Critica Sociale - XXVIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1918

CRITICA SOCIALE I 223 Partito socialista ohe ricJisasse di informarsi, nei limiti del p9ssibile, e di informare i propri ~miei· sullo stato" reale delle c0se. Ohiadendo artifici,al– mente gli ,occhi e le oreçchie alla verità per ti– lp.ore di servire alla menzogna e all'intere~se dell~ stampa reRzionaria, dissimulando .a noi ..stessi le voci di protesta dei socialisti russi più noti e in- ., sospéttabili e rifiutandoci di secondare ·- non fosse che con una onesta e cauta pubblicità - I gli sforzi che essi fanno pei· salvare il Socialismo e il loro Pae:;1e da un dispotismo ·anarchico, che · significherebbe 'l'immancabile sconfitta della rivo– luzione·_ in Russia e, .di-riflesso, in tutto il mondo · civile - a profitto della controrivoll,i.zione reazio– naria e militarista, noi' diverremmo in realtà i complici di questa stessa controrivoluzione. E' pe1:èiò che ins~l'iam.o in questo fascicolo un primo articolo tutto docu.mentale, che: ci pe1'venne • --' son già parecchie settimane - dal compagno Vassily Souçikbomline (Jwiior d~ll'Avanti !), .so- •Cialista rivoluzionar-io di fede sicura, e del quale, mentre dimorava a Mtlano, potemmo .anche. ;pel'– sonalmente apprezzare la assoluta probità in.tel– lettuale non meno che il singolare equilibrio dei. giudizi e la eccezionale chiaroveggenza politica. Pur troppo in Russia, .ogni giorno che passa, la situazione sembra divenire più grave. •Quanto agli apprezzamenti, non sarà inutile raccostare i fatti alle considerazioni di caraittére teoricoJ ~volte nel– l'articolq di Carlo Kautski, the pu'bbHchiamo più oltre. I (Da StoccoZnia). In uno dei suoi primi discorsi al Soviet di Pietrçgrado, · dopo il colpo di Stato del 14 ottobre-7 novembre, . Trotzki minacciò i partiti di opposizione di· trattarli col " guanto di ferro ,,. Qualche settimana di poi? qopo avi:,r i~n eggiato in un,suo discorso alla "guerra C'l<V1le,,, letificò l 'uditorio-evocan.do quella certa macchina fran– cese " c he serve ad accorc iare l'individuo di una testa;,,. Più tardi, ai'csoviet centrale, allude11do al conflitto degli Czeco-Slovacchi, proclamò la necessità di ripetere in Russia il" Terrore,, della Rivoluzione francese. Quando Muravieff, nuovo governatore di Pietrogrado, tosto dopo il colpo di Stato, affisse un manifes_to che ~uto-. rizzava ogni cittadino ad uccid!}I"e i delmquenti- sul posto, senza formalità di giudizio, quel manifes_to fti bens~ sconfessato dal Soviet, ma rimase una settimana sulle cantonate e Lenin dichiarò ch'esso era mal re– datto, ma nella sostanza non contraddiceva ,allo spirito del nuovo p9tere. Cosi cominciarono i linciaggi (samo– soud), che nell'inverno 191'7-:-18 dovevano, a Pietrogrado e in provincia, diventare quasi quotidiani. Non si osò. ,ristabilire subito, formalmente, la pena di morte. :M:ai discorsi ed i manifesti governativa. in– sistevano sulla: necessità di . st.erminarè i nemici dél popolo, di " cancellarli.._ - secondo l'èsp~es~~one di ']rotzki - daUa superficie della Terra,,, D1 pm fu re– suscitata la "messa fuori legge"· (~nt~rdizio~e dell'~cqu~ e del fuoco), che:,;procla?13:ta uflicialm~nte con~ro ;1-nten gruppi• o categorie sociah (ad esemp1? :_ tutti_ gl~ uffì– ciali prigionieri dur3:1;te lll, guerra civile)., s1 risolve praticamente nella .pm ~eroce cond_an1;1-a d1 morte. Lo stesso resultato s1 ottiene col cl1ch.1a1·are qualcunq " nemico del popolo ,,. Cosi fu ucc~so! perc~è dichif!,– rato nemico del popolo dal generahss1mo Krilenco, · il generale Dukho1;,in; u~uale di_chiar~zio:ne conti-~ i_ capi " cadetti. costo la vita a Scmganoff e Kokosckm. Dopo il primo supposto-attentato contro Lenin~ eh~ non si seppe mai se fosse una. f1;1ci~atii, o lo scopp10 d1 un pnew;matico - la Pr,avda ( Ver-.ita) giornale del Governo, dichiarò che per una testa dei sl1,oi éadrebbero cent~ teste degli avversari. La guarnigione d~ll~ fortezza d1 Pietro ,e Paolo - risulta dll,Uo·stess0 giornale - ,votò un ordine del gio1·no minacciante_ dj. ripetere_ (eyoca– zione della !Livoluzione francese) 1 " massa_cr~ ~1 ~et~ tembre ,,. 