Critica Sociale - anno XXX - n. 5 - 1-15 marzo 1920
CIUTICA' SOCIALE desche di S•l.ali, dove gli sturde!lti sì specializz.ano in una pa.:rttcolare disciplina, Da queste .ulti\J}e,]\Impero r~lutò ooslia!ntemente i suoi funzionari. Le nuove U– niversità, sorte durante Ja guerra .. ad Amburgo, a Co– -Ionia ~ .a,Francoforte, si propongono invece di ess.ere indipendenti da,Uo Stato, e vog.liòno, secondo un.a fNliSein vog.a, ·« f-àci!Har~ l'.ascern;fo,nè _delle cap.a,cità » e irradiare su vaste regioni una grande luce in.lei-_ lettual_e. Amburgo :a;ttireirà gli s.tr.a,nieri inglesi e arine– ricani; Colonia sarà il farò spirituaJe dei ·paesi renani; F:raincofol'te, òeUa Germarnia rdel sud. ' Nate da,!Ja, fusio,ne di Istituti -p-ree~~stenti, Je nuov~ Università dovettero subi-lo fisoo:re Ja 'proporziooe fra le ricerche originali e l'i,nsegnamèn,to vo,1g·ari1-1,atore:. Ogni dotto ,desidera dedicall'sri.'a.H'inda.gine pura. Ma un paese ha anche bisogno di uomini pratici, che ap– plichirno a,],suo progresso economico i risultaiti delle indagini di laboratoriò. Pel'Ciò 1 le nuove Universi~ sa,ra,nno, piuttosto che un insieme di corsi, un insie– me di -Iooora.tor!; fra p-rofessoll'i e srt,ud-en.ti si ,terrari-no, i,n luogo delle lezioni, « oo.Jloqui » a,]J ',a,merioana, di'– sc ussioni sug,li argomenti ·genera-li della· .scienza, per' Je qua.li Si dovrà supporre che lo· scolaro conosca le pi ù imp ort,a,nti e recenti pubblicazioni relative ailla materia tratbata, laddove oggi spesso :oocooe ,che i corsi d 'in,segnamen.t0, meritre ancora si svoJgono, siano .già superati da, ,Jibri,, .ignoti a discenti e a do- centi, che Tecano idee e fatti nuovi. · Così Ja rioeroo :progredisce per mezzo di migliaia di lavori di aJlievi, coordina1ti dai maestri. Un labo– ratorio .a,c.cumula mig,liai,a di monografie per u,n,a sin– tassi compa,rait.a,ohe si pubblicherà fra ven.t'a,n,ni, u.n altro aggioga migliaiia di chimi-ci a.Ho s,tudio di una serie di albuminoidi. Questo Ja,voTocollettivo assi-cura alla scienza rtedesoa un .prog;resso métodico e « tay– lorizzaito ». . - Le Univel'Sità germaniche hanno già ripTeso a ri– partire fra· J,oro, su nuove basi, il mondo avido di coltura e di dottrina: Konigsberg si aggiudicò il mondo slavo; Berlino, Haille, Miinster, Breslau, l'O– rientè vicino e ,J.onbano,daJ Bailcarni·:a,11,a Cina; Bonn e ancora Bei,lino Je nazioni Jraitine, gli Olarn,desi e i Fiamminghi; Kiel la Scandinav~a, FrancofoTte I'Ame-,. ri•ca. Se la perdita ,deHa guerra fu ,dovuta 10.111 '!ignoran– za tedesca dei popoli stranieri, la Germania vuoJe ora di questi conoscer bene la liin.gue, .]e i-sitituzioni, . la storia, le risol'Se ecooomiche, lars,cia,ndocerti. stolti ruizionraliS>mi -ad altri popqli che si CTedono ,più ac- · corti. . . · H ,pensiero .dorninanrte è di iallarga,re · l'o•rizzonte della mentalità tedesca. La Germmia. si rende contò di avere abusato deIJ.a, speciàilizzazione; ·le occorre,, come disse Eqkert, acquista-re e conservare J'unHà di cui le .;cien,ze sono ,p.a,r,te.Ma, nello stess(? tempo, chiamerà m olt.i uomini p1ra,ti,ci, ingegneri, armratori, negozian.ti, uomi,ni politici", a esporre in con ferenz