Critica Sociale - anno XXIX - n.3 - 1-15 febbraio 1919
# 28 CRITICASOCIALE .di fes,Lae - nei giorrui di, .lavoro - vengono, cofille già n~tammo, a,ccùratamente custod,iiti ne.lla naftalin,a. « H Je<ttore generalizzi.. La questioore di metod,o è tutta qui. Apparenza: o s,osibanzia,.Cpise o p.a,role ». Repubblica o CostiLuei:ite, è semp_re la i:dentica questione che sorge e risorg,e. Ve.diamo di porla un'altra volta in termini chiari. * Dico che la Costituente, quale oggi si 'drappella da tanti socialisti e più ancora, il che è pÌntomati.co, ,da tanti antisocialisti - non, per verità, •dalla Di– rezione del Partito, che sembra anzi vi rilutti - racchiude in sè un, altro equivoco dii grosso calibro, destinato, come tutti gli equivoci, a ,cLisorientar,e proletariato e· Partito: a farli - ,direbbe Claudio Treves - « brancolare a tastoni tra le ide,e più di– « sparaite, invano cer_cando un ~~dirizzo ~oerente »: lnfalti, o la Costituente - m quest ora precisa della storia italiana ; poichè questioni . d~ . questo genere, .da uomini politici, non· si considerano mai sub specie aeternitatis e fuori di quel dato ambiente - significa soltanto una nuova Camera,· eletta a suffrag,io universale maschile (e, se fosse, a suffragio anche femminile, agli effetti di cui ci occupiamo sar,ebbe, pel momento, assai p.eggio) per rivedere qualche punto dello Statuto del Hegno : poniamo, l'estensione del voto alle donne, l'autoconvocazione ,d!elParlamento, la riforma ·o l'abolizione ,del ~enato (l'abolizione megLio ,della riforma, perchè questa, coll'introduzione totale o parziale ,del principio elet– Livo, rinvigorirebbe l'istituto in senso reazionario, mentre oggi,1 così com'è, per la sua co1n.posiùone staLùtaria e tradiziona1e e pel cong,egno pro.dig.ioso delle sempre possibili infornate, dipende interamente. <lal Governo, ossia ,dalla Camerà, ossia - lo con– senta l'amico Tr,eves - ancora <la1 suffragio uni– versale ... se questo sappia volere ·e farsi val~r:e): · o, ,dunque, si tratta soltanto ,di una riforma statu– taria di dettaglio, come se ne son fatte gi•à tante' per legge -e senz.a legge·; e allora cl1,.e .bisogno c'è d'i chiamarla « Costituente », essendlo pacifico - an– che per Claudio Treves - ·che questi «-poterj costi-– lucnt i progr essivi» la Camera già li possie,de: e, ad o!:nti mo.do, li possiede. il Paese, che li esercita - se vuole eserc itarli - nelle ordinarie prove elettorali ? Le quali, ove fossero a largo scrutinio con rappre- 8ent.anza proporzionale (per le quali cose può ·ba– stare u n volgarissimo d:isegno ,d;ilegg,e, che· la pub– blri.ca opinione fortemente assista), rispecchie,reb– bero ·a nche meglio tutte le sue volontà ? E' se, neHe elezioni ordinarie, il Paese _que[ poteri ·non vuole o non sa esercitarli, per qual mira,colo ne. CÙÌVierfà capace e volente, quando alle elezioni si muti nome e si chiamino « el~zioni per la Costituente » ? Certo, una Costituente così. intesa non porrebbe a repentaglio le sorti <l:ell'istituto monarcrnco. Dico ·di più: secondo ogni probabilità, lo raff orz.erebbe. Nell'Italia militarmente vittoriosa, una C9stituente., chiamiamola così, pa,eiificae bo naria ; consentita <lal Governo. e da,i partiti, non' pr ,e.ce ,duta ,cl.a abdica– zione o da rivoluzione, non. conq uistat a -dallà violenza .della piazza, in condizioni cioè ,cùiametralmente anti– tetiche a quelle che ,determinarono il crollo delle autocrazie nei Paesi della ,cl:isfatta, ci darebbe ·_ v'è chi osa dubitarne? costui alzi la .mano! - la r 1 iconsacrazion_e plebiscitaria, per ovazi.one p,iuttosto che per discussioni, del Monarcato f el<ic.ementese , anche debolmente regnante (!a dominazione vera -· insegnavano un tempo i socialisti -- è nello strapo– tere economico. della classe dirigente, al quale le superstruttur,e politiche sono ,duttile involucro e ac– e.ii.dentale ,strumento), e to gliere bbe a.i sopFavv'ìssuti Mirabelli l'ultimo ··pvetesto p.er la loro noiosa ~ or:. BibliotecaGin-oBianco • t niai abbandonata chÌcane su la legittimità e, la por– tata giuridica dei p1ebisci~i.. :. Questo è_ così int~– tivo, ,che si afferma, non