Critica Sociale - anno XXIX - n. 1 - 1-15 gennaio 1919
CRITICA SOCIALE cioè .con spil'ito dt ~~Lorità e di ·ditt-~;t~1ra,spi:e,g~ando le m~sse ~ pred'~c.and_o l'infalliqilitf dei veggenti, diel– le élites rivoluznmaric, e considerando l'umanità co– me l a materia del destino, su cui i nuovi domlnatori fa.ra! lno se1:1tt~e ~ l' ~utorità modellatri~e -del prop,rio pol lice. Chi s1 illude confonden<lo rivolta e· rivolu– zion~, è cos_tcetto _ancora a fare ·appello, c'ome· gli ..stessi fautori della guerra, alle arti adescatrici detla 11Iusione ;· è costretto a far •intravv;ed,er,e sicura la r~aliziazi?ne di tutta la giustizia sognata, <lel so– ciahsm_o u~ t~tp,_ perch~ soltanto tale speranza com-. pensa 11 sasrihcio, così come per gli altri la stessa sp,eranza era sicura nel hottiflo ,della vittoria ; è C?stretto a ,insegna•r~ l'utopia che il p9Lere politico v10len~e~ente conqmsta-to hasta per 'il proletariato a sostituire le necessarie trasformazioni nell'intrin– seco della costitùzione econo~ica, quasi non stesse davanti l'e~mpio solenne e •tragico •della- ste ssa guerra. a dimostrare che il potere p·olitico <l.ei Go,– v~rm no~ basta da_ sè a ·nutrir~ i popoli-, a tener v:iva la vita: ~•cono!luca,- C(Uando. Il comp1esso giuoco della produzione, della c1rcolaz10n,e e dei cambi d,ei prodotti è impooìto dalla violenza ;· è costretto a cons}d'erare il socialisn10 come un fatto particolare: contmgente nel. tempo e nello spazio, cioè a rinne– . gare la sua univ,e rsalità substanzìale ; infine è co– stretto a snaturo.re il socialismo con concetti ché gli . sono totalmente è tirog·enei. Se noi illfaH,i intendia– mo be~issimo it fenomeno -COI)Ling.ente -della guerra, per c1.p là dove gJi .eserciti furono rot.t.i e dispersi, e i loro tronchi, com~ banchi {li ghiaccio, nuotavano 11nlle onde gelide <le.i1nari nordici, ivi i soldati sp:er– duLi; · famelici., come. i più flagellat~ dalla g'uerra, <lov,evaao essere. i primi ad organiz71ar,e la ~ivolt;i, donde la formnzior-ie dei Comitati rivoluiionar'Ì di operai e soldati; non riusèiamo pierò a combinare nell'astratlo e nel _peFmanente della rivoluzione so– cialista i. <lnc concetti·, poi.che in. socialismo non è posto pifr la catègorja: soldato, tra operaio e-sol– dato essendo l'antit'èsi s·ocialista che è tra produrre e distruggere. E chi• si appella alla. contingenza ,del fatto stesso_ per giustificarlo, nega implic_itai.nente la convienienza che è tra i ~fini ed i modi propri della rivolu-zi@ne sociali~ta,- e corre il rischio <li affidare la gestazione ,della socie-Là~ nuova, a pronunciamenti militari che la sccyiaccierebhero sHbito sotto .il peso -della d'ibtatura armata e la· prevalenza ,cli una casta; Con ciò non si preiendle. negare il valor::e rivolu– zionario_ conlingent,e cliel1a formazione dei Comitati di operai ·e so1dali per l'ar;batlimento -dei Governi ,d1eJ~a guerra e d_ella disfatta; si preLen_de solo con– ~starlo per l'attuazione del programma mas'sirno, per la realizzazione improvvisa del socialismo, se– cond'o si aspettano lè più ingenue menti, stanche della attesa rnes~ianìcn~ Fino alla conquista politica - -del -potere, e per-qìrnnto_ da essa l,egittimamenLe di– ·.pend<.> (e può non essere poca cosa), la sommossa, ch'.e a,dopera le arròi lasciate ai, soldati, può essère . u_tile e f.econda - ma per la p1~esa di _possesso col– fottivistica -clielleforz-e {ii produzione e, sopratutto, per 1a loro messa i.n .esercizìo, il ·colpo di mano m11itare è ,di. certo sterile ~ queJ.le forze·, neIJoro esercizio, non sono g·ià organicamente preparate all'or-d'inamenlo socialista. . · Il perchè il socialismo, eliminando il ,..miracolo ' · della propria. improvvisa e totale realizzazione per l'opera propria ~legli ~vanzi d:ella <lisfatta in furore, diffidando ·della realizzazione massimalist.a che ab– bia per solo prc~uppoeto la volontà delle masse e il dolore esasperato della guerra (quasi che - secon·– do Marx, almeno - sopra la realtà concreta dei. rap– porti tra le class1 la