Critica Sociale - anno XXIX – n.16 - 16-31 agosto 1919
', \ I• I,. - ··CRITICASOCIALE 211 ·, '/ Gli ·ana'lfabeti. I\ipeto ed affermo che, in un anno o in due, adottando metodi « iberlitziani », ,metodi di guerra, : L;oll>iezione più grossa è ··que'lla degli ana:lfabeti; si può .vinoere. l'analfabetismo in Italia. Non pa'rlo. òbioeziçmedirètta contro fa legge in genere, soste- ri.attira.Imente dei ·vecchi ma 1a generazione fra i neridosi' che gli analfabeti non capiscono distinzio- 20 e i 45 anni può esse~ redenta rapiaissimarnente. ni di partiti e di programmi, e in particolare contro Ad at~nuare l'analfabetismo (voi tuttLme ne sie- 1'1 voto di preferenza e · contro il pa·nachage. Gli te· testif!lonì, coileghi •del Mezz?giorn~) ·ha. _gi?°vato, anal.faihèti, si dice, non p0,ssono capire· queste cose . a:s_saipi~ ·c1.i tutte l•e noptr~ leggi ~ulla i,struz1~ne o~~ compli~ate; Io lo ne-go· recisamente. Cortfesso che ' bhgatona, quel famoso bili amer.,wano che _mmacc1<? mi \Sento , tentato di -sfrenare un inno apologeLico . di vieta~• l'immigrazione agli an~lfab~t1. _Dagli per gli-. analfabeti. . • · · Stati Uniti immediatamente i 110str.1emigr ati p re- . L'analfabetismo' non è affatto l'imbecillità.· Nella sero a scrivere alle..mogli, ai. paren~i : m~ ~da.te ~u- mi a· propaganda p.er la .èoltur.a popolare, io• tenni bito a scuola i figliuoli, fate che i giovam 1mpar rno sempre a distingu ere l'analfabetismo -graficQ, o, se a. leggere e scrivere. Spontaneamente, nei borghi volete, l'analfabetismo· anagrafico, da quello cultu- piu remoti, si instituirono ·scuole libere,. che, a~I'in: rale. Sono. 'cose assolutamente distinte e che ben fuori delle. ipastoie della scuola di Stato,. con hbe~i di, rado c·oincidono. ·Nelle mie vacanze al reclusorio programmi, con orarii e calendarii adattati al~e es1- ebbi :campò di conoscere· pavvicit10 molti analfa- genze delle .stagioni e dei lavori, in confoi::mita ~n– beti~. e ,preeisamente meridionali, perchè, c6me sa- somma al senso comune, dessero l'istruzione a chi pete ~ ,ed è altro dei modì 'di affermare. l'unità la voleva; e la pagavano i contadini di lòr_o tas•,a, d'lt a-J.ià _,_ i. condannati per reati gravi. ne,ll'Alt.a. e nori importò affatto che -l'insegnant~ avesse o _no Itali a v ~ng_onò, p~r pr~cetto del· regol~mento ca~,. il diploma. di maestro, purchè volesse e sapesse 111- cerar~, inyiati nelle galere del Mez.zog10rno, e v1- segnare. Non so quanti furono i cittadini it?liau_i ceversa. · . -:.. · . . . così di-sanalfabetizzati :· certo furono centinaia d1 Orbene,' io· trovai ·fra essi persone \ii 'una intel- . migliaia. O perchè questo, che seppe fàre l'inizi~– ligenza verame:nte:•straordinaria. Constatai che, in . tiva privata, non ·10 dovrebbe, fare, su più vasta ùn ce·rto senso, essi valgono anche più di noi, -per- scala, con più vasti mezzi, lo Stato? . . . ehè in noi' la consuetudine della carta scritta e" della . Io mi impegno di pre.sentare uno di questi g10rm carta stampata 1 di~pensandoci da _una quantità d! . · .alla ·Camera· - non importa se in articulo -mortis, sforzi mentali, attutisc,e, molte quahtà fondamentah poichè, se, lo Stato non 135eguirà subito, rimarrà 'dell'intelletto, sopratutto la memoria, l'intuito, l'ahi- come capos.alrlo_ di ;p_ropaganda elet~oral~ a c_om-. lità di calcolare sulle dita e· a memoria, .e così di, t>1emento essenziale d1 questa legge Hf d1scuss1011c, • •5eguito. Per me era meraviglioso ·come: quei mi~i - una propost~ di 1e_gge,n~n. firl!lata ?oltanto da ' compa'gn'i di pena· :sape:s-sero ricord?-re a' merav1- me, ma dagli onorevoli Bertolmi, Bianchi Leonardo, glia ·date, numèri,· circostanze mi_nùte · dei ·ratti, eh~ Ganepa, Cabrini, Credaro,· Dàneo, Fradeletto, Lon– io avrei tutt'al più affid·ati ad un carnet ~· ohe awe.1 ginotti, Prampoiini, Raineri, Riccio,. Sogl~a, Ho– cerlaménte, dimenticati. Non mi dite dunque -che sadi', Valvassori-Peroni (vedete che. sp1end1do pa– l;analfaoeta, perchè tale, è -incap'f!