Critica Sociale - anno XXVIII - n.6 - 16-31 marzo 1918

CHITICA SOCIALE 69 · una politica estera sottoposta al contt·ollo delle ..A.ssem– blèe legislative'.; pubblicazione di tutti i trattati, che non dovranno mai contraddire alle stipulazioni della Società delle nazioni, sotto la responsabilità assoluta ùel Go– verno e, in particolare, del Ministro degli Esteri di ogni Paese verso i rjspettivi Parlamenti. Solo una politica siffatta permetterit l'abbandono :;in– cero di ogni fo).'ma di imperialismo. Con l'instaurazione . generale della democrazia, assicurate da ogni aggres– sione le effettive garanzie internazionali, la Società delle nazioni condurrà all'eliminazione totale della forza come mezzo per risolvere i conflitti internazionalL · La Società delle nazioni, per preparare l'abolizione concordata del servizio militare obbligatorio in tutti i Paesi, dovrà innanzitutto provvedere a impedire nuovi armamenti per terra "' per mare, a limitare in secondo luogo gli armamenti che già opprimono i popoli, e in terzo l~ogo a controllare le 'fabbriche di guerra e a far i·ispettare gli accordi ohe saranno stabiliti a tale pro– posito. Gli Stati. debbono assume.re direttame~te tali fabbriche, sopprimenqo radicalm'ente le grandi ditte private che profittano degli armamenti, e che per i loro guadagni sono tentate di provocare minaccie di guer·ra . o creare un regime di concorrenza accelerata nella pre– parazione della guerra. Le nazioni, armate soltanto per la loro difesa, e per l'azione che la Società delle nazioni può richieder ·1oro per la difesa del Dritto internazionale, saranno libere, ma sotto il controllo internazionale, o di stapilire un reclutamento volontario, o di organizzare la: nazio,ne ar– mata senza _eserciti di caserme nè servizio militare a lungo termine. In appliéazione di questi" pri:ncipii generali, la Confe– renza interalleata dichiara che le baài della Società delle nazioni dovranno far parte integrante della pace :;tessa e dovranno· servire di punto di partenza per re– golare le difficoltà. Con questo· spirito essa aderisce alle proposte formulate dal Presidente Wilson nel suo 'ultimo Messaggio: 1° ogni ·parte della decisione finale deve fondarsi nella giustizia essenziale del caso particolare in di– scussione e sugli accordi più atti ad .una ,pace perma– nente; 2° i p,opoli e le provincie non debbono essere og– getto di mercati tra sovranita e sovranità, come se fossero semplici oggetti o semplici potlte cli un giu0co, fosse pure del gra,n gioco, ora: per sempre screditato, dell'equilibrio delle forze; 3° ogni regolamento teri·itoriale relativo a questa · o-uerra deve essere fatto nell'interesse ed a vantaggio delle popolazioni. interessate e non come parte di un compromesso di rivendicazioni tra Stati rivali; 4° tutte le aspirazioni na?tionali ben definite do-'. vramio ricevere la soddisfazione più completa.possibile, senza introdufre elementi nuovi o perpetuare elementi antichi di disèo1:dia o di antagonis.mo, suscettibili, col tempo, di rompere la pace d'Europa e, per conseguen– za, del mondo. III. Questioni territoriali. (l) La Co11ferenza interalleata ritiene che ç:on la procla- 1 inazione dei principi di diritto internazio.nale ai Cluali ibliotecaGino Bianco si assog·gettaµo tutti i popoli, con· la sostituzione di regolari procedure agli atti ùi forza coi quali gli Stat.i :;edicenti ·sovrani regolano i loro couflitti. insomma cou la fondazione di una Società di tutte le ~azio11i, i pro– blemi territoriali as::;uLno11O un aspetto affatto nuovo. La vecchia diplomazi.a, i desideri di dominio degli Stati o anche dei popoli, che. durante il ::;ecolo XIX hanno utilizzato o <.;Orrottole a::;pirazioni delle nazio– nalttà, hanno lasciato l'Bmopa iu tale stato ùi · anar– chia e cli disordine, che la catastrof~ presente doveva necessariamente scaturirne. La Conferenza interalleata proclama che è dovere del movimento operaio e socialista, internazionale di soffo– care spietatamente in tutti i campi le velleità imperia– liste che, anche nella guerra presente, hanno spinto i Gove1'lli a ricercare, col trionfo della forza, territorii o van\aggi economici. L'instaurazione di un regime di diritto intemazio– nale e le garanzie date dalla Società delle Nazioni deb– _bolio allontanare foio il pre~esto .di quelle garanzie strategiclre, che gli Stat1, pm ieri, erano costretti àn, cora a pretendere. Quindi, soltanto sul' principio deL diritto dei pqpoli a disporre liberamente di se medesimi debbono com– piersi o le restituzioni o le riparazioni o anche i ri– maneggiamenti territoriali che possono apparire neces- _.sari alla fine di questa guerra. - ' .; La Conferenza interalleata· fa presente tutta l'impor– tanza che ha per il Socialismo il chiarire e il precisare quel. che può essere il diritto dei popoli a regolare il proprio destino. Le identità. di lingua non possono for– nire èhe presunzioni per la federazione o l'unità di certe· popolazioni. Durante il secolo XIX siffatte teorie hainnb troppo spesso velato abusi di forza, perchè h, Internazionale non cerchi di prevenirne il r:itomo. Sulhi volontà sola dei popoli debbono· essere fondati i rima– neggiamenti necessari. Se è COJ?-Statatoche Ja consultazione delle popola– zioni. non può essere regolata uniformemente per tutti i casi e che il problema nazionale e territoriale uon ::; i pone nello stesso modo per tutte le popolazioni,' ::;ariL necessario che un'autorità super-nazionale decida Je regole da adottare nei diversi casi. . In virtu di questi principi la Conferenza interalleata propone le seguenti soluzioni: A. - Belgio. La C. I. esige urgentemente d1e uua del~ priuuipali condizioni cl'?lla pace· ~i a che , il Govemo tede:;co ri– pari, sotto la direzione di una Commissione interna– zionale, il torto fatto al Belgio; che pa~hi mùndenni ti1 per_ tutti _idanni che ne seguirono; e finalmente che il Belgio sia restaurato come· Stato indipendente e~ ::;o:– vrano. Il popolo belga' deve potere liberamente fi::;::;arc in tutti i suoi domini la politica che intende seguire. B. - Alsazia-Lorena. La Conferenza dichiara che il problema dell'Alsazia– Lorena non è una questione' tefritoriale, ma una cprn- •

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