Critica Sociale - anno XXX - n.4 - 16-29 febbraio 1920
66 CRITICA SòCIA,LE ,F,OYsenon poteya e·ssere,ial;tri,rçenti, ooto che il ·qo- ma1ti quel-Jo, deJ.le Filmnze,. del Coll)me1,cio o dell'I- str:o ol'din.wnento ,politi,co e biM"ocratico è tale, eh~ ~tru:ÙOlll(eo _dell'AgrioQ!tur.a,. p,oir.~n,do i:n tu.~ti_q1Je•l raramente i ve.ri competenti p.osoolllOassu,rgere ia po- aplomb e, quella' .supeirfìci,ii,li1 1.à che ;a,dopwa,va nel f/ra,t- siziom •di· oornan,do e, quando per oaso vi potessero ta.re le ,cawse,dei clienti. Ed ecoo ooe, appunto, pei:,chè. giuagere, sarebbero ~egati in tal modo da leg~i, ,re- · -h1,compeLenti, i niosl!ri Ministri• ,s-ono in. balia de,gili golame.rut.i,"con.suetudin.i, che p.ooo .potrebbero f3ll"e. fmpieg,ati òei loro-Dicasteri, e, quelJ.o che è peggio, II vero è che, oalmooo nel ram.o tecnico che f&se è non' sall!Ilo distinguere i fo,nzionarri ca,p,a,ci,che s·OlllK) il .più i·inpoa1.ìalrute nel-le condizioni presenti, pevchè if! g,enere i 'm.eno procoocianti,, dagli inetti che s'i queHÒ i cui errori più si .ripelllCumono su;J,J 'economia f1am!llo più inn_amzi. Il saiper ooegliere, le per,s9ne , è del\a Na~ione,' i veri oornpeitenti sono, pratidamente ,Jia, CO!S3J. ·più impar.Li:llnlte,mia ,amcl!e la più diffjçile, ,e· oosenti, sià dal nostr.o Piairl1aan~.tJo, sia dalla nostra d,3JIJ.'ipioo,paèi.~à dei n,os,!Jriuomi:rui pQJiif.ici,per la. loro Burocr.a,z;ia,. ' . iooompeilienza _a ,saiper scegliere e com;-mctar,e ~i fu~- Che essi sie11JO asseinti dai! IliOISll,ro Pa;i-Ja,mento, lo si zi-onarl,- dipende lo stropotere del-banostra Buroorazia. spieg,a quando si -pèrn,i che ,per,.J.emodèste condizioni ·oura,ruoo J,a,g,ue!'ll1a,poi, i:i,ll 'incompete.nw. . ctei nosbri della Ifillggior p.air!te di essi,, e ,per lai difficoltà di lira- .uomiJ11,i .politici e della, ,n:os!JJ.,a, Buro:crazia, civi-1~, ~i v,a_re ,persoo.e ~.aci ·a so.sititui.Jrlli, toontci difficilmente ,a,ggiun,s.equel 1 Jià•S!Uiperla.tiv,a, deJJ,a Burocrazia mili~. possono abbiandon1aire ·Je -IOO'lO, 00011p,azio1ni ·per <ledi-· che 1 .n\OtlJJ oo~ten;!Ja, dì. ,s~-r:ooèg,gia,i;e nell'esercito, ca11si ail 1 ia vita politi,ca, idaito ianch~ che ,le masse, o v,olle estendere H p,rop,rio diomi'l}.i'<? ,a tutA,ii rami delila_ megliq le or~cchè elettorali, che ·-ooLsistema p;ropoir- ~lttività llllazion;ale., ., , , , li'• _. , • , zionaJle ,si 1sono·,sosti-tuilte ,a,J.J.e llllMISeneJJ,a scelta dei lo sooo :rima:st.o.f ,tup:efia.troo ~I leggere neJlp scrj.b~, -c.aindi<l'ati, fossero -0apaicidi ia,pprezz,ar!i. d~ 1G-iuff-ri,dia;. che ,ai! Mi'p-isteiro.dellia _Guerra e,oono . Il m,ale \IlO'nè Ù\UOV.O, ,a quairi.fiopaire, diacchè, a piro- s~ti chiamati d-ei• « veai ~petenlti, ». posi~o 'idehl'elezione di un re neJ.la qu,a,Je g,li Ebiei · I compe-tenti; ro rpeglio, uni oomipet.ente, :J'ing~·Et,tore - elesseiro un ce•rbo"Abtmele-c., ,che era