Critica Sociale - anno XXIX - n.3 - 1-15 febbraio 1919

Cl\ltlCA SOCIALE no: la vera Felicetta è qui I). Ma poi.chè; come- di-. cono, qualche volita, ii 1 nostri amici i,nglesi, J.e parol-e sono il ma,nri:coper cui si pr,endono le ,cose, non sar~ vruno il soff el'marsi un -i.stante ain,che su le p.ariole. ·· Ed lflinzi,tutto: fu, o ·non· fu, ,soc:ial.iista Giusepp·e M.az– zini? Se per socialiismo .s'in-tende aispi,razi,on.e uni.;runiitai.r:i.a a.. 11.a redenzione _de.Ha cl.asse op,el'lai,a, degli «,uomini del Lavoro» - corri,e egi,i .Ji chiamava ~ ce.rtd che sì: _; Giuseppe Mazzi.n,i fu sooiiali,sta.. P,ochi uomini mira– rono a taile mèta com altrettale purezza di ,serutimen-ti, con ,rultrettanta cos.ta.111.za di fede. E, sen11a che mi si tacci di immodestia,, mi sia permesso di xicordare che rulliaoon,oooen,zia, che oserei idÌlre sci·entifi,oa p-eit,chè ba– sata su p,rec.i.s:a -docu!I_!_entazione e scevra di intenti meramente apologeti-ci, cl~! pensiwo - anche sociale .. - ài Giuseppe M,azzi,Il!i,, quat.cuno fJ·a noi s,o.c:iai!Lsti h.a a,pportato-quailche maggior ,oonrtributo che :non i su.oi fedeli seguaci., ii quali, per verità, dopo Aurelio Saffi, e f.atte poche ,eocezioai, n,on _h,ainno a;r.r:icchito J,a let– tel'laitur:a mazzi,n,i..8'na. cli ,t:ropp1 ù.oteivo,li Lav01r:i. Mà se Giuseppe Mazziini mirò, con lia_sua fède, oon la sua buona fede di aposztolo (e in,o,nvi è ,nU1lladi men che ,riveren,te in que.ste 'p,arole) a cotesta mèta dclùa reidetnzione i 1 ntegl'ale - e oioè .a,nche economi.e.a. -,– del popolo, e ver,so-tale mèta in,dirizzò i•l .suo sùstem;i_ sQciàle - ,e, pe-r questo, può ,e de-ve Ì!I pensier.o di lui inserirsi ,niella storna del soci•aliismo - io forma.mente . ritengo che da quel mov~me.rito moderno, -i,1 quaile oggi, e· nioin da oggi soltainito, si deis.ignia con q.uesta paro1J.a: socialismo, rimang,a cliis,ti,nto ed ap,partaito il_ metodo, co1n ieu:i il Mazzini -ed i ,suo,i_più rece.nbì s-e– guad .vor.rebbéro impost.are J1a questiOJne s·ocia+e. Perchè · non basta prop,om&i un fine, ed à quel,Io mimaire ,con i,ndomita costanza, .che è cc la vil,tù vera»; non basta .av.ere un progF,;:tmma di ri-costru11ione so– oiaJe: ma })'i,sognratrov,are J,a stmda per raggiungere quel fine, per aittuare ·que.l programma. Di·rò, oozi, di più: pur noin ~erdeindo di vista la mèba - I.a guaii-e, .se ha da esse.re -la -em8llllcipazfo1ne <e dal g,iogo de.I_ salario >J, · cc l'unione del capitale e del lavoro nelle stesse mani», è, p1,ec-i..samen1te,c·omune al M.azzi,ni ed .a -tutti i i.s,oc:i.ali1s'tii - i più .li,bemi e s-p:r.egiuclica,ti re– uisfrmismi so010 ammessi, fria g.li ,stessi s,o-ciiaHst,i,per qua.nito si rife,ri.S1ceal .cli,segcnodella nuova .sociiet.à so– ciali.sta. Fu, se -non erro, Edoardo BernsLein, u.n·o dei m~gliol'li oono..sc,ilt&i del mar.xi ,smo ed i"nsi,eme lii più forte, reuisionlsta, oggi. mHi,tante (per la -dig.ni, tà della ,corrente che in foi. s 'impe-r.sona) nelle .ardi-te file dei soci.alis-ti indipendenti, U quaile di,sse, unia voi ba; il fine è nulla, il movimento è · tutto. Concetto, se si vuole, esa.gèrlat.o neHa conic.iis ,ione--sempli.ciis.ta deJ.J:a fra3e, ma,, come espre,s,sione di t_enclen-za,,<;.ign.i,fìca,t,ivo e giuistissiimo. , Ol'ta, ,se in,e! fìne-s•ocwlismo o peinsfo,r·o sociale maz– z1niano conco1·dano, doyei inv~ce, òi.scordiaino è pre– ,ci~mente nel 1 l,a vi,a, -nel meitodo, nel mov.imon:to. E se guelfo, il fi,n,e, è q.ua, lcosu meg.lio di nuLl,a, .c-etrto è p&rò -che questo, il movimeruLo, è, s.e non tutto, (JllMi -tnt.t<>... il socialismo; ,come oggi comunemen,te lo ·s'intende. Il qual·e - anche .a pre.s,cinderc e dai suoi progirammi di tras.