Critica Sociale - anno XXIX – n. 13 - 1-15 luglio 1919

/ CIUTIGASOCIALI · ,ardua; à supentrsi che! altrove, per le i:nìnori ri'sorse del Paese e pe1· la p-skologfo « primitivo >>di gran parte- delle masse, che. irrompono conie· orde nelle organizzazioni e attorno ad esse recandovi quella selvaggfa passionalità e- quell'« analf,abetismo politi– co >ld1t il Kautljky constatava :in un recente .suo arti– colo, e -che scema effi.c.acia-,aiconsueti freni inibitorii. La cri-si rtuttiavia è univers.ale e forse (non scandàlizzi · il ,paradosso) nei paesi: ,sconfitti troverà più fa~ili solu– zioni che nei paesi vincitori, per la eliminazione, nei primi, dei poteri e· delle mentalità che, avendol,a generata, sono più tipicamente impotenti, .a·nzi rie– scono piuttosto di Òstacolo, allo sforzo ne,cessariÒ a r•i_solverJ.a. . _Ma, appunto perchè si tratta di una crisi, che tra– scende di gran lunga il breve e secco fenome1,1~ eco– nomi-eo di un semplice l'aocorci-amento di orari di lavoro, questo raccorciamento, nell ';assieme del qua– dro, perde_ delira -sua importanza .. Vogliamo d.ire che · J,a società cap'italistica, o potrà superarla, e non sa– i;anno Je 8 ore ,ad ilt!pedirgli~lo,. ~anto- più- -coi te~– per,arnenti .in cui Ja rifò,rma si cèrcia di contenere ; . o · noh · ne ·sarà .org.a-nic,amen-te capace, e non -sarà - 1 '~cciden_te ·delle 8 _ore ,a detei·mi·nar la catastrofe. Le ·s ore - orario massimo normale generale - signi– ficheranno, a. breve andare (non è il Cia;od'illriderd), per ragion.i di propprzione evi-denti, le_7 e le 6 ore · fini segn-ati ,a questa Relrazione. Nell'àmbi-to degU _ attuali ordinamenti, v'è pur sempre un· margine, lar– . go di 1 pro~vedimenti, che possono-agevolare e· gua- . rentire la riform~ di· cui ci occupiamo. ·· ) , Anzitutto, dal punto dL vi~ta nazionà-le, è invocato de. ogni parte - non se ne f,a un-a pregiud'izi-àle, per non -incappare 'in un evidente circolo viziosò -- che· la legge .-sia universale, fra g:li Stati eh~ stanno in _ · concorrenza economie.a (l). . · Percjò si f.a appe!Io alle Convenzioni internazionali. · Il problema è di p.oli.tica este-ra, e quanto riferimmo a pr-opòsito della Conferenza -del Lavoro,_ che sèdette' . a Parigi ,accanto :aIJ.a Conferenza per i preHmi-nàrì : di pace, noi\- è fatto' per troppo r~s&ièurarc'i. Proba– bilmente gli industriai-i it-al'iani dovranno ali 'azione, che essi certo ,augurano sempre p·iù energieia:. (salu- . tem ex inimicis.), .del mov'imento proletario degli à-1- tri Paesi e alfa rinnovata_ J.nternaz.ionale dei lavO'ra– tori, -se potr.anno, senza t-ro-ppa rovina, ten~:r fede ai -concor.Jati e .ai'la legge. La questione è preoccu:: pante ~opr,abtutto per _le ·iind-ustrìe •che -esportano,. alle quali la concorrenza estera sui meroati:' :~tr.anieri ben· potrebbe imporre l':abba-ndono di un.a p.arte co: , spi-cua della produz'ione, ciò ehe ri-durr.ebb"e gli orarii" :·rispettivi, non ,a· 8, ma a zero ·ore;·· e produ_rrebbe _: 'la· ai.si dei .s:altaripei Iavor,atori occupati (2). ,, per i lavori più ,pesanti ed- ingrati, ed .a{H~he,per '(1) F1:DEa10 1 FLoa.1.,in Jndultrie italiane illustrate· (maggio 1919, esempio -- a. iniziativa forse degli ,stessi industri.ali pag. 83 e seg.), sostiene che la "-internaziona\izHzione" à i'ncon- - per molti casi di lavoro ,a doppia squadr.a (fra le . ciliabile CO~ la crescente differenziazione quantitativa e qualitativa 5 e. le 22),· .p-lù -parÙc-oloarmente pe~oso _allernaestran- delle imprese industriali dei singoli Paesre della loro efficienza: '. produttiva, spesso favorita,' come avveniva: in Francia,. nell'Un-· ze, specialme,nte feJJ}minUi. e. infantiI-i, pe.l levarsi 'o . ; gheria, n'ell'Austria, per l'industria serica, d'a premii o compensi pei rincasare notturno, per io strozzamento dei pasti - g~vernativi'·di varia natµra •." Non à" possibile - egli scrive - e. dèlla digestione, per :l'impo~sibilità (lei ritrovr fa- · assoggettare allo stesso oràrio settiin~nale la secolare indJ1stria migliàri alle ore_ dei pasti e dei ..riposi in comune. cotoniera inglese, da lungo accentrata e specializzata,_ con i 1uoi 56 inilioni di fusi, di una clientela mondiale, con l!Lgiovane indu- . La.. difficoltà dovrà so rmontar.si n·ella su,a inter{lzz,a. · stria cotoniera italiana, dispersa in tutta la penisola, ohe acoo- . _Questa nostr.a, legge sa rà appena _una « ointur._a eia- · muna nella stessa :impresa le· funzioni più disparate, povera di stica·>l, che ,stimola· e ,contiene il parto. inevitàbile , fqrz11,pr~duttiva, di ma41strQ:nzestabili, di• grandi mercati,d'espor• . tlj,zionè •·· E cita il. clàssic~ ese,npio della tessit;ice inglese, che del « f.atto nuovo » e te nd e a prevenire, l'aborto! ],a· : attende· a quatt:i;o e persino ·a sei. telai, mentre la nostra tessitrice, ~sperienza potrà suggerire (,necessari ~itocchi-; me. · ohe speéso alterna il lavorò ~el cotonificio, ocin quellò agricolo, i rimedi, le guarentigie, i veri cbmperù,i ,ai g-rossi' pe- non riesce che a comandarne-due. L'argomento porterebbe, non ricoli temuti,, debbono riicer~arsi altrove: nel coin- . già all'i_µutilità di uii'a-legge internazionale, ma !1-!l•ialla neèe!!– plesso della· politica e· dell_'econorÌ.)i,a. La. _riforma · sità ,di una legge, o_he _:._ ·data la inevitabilit,à delle 8 ore in Itali& ' -'-:imponesse alqn,ghilterra l'orario tli 7 o d! 6.' 'La cosa nol)_à . dellè 8 ore è, in un _certo ,senso, fuori ed. al di' là ' facile, se_ le Trade Unions' e il· 1a\iourismo non, afutano con gran çlèlla legge., · 1 colpi di spe;lla,_. Vero il olie il Flora,· all'azione di. ttna legge, ohe _ : egli giudica fatalm~~te troppo rigida e,troppo di1t1~ale -nell/ugua– Le· otto ore internazional'i. - Materi'epri,m~, 'ìglianza., preferirebbe· quella ph't elastica, della g1•a_d11ale conquist@: , : .sindacale. Egli inoltre non crede vero - e là opinione vii riferita, . combustibili, tonnetlaggio. e trasporti ..- ; per ·la indiscutibi\e aùtorità. di chi !a profj1881\;.:..., ciò ohe si stima - . ,. . .., .. . . · ;. comunement-e, ol'l11ciÒà l'abbreviazione-· degli.