Critica Sociale - XXIX – n. 21 - 1-15 novembre 1919
'.· 296 CRITICASOCIAIJE , I ubb.a.ndonare i terren.i patrii, e cerc,are nuovi p,aesi iJc1· abital'e. L'0-1,dine ,ohe. -L,cngono, quando una di quelle pl'ovincie si vu.o-lc sgravare c;:l_i' abita-to,1:i,è di– vi-dersi in tre pm-ti, compartendo in modo ciascuno, che ogni p,arte sia cli nobili e ignobili, cli ricchi e po- / veri ugualmente ripiena;, di poi cjuell.a parte, aHa quale la ,sorte comaindl:I, va a· ,cercare sua forluna, e le due parti sgravate del terz,o di J.oro si· rimangono a godere i beni pa,l.rii ». E in qu~ste e simili ricerche di fortuna la p,artec\p,azione dei. molto generativi pro– letariati è, vo-levo ç]ire è stata, ,spessò più che cor– diale. Anzi, se si _dovesse crel:ìer'e a To.J,stoi, ~,a mu~i-cia non è per .c.amb1.a,re,col sodalismo. Soffrite che i,o l'iferis•ca <jial.libro bi,ogr.afì-codi .Roll-and (p. 163) l,àrvi– sion~ del. visionario: giov,a èono.scere quel che pen– s,ario gli avversari. « Il socialismo h,a per firie )a sod– disf,azione. dei ,più b:aissi bisog·ni dell'uomo: il suo, be– nes'.sere mater_iale. In fondo, è ·senza arho;e, Non ha che odio per gli opp.ressori e un 'invid.ia nera per la vita doi,ce e satoLia dei, riochi: ·un ',avidità di mosche che . ~-i,raccolgono attorno a. delle deie:Li'~ni. Quando i·I S@f~·lismo avrà -vinto, I':aspetto del mondo sarà· ter– i·ibile'. 'L'orda eur,opea ,si rovescierà sui pop_oli depoli e selvaggi -~on ùna, for,z,a ,ea,ddoppi.at.a e ne farà degli schiavi, afftnchè. gli .anti,chi prolebar1. dell'Europa pos– sano a tutto loro agio ,dépravarsi ·riel ·lusso oz·i 1 os@ ,co- - me i Romani >>. Di un 'a.Itra eresiia mi, confessò pd debiito-•di ·1ea.ltà'., . ed è che io, 1 non fui e non s,ono pen si,cur,o che l'Italia dovesse o po,tesse, fino in fondo, ,starsene a ..~uar:d,a:re I.a lotta, non di, cl,a,ss,i,ma di ,aggregati, .che s,j ·svoJgèva lì presso e,d -il1torno: ine:rte/ raccoirtando le migliaia di morti e le tribol,azioni deJ.le città àbbruòate. Pe– sci-cani, imboscati, mi.Jioni d'inno·centi spenti, rovi.ne immani -sì che, a: chi sopravvive,. tri:sto s0:rgerà ancora per qu~lche tempo il· sole nell'oriente, ma,. no:n sor– gerà più mai i.I sole _nell'anima: siamo per.fettamente d'ac,c.ordo: M,as.i poh~;vaprépr{o a,ssis'tere fir;10 allta con– sumazione del delitto mostrt,wso, muti ed inerti, e per conseguenza (,suggerisce Jaurès) complici, 'allo· es ter– mini o e al servaggio di p.op ·o.J.i. finitimi. per opera d•i un 'insolenza soJ.da.tesc,a senza èsempi,o? E "non si può disconoscere che ,còl cohcor.s0' dell ''ltali,a il mon.dlo -è liberato, cl.a tUJk,unetir ,a.nn -i,di ca:lanÙtose. - Fors€l .molti, socialisti 'direbbfro altrettanto, ,se non li ritenes,se la volontà deliber.ata_a re~der me ~i.to e cambio, con u~ aUeggiamento neO\!ltivo e repulsivo, alle esean-des,cenze b....., ' I , dell'interventismo furioso e prepotente. . A_ ri-c0r,a un 'e re,~i~: ~o1 n?n_credo che ~la borg~·esia ·si,a m 1 ,sfiaicelo.li Gm~c1:ardm1 e l'espen~Dz,a m1 hanno persuaso .,che ((le ,cose che. hannQ ia caderè, ,.non per 'impeto m:a per corns'um.ars:i 1 v,a,ùno ,a,ssai più ,a fungo che non ·Si ;credeva da p-rincipio... Co-sì },a vità ·di uB. tisico :s,i prolunga sempre oltre l'opirii,one che n'ha,n~ no avuta i medi:ci- e gli' astanti,· -e un· mèr,c,a,tante ,in-, ·I I , ' nianzi. fialli,sca·per es,sere ,consumi?to• dagli h1..tere$-si, · si regge più tempo ,che non era ,creduto >J.. P'e•!'ciò .anche, cioè per,ch'è· -da un .organismo ·sempre_ vitale ·ciè con -verosimigli,anza da t_o~arle sen_za sugo e su· v~sfe pro– porzioùi, non mi p,ar saviq quel pròpo,s.ito di. 'violenza ,che· .I 'esempio esoti,co ha acoe·so neÌle ei;nurè ~ogTi.e di itali,ani.