l qui integrà:1-mente, perchè e-ssa è una notevole• espres– sione del.-pensiero politico della frazione da Filippo Turati rapprèsenta,ta, e perc;hè può dirs,i l'enuncia– zione -della tattica co.n cui dovrebbe essere propu– gnato e attu~to il p.rogramma tracciato nell'ordine del giorno dello stesso Turati, che il Direrttorio <lei Gruppo e la Dire1;ione del Partito hanno respinto Questa -lettera del Turati smentisce pertanto che egli.sognasse di indirizzar,e l'azione del Partito verso un sistematico collaborazionismo, che avesse per base accl>rdi e compromessi. 'Ad una sola collabora– "ione ~gh v-0leva e- vuo,le in -rea,l,tà (e noi vogliamo con lui) .indyrrè e CO$tringere altri gruppi del Parla– mento: a sentire ,le esigenze dell'ora e a soddisfarle, bongré o 'malgré, sotto •la spinta dellà volontà del Prolertariato, fat~a ,più forte dalla consapevolezza e· precisione <lei fo11i ' cui miri l'azione di lui, non più convulsionar,ia, non più sogge<tta a tutte le più per.i– colose e insidiose ,suggestioni, ma organica e medi– tata, guidata a tutte le audacie possibili con tutta la prudenza. necessaria. Chia,.issimo D'irellore e Collega, I., 'Filologicamente EM,aha ragione di osseryare che !,a pa,ro:~a crisi, di cui tanfo si fa abuso oggidì, dal greco krin6 (separo, e quindi de~-ido), dovrebbe desi– gnare .J,a. f,a,se fi.n,ale, e n,on le fasi iniziali_ o in,terme– die, di un -processo q11al1s-i,asi. Nelle malattie, una crisi decide per lo più della vita o della morte. Mà i Gruppi, i Parti.ti, i Poipoli non sono in,dividui, é non -sempre· è lòro facile que!,J:avw. d'uscila - ,I.a.sola che .gli uomini, se ,J'j,n,fi,J.a,no, no,n f.alliscono mai ~ che _è appun,to quel!,a della tombai. · Si ',caipisce, allòra, che le loro cris; pòssa;rìo suoce 0 • dersi e :pe!'dur.aTe e -stentare ,a ri-solversi: e sarebbe molto artificio.so il trinciare che •La crisi .attuale - dei p,a,ntiti,·dei .regimi, delle -niaizioni,delle società ~ si,a, iniziale, o fi,nale, o di un ni,ezzo fra TUIIlo e I'alifiro.· ' Se· è ve!'o che -nella ,so·cietà, ,come nella natur.à, al– les fliesst - tutto scorre '.._ e un ien,omeno entra ·nel .successivo, che lo .neg,a -e ,J.osupena,, come pell!sarono Eraclito fr,a gli antichi e Hegel fr.a i moderni; lo 'sba~ btlire ,delle -pietre terminali, dei « punto é ,accapo » .asso,luti, mi .sembra- pericoloso_. · ,Con1tentiamoci di constatare che, in d;a,limomenti - . e i;n questo nostro momento - cc_rti movimenti si ac– celer.ano, 1o sfaiti.co diventa dina:mico, l'ondulatorio sussulforio, e i .precipizi, ,che cos-teggi-a-110 il sen:tiero, si f.a.Mo·più .profondi e temibili. Occorrerebbe qurndi maggior giu<lizio nei -pooseggeri. E c9sì !:a « fortuna delle -p,a,role » ci ,autorizza - parlando di Cl"isi a:! figu– nativo ->ad essere me110frlologi e·•più filosofi, pur r.i– manendo nel vero-. lf. QueNo ~h'EUa qualifica; ,con qual,che ,a,michevoJ.e malizia, .mio « ,pro,gramma di Governo», è invece, sem-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy