Critica Sociale - anno XXIX – n.19 - 1-15 ottobre 1919
) ( ,. , 'I ciii.are l 'i-nconeidi.abi.le~ d.os ,;uid@e -me;co1ando un·'po.' : · . Due mesi.dopo <l.éi_ Cong.rysso di Ancona, scoppia in dei'l'uno ,e un pt>'·<aeU'altro, ri'letod~ per farli cammi- Italia 'la trag:iicomica Sétti,man(J. ,:ossa; altri due mesi · ' nare i-nsiéme., ,anol.!.elà -dove si- neg_iavianoe si piar.a.Iiz- dipoi, -divampa in Europa ·il <lramm.a <lell.a guerr-a. zav,aino .a vicenda, era Ja!l.aee ; ma, c9me esaine cri- . , * ·. ti-o0 •d.elle, ,defo.rtn.az ~oni. o dei •pericoli, r,eali e vi,rtùali A, questo ·,punto, devo io. riepilogiare quanto, qui,, da di entrambe le tetiden~e, cpme Iiilievo di éiò che ---:· me e da ,altri fu sÙitto, sul turbç1.,meùt"o,sul disorien- s0pratutto -pér vizio di ;gelii.eraJi.zz,az~?ne e di_ unil~te- tamento che la guerl'là. ha recato nelle file del Socia- . , .'r:a!Hà ,- em divenu.t@ o· -m.an.11,he,vol:e .o 'eccessivo, con- 1 Jismo itali.ano? Devo: ripetere che, quando io miro· teneva· molte v.erità e v,als~ .a chi.ari-re _idee, a ,togliere quel ,che J.a gue,rr.a ha prodotto e va producendo nelle eq,uivoci, a temperarè e ':oosserimare ·c.o&,éienze,a rais- schiere, negli ,an~rni, negl_i isti.tuti borghesi, ·,compren- , sodare una reJ.ativià unit,à. · , ' . ' ' . · · · ct 9 00 assolvo sogni e iinpazienzé e <lelirii del prole- E nel 1908; ia :-Firenze,· 1a:· parte riformista hla la ri- . tariiato, solo dolendomi che ambiente, economico· e for– vincita, ,con opportune revisioni del .suo programma, z,a interna sua lo f,acciano impiari a raccogliere l'ete~ rafforzato· iàutòrèvolmènte dal C@ngresso del'I.a Cònfe- · dità dell'altrui sfia,cel9, e che questa eredità_ si.a terr.i- deooz.ione -del Lavoro, 'tenutosi ia M-0denia pochi gio:mi bihnente ober.ata e ardua da .amministrare? . p-r.im.a, che aveva. so:Jennèmente · seppellito i( sind.,a;oo-· Le elezioni .s·ono imminenti. In quale atmosfera esse lismo ri"voluzì,onari-o, morto l'estate arit~cedentt=i' 'nel , siano 'per svolgersi, non è prevedibile. ,M,a il proleta~ disaisfroso sci,opero del P.armense: . · riato vi porterà, istintivamente - nonostante riserve, ,. MiJ.ano, _nel 1910,· accentua ·pi,ù a si:Qi:str.a 1'1ndirizzo · duqbi, ·sfiducié, che furono sparse - ·vigore d'entu– riformista; ammoni.sce ·sulla .fiall:aci>a. dei bfocc-hil ,a-f- . si.a,smo. Es:so sente che, :se è maggiomnz.a, qui è i_! fida ·-.ana'.:.f>irezi~ne'ir' ditiitto ·d 'inrtervenire ·an<:he' col ;.c.amp<;> di manifostarlo; e, se non· lo è, non saranno ùeic:>' à. f.are osservare la tatti.e.a -adottata. ,altre vie die potranno conferirgli urua forza che non ·Modena, ottòbrè 19'11, trov1a,due fotti nuovi: l''episo- poss'iede. · dio Biss◊lati, iahd,atoa},t~u·irin'.afe nel marz_o; la guerra D'ial.tronde, fino 'a pochi mesi f.a, pel modo come i di Tri,poli,' dichiarata i'n settembre. , · massimalisti la 'presentaviano, e per I.a teri,denza al mi- .Nel seno del riformismo si· è maturata Jna differen- r.aggio ch'è propri~ delle follé, J,a rivo,!uzi~ne appariva . ziazione che giunge fiQo~I distacco. Bi ,ssofo.ti ; Bonomi, ,come -il mezzo per ,attuare d'un colp,o il Socialismo,, Òabrin'i, h~nno, ipertr:ofizz.ato · una specie 'di labo•u•ri- •,cioè, La.felidtà, cioè il p.aradi,so. Mia., da quando si ~ smo •che·dèv.è aissicu'rarsi: il patronrato dello Stato, oon --comi,nci.ato ia dire ;che J,a' rivoluzione dovrebbe darci ' . •' . . ' , ·Ja;.par-tedp·azi?ç.e al _P~te~~ di uomini :so~iialisti, e COI} il possesso del potere politico, per poi ~ttuare il re- setnpre magg1o;re eh-tnmaz1one e ~v'.alutaz10ne del P.ar - gime sodali-sta, le m,aisse considerano che, se il regti.o ti.to , espression l,)Oliti•ca/ ormai su,perat.a ~ . super~uaJ ,·,, de Ha bea.titud'ine nÒn è così prossimo, .tanto vale arri– d'u~ or~ni:smo·,ec<znomi,c.o che· fa da ,,sè: :amo seccb : v~r-ci per quell'altra via, ,normale, della penetrazione d'un _gonco vigoroso. . . . . . . . nello Stato per trasformario in strumento di espropria- , in o.I tre,. essi, i destri, concependo i,n inbdo. assolu.to_ •zione, come Genova, aveva. d~tto or s-on 27 anni. la coincidenza_ d 'inte:ressi e •di sorti. fra nazi,on~ e pr?