Critica Sociale - XXIX – n. 18 - 16-30 settembre 1919
I" t·~ . ,,. ' Ì' ~ • . , : ' ~ ', • I ., diarl:Ìò 'ii diTitt0~lettoràle aJla a}is{ç)CJ1azia della éor.:· hizioue, per néga~lo a quella ..che ne i,; in qualche . modo, la deinocràzia! · , . , . NoR ·tacebo,. dunGJiiè!Jeonsemtitemì, di. usurpare i1 motto a C?mpqnella). Il stl.ènzio mi peser•ebbe co– me una ret1c~n,za inies.cusabile. E,· .poi.chè ques,t9 silrà pròbabilmente uho d.ei .miei ~ltimi di,sccrnsi-in .questa Camera, io noF).voglio morire politicamente · con l!l.n ·simil,e r~morso nel cui:m~; Sono stato in· ga:– le~a1.., e -ho: di.feso 'qui .dentro ripetutamente i r-edusi ' e, $:e ho un rammarico, è di non i aver proseguito _cpn sufficiente tenacia_ quella campagna. Sono stato, t tempo mio,. nei postriboli, e difendo a· viso aperto quelle ,recluse, 'senz,a ombra di ·pudori falsi ~ bac- . ehettoni. Intanto) quel,le recluse sono. uno dei -f.eno– meni più• a,bomirievoli; ed altr.-ettant,o ins-epa_rabili, deHa_ società capitalistica .. Su -di ciò non vì può es– ~re questì9ne.,- Si p~ò cr'edere o noh credere nel 247 de:rmide- fisica, ma tutta la ;propria _p:er-so~alità, tu,tta · la propria anima, sono ben altrimenti spre– g,evoli ed iric!egni, che non siano· iè sventurate che lo Stato visita e, censisce per una· ragione sopra- tutto di· pup,b)ica igiene! · - · . Sono queUe · le forme hen più gravi di prostitu– zione: quelle cioè ·che si asso.ciano all'inganno, mentre il mercimonio pur.ani.ente fisic'o dà solo quel– lo che pr:omette e mm froda e non inganna nessuno. · Ma nessuna di queHe forme ·diminuisce i'l dir.itto _elettorale e .l'eJ.eggibilità; alcune· ben si può dire che di quest'ultima lubrificano ed a.prono 1a via! · trionfo del sociahsmo; ma è ben ·c,erto che il socia– .lismo•, con l'unione libera sostituita al :matrimonio, fondàta .sulla indi.pendenza economica. dei sessi e ·su1Fabolizione deUe classi, non è compatibile co,l E così gli uomini che sposano per la dote; le 'donne che sposano... per spò.sare, che proèreano s_enzaamor,if contro la tisiologia (non è vero, colle– ga• Leonardo Branchi, che m~ stai ad ascoltare?) e contro la mora1e; .tutto ·-questo è ben più _indegno, infinitamente più indegno, che non .sia questo ser– vizio. pubblico che voi volete infamare. E gli adul- , 1 teri per capriccio, e- gli uomini dalle tresche segrete · e daHe ·do,ppi-é famiglie, -tutta gente a cui stringia– mo tutti i· gr'orni la mano, non li· metteremo ne;l no- _ .'perdurare· pel _mercimonio corporale di -se· stessi. Nella soci:età capitalistica, questo. invece è la difes'a necessaria della famiglia borgh~se, ·è la riSO'rsa dei giovani particòlarJllente': della classe dirigente, na- · turalmente schivi dal rh:ette,r su c;-asaphma di esser– si .fatta uo_a sùffi.ciente p_o·sìzioneeconomica; è an– che, -sotto molti aspetti, -~o·nle discipline che lo Sta– to vi ha imposto, 'la- .provvida dif.esa, della salute d~lla stirpe. -come capitalisti e come borghesi, am– mettiamo che cr;uesto prod_otto sociale è inevitabile, . rria ciò non ci dà il diritto di infamarlo. 'Dobbiamo riconoscermi la ineluttabilità, anche la transitoria utilitc;1.,ma non ,potete, senz.a cinismo, segnare con, un mar,ehio di infamia questo prodotto della turpi– tudine del sistema sociale che· difendete: -Tr-e.quarti dell'uma9ìtà ,celibe mas~hile · frequ~nta quelle qo1:1- ne o .qu-e.Ile slgnore : abbia almeno 1 onesto coragg10 di non-diffamare se stessa. ' J La j>t"ostituzione ,del· :corpo - e qitet.la della: CO$cienza. · ,E ;,e-ni«1n10 all'analisi d,el rioslro Lema:· faceiamola., con probità, con gtt.i.sùzia, con tutti i mig,lior.i sèn- . timenrti deH'anùno umano: dunque. s-enz,a,comode reticenze e :senza -convenzionali imposture. vero? Un novero _che sarebbe infinito! · . Ora, i giuristi (,e anche le,i, on. Nitti, è giurista) ci hanno insegnato· da gran tempo che noi abbiamo fatto im enorme progresso civile il giorno in cui, emanqipàtici dàlla cap:pa di piòmbo del teocràtismo mediev:-ale; del ·« vertuiqmo », del •sogg-ettiviismomo– ralistico, abbiamo imparato a distinguere il diritto dalla morale, e a fondare tutte le nostre Jeggi uni– camente sul diri,tto;, -perchè la morale è apprezza– mento: ,subiettivo, mutevole coi tempi, coi luoghi e sopratutto con 'le condizioni e c-ol regime e-cono– mico, e· non può quindi formare oggetto· di legisla- zione. , . · ' I • ', · ·' In ;lltri tempi, pr,esso i Greci, le etère costituiva 110 una élite di fronte aUe massaie. Le Aspasie furono cantate dai .poeti; Ie Frini, e non soltanto :nell'anti- - cµità, disarmarono· magistrati e tribunali. In tema di co-stùmi.non vi •sono.dogmi, o meglio tutto è dog– ma, ossia nuUa è_ ve'rità p9sitìva e c6stànte. Siamo nel carn,po dell'opinabile, a cui si applica il moUo: in dubiis libertas. Si. attribuisce a un igienista iJlu- stre,, che fu anehe senatore, questo apoftegma, sug– gerito dall'a;mor pat,erno illuminato dal sapere: « quando avrà sed:i,ci anni, a,c.compagnerò io stesso mio figlio m una ca-sa da thè ~).La teoria sarà buona o cattiva, 'ma per cari.tà .! non codifichiamo la teoriù èontr,aria ! · ·Nel. diritto positivo italiano. . . . ,L'esclusione di quelle donne· dal voto, ho, detto·, · Q.ill'~itut,lo · è ~n,tigiuridica e; se risp'ondesse al convin:.. 1~òliil~~tp,•, oome mi.· parve, d,el nostr'b ottimo collega l' on. Gra-$&i, sottos-égretari,o di St'ato agli Interni _e , professore di di.ritto, fne ·ne d0rrei molto per la d1- , E scendiamo ,a considerazioni di diritto poSitivo. gnità . .'; de_i prof.essor~ ùniv-ersit~ri. · _ . . . In mater-ia elettoral~, l'art. 113 della legge, eklt- Per un 1stant.e•vogl10 mettermi dal puntq d1 vi.sta torale .po;litica (testò l,lnico del 1913) e l'~rt. 25 della ·di" col9.r'o, r:he c,0"i:u~iderano la prostitùzione _co11:e legge .comunale e ,provinéia'le (testo unico 1915), càusa d•i inqeg11ità! Ho già d~tto che non è 11 mio due articoli :quas,i, identici,· salvo sfumature di nes- . parere.~ Pei:; me sono tutti -indegni ugualmente co- 1 suri- conto, sU1bi'li-s'.cono le r.agioni, ed .i casi ~ell'in– loro che, per bisogno (;lconomico, per inconsa.pevo- degnità elettorale. Confrontate fra loro quei due lezza_,_per _forza maggfore,. peggio poi s~ per av.i- articoli e trov,erete che i nove casi di esclusione del– dita di guadagni e q.i ono,r1,.per oppo~tu_nISm<;>, per. l'.art. 113 e. gli undici, equiv~,lenti, _dell'art. 25, - :-paura•, p~r v!ltà 1 _ mentono ,aHa _propria,, coscienza, ' salvo un solo comma che toccheremo fra breve - compiono atti, pereor.rono. c~rriere, cl~e non sono sono tutti ·casi o di evidente incapacità, o di con- i,11aq:nòùia colla lo~o con_v1nz1one.T~ttl color~ che , danna vera e ,propr,ia per gravi reati. parlano •in modo disforme dal p:ens1-ero; preti ch;e - La moralità, la condotta sessuale, - non fu mai non credono,- ·n1a teng-◊.no alla pre~enda; p,r-0letarì J ritenuta cagione di diminuzione elettorale. cl)~ f:a-r,no. _il pohzi_otfo, il_ carce~iere,· l'.aguzz·ino, ~. · Si -perde i'l diritto. all'elettorato e alla ele·ggibilità difesa. ,.d,eH~ ,classe, che h opprame; commendatori i_nprimo luogo --e questo è -intuitivo ~ necessario ·ehè s~r.isci:;ùno 'avanti i mir1istri, di c:ui dic'ono -co_rna -per definizione -· quafor,a il cittadino si trovi in in aEl~Ma_l}l•~r~; ,deputati che votano _·c~rnra:o cosc1en- condizione di interd-etto o di inabìlitato. In secondo ~a;': g:10:rnahst1. ·eh~ pa::.3san9.da_- U!,1 g1?Tnale ~?- .ua , lùogo, temporaneamente, per dichiarazione di fal– gfooitJilalli_è ayyer•s~ri<?J;?e.r.ag1<?n:1 d_1 y~ga; tutti -1 fai- -limento. I_n quarto luogo (salto il terzo comma) per ·s. 1 ,: 'lfuil;1lt gl,1 ·,q:pp_or1Jt!,mst,1,. utt, .il debol_1,. . , condann·a _'..__ -dico condanna - a cagione di ozio- ~ 'Af!ì-f:''lcos11:ì0r@, èhe v-endorto, _non già :i} contatto, .' sità Q vagabondagg-io ' (e questa ì,potesi non ha più )~:r:~~n ,i 16 t~ 1 ~tè, ··cor,i. q1c1 1 ale}ie s.pa, nr.iatlella lo·ro 'epi- senso/ col vigente .Codice Pena-le eh~ quelle con- -·
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