Critica Sociale - anno XXX - n. 6 - 16-31 marzo 1920

·' . CRir'lCA SOCIALE 93 !triali e i commer-cianti cÌ1cvi alt.ingono ltÌtlo il loro capitale 'd'esercizio. · · Una tale cata,sLrofe deve_essel'e ·evitata; pe1,ciò g.li interessi de•idebiti di gue,rra debbono essere pagati. Ma non debbono pagarsi dalla .classe lavoratrice, bensì dalle classi possidenti, pe•rchè lo Stato non 1:iuò tassare i lavoratori 1Jer distribuire ai capitalisti,· co- · me intel'esse, il provento delle \.asse. Perciò gl'in.l,e– ressi dei credi-tori ddlo Stai.o debbono essere for– niti da un'imposta speciale, la quale deve colpire tutLe le entrate non di Lavm·o. Da -oimi f-eddito-del ·capitale o ,della proprietà lo Stato pr.eleva una- tai;sa speciale, progre-!osiva, nella pt'oporzione media di un terzo del reddito stesso, in g;uisa che i grossi ca– pitalisti paghino di più e i piocoLi meno cli un terzo. L'importo di questa tassa bast.er.ebbe a pagar.e gli interessi dei debiti di guen·.a e questo pag:amento avverrebbe tutto a spese dei capdalisti e propt'ietarì, . perchè, &e l'imposta speciale sopril l'entrata senza lavoro s:.irà congegnata, non .come imposta reale sul prodoUo (ErL.rag-st,euet), ma .come imposta. ì)ersona- · le -sul reddi,lo (Einkommen-steuer), e s,e essa sarà progressiva, ·secondo· i •sugg,erimenti deHa sc·ien'za finanziaria, non. sarà r-iversibile. · , Le due operazioni d'impos·La che .abbiamo tratteg– giato dovrebbero l'.iuscire a questo, che le stesse . classi possidènti, median:te l'imposta sul lo.ro patri– monio, e sulle loro ent.rate, dovrebbero sopportare l'importo dell'indennità di espropriazione e pagarsi gl'inte-ressi che lo Stato riconosce lo,ro come a suoi creditori. Così tutta l'operazione avverrebbe, -rela,ti• vamente, senza dolo-re. Le classi possidenti perdereb– bero circa un sesto del loro patrimonio e, con ciò, anche un seSltodella loro entrata; e, dei restanti cin– que sest_idi entrata, perderebbero un terzo per l'im– posta speciale sull'entrata sen;z;alavoro; in complesso dovrebbero cedere, in media, circa quattro noni della loro ,entrata (e -i;;empre- •s'intende __ più dei quat– tro noni i grandi capitahsti e i piccoli sempre -meno). Di fronte agl,i .spostamenti dei redditi che la guerra ha prodotto, un simile ,esproprio non pa;re affaUo troppo radicale. Contemporaneamente a questa forma di e,sproJJ-rio, se ne potrebbe attuare un'altra. I Coi;nuni è le Pro– vincie potrebbero ,espropriare quegli esercizi indu– sbriali è commerc-ia-!.iche servono ai bisogni locali, dando agli attuaili p_roprietari, come indennizzo, ti– toli di credi-lo che essi sarebbero autorizza.ti ad e– metter-e con un interesse fisso, da prelevarsi sul pro– dotto della proprietà socializzata. Cotesti• proprie~ tarf, in luogo del, loro terreno; delle loro case, dei loro forni, mulini, e·cc., avrebbero in mano titoli di stl'ate; so,pra queHa parte della grande proprietà so– cializzata chl,l'non gestisse direttamente riscuoterà ..un ca.none annuo, .-che·p,rodur,rà un'altra notevole en~ra-La;a lui s.pett,erà poi una partecipazione .ai grra-– dagni' delle industrie o•rg.arrizzaLeed esercite -dalle · unioni indusLri:ali. Man in.ano, pertanto, ch,e,prose– gue la socializzazione, una parte ·sempre crescente delle spese dello ·Stato non ver,rà più tratta dal ·ren– dimento delle imposLe, ma dal prod0lt.o delle impre- se sociali. ·_ TuLti ,i grandi rivolgimenLi · sociali sono sempre a•ccompagnati da,rivolgimenti del bilaqcio statale. Lo Stato feud-a,le era caratterizza.Lo da ciò che asse- . gnav.a J.a terra in posse-sso temporaneo. ai si.10isei-– vii.ori, per compensa,rJ.i del lo-ro ser'-'.izio. Lo Stato capi[.alistico mett,e le iìnposte e col loro ricavato 'raga i •suoi strumenti di dominio,·cioè l'esercito e· la burocrazia. La ,comunità socia·hstà dell'avvenire trarrà i suoi mez7::i,non più dalle imposte, ma da-Lprodotto delle aziende sociali. Ma mentre