Critica Sociale - XXVIII – n.18 - 16-30 settembre 1918

.J r - /" cnn.rcA SOCIALE 211 ohe cotesto morbo ci sia di danno dal punto di vista intilrna-zionale, ma lo'è certo,· e di gran lunga maggiore, dai 11unto -di vista· "dello sviluppo ,cestituzionale d-el no- stro Go.verno ,,. ' Pròprio così, Se non st_rau0, é per lo meno caratte– Tisticò il fatto che il, Giapp-one e la GeJJmania, oggi, per forza <ti,• cose - cioè a dire, inte1:--essi· - nemici., ab– bian0 taatL punti di simiglianza,. materiali e morali. Nori solo essi hanno, entrambi, uno svilupp0 industr'ia:le mar.avjglioso, ma anche nella loro psicologia sono straor– -0.inariamente simili. Ugualmente tenaci al lavoro, Giapponesi e Tedeschi hanno. la stessa consuetu_èline . · di obbedienza, Ja ~tessa esagerata ossequiosità.m9nar– •(;hica ad· un-Imperatore di diritto divino'. Con questa - -differ~nza: che, mentre in Germania si constata lo stra– biliante fenomeno di una democrazia industriale tanto inetta da piega,rsi volonterosamente ad un'aristoérazia· feue!ale, ~el Giappone là giq_vane bor_ghesia è intellet– tualmente così avanzata e spregiudiéàta. da saper'abil– mente -sfruttare la lealtà dfuastica ·del .po.polo e, metten– dosi tra il Paese ·e, l'Il.Il!pelatore, régna e g0verna . in nome di queste. Mikado, lette.r.almen"t~, significa " J>prta apérta ,,; •quasi per significare che l'Imperatore del ·Giappon·e.può ~çomunicare con gli :Dei; è di fatto nel concetto del IJOpolo l'Imperator!;) è collocato cosi in aito da perso– m.ificare la stessa Giustizia, la Bontà, l'Infa.Hibilità. A ,questo proposito, ci sembra int6ressante riprodurre qui -0iò che. scriveva recenterb.ente Saito Man -. già noto aL lettori della Critica - sul Japan Adve1·tiser: " Nelle nazioni a regime monarch_ico si può pensare : del .So– vrano_ e del suo popolo come di entità ~ep·arate, ben -distinte, delle -quali l'una regna e. l'altra ubbidisce. Nel Giappone.., :invece, popolo e ~·ov~ano sono la stessa identica cosa: il voleFe del Mikado è quello ste!'lso del popolo. · " Voi mi p.ob· este chiedere: - E che cosa avverrebbe :Se l'Imperatore ordinasse qualche cosa-che contrastasse -colla volontà popoiaire ?- · " - Ciò è 'impossibile, 1:ispondo._ L'Imperatore è ia verità, la saggezza stessa in persnna, n0n può quindi -agire diversamente dai suoi attributi, e, qualora avve- . .nisse che ta.luno operasse qualche cosa ai danni del_ 1 pppolo- nel nome augusto del ·Sovrano, gna,i a colui che -di questo nome avrebbe abusato! ,,._ Se la borghesià industriale giapponese è politica– ·mente più evoluta ai· quella te€lesca, le- conseguenze socia,li ·del su0•i&0-vserno possono es-sere però ie stesse; e -possìamo ritener per certo, perchè é nel suo'interesse, -che la classe dirigente del Giappone si varrà di questa -à.ispos!zione d'animo ossequiosa e servile della massa, -tanto fav0revole-"ai · suoi disegni,. per avere, il più che le sia possibile, le mani libere nel governo della pub– blica cosa, a tutto scapito, s'intende, dello sviluppo de– mocratico del Pa_ese. Anzi, poss-iamo dire che ciò sta già avverandosi, Non ha forse dichiarato un uomo come H marchese Ofruma --- llno che si vanta d'esser liberale, notate bene - che· la tlemocr'azia, nel Giappone, è del tutto immatura? .E noi siamo infatti costretti a consentire che in un_ Paese, dove il numéro degld. etettori è ~f>pena il tre per. cento della popolazione, e la ·corruzione elettorale rag– .giunge _il colmo, parlare ·di "volontà del pop0lo· so– vrano ,,., via, è. appena una derisione! Gli è cbp la mentalità giapp0nese, è anc~ra ·satura -di .pregiudizì feudali; Sembrerebbe ohe iJ. rQ.pidissimo svilu~po industriale