- oràrii scem111à la fo a stratto, nulla. esclude_ che la soc1et_à moderna,. ,,4,isQneupazione,_ la..q,ualè•·,~ egU--"1ice,...,:dipeildé..ftnioìmitnte~ da:1 poss-a ' regger.si con otàri di lavoro 'lancWé dfrgr~n · ;,.;capitàle.·," -A~che.t~stM1dodd~riàti,-i·!l&la:r,ii•,,{è '1feqem,YIÌ'd ,j#jquesla, lunga -mi-nori delle 8 ·ore. Basti ri {l'ettere che ·1e· me- I. R~laiionp· qup.nto l'.fpotesi• ·sia nuiJ-r.da- e. g_ià rs,p,nti-ta· dai" fatti], là ravigliose· eonquiste ·della sdeòz-a .e d·ella mec-cànioa• i :ri~uzione ~ella_giornata di lavoro, soemand~--i-! prodotto, .a111ottf . . , • < • ,. 1· glia il capitale, e quindi' la dollla-nda di Qperai ,,_; -Sono argomenta.J moderna hanno, 111 un . secolo, col viapore, coli elet- .; _ziQni·strettamente e!Jonomiohe,· meglio, eoonomistiche, che preacin– tricìtà, colla _trasformazione- delle forze idriche, e-cc.,. ; d-ono forse troppo ·dal ooefijciente morale e politico, Del--ruto, lo éentuplicata:;. in •molti campi, fa medi,a potenzialità ~tes110-sòrittoJ,'_ene_conviene fino a nn :certo -punto e ammette ohe · produttiva del lavoro urnrano meritre la ·popoiazione le sue" non ·sono illazioni fatali •• 'I .La s~ori11,~con~mlca dimoatra • . .... __ ' , · . , ' . . e che, entro cer~i limiti (e come i limiti si possano sp.ostar•, to11che,;,mo raddoppi.ava a mala pena, e· il tenor .eh vita delle . nel.presente_capitoloJ, Ògniqnalvolta l'introduzione delle 8 ore venne -grandi masse i1on si ·e-levava 'che; d1 qu,ak,he linea. aasoèi-ata, J!~r parti! dei capit~li1ti, ad un '11et/e"ioname11to de'l',!"-"t· ,Ciò" significa _ · _aritmeti,càmente e assiomatioamen te · chinario e, per parte 4lli -tavoratori,-ad u_il maggfore i·enàjmenlo orarj(! -- che gli or.ari potevano essere ridotti' sotfo ·13, metà à1Jlla loYOop,i'j!L la i_n:odutti.yità dell~in1ustri;, in luogo-~i declinai-~, . · · . . . - . · _ . . . , •. ' aumenta; La r1auz1one della, dui:ata d1 lavoro,, s~ dappr1m_11,-.e;l/b&HA senza d.anno : ~ella p~odu~1?ne, dei bem necessari' -~ · il salario, 1hì_isc.è Jloi;,~'llr.!JàY~oc-J;esoiù~a, P,l'òdl}ttiiv.ltia,IJ_ètt~,Apt,i,a, . veramente ut1h .a-Ilavita c1v.1Ie,se nq-n erano, a porvi per risollevarlo al disoprl\ <.lell'antic~ mi,111Jrà-;,.,., . _. •,,·: ._ . · ostacolo,- troppi vizi' soc;i,ali e artifi:Ciali"-nella cHrstr-i-' (2) Secondo ur,ia Mefuoria fornitaci d&ll'Utfroio ~èi Lavoro, n_el- buiione· e· redistribuzione -della riOC-he·z:,;a prodotta. ·1'.~ndustria o~ton!era, ~~e è,'·n~n-~er_H v~loiie!~• p~rl,1t ma);a_dj_, Oue~ti ostacoli- quanto siano •ridùcibili' od ..elimina- pro.dotto e d_1 lav4?ro; l 1ndus\rll\ 1tahana l_!I, 11.1,ù: 1aT1!'menie Hpo.r-• :- , • ~ · • • , '. . • , • - • , ~ •-+ • ·•_ tatrioe, la rìdueion• d-e_gli Of&l'ii da-Ue •a.ttu..,li 69 ore (fn,D).eilja)- D_l~-I, . per~uran-do· __ i-1 ?eg1_me ca}?1tal!sbco, è pr<:7bl~m,a settiq:ianali '1!,jle' ta;-rid~ioJle del 28,8 per cén~,- b1 p.ara1ones·•ua .'. ~ che spetta all:a ',stor1.~ d1 risolvere, ed· ecce-d(ì · i can- _indu11tria oo.tonierA 1 iilgle1e; ohe dalle q,re 56: e ~eaz~ - ip Jil•~ _,~- • ,,,. . I. _;_Bib1ioteca Gino-é,ianco-. i ·: J \, • • ). 1- 4 ~ ,, ;_ ·~

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