- Ma basta con le -:eresie; u0..a s.oiJ.a ,delle quali è s'uffiòen\e titol.e -per essere r~ietti cl.ali.a comunità sociial'i.sta. Dice 'Heine ,che' Dio ci h,a dato 1~"-·J,in,gn_a· per-chè noi potessimo d-ire delle :Coi;ie •graziose ai no-., stri ,ami,ci e -Giure verità ai no.stri nemfoi. Ma io non frni ma,i grazioso: ,lé Grazie non si ass,i,sero all; -mi,a oul'la di, c,ontadi,no E-mili.ano. · BibliotecaGino Bianco , ì:" * I , Con Juttv ciò, nèll'uulc,Ua ::;colasticu •del C-ornune 1·u– sti-co-,la _qual,e ogni tanti· .anni diventa .aulta'(;)lettooole, non- io pq.rterò ìl, voto, a te, borghesi.a, che ~n,a volta, . per risp,armiar~ _ I.a spesa ,di un fas:cio di legna s ~ç.ca, ' mi ci ha.i fotto, quasi morir di freddo_:• qu1a,ndo, c i' ve– nivo .a, imp_a:r.are a -leggere, l'anino che dal gran gelo •Se-00arono 1 le viti! La .nostra economa b0rghesia non aveva b-i-sognb di leggere Gui-oci.a:rdini.per sapere che « nelle cose della ec0nomi,a il verbo principale è rese– c,are tutte le· spese superflue )),·e •superfluo è tutto ciò che· nqn ris,cald.a pree·i,sa.r;nen,telei. Per verità non fu mai di mani,ca -larg,~ questa bo-:rghesia, per qua:nto i·o: . ~ . mi rkordo·. A mio padre, medico <lei poveri in un.a va.sta -condotta, essa ,corrispondev,a per tutto compen~ , so 125 e poi 150 lire mensili. lqr.de e coll'onere del -cav,àllo .. Non·ebbe egli mai •,diritto a un g,iorn-o di ri-• · poso. Essendo egli infermo•. un.a,volta !'leU.a; veochiai,a e (lvendo chiesto d'essere sostituito,. gli f1,1 ri,sposfo cl;!.e si pagasse la so,stituzione secondo il concor,dato. 1 A 70 anni, dopo 45 anni -che serviva la socie'tà veteriano . ' di_ .tu.t.te le ep.idemie e di tutti i paitimenti dei tljlgurì, gh fu '.concessa la pen..sio,ne-. di lire tre ,al giorno·. Oh J,a giusti,zi 1 a pia 'del Ja,vor,o de.Ma e,c,o•n-oma borg.hesi.à! Stn,t_o vergo,gna, _e ,p1~o'vo ,peha ,come a iStrarccia:rmi I.a carne, -d'esser c,a,duto a 1 p,aplare, di co,se qua,si priva-te:: e sento dire che ques.tQ non è tempo da es,a,lare ran– •cori, famiglia!!, nè luogo d:a ris-c.aMuoci.are cavoli mar– •Ci. Domanderò dunque scusa al .conite Tolstoi d'occu– parmi •~elle rposche che si r-acco,lgono intorI10 aiile cieiezi,oni. Io, che del resto· .sono un priviJegiiato, ho 1 solo ri.chi.am ,afo,aUà mer;nori.a· mia C€lrte·mie esperien– ze (,c'è :chi n'ha delle be.o più inique!) ,delJa in-capacità di giustiziia dti up,a, 9-lasse, per giusti.fi.care -davanti a· me stesso il v,o,toche io ,darò ,,a.i suoi ,avversari. È vero •Ch ~qued.ti s,i,dicono ,disposti• a una. vi.olenza cipe n011il è, ne' rriiei- voti. M_aiiq :s·0-nopersu.a>s·o che pres-to ,si ra'vveide:ranPO.L'esp.erienz.a insegnerà loro i .l'imiti, che da~gni par-te la realtà pone ,alle ì10stre aspirazi@nì. , Inia:lveera-nno l,a propria vi.r.tù .a.ttiva ·in una corrente p_iù-calma-~ fé,con-d,a .. l)él resto iO:rton b'o 'nessuna pau– ra dena d1ttarti1ra ,del proletariato. La mediocre s-t-i.ma , d1e h,o della me'nt.e e del c·tìore .di noi altri bo,r-ghesi, mi ,f.a pens,are ,c,h..egli uomini. dalle m,a;ni oalÌose, figli dei. ve~cbi · oppres~i dalla Società/ p.on: governeranno . peggio, dei cr,oèifer.i,_babbei. èhe li av:ranno preceduti .. Fossero· runiche, -,per ·ip'e,tesi invéros-imile fothi Hara·b- . ' b.a, e,S:si,per esem.pio,· ,non_maind~ranno -ma•i in pe'n- , s,ione un :vec-chi,0medi,oo di. 90 atlil,n.i,. dopo145 arn,I'li):;li · ,s,frvizio· ai. poveri, ,con 3 llire al gi-0rno. "'- , R:ivolg~ndo :.pe: -lia. _m~nt~_ q~sje ~ somigli~nti umi- .. hs,s1m~ :;-1fless1,om,anaro '.dunque a :v·otare la hsta blqc– cat,a,, nell 'a-u,Jetta s'C'olastica ,do.ye .SOlil q.uasi m@rto nor-· , _ghes.;ernente·di, frec;lido l 'wn,no te:rrib,ile ché dai! grialil gelo seooaron.o le viti. · : . · · 'ALBERT()) VEDRANI: Preghiamo la. cortési.adi -chi avesse disponibile la Critica.. del ,e1a,·, e n'on-, tenesse a donservcu-e la raceoltri; ,-0,i• voie~· rimcmdar.è alla ·.DIRE'.z°I0Niffi (Po;ticì Gal~~riq,,23, .,_lfilano) 'i,, ,Nume;i 2, ·3,··7 e :21, _ che . ci servirebberoper oo.mpl~tare -"çt;lcune col– lezi0.ni . Ring,'taz.i,amenti c~rdiali.
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