e i risul tati d elle loro esperienze; creerà, presso g.li Isti– tuti di ricerehe scientifiche, numerosi « semi,n,arii »; li circonderà d'una, rete di corsi di volgarizzazione, confidata a non..sp.eciailisti, con una oolliaoorazione, socialmente e •civicamente iattiva, di studenti. Anche .Jo spirito -animatOTe de.Jle Università tedesche si è radicalmente modificato. I d.otti ,tedeschi, -molto r-listi, si in,chinra:n,odavanti ai fatti. La democrazia ha conquistato il mondo; duinque nell 'oi,a ·pi,e,sente ha in sè gli elementi del trionfo. E l 'Unive<rsità tedesoa •sarà democratica: sottometterà ai]! '.analisi l'essenza delila democrazia., ne farà un _nuov o prep, ararto per us0 del popolo tedesco, dandogli idee capa.ci di f,anat,iz– zarlo; e poi es,porterà il nuovo prepa,ra:to e farà con– vergere verso .Ja Germania il pen.sier0 di tutti i popoli. In questa già iniziata orpera di conquista intellet- . tu.al, ;,, ,])'l'esentata fin a"ora ai T,edeschi come urua mis– sio,n e nazion,ale, risÌeae un grav:e pericolo per i po– poli ·non germa,nici.-S'e forudrumerutali riforme ,non si operano nelle Università Latine, e queste rimangono fedeli ,a,1la vecchia, rouiin·e, non è difficile che in un prossimo aJVveni-rel'Università tedesca ridira aJ.la Ger– mania. quel! 'egemonia c:he i generali dell.'Impero per– dettero sui camipi di battaglia. '* La Rivista tedesca Sozialdemok,rati~ in Th~orie und Praxis pubblica uno studio, mo],to interessante, i-nti– to],ato: «La vittoria dell'America sull'Europa». BibliotecaGino Bianco J La guerra mondiale, essa scrive, fu in dop·pio senso guerra fra il vecchio e il nuovo mondo: guerra. fra le anti<che e le moderne concezioni politico-sociaH, guer– ra -fra l'Europa -e l'Amer:ica. . In quesita gue rra J'Inghilterra. orp-tò«contro» l'Eu-· . rnpa. continep.ta- le, .vendendol,a a,11 'Ame_rica. e a,! Giap-. pone. No,n l'Intesa ha .vinto l'Europa centra-le, ma l'A– merica: non Ira Ge:nm,a,nia·è sfata vinta, ma l'Europa continenta,Ie nel senso etnico ed -economico. Gli av– versari europei del,IraGermania ha,n,no combattuto per . Iragr,andezza. degli Sta.ti Uniti; essi e i neutrali hanno, tutti .assieme, ridotto. in· servitù i paesi deH'Euro'Pa centr-ale, distruggendo -o lasciando distruggere l'unico ostacolo al.Ja loro propria, 'Servitù. La. supremazia, degli .Sbati Uniti non ripooa su qua– Jità morali ,dei loro cittadini, ma suJ,Ja vastità del loro territorio e de·! Joro mercarto intenno, Gli Americani unifi.r;arono · economicamente il .Joro immeruso paese, rullracciaind-o i vari Sta.ti con perfette· ,linee <li trasipo,rti ,terrestri, flµviali e marittimi; e _con,,l'eccesoo di pro– duzione di derra,te a.limenbairi attirarono capi'tJali, men– tre ,co,n l'immigrazione .si ,provvedevano di mano <l'o– pera. Suolo, capita•le e ·uomini .si associarono per crea– re una potenza economica, superiore a ogni altT,a esi~ sten,te, senza -che l'Europa,, cullata, d.aU'Hlusione di. ·es– sere ormai definitivamente pro,gredita daH'eoonomia n:azionaile -a,J,J'economia.mondiaJe, ,apprezzasse conve– nientemente questa -~acita im\J}ens,,aes,p.a,nsione. ' Ora gli Americani sentono di trovarsi in un periodo 