Critica Sociale - anno XXIX - n. 5 - 1-15 marzo 1919
Cl\tTtCA sociAtE / ~dillii tri p1LC.i:sti ,e arcconciamente pal:e:sate da:i no– str,i pubbla-ciiSti, colil voci di sarcro orrore, n €g.li anni della guerra moncùiale. Ma c'è forse candore <li fra– tellanza :e dli umanità, o c'è rosseggiare ,di sangue · nella storia coloniale degli altri Sta.ti? 11 trattamento ai negri coH,ivatori di caucciù nel Congo belga non vaLe l,e cru-deltà èommesse contro gli Herreros? E Livraghi non emula la gloria di von 'f.rotha e ,cli Leisrt? Nè ci sarà alcuno che voglia sostènere esser ,dannoso a'llo sviluppo del patrimo– nio inteirnaz·ionale 1du•riéchezz,a e di civiltà, che il Camerun e. i•l Togo si.ano gov,er.n;a,tie sfruttati da.J capita.le germanico,· ed €Sser-e giovevole allo· stesso fhie che 1' Ango.Ja ,continui a ilanguire sot,to la pe;S.ante ~ inetzj,a ,del Governo podoghese : allo stesso modo che nessuno QJ.c;erà ,di:re che l'aver to~to, con le còlo- ·1Jie, mercati ,d:iri.forni.rnento della matenia prima, o di vencl!ita. (p,e·r quanto ristretLa) dei propri Jnanu- - fa~ti, ad un popO'lo ,cl.i 70 rniJi,oni:di :persone, che primeggiava fra tutt.i per I.a intensità e 'per l'orga– nizz~zione .delle sue forve e aUività pro,cJuttive (e ciò mentre agli altri Sta.ti si lascia faco1tà di mante– nere monopoli e pi-orte -chiuse o con:d.ìzioni d:i privi– legio nei territori dlelle proprie còlonie), e ave-r così acuita ,e giustificata 'l'iinpressione che si voglia pri– varfo cliique 1 l posto al sole che, neg1li anni che prece– dettero la· guerra, le sue .cla,ssi diri,g1enl)ipre,dica- .vano ,essergli conteso <lall'inv,idia e idalil'ùngordigia dlegLi altri P.aeiSli,ma iJ. mezz,o m_iglio,r,eper a-s:s.icu– rare n,el mond'o un:a pac:e che conici,1iig,li intere1ssi e :i .diritti idi tutti i -popoli e, rispe,tti le esi,genw d!eUa ,ni'ta e 1 dielJo sviluppo loro. . Già abbiamo uicùito levarsi a Weimar. la voce di Scheiidemann e dli Brockclorff-Rantzau a prodamare che la Germania rion si lascerà iSpogliare de.Be sue · . colonie. Manterrà la sua, p·aro•la? e al,J.o,ra.reste,rà fvori -della Soci.età, nemica di essa e ogg~tto dei suoi- sospetti e ,d:eille suè inimicizie; e sarà a:llora una nuova _imme,du.ata pneparazione alla. guerra, da una parte per· ,difendere, dall'altra. per rov,esciare l'equi_librio nuovamente ,eosti,tuito. O si sottometterà , alla volontà di chi è ora il più forte? e serberà il rancore e lo.. spasimo, e preparerà la vendetta in un prossimo domani ,e soffierà sul fuoco dii tutti i malcontenti ,e çericherà di far fascio ,del1le forze di tutti coloro cui sia mole•sto, ,per qualsias,i motivo, \'impero della legge con la quale la nuova Santa A,J1eanza pr·e 1 Lenderà assoggteitaT:e al proprio airbictriio la vi,ta e 1,e riela7.Ì•oni ,clJei po,po,li., Ma come s.e non b.asta:ssero tutte queste cautele prese · cùal.le Nazioni vittoriose, 1 per impe•dure che . sfugga loro ìl frutto 1d:el:lavittoria e il dominio del mondo, l'art. 7 sanci!sc-e che per l'ammi,ssiorue, nreilla Soicietà delJ,e, Nazioni, ,cliegli Stati non firmatari nè . invitati aid aderire, oc,c,orre i1 voto favorevo-le <foj due terzi delle Potenze r.a.ppr,esentate, nell' Ass~mblea dei Dellega,ti; e aggiùnge, pe,r ~gg,ior,e_ s,icurezza, che non potranno essere amme,ss1 quegli Sta1ll.che non . -diano -sufficienti garanzie del loro proipositQ si.;ncero <lii adempiere a1iproprì doveri internazionali o non si con:fo.rmi.nq ai criteri che ,la Socii,eitàsia per sta– bilire in· or,dline aJ.liesue forze naV1alie mi:l,iitari e al suo armamento. Quiésta disp01sizione, in cui è tutta l'essenza spiri– tuale della Santa Allea.nzà, meriterebbe un lungo corrirp,ento. Ah! questa promessa .dii fr:at:llanz~ ~ra tutti i popo1i ,ehe s'inizia con la prevent11va dichia– ·razione che alcuni di essi non potranno o non do– vrar,ino esserie accoilui come fratelJ.i; che pone la pre– vi&io,n.