-formazion,e economka (che possono avere punti di contatto col mazzi-manismo), e d~llo spirito tutto umooisti-co che Jo .pervade (bèn diverso drulla i.spiraz.i®.e réligi,osa mazzi1n~l8Jnia, deUa quale non pochi odiierni repuhblièan•i fant00 volen.ti• eri ,a meno), " -ònilla eon,eez1 ;o.ne fond.amentale del mate- 1:·ialisrno storico (il quale n.on _può certo confondersi,, se non per menti fil.osofiéameinte ,digiooe, ooo quel m8Jteriiali,smo p,seudo-filosofico combattuto dai! Mazzini, ma è, pe.rò, toto coelo differente da:!' motivo food.a– mcnital-e del!J-a com-eiezione rnazz-iniiaoo) - il moderno socialiismo, di.e.o, totalmente s'imperni.a su l'organiz– zazione aut01niom,a e d•i.sitinta del proletariiato e su Jia lotta di, ,classi, adottaiba come cànone di ~nterp-reta– zi.one -&tori~ e - oiò che, politicamente, è più essoo– zì,ale - come strume~;to dii .azione p,ratfoa. Orbene: è vero che i.I M.azzi.ni scriveva,, fin dail 1840, rivolgendosi agli, operai iltalfani: e\ Non vi sono 1~imed1 per chi noo .s'aiuta. Perchè mai de clia:&Si educate prov– vederebbero ai vostri g.uai,- quando voi neppur li esprimete? I gr8Jndi cangi;amen-ti h.ainn-0 luogo sola– _mente qu.a,n,closono iaperbamente de&iidera,ti. E ·voi non -avete diritto u,Jcur10 .a mighoramenti, finchè state. i•netl't,i .... »; e poi ,run,cora, nel 1858: « Il pop oI.o fu de– luso finora e per og,ni dove in Europa, perohè segul l'impulso_ deiille .a,ltrte classi: preceda e ia-gi.s,casimul– t8Jneamem1te -per ,~mpulso propri.o, e otterrà. L'orga– nizzazi01ne degli uomini -del lavoro trasdnerà la solu– zione del problema economico più assai che non tutti i sistemi iden:ti .anzi ifx3Jtto JJ. Ma è pur vero che il Mazzini, malgrado tali. es,press~oni tanto ·sig.nifioaitive, che _sembr'8!I'ebbero scritt-e da chi· aveSlse aooet.tato J,a t,att.ica del.la ilotta di olais.si ., fu a' questa, per coeremza logi-c:a -cl.ella ,sua <lottrin.a, per -r.agi-onì nazionia,li, per naturale reazione alle man,ifestazfon,i spesso iJncom– post:e -ed ail.1-e 'asserzioni troppo crude di alt.re scuole, cl:ec.i,sameniteavverso. Fiinchè il soclali,smo era e.e 8!spi– r.azi,ooe più che ,sìstema », U Mazzim.i (nel 1850) ,lo ohi.a– mava << santa tendenza JJ. Quando il ,soci,aJi,smo i.Si m1se, risolut.ameint.e, sul terreno della lot.ta di classi, so,s,ti– luendo Ì'1 vecchio comullii,smo, che .aveva rapp·reserutailo il movi,memto operaio d-i fronte .ai movimenti soci.a– list:i v.agame.n-t.e umam-itari e sol~dar.istici, il Mazzi 1 ni gli .s-i oppose ,co,n deci.s•a fermezza: 5i. eviti - egli ,s,orive ad u:n ami,c,o f:ra- il 1854 ed il '55 - 'il nome di soci.ahsmo, che suona ft1ruesto; si eviti - ripete .aa un .altro amico nel 1866 -- quel ,n,ome e.e che per consenso di tutt:i ha un val-ore di s•is-tema o di sistemi, che ciànnio urua isolu_zione faJ.sa dol. problema e - son i•o che sot.tolineo - allarmr1 tutta una classe 11u– merosissir7!,asenza pro D. - Si può arzi·gogolare· finchè si vuole; ma, qu8Jnido si iiconosca (ed è ·dovere di buona fede Ìll r,iioonoscere) che- il moderno moyimenito soci,aili,sta si -identifica con l'organizzazi,on,e del proleta.riaito come clia.sse a sè, i.n lotta c001 Je .ailtre classi pe'I" raggiungere il fine delila ·propriia ema,nci 1 pazi,one, ,non ,e 'e, pe.rchè 1110nci può es.sere,· ci,tazi:one od i,nterpretazione ded pen,c;iero maz– z,fa1,i.ano che v.alga ,a ,d ,istrugge.re I.a <liinost.razicme, che il So .ilvèmi.ni ,ed io· abbi.amo ,daita e che, per quanto so, 1non è ,staita finoro confut.ata: ess.ore i.I mazzini,a– ni,smo, appU1n1toperchè ,s 1 ist_ema soOidia.r.istiico ,racl-ic.al– mente div•e.rso d,al sooi,alismo cosi inteso. Tutto ciò non ha un mero val,ore storico, ma s'im– piingua, -d,i,rei, <li un contenuto poJ.i,tko tutto aittu.8Jle. Non si tr.att.a soltanto di. vedere se i,l pensiero del M,a,zzini fosse, o in.cm fo9se, 60cialfata. E neppure .di u,na questione di nomenolatu:ra: entro quali limiti debba mantenersi una dottr,ina sociale per pot,er es– sere qualificata sociaEsta. Si tratta di oen altro, di ben più importoot_e: di una questione di oongruenza d'i mezzi a fine, ,che è i-I vero problema po,li-tico. E oi,oè di d~scut.ere quaili siaino- i mezzi adeguai i per rag- ..

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