1:Jue socia:}.isti, eh~ ai~0pa era'!lo ·pr1g1omen · . ,,nella fortezza, infatti,, ifurono uccuj1:. . , La pena di morte fu francamente mtrodott~ alla fine di f~bbraio. Profittando dell'offensiva tedesca dopo la pace di Brest-Lttowsk, il Governo proclamò a ·Pietro-. gr~do lo stato d:assedio - che non, fu poi· più tolto - / e decretò la fucilazione:· l O delle spie nemiche; 2° degli · agitatori controrivoluzionari (e sono considerati tali, quando non approvano i metodi del Governo, in prima linea i socialdemoeratici e i socialisti rivoluzionari) ; 3° degli organizzatori di .insuhezioni.; 4° degli arruolati ·n_ ell'ese rcifo di Korniloff e nelle legioni polacche ; 5° cl.ei fornitori di armi alla borghesia russa od 6'stera e_ ai su oi eserciti'. (P1·avcla, N.. 33, del 23 febbraio). La " Commissione straordinariii, per la lotta contro la speculazione, il sabotaggio e la controrivoluzione ,,, incaricata di applicare il decreto, nel citato Numero della Pravcla, designava cosi le future sue vittime: "La borghesia russa attende con impazienza l'arrivo di Guglielmo ....· Essa mobilita tutt,i i malcontenti.' gli irritati per la privazione déi gradi, delle cleco1~azioni· e dei privilegi, gli ufficiali, gli· allievi ufficiali, i funzio:– nari sabotator.i, i meclici bo1·ghesi, gli st,uclentJi e gli alt1·i intellettuali, i latifondisti, i qanchieri gJ.i stroz– zini, i rapinatori. La borghesi~ conceBtra tutta questa banda .a Pietrqgrado ~da ,:M:osea,compra le ·armi e pre– par~ m;i.acospirazione contro il Governo dei Soviet. La· cospirazione è -scoperta. Capi principali ne. sono i Granduchi, i banchieri di Pietrogrado e di Mosca: sono con loro le spie tedesche, la borghesia intesista polacca ed ucraina. E' con loro la starnpa se1·vile e t1·adit1·ice , dei socialisti di dest1·a ,,. Da notare che nell'appellativo " socialisti di destra ,, ' si comprèndono - nel gergo bolscevico' - i sociali~ti democratici e rivoluzionari, anche zimmervaldiani, se si trovano all'opposizione. Caratteristica' la loro com– mistione colle spie tedesche e coi ladri; e la commi- .,stione con questi ultimi dei medici e degli studenti. Tutti i m,edici di Pietrogrado infatti ricevettero il 28 e 24 ·febbraio l'ordine di mobilitazione, che li invitava a' presentarsi al Soviet sotto pena di fucilazio_ne. In otto mes'f la polizia bolscevica si divertì a " montare ,, , tutta una serie di pretese·" cospirazionj. ,, del genere . Questi palloni furono ogni volta sgonfiati. Ma può ima– ginarsi l'effetto di èosiffatte denunzie• ufficiali fra una pop.olazione ro·zza e incosciente, che in ogni " intellet- · tuale ,, vestito all'europea è spontaneamente portata a 'sospettare un " venduto alla borghesia ,, ! . La facoltà di giudicare e .far fucilare dalle " guardie rosse ,, i delinquenti e i controrivoluzionari, concessa per un certo tempo anche a Comitati speciali e ai Soviet mandamentali, poi avocata di nuovo al solo Comitato centrale, ci dà la gioia di leggere· quasi· 9gni gio_rno ' nei giornali del Gove1:no (e lo sono tntt!, pe1:che la stampa di opposizione fu soppressa e i g10~·nah sono tutti obbHgati a pub,plicare in prima: pagina i comuni– cati O'Overnativi) notizie del genere di questa: cito un :èsempio fra mille: , , "D'ordine del Comitato per la Pubblica Sicurezza, a Pietrogrado, il 23 marzo, furono fucilati. A. S!l,diki~· A. Beniss e I. Zalevski, colti in fragrante delitto d1 brigantaggio.-'- Il presidente del.Comitato: P. Rozcan ,,. '(Isvest~a - La J;{otizia). ·· · La " Novaia Jisn,, (Vita nuova) pubbli'cò un giorno la lista· d~ oltre cento fucilati, con la descrizione della stanza mortuaria dove le salme, trasportate dai ghiacci della Neva e dalle vie deserte ove Pesecuzione era av– v.enuta, :rimanevano settimane intere senza sepoltura. · Presto dalla capital~ l'epidemia. delle fucilazioni si estese nelle provincie. Togliamo a caso dalla " I{ra– snaja Gazeta (Gazzetta rossa) del 27 giugno: "Etetz: Nella' perquisizione ai cospir~toti c?ntrqriyo~~zio!ia_ri tostè smascherati, si trovarono armi e •n;i.,un1z10mm quantità. La Commissione str~ordinaria l00ale 1 dopq un secondo esame, ne comlannò -sei alla' fucilazione ,,. Gli eccessi giuns.ero a tale che il gi(!,rnale "A?1-a1:chia ,,, organo di un partito già aUeato dei Bolscev1ch1 e pro– penso a,l. Terrore an.tihorghese, . tutt~via, a _proposit? della pena di morte appli~ata 3:1.delmque~ti. comum, protestava il 26 marzo nei term1m seguen~1: . . . " Q~iesta <Tiustizia sommaria vi par essa .conc1hab11e colla Rivortzione ?.... Il delinquente arrestato ;ha ces– sato di essere un pericolo. Tntti questi CTiminali non son0 che le vittime della disorganizzazione economica, della fa.me , cl.ella; miseria,, della decomposizione della mod erna so cietà, aumentate ancoTa dalla guerra e dal presente stato di transi~ione.... Yoi chiamate questo • r

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