Critica Sociale - XXVIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1918

19 TURA1'I. ·-,- È imJ?ossibile ta,cere, parl~~do, :(!l~u di · .dentro. 1 Pu_ò esistere, come, ovuFJ.que,lo, spione, ìlr.paz- _quel·-€h'i0 faco~o, . se si -yuole, ~.~:r coFJ..ogni. di sere-, ,,, zq, .il ra3Jl~aogio, l"incos;ciente, cke è foor,i 'di Ògni , , zicine, _compie:re. il pr.opr\o dovere. . · . . partito. Ma' qu~Ùo che voi· ~hiamaste ·il. nemico ·ai .. ' ·dentro e-ria forse· il ·solo che vi. _potess;e es~ere vera- La lezion~. di Caporetto andrebbe. perduta?' mente ·amico, additandovi in tempo i pericoli ed ac- La. leggendà del " nemico di dentro " tJj -cenna,nd~vi .i ,possibili ripari. <;òsì voi gli aveste, qual- e la produzione del bujo artificiale. . cihe volha creduto ! Cosi non aveste ,ceduto. all,a comoda Il . · , · 1 l;I),a -pènniciosa supersti1.:ione ·del volg;o, che confonde Ministro ge,ne·rale• Alfieri faceva l!lD;giorno una · , 'il medico, ohe &egnala il maJa:nrro, chilo, stregone che · Qpportunissi:ina distinzione. tra fiducia• ,é fede: · e di- gitta il malocchio! Coqì non aveste rinverdita, in ma- ceva che è necessarìo avere la fiduèi,a, 1~ quale è un beria ·politica, la leggenclà medi~vale dell'untore! ·sentimento illumi~ato ·e temperato dall'esame. e dalla In una via irta di pericoli, seminata di abissi, voi ragione, mentre la fede è' ,cieca e può• preparare le · · avete volontariameµte,, con· la vostra Censura, per due delusioni più spaventose. , ~ ' • Ora a me pare, e, pare à molti, chè, .-coli'atttiale 'Go-' anni e mezzo oramai, creato i_lbuio artificiale, demo-,; • , • ,, 1-iti tutti i se;gnali o i'.m,p 1 edi•to ,che· si vede•ssèro. · verno, noi cj avviarri·o di nuovo predsamen'te,. su ql!le_lla · · ' , · E, dopo due an'ni e mezzo di questa politica, avete via della fede, che non è .fi~ucia, che· è troppo più e l'.aria d~ IJ.leravigliarvt ,perchè, in questo perfetto buio troppo meno della pondérata fiducia.' · . in'-cui avete lasciato il.-Paese e voi stessi, è avvenuto Si direbbe -èhe la terribile lezione di Caporetto, o che l'abisso., ingoiasse, mezzo vostro esercito e alcune nulla- anch'ess:a ci ab1>ia appreso, o ,sia già stata cli- FJrovincie italiane! Si ·può)dare 'inconsapevolezza più menticata, . . , , cri minosa ? E· q~al segn0 vi è all'orizzonte.che -questo . Si gricla,: i sol.dati ·resiisltòno, l'ese"tcito resiste!· Ev- me ,to.do .,__, che è. il -ìnetodo brevettato della disfatta_ viva·! Evoè ! No~ curia)lloci di altro, e avanti sempre' stia ~Imeno per m~dificàrsi ?. · · · ,con gioia! mag-ari versoTapisso ! , ' Avete'ùn bel mutare al'cuni uomini n'el vostro Mini- 1Sissignori, i nostri soldati resistono, è vero, è mai stero, senza ,che si ~omprenda il pèllchè; avete urt bel resistenza fu più sacra, fu _più 'bella,, fu p,ìù neces- cr.eare nel. Governo un Comitat<;:> di guerra, e un ·Con- sarfa, anche dal nostro punto di° vista. (Ap,provaziòni)'. I ' siglio interalleato fuor~ dei confini; voi siete 1 ancora Se vi fu mai una resistenza veramente san'ta; è ql!l.esta .quelli di prima, perchè uguali so'no i metodi, uguali d( questì due· mesi, nòn solo per,ché .~bugia rd a le s9no i •perni della vostra. ,polifica. ·11 vostro sistema . .calunnie con cui si tentò e si ritenta di demolire · è· ~ominato da upa sola ment.alità, sempre uguale a l'esercito e di disfare l'Italia-, ma più ancora perch~ se st{lss.a, im:permeabil(l a.d ogni influenza dall'esterno, essa sola, questa eroica e, virile resistenz.a:, permette- • • · 1-mmutabile,, immobile: quella dell'on. Sonnino: rebbe, a un Gòver~o che' avesse la savii;zza di s.ap ~r _ ,· trar_,ne profitt_o, di assu,m_ ere al più, presto quel,l''atteg- ,, , ,, · d l' · . I'<. q.om0 el' ete-rn-a: d_isfatta "•. ·. giamefito di r_agione insieme e •di energia, sul terreno I ' ' ' diplomatic'o, che solò può •riaprire ,àll'Ita.lia quella lo vi di-oovb; on. Orlando~ 1 nella seduta: del 25 0ttobre, via çli ragionevòle uscita' e di salvamento; che la scon- che la politica interna è, sop-ratutto in tempo di guer- fitta ci a:veva p·er un momento, lo confésso, assolu- ' ta, la vassalla necessaria della politica estera . .Voi po- tamente preclÙsa. beste esser· voi, on .. Orlando, .e vòi, aggil!lngo ora, MARCHESANO'. E rafforziàm~la allora questa .; on. Nitti,1 in ·un -Mil'lister0 vostro. Mia, nel Ministero resistenza! I ' 'i Sonnino, voi sieté _lui,'~oi :cfovete essere lui, a~u~gi.ati TVRATI. -'- È ciò che tutti facciamo, ad eccezforie ;. d~qa ,sùai ombra', p,aralizzati dalla sua imp·òtenia in- di· colo:rio che, col pretesto di monopolizzare l'amor sanabile. • di patria~ scatenano le iraconde· sedizioni .-e, la di- Non vourei usare. parole aro.are per. l'egregio uomo scor'dia. civile. Ma perchè, t'esercito nostro resiste an- che regge le s.orti della Consulta.· , coro, non frustriamo questa resistenza mi~ab,ile, cu}° Se io m'i,n'terrogo, se m,i_guardo nello spoochio, io lan<ilqci·nelle vecchie illusioni, ri,cascando negli ,èr- ' mi domarid0: ho io forse quafohe rancore 0 politico ·rori ~osà' duramente-.espiati, m0vendo: 00 gherra alla vec O persona•le c0ll''dn. Sonnino? As·solutamehte nessuno. rità che è ·11~ sola forza fedele ed 1onesta. che sorregg,à , Di lui, nei rappo-rti personalV, -io non ho che un solo i· popo.Ji negli ardui ci.men-ti, dividendo la nazione irt ric@rdo•: di. quando, nel 1~~9, da poco uscito di galera, due nazioni nemiche; scomunicando ·e accusarido di munito del •libretto rosso del vigilato speciale; ebbi tradimento gli uomini seriamente. pensosi delle for-· a_SNbire dal.,p,refettq di -Mi 1 lano ùna grave offesa alla tune delja patria. Smettiamo, di- rincor:tere, sottq l'ar- ' mia dignità di uomo e di' cittadino, ·a cui il suffragio .co maestoso delle nostre sventure,· le farfalle de,1 Jilet- po,polare, -per,,ben tne, volte di. seguito, aveva ricom- tegolezzo. Non cerchiamo nell'infiusso degli astri:, co- inysso il mandato ~-~lit~co; e fu lui, l'on. Sonnino, che - me ·D-0n Ferrante buori'anima, le' oagioni della pesti- sorse a. Yisò aperto·~. prendere in questa Camera le lenza. Smettiamo di perseguitarè le Càssandre mole- mie difese, 1~ difese dell'eletto dal popol-o. ste, che si ricusano alle ubbria:cature della retorica e Signori, io non ho che ragioni di risgtlÙo, di stima: alle· perve·rsioni dell'auto-inganno, Rispettiamoci a vi- vorrei di~e di -cordiale deferenza verso l'on: Sonn_ino. - ceFJ.da ,e - .se possibile,._ ,discutiarnò e 'ragioni~mo ( Ma eiò non può, Iil!'.)D cieve mut3:re il mio •giud~,ziopoli– 'piacatameRte. · , ,, , '; tìco. E 'io non posso, per tacer ·d'altro, non ricordare , Signori, per addossare faziosamente a.d altri Ja re- ,- l'ultimo discorso che eg~i fece, or sono pochi giorni, sponsabilità. delle vos,tre imprevidenze··• e· ·clei· vostri 1 rìspm?-dendo, o meglio non rispondendò, iai numerosi e,rrori -=- e im;pedire cosi •a voi stessi di ri,p:ararv,i - oratori del· Comitato segr-eto. Permettetemi di rievo- yoi avete, gonfiando min~scoli incidenti e _generaliz- care non già le_,,co~ech'egli disse• (sebbene, i•n·verità, · zamdo episodi isolati, voi :avete· °inyientat.o 1 1a _le,ggenda I quell'assoluto nulla non violerebbe alcun segreto), ma -;-- infame· lieggenda - del ~emi<Co, d,i d-e.ntr0. Ebbene, , l'iIJilipressionf) che io n'ebbi, ·che ne aveste, oso dìrl0 ,proelami,a.molo à'l-to:· n@n esiste, it1 Itailiia jl nemico dj i i,enza tema',, la m~ggior parte di voi .. ,f I, ; I,

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