Critica Sociale - anno XXX - n.4 - 16-29 febbraio 1920

52 CRITICA SOCIALE· . ' - ... per .abi,Laziooi di impiegali. Suppomiamo un v.alòre medio di L. 160; A quesLo ,punto il 'terremoto si ,plaoo e .l'articolo fiJ.a come 'un olio:· dimostI'ando che, mentre, a,mmes,,so il •c01Sto .attua:le :per la costruz\one media di ,tn io~le in L. 6000 e Lenendo ,conto delle. altre spese e dcii in– te1,esse, l'affitto dei nuovi. locali salirebbe a'll.i_ c;fr~ enorme di L. 500 per ambien,te, esso. potrebbe 1·:cturs1. fra le L. 300 e le 400; ,cioè a ·CiI'c.a il doppio so,Lanto deU'iante-guerr.a, riduce,ndo il prezzo m?-iJE,_di C•)· struzione a L. 3000-3500,.al qua,! uo,po, pe,r M1l.ain10, ad esempio ('fabbtsogno immedi.a,to: 50. mila l~li~! oc,co!'rerebbero 150-200milioni dt lu·e, e t proprielia:rn ed inquilini delle vecèhie case, computan,do a 500 mi, la i focali .affittaiti a L. 160 i,n medi.a, con,tribuirebbero globa,lmente al bilancio dell'Ente sovvenzioni 8 mi– lioni nel 1920, 16 nel 1921, 24_nel 1922 e 32 milioni dai! 1923 .al 193'2. . . La p-roposta,, ,s.a, l.vo critiche. cli clett.agli4>,'ci parve· così matematica.mente e satta e genialmente ingeg,nosa (,pu-r esse ndo in- sostan za un Yero « uovo di _Colom– bo»), che attribui.a.mo soltanto .a,I terremoto tipogra– fico, che l,a reise oscuI'a, ti f.a-thoch'essa .ruon ·J\a stata I,arg,a,mente ri-prod-otta e djsouss.a. E pwciò l'abbi.a- mo voluta fi,costi.tuire e rico·rda-re. . Pevchè iMeg,abi-lmente - ,se u n rime dio non si tro– v.a - I,a,rivOllllziom.epiù p·rQISs-im.ai, pi ù ,c,erta, e più cer-Lamente vihtorios•a sairà quel·l,a degli inqui.Iini. Ed .anche i sign.Qlri proprieta.rii ci dovrebbero un po 0 chino ,pen,s,are ... la C. S. . Ancora pEr glialloggi a·buon mErcato . Sullo sl.esso oggetto di cui nel pr0".,ed.e,nt.eartico!<?, un egregio architetto ci i1P;,ia la letl.era che pubbli– chiamo qui appresso. Per quanto riguarda l'o~servazione mossa alla pro– posta dix. y. z., non neghiamo che questa presenta qualche difficoltà d'attuazione: si tratt~ di cercare,· e l.rov.are, il modo di superarle. Ma essa non è nè as– surda nè. più ar~ificiosa di tanti provyedimenti coi quali l'intervento dei poteri pubblici mira ad atte– nuare, diluendoli nel tempo e distribuendoli fra maggior numero di per,;one, qualsiasi specie di ,~:i,nni: è ,L_ si pu.ò dire - una apphcaz.ione del prin.cipio. yhe ,regola l'assicljr.az.ione. Per quanto si· riferisce poi all'idea 'esposta da A. E. A., osserviamo: a) non crediamo che essa (appunto per le limi– tazioni imposte da ragioni di stati-ca e. ,dalle norn'le dei rego.]amenti igienici ed -edilizi, cui 'lo ste-s-so au– toee accenna) possa avere larga applicazione; b) essa può tuttavia esser praticata in _alcune' . città di pianura-,· dove le vie sono abbastanza lar– gh,e e, generalmenl.e, fiancheggiate da case basse. ',i parlò·, tempo addietro, di un deoreto che il Governo intendeva emanare per imporre, in ·oerti casi, l'ele– vazione del1e case basse. A Milano la· Giunta ha, per favorire questa elev:;izione, pvesentato · proposta di -parziale e temporanea deroga a ce-rle norme in vigore; è) ci pare che, oye trattisi di case popola•ni od economiche, le esenzioni da dazi- e tasse, e le altre f..i6Ìlit.azioni concesse per le nuove· costruzioni, valga anche pèr le costruzioni di nuovi piani in edifici giù esistenti. IL V1cE.· Jll.mo S-ig. D-irellore, Ho 1lebto{)01più vivo tnleressam.ento J'.a.l'ticolo « Per una pronta ~oluziÒne del problema delle case», fir– mato x. y. -'Z., iitSerito nel numero 2 di « Critica So– <ciale » ,che ho trovato -sornrruamerut:e ingegnoso; m.a te– mo che difficilmente si poLr.ainm.o pe_r.suooere gli afi:t- 1,uairì,e ·specialmente i proiprietari iii_ci!!se,.'