Critica Sociale - XXVIII - n. 12 - 16-30 giugno 1918

144 CRITlCA SOCIALE UN PRECURSORE In questi ~io1:ni, p!en!. di trepid~nza, di ansi_e e di ùrror-i, più degli altn gia pure cotanto dolorosi della lunga guerra, il parlare d1 cose no?tre, col b~nepla– cito della Censura, non è troppo fac!le.· Non m1 parv_e del tutto inutile nè forse antigienico, andare a n– troso dei secoli, 'alla ricerca di ,qualche ant~nato delle nostre idee, pensando che mo_nna Anas~asia avr~b?e forse rispettato almeno.... la venerabile ,vecchiaia. Co~ì, frugando tra polverosi libri e Rivist_e, riviye1:do un passato molto lontano, m! ~ balz~ta mnanz~ viva e fresca la figura di un ,sociahs~a 91. Stato chm~se, del secolo undecimo, dell epoca 111 cm regnava I im– peratore Chen-Tsoung. ~onseguenz_a nelle a1:h?te pro~pe_r~-si metfono 1a parte, in immensi magaz~m1 d1~tr1bu1ti· peT t:Q~to1 Impero, le riserve necessarie per fronteggiare le annate cat– tive. Così - conclude Wang-ugan-Gbé - non vi sarà più fariie, nòn vi saranno pi.ù poveri e lo Stato, se– condo le statistiche, realizzerà annualmente grandi be– nefizi, da essere appijcati a poderosi lavori di pub- blica utilitjl.. . , - · V'ha d'a rimanere meravigliati, sbalorditi ·per la fre– schezza e la modernità di simile c9noezione-, che ci ripor~a di colpo. ~li? concezione bo_lsq_evicadei. nos_tri giorm. Tanta pm mter_es_sante è. 11" ellnone._ dr etica sociale, affermato dal Mm1stro chmese, che ti dovere es·sènziale di un Go_verno è di amare il popolo e di proctirargli i veri scopi della vita, che sono l'abbon– danza e la gioia; per raggiungere i _quali basterebbe inspirare a tiz'tti le re·gole,invariabil,i della rettitudine. Ma- vi si oppongono l'amore del guadagno, _del lusso, dei godimenti materfali: in _una parola, la _ricche.zza privata; bisogna açlunque di-struggerla. ed 1mpedir;le di ricostituirsi ; e, poichè il commtlrc10, l'Usl!lra, le banchè, l'industria creano la ricchezza, Wang-ugan– Ché le sopprime creando un monopolio statale di tutto: r Nato nel 1027,' Wang-ugan-Ch_é ric~vette. ~n'eccel– lente educazione, si consacrò agh_ stu_d1s~or!c1, e be? presto incominciò a lottar~ con~ro: 1 _prmc1pi_ dom~– nanti, fondati suUibri sacri .e sui hbn class1c_1,costi~ tuenti questi la Bibbia della possente corporazione. dei letterati. . . . . . La sua predicazione, brillante, vivace, nu_tz:1tad1 / gran_d~ e solida cultura, propugr_iava· un _nuovo_ s_,~tem_a sociale. La propaganda sorgeva m _t~mp1 p~op1w? poi– ché la China attrave·rsava un terribile periodo d1 ter– remÒti desolazioni e carestie. Ben presto una falange di dis_~epoli lo seguiva ~cclam~ndolo e l'h_nperatore, dopo ".ari éolloqui c_on_lm?trascmato, affascinato dalla sincerità delle convmz10111e dalla forza delle sue con– c.ezioni, lo chiamava suo Ministro, licenziando_ il. con– servatore Isé-ma-Kouang, letterato e filosofo m~1&"n.e, che · male acconcia'ndosi alla perdita del potere, m1ztò ~n; lotta acerba· ed ostinata contro l'innovatore. · così lo Stato è il solo capitalista, coltivatore, indu- Nel 1069 anno in cui Wang-ugan-Ché incominciava l'opera su; ·<li Mini~tro ~i St:=it? di u1;1mo1;1arca, anno terribile per ·la Chma, 11 Mm1stro hcenztatQ faceva intervenire come al solito, l'elemento religioso presso· 'l'Imperatore, invocq.ndo le tradizioni ; cli guisa c_he l'Imp·eratore credette bene interdire. J.e feste, e rm– chiudersi nel suo palazzo, per scongrnrare la collera divina. Ma il Ministro riformatore, per. rompere· le tradizioni convoca i.I Consiglio dell'Impero, e al con– servatore' Isé-ma-Kouang, che compiange i' sovrani i quali tengono al' fianco uomini che vorre~bero di– struggere il timore della- _collera celeste, risponde: << le calamità ,che ci percuotono hannq cause fisse ed invariabili: i terr-emoti, la siccità, le inondazioni·; la carestia non hanno alcun rapporto colle buone o cat– tive a;iof/i degli uomini: sperale dunque ca'!1biare il corso delle cose? Sperate che la natura si dw, per farvi piacere, altre leg•gi? . . · · . Quale fremito di