Critica Sociale - anno XXX - n. 5 - 1-15 marzo 1920

74 CHITICA SOCIALE --------------'----------'--:-=-----'---'------- scuola media c1 sia più. che il nome e l'esteri·ore apparenza, vogliono far credere, anziohè ad un de– cadimento, ad una spe-cie di precipitosa corsa all'_a– bisso del nuHa. · Ora le· lagnanze pl'esenti; anche ~·'più, gravi, r~~– somigliano pure. come una gocc ia d acqua .PI'! , grossa a gocce più pieèole, a qu ~l.le c~ ~C?.st1tm: scono una veochia· e continua ·tradi zion e, m1z.iantes1 al momento stesso della fondàzione· della· scuola pubblica. La scuola moderna è . divenuta ùn pub– blico servizio, perchè doveva ·nspondere ·ad una crescente· estensione di bisogni e richieste; di· cui solt~nto la. funzi?ne f>Ubblicapuò adegu~.tamente ga– rantire la .sodd1sfàz10ne; ma che, derivando dal!~ -esigenz,e stesse .della ·_vita sociale ·.niod_ernl!-,.n~n. tacerebbero nè• s1 restrmgerebbero m mmom hm1ti se per ipotesi. le. souol~ di Stato·chi~dessero !n· più o meno larga misura I loro baittent1. · In queste condizioni avviene qui un fatto ·comune a tutte 1e a!Lre funzionj che la I vita mo<;l.ernaha convertite in· pubblici servizt: l'insegnamento da vocazione di pochi si trasforma· 'in professione· di · molti; 11estai10, sì, i pochi eletti, ma si aa~iungono ' ad essi i molti che abbassano la media del valòre. Tuttavia la scuola (anche· rriutandosi da. statale in· libera) non può rrs-pondere alla cfescente richiesta d"istruz.ione, senza val,ersi · ancHe di quegli inse– gnahti ch:e'il Missitoli paragonò, con' arguzi'a sofi– stica,· ai commessi di libreria o ai ·~i venditori· di privati".e· . . , L'organizzazione di classe, che si raccolse quin– diéi anni fa attorno a Giuseppe Kirner, volle foa gli altri mali combattere anche quello dell'insuffic'ienza e inefficacia· della' scùola media: tutte le sue lotte · per lo stato giurid:~coed economico -~~r la rifò~ma di ?rdina~~nti e di prog:rammi !;Cnd~va~oal 1 _fine dell elevazione della scuola. Non c è rrnSClta perchè · ha sbagliato strada? TaJ.esembr~ l'opinione dei pro- · motori del Fascio di educazione nazional'e: ·i.e con– quiste più giuste deHe associazioni .professionali si sono convértite (a l òro vedere)' in un aggravamento di mali, percl) .è.ne è stato ra'fforzato a)'lzi che spez– zato .il regime p'rd tezionistièo e 'di rrìònopòI.iò delle , scuole sta;tali. A _questo, che sarebtie la. caus.a pri'n-: ciòali-ssima .sé non u.nicà .del loro mostruoso affolla– mento e deciidimentò, deve dunque sosti'tuir'si un· reo-im'e di !.ibe-ra concor.renza con le altre scuole, · che per lo stimolo della irarà promuova la yita• e · l'azione feconda di tutte. Ed eccoci al prjncipio della libertà della s cuola, se non della pr~aria almeno della med.ià , come l'intendonò i prombtori del Fascio. · ' · · ·· · Lo Stato (essi riÒonosccino).rinuncerebbe al suo -carattere etico., se _volesse .sottrarsi all'obbligo• di• provyedel'e all'istruzione pubblica, · che è funzione -di Stato; Ìnfl., dicori.o,·.non deve concepirè questa in . forma di monopolio,. che impone ·u)l ori'ere insop- · 'portabile all'erario, e, a'ffoHando mostruos·amente gli istituti pubblici, sopprime .. ogni linera iniziativa privata. La pr,etesa che lo Stato' debba provvede,re s.èm.a restri)'.ioni .alI'.islruzione, olt!'e che primàriç1, anche secondaria. e sùperi,ore, di tutti .i cittadini, è demagogicà; restringa lo Stato il numero delle sue scuole; vi ammetta, nelle, condizi-oni di favor.e c}:i.e queste offrono, solC>i mig.J.iori, passati a un vagli-o severo, e lasci ~he gli altri, se vogliono seguire un corso di studì, se lo procurino ·a loro ~pesè· in altre ,scuole. Ma perchè queste- scuole libere e· la sçuola di Stato ugualmente abbiano lo stimolo a vivere, ed operare attivamente, si porigano in· condizioni di parità per ·suscitarne la gara; si tolgano· ~-Li esami di promozione .