Critica Sociale - XXVIII - n. 20 - 16-31 ottobre 1918
• ~RITHfA SOCIALE 233 · farebbe un rivoluzionario -=-- ma che bisogna spiegare, lità (perchè lo confondeva · ingenuamente col di– comprendere, vedere com'e·sso risponda a uno stato di· ritto di libertà o di auto-governo) viene in- so– fatto, analizzare quanto in esso. V'i sia di errJ1,to(rea- stanzà ,incontro alla teorica, squisitamente aleman– zione impulsiva, caotica e infeconda alla realtà) e quanto ·nq., <lei Treitschke, che, essendo lo ,Stato la forza vi· sia di fondato (rispondenza logica di un atteggia- organizzata -del diritto, il pièc9lo Stato nazionale, mento a una situazione). che non ha la forza sufficient~ alla propria conser- . -vazione ed al proprio progresso,· <leve finire per Il riformismo, nella sua parte più vitale, non è II!Orto.. cedere ,agli Stati· più .forti. E intuitivo infatti' che il Come morrebbe, se è _lavita, 'cioè l'azione incessante, _buon Dio non .creò tutte le stirpi nazionali neppure multiforme~ perenne, che s'applicà a ogni caso del reale a_ppro"ssimativamenfe uguali .di popolazione, nè di,e– attualè, per .sviscerarne opere -socialiste, verità e fatto, ,de a tutte territorii che bastassero alla soddisfazione conquiste per il proletariato e per l'umanità? Guar- clei bisogni -degli abitanti, Ciò forse perchè il buon diamo l'azione mirabile dei· Comuni nostri, delle èoo- Dio,- avendo fa~to gli uomini ragione.voli, era in <li– perative, di altri ~rgani che, non pur -opera di Croce ritto _,èlipensare che si ac_cordassero fra loro per lo rossa, come fu detto al principio, ma fanno vera e ar- · scambio dei servizi . nella convivenza e sapessero dita-opera di rinnovamento; di ricostruzione sociale, intendersi per creare Stati sufficienti a se stessi, ri- correndo anche, ,quando -fosse il caso, alfa plura– opera che rimarrà, e alla quale si volgono, per istinto lità etnica, a compensare. le singolari deficienze .. se non per coscienza, schiere sempre più larghe di Del resto, Mazzini (ed era Mazzini!. ..) se è stato il cittadini. · paladino delle nazionalità italiana, tedesca, nia- ~ Bisogn·a,-amico Turati, che il rifor-mismo applichi un· giara, .ecc., lo fu soltanto in qu;mto l'unità nazio– po' meglio le prq,prie teorie_ alle in,tern.e battaglie; Im'~ nale bastava a creare lo Stato solido e vasto. :Ma p~ che le tattiche e i metodi mu,t~no.secondo le cir- in og11i,occasione protestò (aon nè voleva sapere, costanze; che le realtà non si· mutano coli' inve_ttiva O per esempio, di un Stato Belga ,da solo, egli pre– col non volere che·fossero, ma col prenderle quali sono feriva uno Stato ,dei Paesi Bassi che comprendess~ il Belgio, l'Olanda, il Lussemburgo) la sua scarsa per condurle alle vie e mète migliori; che le trasfor- simpatia per i cosidetti piccoli Stati, destinati, per .. mazioni si compiono con opera tenace e continua, non la lor0 stessa individuale insufficienza, a cercare di a urti, a strappi, a ri_volte. - allargarsi annettendosi territori i altrui. Donde fo-. Tu sai in quali punti io modesta~ente dissento da miti ~continui <li. guerre, pér le quali, sollecitando te, e in quali, e assai più, io consento: Ma il dissenso, appoggi da Stali maggiori, <li questi diventavano tutto intimo e che tuttavia' io ho creduto utile e l~ale vassalli e, <lelle loro maggiori aspirazioni, zim– portare in pubblico su queste colonné, è poi nel metodo · be!li. S'~gli vede~se gius~o, la miseranda storia 1ei per· far trionfare, entro il Fartifo, .ciò che crediamo il -« hber_at1)) -pqpol~ bal-calll~I, ~on_le loro g~erre in– vero. Tu sei oggi più che ·maì un rivoluzionario del ., t~rnécn~~ le cfuah,_col loro ~1vamp~re, app1ccar?no . . '. . ' J'mcencl10 -del a guerra monchale, dimostra sufficien- rifo:mnsmo, nspetto alle ~terne contese. Occ0rre _che t-,memte a tutti. ltwrchè s'intendé bene ai mazzi-. ti ricordi