1 di possente svi-luppo, corrie eredi de.Ila,d-ecrepita Eu– ropa. Dimi,nuita éon fa. -guerra la ,caipacità europea di ,commerciare, q1.1el,I,a dell'America deve arssumere ·p·ro– .porzioni i,nraudite. I formatori eur-o pei della poce ap– paiono ,come, persone ingannate che han.no ingannato J'-E·urorpa,· per pie.coli acquisti territoriali h anno ven– duto il diritto· <li primogenitura dell'Europa. Non c'è ·più piaese à'Europ.a che ,non ,dirpend.a,•dai!Nord-A– merica ,per debiti di S•bato o •per debiti di ,comrrier– ciarnti: debiti che le Potenze de!J'In.tes,a, cercano di scaricarre sullra ,Ge11manira,facen<lone il oopro espiato– rio della veoohi13.Eurooa. I-I pop~lo ,tedesco. deve provvedere a sè, esigendo una politi-ca commei,ciaile e do-gana.le autonoma, senza· cui non gli è possibile la •resu Trezione. ~ finchè il rporpolo tedesco rimane s-ohia,cciato, anche ,l'Europa .non si .potrà ricostruire. Gli ia!ltri Sta.ti europei con– rtinentrali- sono ·paesi 'di piccola economia, « nazioni frammenharie », e resteranno ·tali finrchè par-leranno lingue diverse e ravrain,no governi e monete diverse_ . Soltanto l'lmrpero tedes,co aveva neJ.l_'Eut orpa continen– tale unia grande economia. Certo i Tedes,c.hi non pos– sono, per .Jurnghi.ssimo tempo; ,a,spetta.rsi ·di fa11Sistra– da, ,nell'ecooomia, mondirule,' .accanto· ,a,ll'America. Ma ci son già segni del la ,voJontà ·di risorgere. I propositi di socia.lizza.zio.ne rappresentano sopratutto il senti– .m en to istint ivo 1ohe <l'ecdno:mia mi.zioniale deve as,so- ciare, '.con la visione <li·un comune vantaggio, l'opera di tutti, per .conseguire ùn. ,aumento' di produzione e _di reddito, per il consumo interno e .per l 'esportazio– ne. E co.n g,li aiuti esteri, di cui il primo verrà, forse, dallra Russia (l'economfa tedesca e la russa so,no frn loro .profonda.mente c@nnesse), e iJ. secondo, forse, daH 'Asia Minore; e se i capitani dell 'inidustJr:ira. _tede-· sca sa,pranno- assicurarsi il concorso del p_roJe:tar~atoè interpretandone e accogliendone ,le ,a,sp1rra.z1omdi giustizia; .può darsi che ila, Germa,nira si tro vi un gior– no .ad aver supeTato ,l.a,sua e-risi, qu.a,n.do gli aliri po– poli ancora ,si dibatter-àn,rro nella propria., i_nizia,ta pi'ù tardi, ma inevitabile: E aillo,ra questo labor1os-o ed economo ,popo1lotedesco •innal'zerà nel ,centro· d'Euro-· pa j,] segno dell-a 'vera economia .popolare, che n,on profitta ad una sola classe,- ma a ,tutti queili che 1;3:~0-• r.ano e hanno eguali diritti ial,la sicurezza e alla g101a- * . , Là Rivista vienhese 1(orri'mun{srlius, ,nel 'fascicolo del 15 febl;>raio,.si. ç<.c~ 1 pa_ d~I,!~ ~j,rpp~v.erime-~L? ?ella olrasse: t~mfri'ce- neWA.Jto· Ad1g.e h.• B'en.chè 1J·-t.1tolo della Rivi.s ta pro metta Ul!Ja intel\nazionra·le obbiettività di spirito, for.se un inconscio ,senso• di sol-ìdarietà- et-' nica ha spinto l' autore a, esagerare qualche.dettaglio; nel ,complesso prerò ],a situa.zio,ne · da lui descritta ri- _-spònde· ,a quella che per. a,1,tre vie è conosciuta da. . qua.nti si oéoopa·oo. dell'argomen,to. Fino al 1914, dice l(ommunismus, }a città di Merano
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