- . La guerr.a pr.incipalrnentè ha 'diffuso,• oltre che un Ietarj,ato,..:...,..p_en!:ì.ano_ che, poi-chè :la niazi-one, nel suo contag-io di _v.iolenz.a;•di fiducia nena vi-olenza (e nel sviluppo d1p[taHstico, fa l'espa_nsione còloniale,il pro.~ -dopo-guerra gli esempi d,all'al.tr.a. riva continuano), la léfariato .soci,al-ista ,déve 1 plaùdire é ~oo:r;ne '_frutto. guerra I-ip. di'ffu-so una esaltazione irrequieta, un 'attesa · Nuovi pu~ti ,di 'di-sseriso '.a.dunque: mfoiistèriabìli- e una speoonz,a di novità. Cose nuove, e, in ·mancanz.a · ~on coloniàlis!IlOi ·1 ri'.formtsti -deH~ via.rie nuanées dj esse, p.arb1e, nomi. nuovi. Socj,alismo?. Non più! hia.nno,,_in quel Gongr~sso 12;0,00 ·votL l riv-oluz~o- Vocabolo sup'er?.tò ! Co~mi.nisriw dev'essere. Se vi na1\ 86Q0. , · . . . . . . . · . . . . . fosse un'o su milje, di col?ro che_,~'emptono_,la ?occia • M.a. la guerre\ fa la. sua p:rop,~g,a,~<l,a. A Regg1_0Em11L~; colla parola nuov,a, perche par pm forte, p1~ r1volu~ riel luglio' 1912,• i rivoluzionari·, cpndotti · d,a Muss:o- zionari.a - il quale sappi.a la differe,nza stor1oa fl'la 1 J.ini; oltrep.a-ssano ,i 12.000, e vin.cono. . dùe termini, io ne trarrei conforto per il li.ve11odella È. ,àVVenuto Ùn '.al.tro nuovo episodj,o. Nel mairzo; in coltura'· sociali.sta del prolèbariato italiano. oc;~si9ne dell'atten,vato. 1;1} ,'}le, Bi-ss?la,t~,. ,l~onomi, ~!fu- .« Far~mo Ù C_omuni·sme »., Mutata li11 pa_rol.a.,sembr-~ brini er.ano .andati a Corte. ,Questo gesto v!).le loro (sia- pi.ù facile -da 'attuare I.a cosa. . . ·1110, in I,ba-lj.:a) uq,a ,èondann'a µ'~spuJsiori.e, èhe tutta 'le., Faremo i' soviety. Ché cosa )Sono i soviety? Consig 1 i loro progressiva poli.ti -eia di cose, abe_rranti dal Socia- , di operai• e di soldati. M-avi ,s.ono Camere del 4i,voro 1 lismo, rion aveva toro ·procacciafa. · Podre.OOà è espul~o forti, salde, vita.Ii? E vi isono soldo.ti che ci seguano? per r:éato ctj tri,P,p,lismo.·: , · E:C~Q i soviety. No~ ,vi sono Camere del Liavoro? Non ' ·Cominci.a -di 1 qui. l'aiscès~. de'i ri,v,oh~zionart Ad An- vi è l'organizzazione? Non vi è la forza'! cq~a, 2.,anni dopo, ·~oi si~o;·.ancorra 1i,.ooo èiroà, essi / ,E ,allora,. v'illudete improvvisarla _con un i•stituto, son ,sal,iti <la 12.Q00a 2~.000. . con una forma:, con un nome n~ovo ! ' . Il loro aetegO'i.ameqto,. eosì ,a ;R~ggi,o co'me .ad. An- 1 fo riconosco quanti aspetti nuovi presenti, la 6itu-a- , . ~on.a: è però i~traris~gente piuttosto che rivoJÙziona- zione odie-~nà, e qu ~n.ti . ritocchi e atteggiame_nti, op- rio. N~ssun ,accenno .açi azione .·vi-olentai; '~ussolini nel: porturri a 1. momento, essa richi·eda. Non sono- tradi- 1:Avanti !, p,arl'a qeUac«,giornata st9ri-c.a », ia-ugu:r!i,nel- zi9nali,sla, an.che perchè dò poco -valoré a.i Congressi l'inverno del 1913, dopo l'~oèidio di Roccagor,g.a,. uno e ·.agli, ordini· ,del giorno che vi si votano. scont~o viol:ento fr.a •proÌètm'l !a.to e Sta.to borghese,, çhe Ma, quando sento invooarè la revisione dello Statuto trpnchi. uiia. ,po:Ùtjèa,.,di:,Fepressione; pr.opug_n.a un. di Gen,ova, penso che assurda importanza si attribui– b)q~co nqsSQ. -eop. ì, ;irnlif<:-ali•stj e_ gli ,anarch~d; m.à - . sce ,alle_fo~mule. Còn quel!ià cari~ fo?dam~nt~te, d?PO 'iifficj.almente il .P~rtito...è pel vepch10 sol·co t.a:tbeo del]a tutto, SL visse per 27 anm, neH Italia soc)ahsta. Co~· lotta d,i. 6Iasse, delI'elezionismo 1 , delÌa ··con·qtiist.a sul 'quelle. carta, Reggio, Ravenna, Mantova, Bologna,- 11 tè-vrgh,o. ·~:eg,ale., · Piemonte, svilupparono e c~ndussero ad alti rèsultati ;' t y • ... Il
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