e commerciale, compiuto dal Giap- ;r • ca Gtno.Sjanço pone in que~ti ultimi anni,_dovèsse provocare automa– ticamente -una certa organizzazione di quel proletariato i _invece, strano_ ·a dirsi, nel Giappone non esiste ancora un_a vera organizzazione operaia, e solo qua e là, nelle principali città, può notarsi un'unione dei salariati, ma ancora c6sì debole e cqsì poco sovversiva da non de-· st._are, nei ceti capitalistici, alcuna preoccupazione. E inve!'o, es~a s1 riduce più che altro ad una specie di " Associazioite amica degli operai ,,, e i fini che ·si pro– pone sono molto modesti. Gli scioperi sono rari; uno dei più recenti - scoppiato nei cantieri della MiÌsubishi - f,:q. subito, dai giornali, annunciato come ,i soppresso ,,. "I n0stri operai - diceva gravemente un industriale giapponese a Riohard W. Child - sono contrari ad ,una organizzazione dei lavoratori. E non hanno torto .... Da noi i proprietari ebbero sempre a cuore· il benessere dei loro dipendenti, al punto che questi sentono che, in fin dei conti, non potrebbero essere trattati meglio .... ,,. Il valore di una Sl.Illile asserzione si può apprezzare , . esattam~nte quando st pensi che il prezzo della mano d'opera nel Giappone 0_scilla dai cinquanta agli otta~ta sen al giorno e gli operai abili sono pagati un yen ! (yen = -100 sen ·,lire 2,60). · _ Ma è un fatto ·che la condotta. acquiescente delÌa massa proletaria giapponese, se proprio non giustifica, ineoraggia le..., audaci affermazioni di quegli. industria-li i quali hann0, così, la pi,ù ampia· libertà d'azione, e il Govèrno giapponese ~uò. benissimo attua-re quel qual– sivoglia programma di politica interna ed esteta che . megri:o si confaccia ai suoi particolari interessi, senza tema di imbattersi in una seria resistenza da parte . della popolazione. Ora, cotesta docilità della massa, co· testa malleabilità del popolo a lasciars_i plasmare a seconda dei desideri dalla classe dirigente, -abbin~ta al.l'o spirito im_{)erialista di quest'ultima, è tutt'altro che un elemento di sicurezza per la Cina. Ma, ma ..... Qui non deve esser ~aciuto che anche nel -Paese del Mikado s'incominciano a notare certi sintomi n.uoyi. Qua e là s'innalzano grjda insolite, non mai sen– tite prima d'ora. Vi è una grande p_arte della piccola e media proprietà - molto esigua, del resto - rappresen– tata -quasi esclusivamente da studenti universitari, che freme e tenta di ribellarsi contro lo spir!to burocratico, ,fieramente conservatore, che tiene ·stretto l'Impero e lo ··cristallizza esercitando una forza di' costrizione su tutti i pubblici Uffici, specie sulla scuola.,La maggior_parte- degli impiegati governativi giapponesi proveJ!gono dal- -l'Università imperiale. H Governo sòspetta ·10 Univer– . sità libere. Di guisa c11ei giovani iaureati da una scuola non .governativa lìen difficilmente trovano impiego pres"'so lo Stato, sono disocç_upati, malcontentf, e quindi nemici dell'orçline esistente ·di cose. ·Di questo fatto nuovo però - messo speèialmente in luce da recenti avvenimenti -'---indubbiamente molto iuterfissante e sintomatico anche se ad esso non può evidentemente esser attribuita che un'importanza so– ciale e politica assai rela.tiva, tratteremo• in ·note sue- ·cessiye. G. BOSSONI. << ,collana Socialista >> N. 1. FEDERJ;CO ENGELS: I fondamenti det Comu– nismo.·- Scritto postumo edito da Edoardo Bernstein.– Traduzione italiana e prefa~fooe di Angelica Balabanoff. Volume finemente rilegato in tela, L. 1 - Ordinazioni _con importo anticipato.alla Lib1·~•fa Ed';,. t1·ice " Avanti'! ,,, via &. Damiano, 16, Milano. '

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