Critica Sociale - XXVII – n. 10 - 16-31 maggio 1917

I - ,' \' ( ' , I ~ I , '\ CJUTICA'. ~OCIA,LE 137 I f Tanto si .muore 1 tanto si ha fretta di godere!, ·-L'orgia troppo temporaliste; diremmo megli@, per teL1ere stile · ' è ai'. ~argin~ del massacro ~ fatalr,pente !' Vn <llepu- ,più'. di moda, impe•rial•iste. -La sto11ià, non forturratis- . tato g10rnallsta, che a ,Roma eapitò aJ balli russi del s'ima, del maggior· rstùuto, dericale, di ,credito; non ~ Costanzi, ~e r,imase - l'innocente!"_· tutto tu.rbato -~ intimamenté legata'. alle nostre i,inprese cd- scirisse: « Uomini ,notissimi per le furìzìo~i di alta re- Joni~lè? Giò non vuo,l dir altro, del resto, se non che sponsabilità civile ,e' morale, scrittort che intratten- . · il cattolicismo ·b,ancario vive ~el mondo)...,tra tutt~ le gono quo.tidianainente, il pnbblk.o su, la vastità clèÌ tentazion.i - della carne ,e dell_o spirito ~. E nQn :vive -, , còmpito spett;mte alle nàzioni,. su la santità· del ri~ aqa Tebµide, 1 d'ove non ~i 1 farnno affari, oè per forni'- spiarmio, sb,l bisogno • <ilielevar.ci per' confortare, di · ture di g~ 1ef.ra, -nè per 'foro.dure di teatro! Vade ,,etra! sacrHìcarci _-per resisfle.re, di ~offrire per yincere,- no- Senonchè voi, da ,'qu~i pedanti ,che siete, con gli mi che· dal p.al~ osoeni,co tengono oattedrà di patriot- ocelli fuori della testa per il fido deri•cale di •sei mi- tisrno COfl ~pièces >> alla moda, parl!3-tori che prodi- lioni ad un imbroglione· sfacciato e megalom~ne, me- gano il_ fascino di un'eloquenza sonante e' persua- cenate di letter~ti ·e, di at-tri,ci ~ di d:ame, anche, non siva alle ,•pi.atee pi'ù raffinate, · erano al « Costa.nzi >>' schive dei r~gali 'del palcosrJenic-o, e fors/:l ,dell'al,covia, .in frak, in mezzo a signore eccess'ivamente· el 1 eganti siete. c-apa,pi di pensare subito l'antitesi banale e de- 1e(j ~cce-ssi-v~mrente scollac-ci_ate.... E~a la festa del mago,g-ic,a dei piiccolo agriç@ltore che' si prova ,a dd- nudo .... )).• ' ' m,andàre alla s-tessa. Banca un mutuo ,di 1000 li're. Che In tutte le ci,ttà - v~ghy di boschi e di giardini -,- via cruci~ ! Q~a)i -garanti~ reali e personali! '.che tra- la stessà ,corsa al piiacere si manifesta dalla vivacità 'file1 burocrati~he 'd? superare!... E non •riflettete c,he· - con cùi si-sgranocchia.no j p,ast,cciQ-i ~la 1~0 cent. l'nri.o il vqstr0 p•iccolo agr,icoltore 1 .è fuori dell'afflato lirieo ne_i bar democratici, come dall'a voga, senza ri,cordo delf;, santa gu~rra, non gli s( possono supporre' mi~ - dj p'rece,denti, delle, perle· e dei, diamanti. I rkcJ:Ìii_ _ nier,e al!l.rifere. di ,çontratti -e _çli co.mmissi,oni, no,n è, ' n;.tovi ed i ricchi in fieri anelano a ,canta11e come Mimì: am'ico dei gi9>rnalisti, non_ pfotegge le attri,0i, non Vissi d'art.e e. d'arri,or. DànnCY il sacco alle -esp:osi- · fas~ia · cascare mancie la'ute come il rnensOe· di un · zioni di· qua<!lri e si dispqtano à col-pi di biglietti da <'J:Ìpo-sèziòne.. Il 'vostro piccolo agricoltore-' è anacro- . mille ;j p,iù vaghi' fiori del cqcòttisrn,o ·COsmopolit~, ni,stico. .,I oj,oè, qo, interalleato. E-eco l'elegante putredine da Òra la divisa d,i tutti è far gran~le. Perchè, il denaro cui sboccia il tàfano Cortese. non vale più nu-l1a, ne occor.re più -di' prìma, tutti ne Voi siete pèdanti. - f oi dite che ciò. offende la gent~. sono af.famati e ~ìt1bon.di. P,er-ch~ la vita vale poco, i'I · che muore al di là e la gente che sòffre · ed aspetta . piacere val,e •enormemente. Tutti i. valori ballano ,i,I ar di qua dei vec,chH cònfini deHa patria. Si vede che trescone ,Pazzo del' fato assurdo ed e,quivoco. Tutti ~on ,c~pit~ nuÌ)a della pol \ti.ca a b·ase psicològi-c'a che- venctbno le a.ttese corrie reaHà. Tutti scontanb i Ro– si fa in questo tern·po/Quella girandola di èortesie, di" prapro'fitti -<;lell'i-deale. · I Governi ,come i pri,vati'. Tu ti.i banchetti romani, di trionfi· scenici., 1 di. (ilon·i regali, credono altrui pevchè hianrìo bisogno · d.i crea ere n . _illum,ina'nte. coi suoi raggi d'o,110 il gaio ed intellet- _ se stessi e di esse.r.e ,cre4,µti. Ambiente squisito per tu::i,le ceto -dei 1 ma.'estri dell'opinione, degli oratori ine- la truffa -; pe·r \a ,piµ grande truffa ,,- a cagione della sauri,bili suf dovére, sul sacrificio, ~ei ,poett delÌfl. pa- r.iduziQHe-·fino all'abolizi 1 one di tutti i pote11i inibitori, tria, ecc., può, rientrare ,negli spedienti di buon. go- per l'esaltazione, geherale che tr,avolge il seri.so deÙa - ven10 necessari pèr tènere alto, in verso ed i'n p110-; p,roporzio,ne, ·per la facHità, per la volontà di cr:edeJ'.e, - sa, il morale' della Nazione. Il gior~o del suo, arres.to , di entusiasm!l,rsi·, di- p;rpdiga,rsi, di esteriorizzarsi, ,che - il conte portava indossò I,ettere solen~i di Ministri fluttua ihto:cno. La morale n0n è ,che una faccenda di 1 · :che lo ):'ingraziavano' ·e l@ procliamavan0 benemerito limiti e noi \ia~o in epoca che li ha r,oyesciati tutii.· d~ll,a Pa.tria. E ,c'er'a di :Che! Pensate. ·50 mila lire 1 1-n ion<lo gli stessi Governi non tengono ,essi o.vvinte in'. una _solli volta regal~te, a'll'i'nt~ressante ,corpo dei·. , ]e moltitudini_ coll'agitare ·una tr~-scend;ente spenanz,a, boy-scouts.. Sono esempi 1 cla I incoraggiare, ,e non sa- · la colossale' p,elle ,/ili µn orso,' di -cui ness1,1no st arri– .r~bbe incoraggia,rli sofisticare sul' mistero clel~e 9ri.- -s-chia ai chiedere di to~car,e ,concretamente il, ,cadav,ere? gi'ni della 11i'cchezza d·el donatore. Ci sarà sempre tem-·1 Tutti, in un ,certo senso, vivono fuori delle Jieggi ·p13r- po.'- i:lopo la· c~d.1'lta - a· far"'i gli schì1filtosi. · E, s~· I.a eh-è Lutti vivono }uori di tutte· le previsicmi;•-o-Hre tutti · caduta non yiene~ la tlroprietà è legittima.· Quanto· i calcoli della ra'gione e èJ;e;llaprevi(lepza. Non è mai alla proprietà e-be passa beneficand@, essa è saèra ! _stato più vero, e più saggio il e.arpe diem ,che in ques 1 ta Per,c,hè tutto è i!: pa,tria, beneficenza, morale e re- epoca I nella quale, al· senso J-etterale 'd-el verso, del ligione. Come mai sarebbe, stata presa fa rigida Banca clonu,m han c'è certezza - nè per gli individui nè per l , I I • , , r · clericale se nòn fosse stata sedotta.... dalla virtù? 1 'i'egm. 1 • ', Ciò che commosse il- pio qirettore fu il progetto, del È l'epoca che su tutte le altre apprezza una virtù, . tr-uit <l°èJ,le'Compagnie dramrna_,tiche per' morali_zzare, l'audaoi:;t. E tanto'meglio se è ·l'audacia aUegra, b~r- il° teat-ro e castigare i ,costumi (in tutti i sen.si) delle lona, crapulona, più falstaffiana che mefistofelic,a ; au- attri,ci! E ,ci I andò dentro per 6 milioni, dicono!. E dacia di Luca' Cortese ch_e, s-crooca milioni con un · mantenne la sua- ficl~,cia a'lilche 1 ,dopo gli estremi' av- vecchio trueco di -commedia cinq•uecentesca, che s-ode vei:timenti della ,polizia,· scontand@ an effetto di dltre per truffare e truffa per· godere, .che tiene diligente- mezzo milione 1 .i.I giorno .p,rirrì.a del erg/è i È ,comune · m,ente il tacca•ino -con l'u$cita melbdrammatic,a dei opiriione ,eh~ - i·_ cleri.cali sono furbi. Sarà. 'Ma quat,tPTTii e l'entrata sati,'rica del .pi~•cere, che si pr,o– nell,a fattispeéi,e __:__ ,'.come dicono i ìegali - l'avidità, - ·pone· <li sollevare, i'Arte come I-e sottane delle Artiste, I-a sensualità·, la, m.ondanUà trasudante dal cònge- , munificente. e vano, borioso ,e serviziev,ole, incantato g,ao dell', imbroglio · hanno tro,p,po fdcilm!Jnte _vi,nto di_ sè, ingenuo µgli o del ,cataclisma che ha .abbattuto le trin,cee della diffidenza ,oattolica. Per verità n0n è 1 una morale· e non ha ancora avuto il tempo per so- là: p~ima · volt'a che le narici de-i di~ettori di Banea stituirne un'altra. , · cl~rfo,ale s~- dila,tino voluttuosamen'te a .prospett~ve 'Ecco perchè il pettegol~zzo mondano che ha\,nome ' \ \ , BiblJotec~ G~no· Bi,anco ._, "· \ ,, _. I ,\ • lii

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