idee positive, mo·aerne, audact, specie per quei tempi, si c~n_tifne in. queste_ pa_rbl'e. ! Sembra di ascoltare un pos1.t.1v1stadei nostri g10rm, il quale spieghi che l'afferm~r~ l'esistenz.a dell~ lotta -di tla~se come la esistenza de1 terremoti, degh ura– gani, no{1 è la tessa cosa che propagare l'odio· di classe, o la_ distruzione deT mondo. . L'Imperatore Chen-Tsoung fu per. I'inn·ovatore, e lo . mantenne- al potere. Così Wang-ugan-C~é 129tèprocla– mare Io Stato sovrano solo proprietario, sfruttatore. delle terre istituendo tribunali distrettuali di agri– coltura in'caricati di distribuire 'annu~lmente fra i coltivatori le terre coltivabili, dando ad essi le sementi necessarie. If prodotto appartiene allo Stato, che pe regola la divisione proporzionalmente al nun:ie~o ed al bisogno della popolazione. Per~ procurarsi Il d~– naro necessario alfa esecuzione del progetto e soppri– mere gradualmente la disuguaglianza di fortuna e con– dizione fra i cittadini,. i tribunali im_pongono una tassa speciale solo sui ricchi, èosì designati d,ai ~agi– strati, con deliberazione non soggetta· ad appello: ed il congegno della tassa è tale; che, entro cinque anni; la ricchezza privata viene espropriata.· Sol~– mente ·Io Stato può• stabilire il prezzo delle derrate. ìl tribunale supremo di. Pechino, al quale le magi– strature distrettuali dirigon9 i loro rapporbi circa le· condizioni del l,avoro e dei prodotti, regola la òii– ;;tribuzione, facendo pervenire quanto oceorre. colà. dove si -verificano carestiEJ., disastri, accidenti atmo– sferici, -che distruggono-o menomano i raccolti; e ~er - BibliotecaGino·•sianco ' ' - i ' striale, commerciante. . , Il riformatore chinese fu· ·naturalmente avv~rsato e combattuto ferocemente dai borgnesi .dei suoi tempi. Bu·on per lui che trovò un lmperatore, altrettanto so– cialista di Stato, .che lo aiutò, e gli man.tenne il fa– vore. Però, da· buon mon'arca dei suoi tempi,- il quale pensava essere sempre regola saggia pe'l' un potente il disfarsi degli avversari - altrimenti ... , a cha servi– rebbe il potere? _,_.consigliava· il suo Ministro ad agire .risolutamente contro -i· suo-i avversari~ Ma l 'fo– genuo e filosofico Minfatro _rispo~e: <~ si misura_no le torri dalla loro om0ra e gh uomm1 d1 Stato .s:la1loro nemici ed invidiosi>>. . . •. · E così potè •durare circa quindi~i. anni .... (}\.vrebbe potuto du-rare altrettanto ·un· Mm1stro ard1~amente innovatore ai tempi n0stri ?) E perdonò, contmuando ad essere dolce e buon0 con .tutti. . . La continua lotta- dei e0nservah0ri e la morte del · suo protettore trionfarono· finalmente di W a,ng-ugan=– Ché, il quale dovètte lasci~ré i! potere c9l-l_'a:vvento– dell'Imperatrice reggente, proprio- q11audo 1111ziavala. lotta contro il tradizionalismo religioso, iné-a:mato.·ne·l conservatorismo della corporazione dei letterati, che– poneva a base della società i quafit110libh classici .ed i cinque. Ubri sacri, costitµenti i, ·tabù delila Chm~,., d'allora. L'opera del precursore non andò_ tutt_a per_d?ta: pe:1" vie sotterranee,' per rrteandFi oscuri, >pe1sottih leg:31J1:<, impercettibili,• imperscrutabili <iJnasi,.attraverso 1_~e– coli,· j, semi-di verità de'l Ministro -chmese h~n ~,n.,1t0 per dare qualche ·gerrriogJi&; qualche fiore, quail_fh_e– frutto. Ben a ragione egli. a-cl un suQ co~fideate. di– ceva: tutti i vecçhi - errori s.ono_ c0ndanfl:_ati ,,a sparir-e: dopo cento milioni ili diffi.9(>ltà? d•i sottig~i~zz.e, di sò– fismi, di menzogne., la pm pi?cola -0.erzta e ancora sempre tutto quello che era prima. . 'FEDERICO BEDAIUD.L . - . Annatenrretra.te di Critica Sociale , La· Direzione d,i ,Critica S0Òiabe- ha-~emnr~ disponibHi-. alcune raccofte•·della' Rivista, ·a ·13(i!minciaredal 18~, ai!" seguènti prezzi, franco di Ji)Orto: . - 1892; L. 1:6; -1893, Ld.6; 1894 a 1916, ciàsc-qna a'llnl;l-1ra. (il 1898-99 forma,_ un solo volume e_costa coll'.l,.e -un'umca. annata) L: 8, prezzo d.'.a'l!>~onamento. n. ~917, L. 10. 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