Critica Sociale - anno XXIX - n. 5 - 1-15 marzo 1919
58 CRitJ,CASOCIALE il proposito di sfoliare le città agricole meri,clionalii, z,ion~ di scuole profess!Ìonali, di asili infantili, di ritiene che il provv,edimento propo~to debba se- corsi temporanei d.i conferenze agrarie e cli cultura guire o megli_o acco~pagr_1are la costi~uzione diella popolare, ecc. . . piccola proprietà colt1vat1'1ce, non mai precederla. ·orbene, le affittanze, collettive r,eggiane. a condu- Gravissime senza dubbio sono le difficoltà pratiche zi_one divisa, la cui pro,duziohe totale si aggira di un'impresa che non ha prece,cLenti in italia e che intorno alle 400 mila lire con salari che raggiungono solo in tempi di grandi rivolgimenti politici è stato le 170..000 lir,e, calcolando a 300 lire il salario assor– possibile realizzare a prezzo di ingiustizie e ,di vio- bito ·per ettaro da ,quelle terre, costituiscono una lenze. Noi abbiamo però una forza di cui nessuno delle· organizza2,ioni migliori. Maggiore è qui la coe– Stato ha finora potuto •disporr,e, il 1:..ispannio degli sion.e fra le masse lavoratrtici, maggiore la cosci·enza emigranti, che può rite11ters,i ammonti a 350' ,milioni <liella trasformazione dei valorri personali cui le Coo– annui per le sole regioni dell'Inchiesta. È un gran- perative agricole hari dato luogo. Ess,e assolvono de signore questo nuovo venuto: sperperi pure, gran indubbiamente il còmpito di lenire la dis@ccupazi0ne, parte dell'immensa vendita, ne depositi pure' alle dimostrando la maturità del bracciantato ad assu- Gasse di risparmio, ,ma basterà che ne dedichi una mere l'impresa agri,cola e la sua attitud·ine a val·ersi piccola parte all'a,cquisto e alla bonifica della. terra d:i tutti i mezzi che la tecnica moderna pone a dispo- per cambiare la fisonomia economica e n}orale <lei sizione ·dei campi. Sono, invero, fra l,e .pfiime a in- Mezzogiorno ». trodurre gli appar,ecchj dii aratura m:eccanica, e tutte Da, quanto siamo venuti esponendo della Inchiesta ·, le rnac~hme agrarie funzionano nelle loro azi,endie. p_arl~mentare, si possono tr-arre le seguenti. dedu- Mettono a coltura Lerre qua,si abban:don,ate; tr:asfor- z10111: . mai1.o Le ,coltivaz.ioni là ove nessuno ha mai tentato 1 ° che sulla aristocrazia della n ascita o 'cll eloen- , di farlo e, costituite le. prime riserve, gareggiano · so, sui nuovi arricchiti, come sulla borghes.ia fon- con gli imprenditori privati per ·ottenere la terra da çiaria, per ess·ere o assenteisti, o re trivi, od o berati coltivare, ri,cavand·one notevoli profitti. Esempi tipici di debiti, o manca-nti d'i capitali e di capacità tecni- le Co operative di Fabbrico e di Santa Vittoria, la che, non si può far alcu n conto, c ome classi - tolte qua.le .ultima, acquistando nel· 1911 un teni.ment0 ~-i akune poche eccezioni individua.li - per 'iniziare e ettari 3 45.96 per L. 774.422, mostrò· come, con la condurre innanzi una trasformazio ne della tecnica tenacia e con lò spirito di iniziativa, non le manchi agricola; , la fod:e nell'avv enire. · 2° che il proletariato rurale è male alloggi•ato, Anche nel.le Cooperative, agricol,e per conduzione male e insuffici.entemente nutrito, rozzo, analfabeta, . i terr·e ni dlel Ravennate, iar.ghissimo è l'impiego di abbandon ato ancora moralmente ai propri 'istinti, macchine ed attrezzi, e l'uso di concimi chimici. ma è aff a.ma ,to di terra e, nei sUoi elementi più sani . In provincia cti P~rma il primo ·esperimento di e più fo rbi, d i istruzione; • cooperazione agricola è dovuto aJ}a. « Ca.sa del po- 30 che la massa degli emigranli rimpatriatj co- polo di Borgo S. Donnino>>, che si p,ropose I ut'l • stituisce un complesso cli energie sane, cap_aci, vigo- · r.eparto di ·produzione per i pro1)rì ·soci. Da notare rose; che i prodotti ,cl.elp.iccolo fondo venffero in un de- 40 .che la pi.ccola propri,età, iT1·cui uni.ca.mente cehnio quasi triplicati e che, 1:nentr,e il privato a.ffit- · fonda le sue sp,eranz,c :il Hdator,e,. è ,tj.iffic'ile a co- tnario .manbeneva,.a stento una _sola famiglia di con-. stituirsi ,e anche più difficile a con$ervarsi. · · .tadin.i, la Cooperativa vi rùantien,e oggi tre fainigli,e . in molto migliori condiziorui. È al:tresì opportuno ril,evare che, alla scadenza ·del contratto, il canone di affitto venne ra,d,doppiato e .cli.e il valore del fondo è molto aumentato, graziç alla razfonale coltivazione. 