Critica Sociale - XXVIII - n. 2 - 16-31 gennaio 1918
I ' I contro di noi; e ciò non 'tant@ per causà· cl.elle loro dottrine, quanto del l<:>r0 1terpperamento, che li porta natura~n:iei:ite all~ tesi i:streme e agli atteggiamenti eccess1V1,m ogm senso ! · · . E, poichè in q_u~sti~empi aòorrnal,i si sente anche risorger~, a tratti, la diffidenza verso i « venuti dalla. bo~ghesia », e si sente inibire, a chi non sia proletario e sfruttato, la capacità cli compre0dère amare e vol_ere sincerament~ il Sociafismo -, gu~ntÒ c'è 'da « rivedere », anche. m questo, al lume dei fatti e nella molteplice e continua occasione di salire ; condi– zione più fortunata, che l'economia moderna pre- senta! · La frenetica SI?an~a diJuggire d alla povertà, au– me1:1tata d~l desider10 di conoscere godimen.ti non m~i provati, ~ che _la faiiltasia dipinge come i•Qef fabili, spmge alla di~erz10ne dalle file so.cialiste molti pro– letari, del cu_i es9do nessuno parla, perchè sono • I •1 .I I 17 oscuri. Essa ·può bene equiiValere sulla bilància alle c@nsuetu_din,Ì di vita,. ai 'legami di spirito, all'att~cc·a– ment0 ai propri agi, che spesso rendono, o si dice rend;mo,, tnen risoluta e sicura la milizia dei socia– listi ve~~ti_dalle ~lass~ ricehe: i quali, per _èompenso,. sonq pm immumzzati dalla libidine di· ricchezze e di _piaceri, P,iù .contenti di una vita modesta abbel– lii~ dç1.isupe1iori ,diletti dello spirito,' perchè, o'• ch– retta_rnente,. o attrave_rso_i l'oro prog.enit0ri, hanno sperunentato ,quel paradiso, hanno esaurito quel de– siderio. Modestia e cautela -:- ripeto e .co'ncludo - •nel– l'assegnar gerarchie, hel distinguerè i buoni dai malfidi, gli eletti dai reprobi ! La vita ,è multiforme e piena di paradossi, d'ironie, e d'i·sorprese: e il Socialism.9 :ae è, in certo senso, lo specchio. Naltile 19/.7. GIOVANNI ZmoRDI. D-OPO .LA DISFATTA · · E PER.effe NòN· S1 RINNOVI! Discorso di FILIPPO TURATI alla- Camera dei Deputati, 22 dicembre 1.91.7 (Dal Resoconto steno{J'Y'afl,coJ. 1 II. TURATI (riprendendo a parlare). - Mi pieri:netta l'on. Presidente di. ohiedergli ,perchè egli abbia cre– duto di dare quest'ordine "agli stenogr..afi. Io ho qui documenti che sono· di d@minio pubbhco .. Sono eSipo-· sti persino neJia. sala di lettura di questa Camero. PRESIDENTE. - On. Turati, io le ho testè riicor– dato quant,o fu stabilito, d'acco,rdo anche ,coJili SNoi amici, cirea i limiti della disc:,ussione su argomenti di carattere militare 1 discussicme che ebbe il- suo svolgi– mento durante il Comitait0 segreto, è le. ho riv0lto preghiera di astenersi dall'entrar-e, ora, in sede di pub– blica discussione, in quelli argomenti che formarono oggetto del Comiita.t@ seg,reto me<desimo., TURATI. - Ma l'on. Pietravalle, l'on. Gasparotto, l'on. Giacomo Ferri; l'on. Federzoni, ma tutti i prece– denti Ol'.atorine hanno parlato !' È enorme -che si usino .cosi due pesi e due misure. È enorme S~pratutto cbe ci si. vieti ~na t~si che ~i risolve· nella di.fesa dell'o– nore dei soldat1 italiani, ,atrocemente calunniati a fini personali e di parte ! PRESJ:DENTE. - Ciò non è esa.tto. Io ho subito richiamato l'on. Federzoni, ed egli ha ubbidit0. Lo stesso richi.aim0.foci ,a l-ei,0n. Turati, ma lei non a<deri al mie invito; ond'~ ch'io fui costr~tto a ordinare agli stenografi di non raccogliere tutto· quanto ella di– eesse in merito·· ad argomenti d'i,ndoJ.e rq.Hitare. E credo di avere, con 1 ciò,' fatt0 nient'altro che il mio ·-doveTe. ., . Se eNa, per altro, vaol cedere alla mia esortazione, io do or<;line agli stenografi di continùaré a racco– gliere il suo discorso. TURATI. .:-. Sono du.nque riammesso ial diritto co– ~une? .Posso pro~eguire liberamente la mia dimostra– zione e la mia documentazione ? PRESIDENTE. - Gli sbe11ogr.afi · scr,iver.ann.o sol~ · tanto 4uello che non è stato oggetto di' discussione in ,Comitato segreto. (Proteste all'Estrema Sinistr<:)- GUGLIELMI,' Questore della Camera. - 'Io sono staito ~egretario, del Com~tato segreto; , control'lerò ~1.mque quello èhe dovranno scrivere gli. stenografi. (R_um_oriall'E,s_tremaSinistra). ';) Per la libertà della tribùna. I coefficienti morali, della sconfitta. TÙ~ATl: _:_,Oiil,. 'Presidente, onorevoli è.olleghi,. È qooessa'rio che q11-esto conflitto1_{lbbi.a un termine. Per– ciò io .cedo, p,rotestantlo rispettosamente p-er I.a in– girusta violenza che mi è *fatha. Credevo e ,credo. di avere· u' diritto, e sopratutto il dovere, in difesa de-1- l'eser,cito e de}ll'onore d'Italia, e a· prevenzione neoes– saria dJ m,aggiori catastrofi, di dimos,tr-are nel _modo pi_ù-esauriente la mia tesi, che è questa: · che il pre– sente Governo è il diretto e maggiore responsabile della I disfatta che pur troppo abbiamo sofferta. · · ' Mi-si impedisoe di parlare col pretesto di una con– venzione che sarebbe immorale ed assu.rda, che è il contrario di ciò ,c,j:iela ·camera volle e potè volere, p-er,chèessa intese limitare ì temi al Comiiato segre-~o, -non già alla discussione pubbliéa- che dove-va.trarre <daesso l~ illazi0ni e le conèlusioni necessarie; ed io, ri1pefo, rinunciio protestando. - · Ma avverto che queste cose si. dovranno pure ren– der pubbliche domani o po.sdomani, e allora la chiazza di bl!lio, che ·voi av:rete posta nel rendiconto deUa pre– sente tornata, 'n0n farà se non. dimostrare e ,confer– mare con ben sinistra eloquenza che I.a responsabili.tà de•l disastro fu del Goverp.o, e che s'im p~di ai de,pu - tati di darne la ,pTova e di salv.are il· Pa~se-. · PRESIDENTE . .....: Il richiamare !81 rispetto ·delle deliberazioni deila Camera è per _lei un.a vtolen,za? MARCHESANO. - Ne discuteremo quando vorrete e dov,e vorrete. (Rumori). Voci dall'Esirema Sinistra. - Ma la finisca un,a lmona volta di fa:re il }!)recettore ! Vada piattosto alla guerra·! • 1 TURATI. - Se dunque debbo ri'nunziare a e-om– pilietaree dooùmentare I.a mia d,imostraz:io11,è di ·oorat– tere tnilitare, mi sarà almeno ,consentito di accennarti : / ì I
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