Critica Sociale - XXIX – n. 21 - 1-15 novembre 1919
• • CRITICASOCIALE 289 • R n~ll'az.ione parlarnent~u.:e che culmina - o do– vrebb,c cu,lminar,e - come nellà suà ,sinlJe.sipiù alta· e più; risolutiva, la. quotidiana battaglia del Partito· e dell'prganizzaz.ione proletaria. Certo gioverebbe a ciò, che essa 11011. fosse sisterr.atiGamcnte negletta e svalutata d;illa stampa de.I Partito, e dalla_ stessa Di– rezione del Partito ·posta in sospetto, con la conse- · guenza di infJ:ac-chirne l'attività, di ridurne 'lr,Jppo spesso l'azione a quella, isolata ed irisumciente, di pochi CiTenei. "Il Massimalismo- che pI'.òclamò. · come t1~ans~zioae più sopporta·~a c,h,evoluta, l' « insurrezio-• msmo elettor.;:ile », meglio avreube provveduti) :;illa· ilo_gi,cadel proprio sistema dichi.1randosi anti 1:..m·h– mentare ed ast~nsionista. Mal si conàliano, Htdi ef– fetti. di un'azione efficace; il pretenderne grandi cose ed iL noncurarla e deprimerla. Per otLenere tutti ·i suoi eff.ettì, rattività parlamentare socialistél ha hi– sogno di una conveniente autonomia, ma ha' bisogno anche p,iù di essere fusa i.n qualche M'Ìodo c<rnTat– tività di tutto quanto il Partito, di. essere da esso seguila, alimentata, conforlata, avvalo11ab c0rr la cordiale_ fiquci.a e la ,..calda _simpatia della nwssa· <..lei compagni, che ~ia stimolo e compenso ad· un'opera· che si -svolge fra q.iffi.coltà, fra imboscate, non age– voli ad evitarsi 1 ed· a vincersi, come quella di senti=– nelle avanzate· che si muovÒno fra tutte Le insidie del campo n~mieo. Il pr,esàgito ·.aumento numeri'.co del Gruppo parlamentare socisilista, accr,escendone a dismùiura, nel momento gjà per· sè non facile, i . doveri e le responsabilità, è augurabi,le che il disa– gio lamep.tato nella passata legislatura venga tolto di _giezio._Ognuno si ·dovr-ebbe convin.oere · che, con Ja vittoria delle urne così fieramente contesa.. ed au– spicata_,_la ba~taslia non è tèrrninata - I.a più dura battaglia. commc1a. · L'azi.one pratica e le riforme.· La questione del metodo. Verso .,la conquista del potere. Ma ·.il progressivo inLernazionàlizzarsi de.i problemi politi-ci, aggiunto alla condizione · di stremamento finanziario ed economico in cui l a guerra ha gettato lo Stato e la ·nazione, .sugger.is~ ono a quakuno di mia parte un con-cetto, che vor rebbe essere, .occa– sionalmente, come di transazione o di concilié!zione fra le due dive 1 rg~riti correnti del -Partilo: e ci<:>è eh.e, caduta. cOsì ogni possibilità di pronta rea]izz_az.ione -delle esigenze r.iformistiche, e svolg,endosi tutta la politi,ca in funzione dell'atteggiamento· o solidari.sti,co o individualistico che as·sume'ranno i varì Stati nei, loro rapporti reciiproci, il programma minimo e il programma massimo, i due « momenti dell'attività del Partito, tenderebbero naturalmente a conf 9nder,si e .a compenetrarsi·, e il loro rapporto di causa ad effetto. di preoedeRte· a conseguente, ne sarebbe I in qualche mod0 sconvolto, per non dir capo-volto. Di guisa. che il .proseguire determiRate riforhle nella cor– •nice nazionale .riprodurrebb";l, ·da parte nostra, a un dipresso il medesimo .errore in cui cadono, a1l'altr.o polo, i massimali-s~i, qu_ando pe~sano - .o se pen– sano - che una rivoluzwne soc.iale -effettiva, e non · sef!}plicemente superficiale o po.litica,. possa com– pier-si 'isolatamente, in una ,singola nazi10Re e contro nu s-ingolo ·Stato. Dichiaro il mio personale d.issenso .dall'eclettismo di questa con~ezio_Re, che mi pare neghi tant<? l:1 ,lo– gica del massimalismo quanto quella del Socialismo evolutivo, e conduca a un assoluto nu.llts:mo. Innanzi' t1,1ttola condizione di povertà e di esau– rimento; innegabili, a ·cui ci ridusse-1.a guerra (ba– sLerebbe rilege-ere J.e p,oche ma eloquent,i ciifr~ ricor– date nel~e lettera-programma del. Presidente del Con– siglio, non. certo interessatq a colorire in nerd), se oppongono, a mio credere, -un· osta.colo pressoché in- Bibliotec~ Gino Bianco .. 