.ad·enl.r,are BibliotecaGino Bianco I ,, . in quest'ordtné d'idee, pevé.hè ·.penseran1110 che, ·met- tendo .sul meTcal,o molli nuovi alloggi, oreer,a.nn,o una · g.r.ave -0onc0Trenz.a.alle 001Seche P<JS:Siedoo-o, la. qllal~' con,corremza potrà eollJti,nUJalfe a111chequ.and,> cesse-rà. l'.attuialle maiooahz..a ~ i- iaildog.gi .. · · . , . •. Cer.to che•, se- i,l p.rovvedimento s,,11rà imp,osto .d~ Go– verno,, ll!cm •si p-otrà so.tt' Nltl' vi.si, ma, a.Jloma.S<Jrgerà. la ques,ti01niese s,pe1t1berebbe proprio ai ,soli proprietall'i di ci31Se J'oneire di a!Jevi.aire le pene dell:a .1oonca,nza degli .ai!l,oggi· e se eventu.a 1 lmem,te non- dovJ·el,>bero.paT– _tecip;arvi '.am,c:he ·a,J.tiri, <aJd, es,empi:o 'i pvoprietai:I .di fondi e di titoli, ~ns·omm.ado Stato stesso. E p,oì' quel collitributo da.to ,a, fondò._perduto-~ co– s·tru·uuoredi oa..selllluove. p,er compeinsa;rl.g,del fatto che egli dovirà ccmten:tiar:sidi ..tina,rre il, reddito co:rri<s·p·o,p– dente .a, -sole,50 mil;a, lire di ,c;a,pitale·de umo?, cas,:),,~he né ·è in.vece costaiba 100 mil:a, e ,che, pa151s,a,ta l'attiua,l~ bufera di Ti11tcari,riprendea-à il •suo va,lore rea•le, non mi ,pare e-0on01mioan;i.ente sostenibile, perehè Je. ~sse~ g-nà:zi-0,ni di prezzi a,rtef,a,tli non b•ain~o miai dat.o,.i:)u;i,ni fruolti. · , ,, , ,, • I Pu,r ,tro,ppo il di-sagio atluale di tutti g,li, Sta.ti ;<;,he furonb i.n guerra è -00,nseguenza della guerra, stessa, e ha ,ca,11s31 sLa :nell'aver ge!lbaJto.miliar:di e mili:ru'di- in ope,1,e del 1t11ttoi,mpIDodubtive,.anzi dist:rµttive. Prima ,della guer,11a,,chi -s,pe,111deva un.a somma,, p~r 1noc11raI'si ,u,n og,getto, iper costirwrire uma. c:rusa, pe·r di.i,soda,re u 1 n terren,o, se tI10ifl aiveva .più, la sommà ,spesa, ,aveva p·erò ·l'oggetto, _lia ~s.a, il teir-r-eino· disso– dato, che d,av,aun, fru!lto, un reddito; ma, c.<;Jle.-gue!l'ra il denaro, per Il.a mrussima ,p,arte, fu speso per. f.are dei, p.r,oiehtili, per fabbricare ile polveri, ecc. ecc, che ,non ..diedero .alcun rendimento, a,nzi servirooo a distrug– gere -m.G<1La: parte deì.J.a ricchez:z,a esistente, .sopp'l'i– mendo pemsone, -abbattendo case,· p.onti, ecc. eoc. f: logi,c,o quindi che· ai mo,Hi miiliairdi spesi non faccia Tisocm ,tro ,a,lo on vantaggio, e d vorrà del tempo, ed , ass.ai, p1' i.ma ,che il deiniaiIÌo ,s,peso _così... ma~,ntl.e, si.a rip,rodotto e ~he .J,a•cireol,azi-onemone-ta.ria, -sia. ri- oonata. I • Qu,a.J.cosai di a,n.a1ogo, per quainto in ,assai minor misur:a, ini •pia!I'e .accadrebbe, se airt.al, a.mente. $i ve– nisse a :sv,alullla're ,notevolmente quainto oir.asi costrui- , sce, .a.I•s-olo,s·copo di ma,nienervi un reddito rido,tto, e lo spreco del de)j13.roaumenterebbe •run,cor_a il· di– sagio attuale. . Piuttostoy _per. ott!lllf4'e U'!lJa ·solu?:ione conveniente,, bisog,nerebbe f.aJr ,sì che il costo• deHe nuove. c.ase sia limita-to e n,om, .abbi-a- .a, ,salire ai ·pr'ezzi f3JI1!'ta,s;(ici d 'ozlà, i ·quali n,a.turailmente si . ,ri'pe.fcuote'rari,n,o.sui prezzi de.gli .affitti\ ·:non solo delle' oase ,nuove, ·ma, anche di que!Je vecichie. A,1,1 'u_opo.si sono escogitaiti parecchi rimedi, tr.a cui' quetlo di miglior<aJre :i brasp:orti; ma, sarà di poco v,an~ ..taggio e ·le case nuove ,continuer:ainno a ,c,ostare 'mol– tissimo. Io e.redo invece clle un v.an1tag.gio:e notevoli-ssimo, per i.J poc~ cos.tc> ,e per la raipidità di un,a soliuzi~ne,, si otterrebbe c~l rialzo delle case .esistenti, ben s'in– tende quanòo ragiOlfl,idi igierre e di staiiro lo permet– tessero. Per ottenere una caisa nuov\8-, .),a quale difficilmente potr-à essere oostruita, in città e &arà quindi iocomoéla e ·dis,pendiosa per la lorutananza, occor.rerà l'aicqui,sto dell'area;· ooce:rrera1nn~ le fond~zioni,_ de f(!gn,a,ture, I~ condutture deM.a,po tabile, del. g as, dell'e'lettrfoità; occorreron'lio prati-che, conveniio.ni, progetti ed altre •

RkJQdWJsaXNoZXIy