3. - Le nuove formè di organizzazione. del favoro agrario. · Quelle particolari forme cli cooperazione di lavoro nell'agricoltura, che ,dalla natura dèl loro contratto generalmente hanno nome di affitta,nz,e collettive, costituiscono una peculiarità dell'Italia e gi à, in di– verse regioni e in coltur,e diverse, di,e:clero risulta.ti · notevoli. , La ,origine e la struttura. loro essendo già n,ota. ai nostri lettOri, e.i limitiamo a.·d espone que:i risult 9 ti attingendo adl uno studio pùbbJi.c ato da} l'Ìstituto In– ternazionale u.i agricoltura (1). N otia.mo solo che le _affittanze· coHettive ·a conduzione unita sono preva– . lentemente d'inspirazione socialista e quelle a condu- zione divisa di inspirazione cattolica,· tranne in Si– cilia, ove le affittanze, sì catto1iche che socialiste~ sono tutte a ,conduzione ·divisa e che, oltre alla con– <l'uzione delle terre, l 1 e affittanze collettive sogliono. esercitare qualche altra funzione compl,ementare a vantaggio dei soci, come acquisti e vendite· collet- - tive, ~s,er,cizio di ma_cclìine agricole, caseificio, assi– curazione. mutua ,del bestiame, ed esercizio del· cre– ,dito agrario, sia quali enti intermediari degli Istituti . cui è affi,d:ato p,er legge l'esercizio del credito stJesso sia f~!lzionando da . Casse autonome di depositi ~ pre~tlt1. · · E <the infine, oltre all'azione econo.mica, le affit– .tànz·e collet tive svol gono un'azione più o meno intm– sa. d'indole mora.le a favore dèi soci, còn l'istitu- . (1) Le.af'{ittqnz~ collettive jn "Bollettino. mensile deUe istitu;ioni economiphe e sociali", Maggio 1918, pag. 385 e agosto 1918, pag. ··639. BibliotecaGino Bianco Altra fiorente affittanza coUe-trtiva è quella di Ra.~ va,dese, che ebbe nel 1913 ,due fond,i in affitto e « sanò la piaga della ,d1soccupazione » .assicurando lavoro è6ntinuo e rXmune.ratiivo a circa trenta famiglie. « La nostra più. g:ran,die sodclisfaz:i:on.e - si· l,egge· nel[a Relazione del Consiglio cliirettivo sull'esercizio 1917 --'- è di aver saputo •vine.ere le gravi difficoltà create· ,d:alla guerra, riusQendQ, mercè l'aus1lio infaticabile delle nostre d'onne ~ ,dei: nostri fanciulli,· eh.e ·banno ', diegnarriente sostitùito nel lavoro i comp_agni in ser– vizio militare; a coltivar•e .in - modo èncomia.bil,e i fondi »., Qti.esti oggi producon9 circa il. triplo ch,e non prima della costituzione dié'Ù'affiUanza coJLettiva, viv,endo su di essi ben ventotto famjghe, con un sa– lario molto superiòre alla tarif(a vigente, mentre prima ne vivevano. malamente appena cinque; il proprietario, che prima riceveva circà Lire 35 <li af– fitto per biolca, ne p~r:cepise,e ,:più di 65. Oon,de .la prova •che· la, cooperazione agricola., - « oltre miglio– rare considér:evolmente le condizioni ec on0mic he dei lavoratori della terra -e.imiare l_apiaga del.la, disoc– el1lpazione, aVLmenJta la reudita dei pr, @p.rieta rle l,a produzione dei campi». . Nella stessa provin,cia. ,d~ Parma; la Cooperativa r1gricola di Sissa, ch,e bavara 359 biolche. (1), « ot– te nne q1 ;1i.~tali5 ,di trumento per ogni· biolea, melilfire i pr.iva.ti non riusciv:aifiO ru ·o·tte11il.erne ·4 ~> .e prod,ussei, (1) Una,bioÌc.a parmense si •considei;a, apprqssimativamente,' pari a 1 / 8 di ettaro i i:na in ,realtà ·oooorrono. bioloi1,e 3 1/ 4 per formar11 un ett&I'O, · ,' . . · . . , ·. , , , .. ' . ,
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