1 sormontabile a-1successo di' una rivo.Juzione più o 1nieno esLc1n IJoranif3a,osl.aoolano assai rne1~0, e - più ~p,ess~ f~woriscono, _c;1uel r.innovamen~o gradua~e, eh~ il Socialismo evolutivo prosegue. Noi siamo divenuti troppo poveri, immensamente 'troppo poveri (come dimostra assai lucidamente Ottone Batiér in un opu– scolo re0en,te) ,per poter instaurar,e' di schianto' un nuovo ordinamento ec0nomico, con tutte l,e diffi.Goltà che accompl!g-nanò ogni profondo trapasso, mentre mancano i rifornimenti, le materie prime, e l'indu– stria è stanca, disorientata, consunta. Viceversa noi siamo diventati troppo poVieri; immensamente troppo poveri, per poter più a lungo sostenere tutti gli sper– peri, i parassitismi, gli attriti, le crisj, che ac.com– pagnavano il regime capitalistico del perio do pre– ,guerra. La guerra - salvo, .pèr certi rispetti, dal 'punto di vista psicologico - nella realtà, Ossia, dal ·punto di vista economico, è stata, come· doveva es– -sere, regrèssìva · e antirivoluzionaria, al contrario di ciò. che ~ostenevan? i 1$_1..Joi _l .datori: e?sa. è ~tata, ..se mai, umc.amente 1mm1serrtrice e qru.nd1 rivoltosa. E-ssa ha acuìto tutti i guai del. capitalismo, senza punto aver favorito le condizioni di una trasforma– zion~ socialista. Ma i disagi, che. ci ha lasci.a,to in eredità, sono uno stimolo a porvi riparo,· la- mercé cli riforme profonde, che il Socialismo può promuo.:. ve,r,e;che le da,ssi dominanti. e i Governi, nel dilemma di1abdica_re. o piegare, avranno-int.eresse ad accoglie– re. Alcune di ques,te riforme tenderanno (racli·cale ri– forma tributari.a, i~tensificazione qella, produzio- · 1 ne, ecc.), a turare le -enormi falle del bil2-ncio-, ed è quindi una petizione di principio sostenere che la po– vertà della nazione e El.elloStato le rendano impossi- bili. · . D'altro canto è inconte.?tabile che i prdbÌemi na– zionali hanno assunto - la più parte - un carattere . in,ternazionale (il nostro appello al riso,rgere ala.ere dell'Internazionale prol,etaria è motivata da questo); rna le due fac,cie si suppongono à vi.cencla come il diritto e il rovescio. La Internazionale è somma non s_ottrazione di n_azioni. Non v'è problema, che debba risolversi internaz.ionalµi•ente (poniamo i problemi çlel l.avoro alla Conferenza di W a.shirigton, quelli delle riparazioni di ·guerra alla Commi,ssione di Pari– gi, .e-cc.), il qua·Le non esiga, per essere Pisolto 11.til– mente; una ,elabo.razfone nazionale. Lo stesso pro– blema doganale, così importante per la vita econo– mica deHe nazioni e c·osì tipica.men'te internazionale, · prepara le su·e soluzioni internazionali (almeno fin– chè il li.hero scambio non sia div,entato la norma universale--, e ciò. non avverrà tanto .pr,esto) nell'àm– bito nazionale, sotto la pressione dei ceti produttori inter.e,ssati ai rimaneggiamenti di tariffe.. Le cons,e– gu~nz,e .,,.della guerra pprtano insomma un enorme ,•sovvertnn,ento, di·remmo un -profondo sovescio, in tuitti .i terreni nazionali, pel quale è interesse urgente d'ogni ceto -: del pro-letariato in prima linea - di g,ettare i pro-prì semi migliori ne} -solco., ' · E - per venire. a cleg·li esempii - tutti i maggior.i problemi ammettono,~t1picamente, almeno tr,e solu- 1 zioni diverse: la -borghese, la socialista massimai} ista e qtìella del Sociali.smo evolutivo.. . Come .ripa.rare aUe, passività clellq guerra? Il. ca– pitalismo tenterà rov-esciarle il più possibile sul,le grosse. spalle dei lavoratori. Il massìmalismo vi ri– sponderà : si .abolisca per Decr,eto la privata' pro– pr~età. Il Socialismo evolutivo', che sa di non poter giungere a questo che per gradi, sotto -pena di ag– gr,avare la _'situazione; di ~rovocar,e lo .sconquasso, l_a fame, la rivolta e prob.abilmente la guerra contror1- voluZiionaria,· propor,rà l'imposta sul capitale del col~. lega Modigliani, la t-assaziòne più fiera deHe suoces- · sioni, del lusso improduttivo, dei profitti cli guerra, rimprovererà -al Governo la ritardata smobilit,azione · di 70 mila ufficiali sopravvissuti· a,lla guerra e, so- 1 •
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