di essere un riformista} 1 ~ani, in conf/ontò dei' qua'li il Mazzi~i potrebbe G. ZIBORDI, _ p11:rdire quel che diceva Marx .di certi marxisti: ==========~=======~==~ « lo no n s·or-10 marxista>). Tutto ques.to -di~corso viei:i,e ~ dire che _il _fi~e del-la g uerra mo nd1al~ _non è' 1~tn_onfo ~el. prm~tPI<? _ di nàzionalità; che gh 1rred-ent1sm1,ecç1tati e a1zzat1 dai gr-andi Stati bel_ligeranti, n~m sono affa~to la r:;icrion,d'essere cli questa guerra immane; che 1 •~on-:- Da molte parti si bat,te in breccia il prii1cipio di cl~nati « sacri egoismi» non furono che spedient1 nazionalilà, o almeno il principio dello Stato nazio- .consci O inconsci -di un'opera più vasta, nella quale nale. In questa campagna si <listinguono gli scrit- 'froveranno inattesa sepoltura; che la- guerra vuol tori inglesL ,« Uno Stat~ può, nel corso de~ te~po. uccidere in germe tutte le gue_rre, e:oercendo le m– ...:...scrive Lor<l Acton - produrre una na.z10nahtà; divic-l.ualità nazionali che tengono v1v.e Ie guerre e ma che una .nazionalità debba costi'tuire uno Stato, contemporaneamente d_isfa?e.ndo_ l~- econo~ie_ nazi~– è contrario alla natu:ra della' civiltà moder:na, >>.Qui· n.ali formate da sn1pp1 pr1V1leg1at1p rotetti ,. 1 qual_1, _ si -capisce- che, per J'at1tore,, la .modl'jrna e;i.viltà-tipo, na,turalmente, nulla Janno -e possono. fa.re <l1megho quella a cui tutti -clebhorio riferirsi qu~ndo_ v:ogliono ,dal loro· punto di vi;?ta, che a,izzare l a sfa1 _npa chC!-1.1;– parlare di G"i iltà, è ra civiltà inglese, anzi il santo vine, promuovere 1incremento -delle formture mili– .. Impero Britlannico. E, in fatto, ~Ila luee del prin- tari é preparare metodi-camente _le guerre future. cipio di nazionalità chi saprebbe <lefinire, nonchè Ora tutti questi fini i.deali, che si attribuiscono alla l'Impero Brittannico, il ·Regno Uf)ito'f -~er 1_arazza?_ gue;·ra, si compendiano in una sola magica parola: No, chè ,ce ne sono .al~eno ~re ~ ben d1stmte ~ 11 <? · ·la· .Federazione europea 1 all'inimicizia tra loro: 1 Celti, gh Anglo-sassom, 1 . . . . . - . vecéhi Scozzesi. Per la- lingua? No·, perchè in ta] - « ~I ~ostro_ ideale ~ohbco pm _elevato non ammette, caso biso~nerebbe ripo'rtare sotto l'Inghilterra gh per gh Stati, confim che sbarr~no_ la st~ada ad un~ Stati U~it1. ,Per la .. reljgione? No. Basta pensare al- più alta ~iusti'zia. Dal punto d1 v1st~ d1 _questa_ n~1 l'Irlanda :Cattolica._ .Per la com.unità della storia e n?.n ~~bb1amo ammettere le_ guerre fra :1: na~1_0~~~ delle tradizioni? No ancora, poichè protesta ancora p1u d~ quant? non_le am~etì~amo come fo1ma ?' 11 )'Irlanda chè la· sua comunanza con l'Inghilterra è - para~10ne d~1 torti fra privat1. Se quest~ ~' no1 no~ • l'li <l~g)i @ppressi è decrli oppress0ri. Epp;1 1 me il possiamo r1c?no,'?cere_come no~m~le 1.esis_tenza d_1 qu~ ~ • • ·tà c'he O unisce o-li elementi che un numero d1 00mumtà affatto md1pendenti, perch_e r:~~~)i S~~t:~\~in~ssun luog·o è. più saldo che in. tenderanno _ irresisti~ih_nente _ a .far. risolv~re le .d1- I h ·1 E ' ·. d. come la mente iricrlese con- spute fra dr loro mediante la guerra .... La -sost1t_u- ng I terra. · eco qum 1 • 0 • 1 · zione di 'Un giuclizio arbitrale alle guerre, però,· rn- cepisce che uno Stato possa essere naz1ona e, ma . 1 . t· I . .. ·St t. ad · · f · Stato volge la soggezione e et rappor t ra ,t .va, 1__ a t non che l!na naz10nal:tà aècJa uti:io a11·a ·nostra ;n- una specie di Governo comune, a_tfo. a. ridurre con. I a te orica che puo essere os 1ca r • , d · · · d. · 1· ., ' 1 · d l · I t ·b·le fo forza i recalciil'anti · po1che . ec1s1om gm 1zia 1 g enuilà latina che 1a visto, , ura1i e a erri 1 ' ~- , • . . h · 't '· esasperarsi il diritto• cli naziona- non -eseguibili con la forza, n n e presum1b1le c e guerra, ,rri arsi, . " ..
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