si dimostra. E ,10 non fo 11 torto, nonchè a Claudio Treves e alla Confedera- ,zione .del Lavoro, neppure ai repubblicani i più Il!O·· narchizzati d'Italia, di attribuir loro un così aut8- canz.onatorio intendimento. · .Oppure - altro corno, e più ser1o, del di,lem– ma --, la Costituente, ch'essi invocano, è preordii– nata a un sovvertimento politico più profond•o ; a darci almeno un. mozzicone di repubblica. È una Costituente, la cui preparazione e propaganda d1eve essere, per cl!efinizione, irriped'ita dal Governo mo– narchico - la si in'sc,enerebbe probabilrri.ente a que– sto scopo - e insistere ·per la quale significher,ebbe chiamare il popolo in piazza, alla insm_:rezione, alle gloriose - ma ahimè, un po 7 forse tecnic.amente rnrpassate - barricate cùel buon tempo antico. (Escludo una terza ed' oltraggiosa ipotesi: che la , tosbtuente sia proposta sotto il prim_o aspetto, nella vaga previsione che la forza ,delle cose, la-pass,ione popolare sovveccit'a,ta, la travolga, quasi noi nol1mti, nella forma insurrezionàle - tendendo cosi un tra- nello al proletariato e a noi stessi). . E allora io. non ,d:irò, qui, se sia questo ufi buono - e serio o un cattivo. e buffonesco programma : d,ico ch'esso sta in contraddizione flagrante coll'Ordine del ,g~o,rno che abbò.amo votato a Milano, che Tre– ves asseriva costituire la tessera. ,della sua propa~ gan.cla: il quale, fra gl.i altri, contiene questo comma, l'.he qui convien riprodurre: « Comsideo::ato chie, nel pir.ese,Illte momento sitoll"Ì!co, g,:ria.vido ,di tuirbameintii che sar,a11mo ·I 'effeit.to inevilba– billiedel de,m.aigog,is1rr1,0, borghese e· del.I 'impo'Ve.r!imel[l,to g.eneir.ale p-riodotti, -dalJILa,' gueiN>a, che f.u v,antaita - e non dai isocii,a,lri,stfi - profoordiameirnterivo1luzfo1Illa:ri1a; e ,sopra•butJto :niei p,aesi in 1cui n.on .avvenm~ che la di– .sfa,Lbam~litare, p,rro,ducendo i.I crollo <l,i ll!lli? auto.waziia e "ii fallimemfo d,eJ.le cilasiSlirespolllis.abiil.i rl,eiHaguerr.a, impo1m.es ,se1aiii1s·ociiaLisii11':ais.sll/Il,z'i.on.e, anche. p!l'erna- · tu,ra, ,del potere p.ohti,c;o ( 1 chre, :a;dogmi modo,' eiS!Si niOln potranno .eiseirciba-rè· se n,on ,con la gradualiità -e• cq.n tutte le br.ans,a:zi·o1ni ·imposte ·d,al g:r,ado di :impeirfeittia • I evoluzione eiCJOIIlOilllica delle p,o,po,Iaz.io1ni) ; uin teiilita- .ti'vo~di r-ivo,luxio1Ilie 'vi.oloota, àinche ise l 1a,rv.aitos,otto ba ·rnas·chema'di un, ,sempLi1ce -,s,ci.cipeTo gem,er:a'ie, 'lil,OD p·@– tr.ebbe g.eneriaire altri :eff,etti se. noo: o lo schiaccia- . mento• sanguinoso, 'della rivolta con_ tutti· i dilsiastr~si .effetti '.ct:iun.a p,ewdmraiillte Jegittimata reaz;i,0111•e po 1 lii– ti'r,a, a ,cui_ai111che i1l1SemP'liice 8.ìrunun,cii.o di U/Il taile p'ro– grammia d,i1S,ch{1,1déi ,ed agievo1lia la viia; oppure -'- nei1lra mig!i.o,re iip.ortesi- un mutamento puramente formale e sup,erficiale della, struttura politica; e che j:>,érciò l',assumeirne ,l 1 a pa.'te,r,ni,tà,o ,comanque il sec.onrdiatclo, dra_parte ,del p.rolebarviato s.ooiia,liista - nella assoluta i,nipo&Sii-btt.iità ,iin_cui ,eisso, i,n ogrrii ~so, si troverebbe, non,chè dii. co:nidurJ.oa v;i,ttoriiios.e, funa:li;tà socii,a;liisté, m.a a1111che sotbain,todii ,as~,i.1c•1J1.r.a:r'e fo .sus-si.Js,tepzie aililia ,popo– ,1a,z,iolìlie e ,a se .srtesso - !lllO!ll farebbe ,se no11 sa ,nz.io – n,are l'opinio:Ilie dellia immatu:r,iità e pens,i,no dèiHa 1rne- . pair.abile in,oopa,cii,tàdeT ~oc:i,a1}1i.tsmo a rre:ggere, la so.: c:ietà, pirrovoc.aindo a hreve ilntervall~ la rirvoJ'ta cointr,o di sè di tutti gLi ordii.111i ,di ciitt,adi11i comtn,cmdo daiia•~ d.ass~ più ,bi,s~~i:l,ooo.., e quiJndi U ritorno più- saldo d~lla tira·nnidt b0rg'hese; più a:a,c.ora, avil,':ebbep,e,r effre<ttod,i eson.çrare z.e .class_ied i ceti, che uòllero la guerra, dal.la terribile responsa.biljtà' delle stie f~tali e prevedu te con seguenze, riversand@l~ sul. Partito Socia– lista, ohe ,,n,efu .e deve rim~•I'l 1 e,mre assolutam.ootè im– mUlli~-i -~•~e 1 1:a,evi,~~n:tep,ro~.eonsiicme di- ailitri piarti,ti.,
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