Leimposte, c9me sorgen– tè nor:rnale di entrala deilo Stato, perderanno poco alla volta la Io-ro importa,nza, ·ne -avr;mho una assa_i• più grande come mezzo· di· -trasformazione· della di– stribu-zione del capitale e delle entrate. Appunto pe•r dare allo Sta.to·la possibili.t;ì. di trarre, non più dai' .prodotti delle ,impo-ste, ma: da quelli dèHe impr<>·se soc_i?lizzate, le entrate del suo bilancio, occorre che esso trovi, con una forte iim_posta_sulpatrimonio,· il mezzo per 'assicurarsi queste aziende. soèiali e. ac– quisti, con una forte imposta. speciµ·le sull 'entra.la senza l,avoro, i mezzi per sostenere i carichi dei de- biti di guerra. · · L'imposta cambia così interamente Ie sue funzioni, . da mezzo per coprire le uscite norrriali dello Stato e per mantenere gli strumenti del sù0 dominio poli– ti,co ,si trasforma in mezzo di espropriazione degli esprop-riatori. . . · · · Lo Stato capi:tali~tico grava le riJ..as,se popolari con .J.e oppressive jrq,poste -sui consumi, da c1,1itrae i mezz:i -per pagare l'interesse dei ,suoi creditori: e cioè •esso espropria, per mezzo deIJe imposte. indi– rette, le masse popolari a vantaggio del capitale. La veniente società socialistica segue una via dia-– metralmenté ·contraria : colpendo il capitale c·on I.a . iimposta sul patrimonio e sull'eredità e con una im– posta sp,e'ciale sul reddito senza lavoro, per trarre 1 da ciò i mezzi di Mstituirè alla Società il po,ssesso della terra ·e dei mezzi ç,i lavoro, essa espropria il capitale a vantaggio delle rna,sse Iavora.trici. (Continua). OTTO lilAUER, · · credito, di reddito fisso. L'obbiettivo immediato do- , ·vr-ebbe poi esser questo : estinguere a p·oco a· _poco· · 00 1 che questi titoli di debi,to, al modo stesso cli-e i ti– toli dei presti.ti di guerra. Questo si otterrebbe me– diante la lirpitaziòne del. di,ri,tto ereditario e l'impo– sta sull'·eredità-. SGUARDI .IN GIRO La succ-essi_onelegittima dovrà limitarsi a-i c_oniu– gi e· ai pii) prossimi consanguinei; la successione te– stamentaria dovrà esser soggetLa . ad una imposta fortemente prog11essiva. L'importo deI divitto di· de– voluzione allo Stato delle eredità e l'importo delle tasse di successione saranno esclusivamente impie– gati ad estingtiere i titoli. di-d•ebi,to di cui sa·rà gra~ vata la Società. In questo modo in poche genera– zioni questi debiti saranno, èstinti. Le spese ordina– rie de-llo Stato dovranno invee-e.essere coperte _in al-' trò modo. Finora il bilan,cio dello, Stato ha riposato sulle imposte; d'ora in poi esso, a mano a mano che si verificherà la socià:lizzazione della produzione, rjposerà -sopra tutto sull~ entrate delle· azie,nde socia– lizzate .. Lo Stato percepirà una pade del guadagno netto ,delle g;randi i·I_J.d1;1strie, delle_ miniere e d~l~e grandi propr1e·tà sòcialtzzate e socialmente,· amm1m- f • ~ • . / • iblioteca.-Gino-Biancò -· - \ In una precedente rassegna, che acèen-hava ai pro– blenii della ricostruzione industriale postbellica m, In– ghilterrç1. e agli, sforzi del proletariato inglese per conquistare una .più larga parte nel controllo della produzione, ci siamo riservati di ritornare sulle espe– rienze fatte in materia dai èornunisti in Ungheria e 1n Russia: · Il ,Bolscevismo in· Ungheria, . Sull'esperimento bolscevico in. Ungheria, ha pubpli– -cato due articoli l' « Economist »·di.Londra (r3 e 20 dicembre), che confermano,· sostanzialmente, i• rHievi fatti dallo Schiavi sull' «Avanti.! » e dal Pettinato sulla «Stampa», Nell'articolo ·del r3 dicembre sul « b.olscevismo in Unghe1"ia », si accenna ·alla politica fodecisa del Governo di Karoly ed · alle sue conces– siorni ai socialisti da una parte· (acconsentendo sem- , pre nuovi aumenti di salario agli opera-i)'· e ai capi– talisti-dall'altra (procrastinando conti1mamente il suo p-roi;rramtna di tassazione della Ficchezza) ed ·al -con-

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