è,dle.J1a ,lotta a fondamento della soliid 1 arieià, la nece1s•siità della guerra a p.riesidiiodeYl,apace! Senza essere del numer-0 di quei bigotti, cui - l' av– vento del Socialismo è- pTegiuicl-izi,aole a,d ogni effet– tivo peneficiio, gTanche o p~ccin·o, che l'Umanità at- BibliotecaGino Bianco tenda a lenimento dei. suo~ dolori, Sii deve però ri– conosc-er-e eh~ l'o.ridinamento borg.he :se, con tutte 1e sue necessità di concorrenza belluina, sotto l'impero della le,gg.e diel mors tua vita mea, è proprio_ esso l'ostacolo che vieta al sentimento di frate,lJanza d•i correre domiinatore per i campi <le.Uavita in,divùdu_ale e c•o 1 1le,ttiva e abbattere le re,sistenz,e <liei11!.,otivi ègoi– sti,ci onide è governata l'.az-io.ne1c1eghuomini e de:i popoli, e unire ,in vincoli .d~ soJi.darietà le forze che oggi si inaspriscono e si consumano nelila mutua implacabile c,p~petiz,ione. La Santa Alleanza è re– taggio indeclinabile '<liel mondo capiitaLiisùico: Deilla quale San:ta AUeanza il cirtato art. 7 legittima una dellle espr,essioni più caratteristiche. È infatti. evidente che, se uno Sta,to vorrà e,ntrare a far parte della Soci.età ,delle Nazioni, dovrà sotto,po-rre i;l suo or:dinamenlo interno al giudiz.io dell'Assemblea dei ' Delegali; e quesLa potrà imporre, come corndizioJ1e diell'Q:ceietlazi,on-e, la riforma del ,s•i:sLernapofatico o finam.ia •ni-oo do,ganaJe, la ri,duzione diel,l,eforz,e mi– li-Larì o la mutazione idìel m01dioin cui ,esis,e sono r,e– clutate e oncliiflatepre•sso quello Stato. H che sarebbe ottima cosa, s-e consentisse la reciprocità: si attue– rebbe così. un mutuo influsso nell.a vita diei vari po– poli, che preparerebbe fra loro una progressiva fu– sione. Ma ;invece il metodo sanc-ito dall'art. 7 in tanto ha valrore, i111 quanto e•fiducliela reòproàtà e permette di regolar.e, seicondo una norma stabilita d:alla volontà di pochi Stati, la viita e lo sviluppo dli tutti quei popo1i che non vorranno essere, posti al bando d:eUa Sooietà delle Nazioni. L'art. 8 sanzi•ona sin d'ora ogni arbitraria :;i,ppli– cazione ,die1il',àrti,cofopre-ceidente. Nell' oridinare la riduZiione de-gli .armamenti, di,chiara infatti dii voler rì,conosce-re l,e esigenze della sicurezza nazionale e quelJe ,cùer,ivanùi dalra,dempimento di obblighi inter– nazionali, in r,efaz,ione sopratutto con Ja posizione geografica e con le partii.colari circostanze di ogini Paes·e. Ed è i1lCons.iglio esecutivo, formato• cLa,i rap– prescntan~i diegh Stati Uniti, d.e-ll'Inghill,erra, del.la Francia, deJI'Italia e ,de-1Giappone e di altri quattro Sta•~i:deJ,egati ,d!a;Jl' A9semblea, che stab~ilisce i l.i:miiti in cui le forz,e dii ogni Stato aderente alla Soòeità ,delle Nazioni ,dovranno essere ridotte, ed è lo ste,sso Consiglio ,che può cqnsentire a qualche Stato di sor-. passare i Limiti stabiliti. . ' La Fraincia mira aid accaparrare sin d'ora, a pro– prio vantaggio, .l'interpretazione (che de,l resto ~ la soila l,eg.ittima) ,dell'art. 8 e lo fa per bocca d1 'Léon Bourge•o•i·s,l'esponente politico e parlamentare · de,lla filo,sofia -della solidarietà, il più fervido ap.o– •srto,lofranoes,e de1la Secietà delle Naz·ioni. Il presi– dente Widson - dice la Firanciia uflkiale - ha e-gli ste'SSo dìi,chiarato che la Francia ha il suo confine orientale sulla lir1e.a che sepa-ra la c.iviltà dall.a bar– barie· e i fatti hanno idimost,rato che la ba,rbari•e avrebbe· •sopraffatto la civ!i1ltà,pr:ima c~10in so·e:cooso ,di queeta giungessero le forze 111gles1e americane, . se la Francia non ne aveisse per lungo tiempo soste– nuto da soJa l•a idifosa. È interesse quindi, non della Frarucia, ma dell'Europa, del mondo, della c,iviltà, ,u,ella pace, che la Francia siia armata saMamente, dato che (soggiunge il Temps) il s_istema della p~,ce u11-iversal,enon può nè deve cons1,stere neil lasciar strito!lare uno o due popoli, mentre g1i· altri si pre- pareranno a combattere. . . . . . Non c'è hi,so.ano di ,dire ,che, per cons1m11ies1g,enze aeo<>Tafiche l'In!rhilterra affermerà iil -suo diritto a o □ ' ~ . d mantenere integra, o qua,s,i, la s~a marm~ ,a guerra, la cui efficienza (come è stato ripetuto più volte) ha perme9so aH'Intesa di mantenere _i,l dominio deHe vi-e dei mari e. perciò di avere d'all' Ame'f'i,ca v.ettov~– o-Jie e muni7Jio.nie .poi anche il concorso dehle cent1- ~aia di miglia;ia. di soldati, il cui intervento ha dle- •
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