Critica Sociale - anno XXVIII - n.6 - 16-31 marzo 1918

, ri-tica·· ·socìale / :RIVISTf QUINJJICJN;/JlE DEL· SOCI.fILIS.MO . Nel Reg,no: Anno L. 10 .:. Semestre L. 5 - All'Estero_: Anno L. 14,50 - Semestre L. 5,75 1 DIREZIO_NE:Milano - Portici Galleria,23 ·- AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni,4 - Mjlano Anno XXVII.I - N. 6 Il Numero separato Ce~t. 40 Il Milano, 16-31 marzo 1918 SOMMARIO '· I un intervento am~ricano non era ancora parola, e l'induzione si fondava soltanto sull'incremento e sulla espansione .economica della Repubblica Politica ed Attualità. ., stellata, non pure sul Centro e Sud A:i;,nerica, ma Dalt'.ef!emorna europea alla difesa nazionale (CLAUDIOTREVES). sull'Europa stessa. Quanto al Giapponé, che nella 11 "disfattismo" ,neUa disfatta di Novara: Per l'esumazione di una guerra era intervenuto mediante un accordo 1 con p~lemictt di Vincenzo Gioberti (RABANOMAURO). La Gomwne risorta (Fa~NcEsco C\cco'D<rxJ. l'Inghilterra che_ lo investiva della polizia delle • ll deliberatp de Londra: 1. La guerrtt; II. Come assicurare al mondo acque dell' Estrerp.o Oriente, allora non sembrava la democrazia; III. Questioni territoriali: Belgio; 'Aisazia 'L.o- occupato. che a far passare il blocco delle sue- do– rentt; I Baloan'Ì; L'Italia (LA CoNFER,ENZA SOCIALIS;I'A-INTERAL-' mande alla Cina: ma già gli osservatori non po– LEATA), . . • . tevano' ingannarsi sulle sue intenzioni di rappre• sentar~ una parte più importante e più vicina Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Dal'le Riviste tedesche: Una stremenzita radice del Socialismo ; La " fandonia " del diritto di autodecisione; La politica coloniale liella Germania dopo la guerra (G. S.). Libri di g1,err'a (st.). Dall'egem·onia· europea alla difesa· nazionale f • Questo colossale romanzo di 1 appendice che è .la guerra, anzichè yolgere alla fine, ha in uso di sciogliere ogni complicazione con l'aprire una nuova e più -arruffata serie di avventure. Pareva · che, dopo la miseranda fine de.Ha Russia, la pa– rola fine fo~se la sola che sii imponesse dalla parte d.ell'Oriente. Ed ecco che dall'Oriente estremo si avanza. il Giappone,, e tutto H mondo, sospeso al nuovo epos, si chiede se la ;marcia è contro la \ Germania imperiale, sinistra frodatrice degli idea– lismi della Rivoluzione, oppure, se è contro la Russia, che, tradita dai fati e dalla storia, ha, a , 131,1a volta, tradita l'Intesa. 'Tutte le ipotesi sono li bere: così la s p!3dizione salvatrice come la !;!pe– dizi.one punitiva. Stann9 ~er, la prima ipotesi gli incitamenti concoil'di :del.l'Intesa' al valoròso alleato dell'Estremo Orient~; stann,o per la se– conda i tentennamenti ~ ehe sembrano scrupoli - degli Stati Unitl, ultimi difensori della rivolu– zione russa, i.quali non sanno ·decidersi a, dare il benestare. I lettori della Critica Sociale hanno avuto sotto gli' -occhiJ di. tempo in tempo, gli elementi s.uc– cessjvi necessari _per_ farsi ora un giudtzio pro.: prio. Chi ha dimenticato gli .splendidi studi pub– blicati or fa. un anno in queste colonne dal Mar 0 • c.hese Ràffaete . Cappelli, l'a,ntico Ministro degli Esberi? 0 Analizza:J?.do· gli e~etti di due anni di guerra negli ordini economici e politici ,d(;llmondo, 1 egl,i ne cpnc1udeva che, se non' fosse intervenuta pronta la pace, la secol~re egemonia dell'Em;opa - di questo paimo di terra che, comprese le terre interne e le terre polari, ha una superficie che raggiunge appena il 2 per cento ,di quella del globo - sa!tebbe_ caduta davanti alla prepon– deranza, affacciantesi sempre più deci~iva_, ,degli Stati Uniti di Ameriaa e del ·Giappone. Allora di r ibUoteca. Gif)o Bianco alla nobile' Europa, focolare -di ogni aristocrazia di impero, in relazione allo stesso decadimento del prestigio europe·o nell'Impero del Mikado'. Mentre cÒlà la febbre del nazionalismo faceva sentire la sua voce: "Non imitiamo l'Occidente, restiamo fedeli alle nostre tradizioni ,, , un libro ·vedeva la luce con questo titolo espressivo: Gli ultimi gior·ni dell'Europa. Il cori.te Okuma, uno dei più anziani, più esperti e più abili statisti •. del ·Giappone - ricorda il Manifesto del Partito del -Lavoro - osservando l'attuale conflagrazione dall'altra parte del globo, diçhiarò non essere ciò nulla di meno che la morte della civiltà europea . Come nel passato le civiltà di Babilonia; di Egitto, della Grecia, di Cartagine e di Roma sono state successivamente distrutte,' così, -nel giudizio di questo disinteressato (?) osservatore, la civiltà di tutta Europa sta ricevendo il suo colpo mortale. · L'esagerazione è, in verità, manifesta. Non del– l'Europa sono segnati ancora i giorni ultimi, m_a. solo della. Russia, che è sempre stata un Impero mezzo asiatico. Però quello che bisogna. assoluta– mente riconoscere è il rapido, vertiginoso succe– dersi delle egemonie imperiali in Europa, che l;ianno finito per aprire il varco alle egemonie imperiali extraeuropee. La Weltpolitik non è più una frase di convenzione; è l'espressione stessa della violenta entrata in iseana dei continenti nuovi, i quali, da soggetti passivi della novella ~toria, ne stanno diventando i soggetti attivi, più arditi e _possenti alla dominazione. E' l'Europa che rapidamente diventa serva delle sue forme di dominazione. Chi volesse trasportare per comodità di _osser– vazione in un microcosmo, che ha trovato nel genio ellenico la definizione sua più serena e lu– minosa, il complesso n;iacrocosmo de-Ila conflagra– zione mondiale, dovrebbe pensare alla Grecia delle guerre peloponnesiache, all'arruffio delle sue guerre per la preponderanza alterp.a di Atene · e di ·sparta e di Tebe, coi rispettivi confoderati, finchè i barbari vi .'li introducono, alleati e ne– mici, e s'apre la marcia funebre che comincia con Filippo il Macedone e si chiude col Console ro– mano L. Paolo Emilio. Nei discorsi degli statisti e dei capi-tani, che Tucidide ci ha raccofto Iiei suoi otto libri, tutte .sono esaminate, discusse, risolute. le posizioni politièhe dei diversi Stati attualmente alleati Ìn uno o nell'altro aggruppamento e degli ' . I t •

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