_cedi capire un nachage! - e. mi spiace di dover canc·ellare, perch_è , contrassegno·, di leggere o di scrivere ·un nu~ero sono saliti al potère, ·i· nomi degli onorevoli · Clu.:. sopra una ·scheda. Non ·è vero affatto. Se qualcuriò · mienti, Ca Pegna, .Rossi· Luigi; Tedesco, Schanzer, c':è che queste cose non capisca, non sarà perohè , ma questi due ultimi ce li tengo idealmente più _eh~ sia ana.Ifabeta, m a pèrchè · è un idiot a e, in qu esto . ; mai·, dacché ~ono e,ssi che hanno .in mano Le chiavi · ·caso; anehe come eletto.re ,,· è meglio perder.lo eh~ del Tesoro), ·una proposta 1 'di legge, dicevo, per la, averlo. Il voto a gli analfab eti non deve. -spm gers1 .,disanalfabetizzazione rapida degli ltali?,ni adulti fra ·fino àl feticismo dell'idiozia. Se uh analfabeta, che ' i 20 e (i 45 anni, che dovrebbe spiegare tutta la sua _;5ia anche· un iantino idiota:, potrà dare n~lla- sche-. efficienza ·in due o tr,e anni e il cui succo sarebbe . da il solo voto di lista, e non a~·che quello di· pre-· gue~to: 29. milio~i. annui di_fon1o~. aumentabili_ c~n ferenza,· non ci vedo una g~ande sventura .. Noi .ab- a_ltr1 ,cesp1t1suss1drarì, da npartirs1 fra le pr?VlilCie · biamo dato ,il diritto 'di voto agli analfabeti, per~hè: italiane in ragione composta della popolazione e anch'essi sonò uomini, perchè ·hanno anch'essi i dell'analfabetismo rispettivi, con la clausola che -le - ·-Ìoro. ,interessi sacrosanti da difendere, e .fr;a questi somme n9n èrogate nel primo anno si· tesoreggino è anche la· lotta contro' !'.analfabetismo; perchè l'e- pei successivi, con.Ja~oltà di ~prire d~vu!1q1;1e, p~r– sclusione degli 'analfabeti, ~ato il loro I'iuf!lero i~ chè venti ana.Jfabeb s1 presentmo vogliosi d1 proht– Italia era una vera ~lusi.one e sop-raffaz1on.e di tarne una scuola libera, in locali municipali od clas~. Ma·. da questo a pre~en~ere ~he_il meccani-· ·altri -~9munque requisiti, per_ l_'insegna~ento &e:ale smo elettorale debba JoggiaPs1 prmc1palmente a e· festivo, durante quattro mesi,' a~che mterrottI ·se · -beneficio degli analfabeti, e non si debba perfezio- raofoni locali. di lavoro lo c onsiglmo , del l~ggere, .nare· soltanto in omaggio ,ad essi~ e si. deb,ba livel- dello .scrivere, degli elementi pr1.mi del calcolo e, lare ·nelle forme più rozze in danno di ch i ha la di- nei :paesi di emigraz.ione, delle nozion i più il).dispen– . ·sgrazia di sap~r leggere e scrivere, ci cor.re. uµ sabili. su i diritti degli emigranti, le l~ggi e le con– .• abisso. ~ . dizioni dei. Paesi di immigrazione, ecc.; una scuola C~me si vince l'analf,b'etismo. . ; Due proposte• di legge. •. ~ . ,.. n•altronde., Ì'analfabetismo si coÌ'nbatte e si vince direttamente, sol che ·10 sì ·voglia. Non lo si è ·di– strutto in un cinquantennio, è vei:o : ma si pot~eb– be distrug~erfo. iri_dQ.e ? tr~ ·anni. Ed i_o ·pens_o e~~ sarà un f)rez1osiss1mo <!Metto;che sarà 11 preg10 ,pm ·.s quisito deMi legge che stiamo: ~iscutendo, se. essa ci da.rà lo sti~molò ad impegnai:e quella campagna de cisiva contro l~aJlaMalJetismo~ohe è la magg1qre. del1e I nostre· Vergogne' rion. aver saputo in· me-zzo se- cglo·· condurre a Dl:lOll ·norto,;. . . ' . I ) ..t', I' ' . alla bers,agliera, dove possa insegnafle chi sa e vuole insegnare, il parroco, il· farm_a~ista, anch_e la. mae– strina: - e peste al corporat1v1smo _mag1-strale_! - pagati 290 lir~ p_er il cors?, e IO l!re, a cottimo, .per ogri1 capo d1sanalf,abetizzato. Bisognerà natu– . ralmente o-uardarsi dalla s,p.eculazioi;ie,che potreb– be nascer~, anche dei fp.lsi analfabeti. (Ilarità). ~fa .c'è modo 'anche per questo. . . J .Voo'li'amo scommettere che, m due o tr,e anm, la mala bpianta· de1l'analf ~be~iSf!10 sarà distrutta ? Che, per le successive elez10m, 11 famoso 40 per cento .potrà\ ridu~si al 20 od al J5J E allora l_at~nto ripe– tuta obiezione alla, Propp,rz10nale, che chiamerò la obieiione' analfabeta, non avrà più alcun valore. / / . ,.
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