il' -peggiore di· Go111ti e .pochi bu,oqii co1·1aiboral!Jori, sono stati, chia~ tutiti, J:a,Bibbia, (I) ripor.la il s.eguen:te :apologo: · · mati, è vero,.al Mini,stero d~lle.A.J;ipi e Munizioni, ma Le piante si ·dov eva,n,o,sc eglie-re un ·-re ed ap,darr<l!'lo, soLo 1811101 fiITTe, per ,a,ggims,me, per qu31llto.era p.ossi- ad òl'iTiJ'e suocessiv.amein,te .Iia co.r-ona ,a.J,J',tilivo, al fico Ml~ i.1Il'.113JIJailllnii en·@mi fiatt.i d,a;quelfa_ma,]e~iziope Per e~-iÙLai hte cbe non, voller.o aooèittarJ111i, peoohè le m'a.n- il,Jllo.str:oPaese· ohe è sLalfl.o il Min,i,stto Dall'Og,lio e da sioni inerenti a,l.Ja-carira li a,vrebbe:ro · dislqlti d,a,JJa 1,u~ti.q.uei ptre~ntiu:osi ~d i!'l,Compet.ernti. che presi ed et: produzione di frutti c:osì llleoèssairi. Trovarono tosto- itero ~1i1ia·.cosi-de'Lt.a mobi,lt'liazi-oneindustri,a,Je, Ja, q~aJe però l·o s.p~no che, n:on ;vendo 111UÌ1a -d,a, fa;re,, e illiOTh costò ,al P,aese ullliITT'UIIleir.o to e_fi,ndto. di milial!'di più. èsseildo bu101no a, nulk1,; -S011lecitò ,I~ oairioo e divenne de,J neoessa•l."ioe fu 1,m1a ,,de!Je ,c,a,useprecip·1,1edel dh il re delle piante:. · · - sagio maoole e maiteri,a,]epresentte. 'pé,i, ragioni a,n,a,Joghevianno in. P,a,i,lamento, invece · Mlài,rnòn ,a,ppenia, il_ ,Con.ti riuscì ,a, mettere un po' di che ·dei '!Jecrt,i,ci,moltissimi, ,a,nzi flroppi avvoooti. Ol'di,ne ÌJili quel gua;zzabugli,o Ja,s,cirailJo dal Dall 'Ogli-0 e Questi_,_ ,a cui d'a;!trande :la fàc,ilità di pairala spw.'llla .complici, forse si ;credette di il10Tl ~ver più bi-sogm•o ,Ja .vi-a 1 -tl'l_ov-aJllo ,nella· vita ipubb.lioo•,.oltre aHa soddi- 9i lui, ,tamt'è eh 'egli prese ISllbito .Ira via de!l 'uscio. ,sfazione delle ,Jor,o_àmbizioni, ,iatllJche il' modo di mi-. ·Il rGi·uffridai,poi ll.VII'ehbe fatto ·bene a non, addurre, gliorare ,I.a pr,opri,a, silua,zicme pirofession,a,Je ed eco- ia prQ"'V!3i,dellia oorusdde~iOille in cu.i sono: tenuti i 1I110- 1norriioa,a differem:a, di quanto ·caipila _ai -tecnici che s:t:ri lìun:z~Ollll3,rl, ~I liaJttoche vi f'Ulrono g111andi aziende :restano,· ,da;J,J',àissunziooodi pubbliohe crari:che, dam- , priv,a,te_ ,che ,se ne a,cc:a;parr:a•rOilio qua:lche esemp-liall'e. neggiati (2). ' . A'IllZitultto ,n 1 011 è ·debto che ,se ne siamo trovate ben!l; Òi:a, quesiti aivvocati portano nena n:OStm vita po- so di qwalche ,oa,so in cui ebbe-r,o a pooitirsene >l}IOil liti-ca mù1bitudine oontratta nern'eser~izio dell,a, loro poco; e_poi, ,crecÌta,; on. Giuffrida, rilJOllJ è stato sempr~ · p11ofes:sione,J',ail;>ilÙdine èioè di tr.att,!ll"ecOlllu:na «'fa~ .per I'oiresto d~~ic,l~o di accaparrarsi competenze cHonilà »_, ~t~ol'di:n.ari,a, ,qwa,J.u:nquearg,omooto. Que,]s tecni~he '!'he li .pirèse:ro, pm mod-te V(}lte,nel semi,ori,e~. l'aivvooafuoche, davanti ai giudici, e,ro .avvezzo ,a iOOIÌ- sito inJte,nJUo di av.eme1.s-0,tto ID>31119' ,p.e;rs-one che