(e .le indecrne concessioni per le promozioni sehza è§a'me) a'alle scuole· gòvern·ative e si ponga l'obbli~o a· lutti gli alum:ù, dell_escuole ,P'Ubblichecome delle private, di sottoporsi ad esami Biblioteca ·Gino 6 ianco d.i ammissione e a prove finali dinanzi a Commis– sioni nominate di-rettamente· éd esc-lusivame.nte datlo Stato. , •·In questo programma sono da disting~er.e tre punti: la restri-z.ione del diritto o _delhr.P'?ss1bilità di accesso alla scuola media., 'oggi grnndicamente aperta a tutti; · la ·parificazione della. scuola. libera alla governativa; l'importanza cardinale data nel vagheggiato ord-iilàmento ·della funzione giudicatrice degli esami: punti, dunque,. che ·investono probll:lmi sociali, ,politici e pedagogici.- · · · . ' '* Un· problema sociale', aigi tutlo, perchè il primo .punto' va cont(O .ad a~pirazi.oni ed esigenze, che ogg~ s'aflìermai:io e ._si d~ff~_ndonoc_orì. cre~cente in: tens1tà nel ,proletanato. L mteresse vivo, che og-g'1 m~trano ai. pi:oblemi. deJ.1',isti:uzionele organizza– zioni 'dell_aclç1sse lavoi:.atriee, non può - come os– servavo più s'opra -· fermarsi neH'àmbito della ·scuola primària., 'si'a purè ·est.èsa nella 'sua 'durata, e integrala con le proféssionali,. perchè, limitandosi a· queste, si. verrebbé. a 'coi:i,•siderar.e definit,i:vaquella pi'emi_nenza <l~ll~.borgh.e·s1a (~rccede_nlie alle sc,uole medie e supenot1) -suJ..proletanato (ristretto n·ellàm– bi-t.odelle ).nf~riori).,.che oggi" i1;1vece ii pr-0~etariato a~pira a.d ahb.attere. in u1,1asocietà senza,. ddforenze di clas;ii. ~.in prepar.azion.e di.quella appunto preme al proletariato di conql;listare. quelle cal?acità non esecutiVl!l, soltanto ma. dii;etti:\ie, non di. lavqro, _mate– :iale !Ilà intellettuale, ch'e ~9!0. i. 8 'ra.di p}_ù~!ti d~l~a 1struz1one p_osson dare. Gh sforzi d1 L unaeiarsk1 m . ,Russia per aprlre agli OP.éraì le ,scuole medie e le università sono una maruf.estazione di. quello stèsso indirizzo. nel..qual~, in .misµra. p~ù o meno accen– tuata, tutti i proletariati tendqno ad incamminarsi. ·,.Or.a per !'.assunzione d~lle masse a un più alto ·livello spirituale. e per la fondazione della possi– bilità ch,e .i. più àdatti salgano ai' grad.i _più elevati' della cultura e •all'esércizio di quelle funzioni, cui $Oltànto .l'istruzione superiore ~•l:)ilita, il Proleta_riafo ha l:>isogf\Oche ,-1,a iscuoll).,sia. in, lutti -i suoi gradi funzip)'le s<;>ci~le,compiu~f! n('ll" C:: 101 .:._ ed aperta a tutti. Ne h~ bisogno appuntq per.,n_pn perp~tu-(l.r~ · e, non rendere in,sl!penb,iti le attuali d1sP,ar1t.àd1 condizion.i oi :iginarie tra ,i. f anciujli che escono dalle va.rie. clasl'\i .socia.li ; dalle già..colte e da.lle .ancori'). inc olte. I. fi g l'i,.d~lla .hovghési-!l, che in' tutta, la vit~ di (arpigl.ia si trovano a cont;itto cori un grado d1 cult ura chè. co,stitùis.6-e. quasi la forb atmos{er_arn~m- 1,ale. che. l:).;umo. fin gai primi, i:u1iment.i de~~- lor.o istruzione t:,colastica . .)a guida~ e .i sussid i ,dei_g,m– tòrì o ,di precettori .è _.npetitori. priva.ti, acquistano p:cill" condizioni d'ambient~ un a imme ~iata §upe– fiorità sulla media dei figl_1 .di operai e ·ço~tadini, _cpè n~Hl).vita çlom~stic'~trovan~ p_iù_fac_i,lmep.~ jn– ciamp1 ed osta:coh, che r19n. arnt1 · ed mcoraggia– ment1: la stessa ·lingua letteraria che è familiare ai primi, è già una lingua · st-r.ahiérà. .per 'g)~ altri, cresciuti nell'uso esclusivo del dialetto. · · . .. La. scuola '.elementa,r~ dirozzerà: ··e sgrosserà gli soiri'tì come ie prep·aratore· fà cdi blocchi di 'i'>iètra che debbono servire· poi a11'a rtista;- m a alla soglia della scuola media,' quanao gli ·esami.di amhìissio11,é, sui quali si vuol fare tanfo as sègriame nlo, dovreb– bero operaTe il primo· vaglio, per cernére i capaci dì proseguire a ,spese ·dello Stato da guelfi _che o dovrebbéro fermarsì o avanzarè solo a -~peseproprie nelle scuole -private,' i fanciulli cfeUà cla,sse lavo– ratrice si troverebbero ancora iri condizioni di gra– vissima inferiorità. Toltene, poche straordinarie ec– cezion.i, passerebbero soltantò i figli della borghesia, favoriti da quella maggior preparazione 'ed· antici– pazione di abiti' mentali, che sono nure tanto fon– tane qa,l rispondere sempre ad una effettiva e dur'a– tùra superiorità intellettualè'.

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