vofon_tà e il sentimento siano stati mai per :prevalere,. fuorchè n..eivasti regni della_ uto-= - pia - garoorosa, un:raa:itaria), il socialismo politico ~ tende ad evitare un esperimento massimalista che, sconfitto per inbempestività ed anacronistica impre– parazione ogg,ettiva delle cose, semine-rebbe -per un secolo la sh-ducia tra le masse sopra ogni conato · di riimovamento proletario. Inv,ece mira a raçco-. glieré in programmi politici, e sociali di realizza– zione sicura,. appunto perchè--parzia-le e limitata· a quei campi d.i -disputa che sono nel possesso eff,~t-:– t1vo degli uomini e .dei partiti, le riforme che deb– bono essenzialmente mettere il proletariato al co- · · verto -dal ritorno <lell~ guerra e _quind'i al coverto dà nuove d.issoluzi9ni nazionalistiche della propria lenta ma vittoriosa tessitura internazionaie. Di qui la ragione <li convogliare l'universale mafoontento e l'universale protesta verso la conquista concreta di_ u9a maggiore potenza politica <lel proletariato, <li una effettiva capacità ,del proletariato a disporre dei - proprì destini ; con che, . implicitamente, è aperta ed è sicura la via alla realizzazione <li tutte le ri..: forme economiche e sociali, che siano obbiettiva– mente mature nella matrice economica della stessa ·società capitalistica - come tutte le assi-curazioni operai,e, le otto ore, il .controllo "operaio sulla fab– brica.... repubblicana, l'espropriazione dei mono– polii industriali e dei latifondi agrari, l'allenamento su vasta scala dell'esercizio cooperativo o sindacale cl-ella proprietà, in concorso con l,e più ardite ini– ziative statali e comunali, mentre, con ·la penetra– zione politica e culturale, tutta la so-cietà si permea dello spiri lo socialistico. Su- queste linee l'intesa in– t-ernazionale proletaria è spedita, servendo cosl alla _politica proletaria nell'interno cli ciascuno Stato, co- me alla politica proletaria interstatale n,ella società ,c~egli Stati .... e su queste lince la rivoha bolscevica •è assorbi La e fecondata dalla rivoluzione sociali'sla. I due metodi, i due mondi -- -clir,emmo quasi _:__ sLanno davanti al socialismo ,italiano. Per un vero privile~io del ,destino, questo (non_altrimenti eh.e per la guerra) è messo in condizione <li non dover de– cide1'C tumultuariarpente sotto i colpi atroci della cltsfatta e i marosi violenti del rigurgito degli eser– citi in rovina, ma rifl.essivamente, ponderando fatti e s-perienz,e. I rappresentanti responsabili raccolti a Bologna hanno espressamente voluto che la grande decisione fosse rimessa alla Costitu~nte proletaria, e non partisse ,dal cenno autoritario -di un Comitato. ·Ah ! la fortuna di poter ess.ere savi ! {li poter di– scutere, ,di avere tempo di persuadere e persuadersi! cli andare tra il proletariato col p.ensiero che illu– mina e la parola che convince. In mezzo a tanto do– lore, a t.anl.a vioJ.enza, a tanta morte, tra cui l'anno nuovo si ava11za, questo è per noi l'unico auspicio buono. ½a ragione, il pènsiero e la libertà contro il terrore, la passione e la violenza. ·È la luce <leUa speranza, è il .sintomo .{!ella salvezza, lra il fitto incombe1'C dei pericoli e', ,deglì. orrori lasciati in _ ere-rlità dalla guerra ! La rivoluzione placa ed as– sorbe la rivolta ; il socialismo placa ed assorbe il bolsc,evismo ; l'emancipazione placa -ed assorbe la dittatura. O nuovo anno, che sorgi cfa] fondo del misLero, anno invocato e temuto <lai popoli- e <lai Governi, quali nuove prove, quali nuovi -doveri tu schiudi d'avanti ai socialisti italiani ! M.a essi sono pronti al lavoro ! Cuubro TRRVEs. Lo spazio - sempre avaramente .... luogotenen– ziale malgrado la fl,ne della guerra e il presagito scarestiarsi della cellulosa, del carbone e def trasporti -· ci· sforza a rinvi(l1·e al prossimo Numer9 il già annunciato Leninismoe Marxismo di ARTURO LABRIOLA. - Veniam petinius.... ·Ma la disputa non perde valore pel " rinvio a quindicina ,., .
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