pote~q cicma•re con il massimo aplomb e 1a maissa:ma•s.uperfi- ' aiutàir le a sga~'!Jai-ol,a,re in quel gro.viglio di. leggi, de_-. cialità, oggi di medicirna, domani di i,ng,ègineria, dcipo ere.ti , ciroola,,rt, islil'ùzi:on•i,corusuebudini, da oui gli Ln– doma,n,i di agricoltura, di crettere, di fisiologia o di , dustriali :onesti non sam,no Jeva,,rsi i pie.di , q'l13JIIÌdo qua,Ju,n,que.altro ·ramo dello scibile ,a sooond,a del sog- · .pui,e J'-assu-nzione di ta,Ji funziolllaJri ILOnsia stata de~ gettq deH,a ca,usia•trattata, -uiim. voltia Ministro; p9-rm terminiaA,a dall ',arucor meno onesto desiderio· di· u-su- nel _.suo Dioastero la stessa « faciloni,fà '» er:I'aocettà fruire di re,J,azi-oni.e legami più o meno l~iti nei con .]._a, 1piµ:·gir,an,di-sinvoltur:a-, oggi il ..Dicastero del1e Diicasteri c:µe essi haqno ,a·l:)banido,iato, ma. in cui Poste, domani quelJ.o dei Lavotj pubbrli-ci, dopod•o~ hanno conseT.vato 13Jlllicizie,influenize, • quailche voH,,a (1) _Giudici, § _69. , ·c2~ Senza nessuna intenzione di prendere la difesa degli avVo- , eati, c·rediamo di poter dire, con molta serenità, che anche i te'c• nici non meritaJlo tutt~ la lode che pare voglia attribuire loro il nosti-o ~ollaboratore. Il· vero è ohe se molti di ·essi, per provveder n:,.eglio ai loro interessi, preferiscono tenerei lontani t{ai publ:,Jioi · uffici, altri_ trov_a~o. comoda e, pro_fìoua l" conquista del ~~ggio., parlamentàre che permette loro di esercitare un più- diretto ed · efficace ~nftueso ·Per Ottenere. c·ono8ssioni di ta;or-i e di pr'ivil8gi per particolari Ditte od Imprese e per gruppi di industrie; e molte · volte fA.nno &iizi l'nna cosa. e l'altra: rimangollo a casa per dar tutto il•tempo alla gestione dei loro affari e mandano gli-avvocati .~ ~ll:t_e!~re,.inrP~r!'-.~,~~~J e. §-:i. M~n}st~ri, i lorç>~ inter~ssi... . .«.~.ei~.a.e-:c-1::•t ")".. t •. ,, gvo.tadtii~a ·02u'T~~A). BibliotecaGino Bianco aruche •complicità d'in,tereSlSi (I). Quest'ultimo oos·o però è- mro perchè, a dir il vero, -i nostri fun1,1;ioruad (1) Questa dichiarazione (e l" stess_a'.attenuazione che segue} conferma la verità. di quanto abbiamo accenn"to nella ·nota. ante– riore. Sta il fatto che i pescicani, oltre ad imporre, allo 'Stato, nei contratti, patti o,ne~osissimi, hanno oereato anc~e di prival"e lo ' Stato dei 1uoi mezzi di difesa, attirandoli, anzi, a 18 oome stru– menti .di un ,più. efficace a.ssBlto allà proverbiale diligel!za dello, Stato_. Quanti funzionari (e fra i più oculati) degli,~ffloi ftnÌlnziart ·hanno chiesto n collocamento in riposo o altrimenti abbandonato il pOstò, per impiAntare Studi di consulenti, i'll •cui a'insegnava e, s 'jnsegna agµ onesti ,opraprofittatori in qual modo nascondere, fra– le pieghe dei bilanci; l'enorme altezza dei sopra.profitti! (Nola dell11 CatTJOA\.
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