Critica Sociale - XXVII – n. 10 - 16-31 maggio 1917

. ' I ,, · CRITICASOCIALE 136 · t I ' .... l. ·to - pitt << u~ito ~> èhe mai - fuori di ogni ,controllo, o :()tesen,te o- fu1uro,_ dei ooalleati, meritre pure ]'in– ghdt~rra partecipa cos.ì possell 'temtm.te al c0ntrol'lo èli tutto· il restante. mondo' àperto ,al1'Intes.a, non sembra 'essere ~n saggiq vivo éli_queUa liberale 'co– munanza di vita e di scambi che si suole da tutti .,. .mettere ,çorrie base alla durevole pa•ce' ft1tura ed in cui si. concretano i segni più certi cle,lla solidarietà umana! · . · Ahime ! Ahimè ! Tra l'In,tesa e ta Rivoluzione, tra la Ne-mesi vendicatrice delle brutali àgffeTessi0ni e il prod 1 e Mari.e conquistatore, cupido eh ·bottino per l'alta operà cli giustizia, il cltissicliòpe!'enÌ1e, nel' regime presente, tra l'ideale e la realtà svolge sotto· i nostri. occhi un gig~ntesco. combattimento con for– me grandiose, terrificanti ! E un mon.do ass·ai lon– tano dall'essere il nostro mondo, quello ·ove noi pos:– siamo enti-are ,con si,curez2,a di d<_i>m~nare e non cli esserne dominati ~ tra':olti ! Ma, anche dal di fuori, ben sentiamo di rinforzare ciò ,clrn in quel G:onf,litto– è. ver.am ~nte .beJl6 e grande, ciò che veramente lotta, c?me_jjl.:'1ia ~ivoJ:uzion~ ru§ìsa, per; la liber_tà .e I la' . ·.grnst1z1a, strappa1j1do ,le masc11ere .sobto' cm s1 na- . sc1}nde il nemko eterno ed uguale in tutti i ,campi : l'egoismo e l'irnpostur.a!· È mùdèale cooperazione, fuori delle d'hilique ,correspol).sabilità. del potere,, ~he noi v?gliam_o da~e a! ·giganti· ,eh~.h3:nno a~-~ettato il clopp10 storico compito ·deila contmmtà pohti,ca dello Stato. russo nella- Intesa e della redenzione del- po- . polo ·russo· dal giogo clell'Autocrazia, alJ'interno,. e · -c1elle sue mal1:1v'oglie, .all'estero ! E il contr,accolpo di_ quest'opera non può ess·ere che un maggior « -S.inceramento » deH'Intes:a :. essa sarà ,c_ostrehta ad· ;agi;e · democraticamente ·oppur'e a svelarsi tutta imp<;Lrialista ! Ma il 1 v:antaggio di q1rnsto· sforzo di ,ch~arime·nto e cli sincerità non ha bisogno di .akuna dimostrazione. Ftirse · Ja_ gQerra terribjle nocy.·continua oramai che_ per i malintesi elfo alcuni ~oy.erni hamrn interesse a mantenere p.er .alimentare 'la rassegnazione dei loro popoli. Agi.amo, in modo cla.Jcostrit1gere i Governi a chchi9rare i _loro ,piani, le loro coNdizioni (\i -guerra e di pace; sceve- . riamo ciò che è cabala e ciò che è volontà; fa.ociamo rientrare tutti - p0poli- e Governi - -nella vèrità cli sé stessi. , · • · '. '. · 1 In •fondo .... è' là pace ! ' ·- ' Ci.AUDIO TREVES. '. ✓ / I .l[ORTI. GOVERNAN_Q,_ I VIV~ Sixte-Quen1n, ,in' queUa 'Fr;anci.à dove il ·ri~icolo uccide più che ii1 ogni .alrtro paese, assestò un fiero colpo .agli imperialisti galli,ci quando, forzandoli .a stabilire da chi I.a Francia ripeia i suoi diritti sulla· _Siria. li ,costrinse a rispondere che li ,deriya da .... ~- Goffredo €li Bugli~ne. La qual .risposta de~ re,?to non rivelò nulla cl.1nuovo a du ha per ab1tudme _la lettura dèi giornali, conservatori france.si, E in -quesiti un vecchio motivo la: procl~rnaz.~o:ne della persistente vitalità del retaggio las~iat? dst1le Cro- rehbero 11minimo sacrificio per ·quella fede per cui· i lofo remoti' ,&_vi diedero la vita : ma hanno piena la· memoria dei gloriosi ricordi, dei· cavalieri nor– manni e di Sari Luigi, -delle Assise cli Gerusalemme e degli eroismi di S.an Giovanni cl' Acri; e la loro anima freme, come le ,corde dell'a'.rpe eolie percosse dal, vento, qHando le storie riev~q,ano..,,gli splendori . e le prodez.ze dei secoli. lontam. E ogniqualvolta si riparla del tramonto e. della spartiziope dell'Im– pero, ottomano, ritornàno a galla dalle profondità. del pensiero le vec~hie visioni, le galere salpanti dai porti .di Provenza· con le insegne ,crociate ai venti, e i •cavalieri ferrati reoanti' sulla ·maglia il segno· salutare, e i prodigiosi duelli coi giganti saraceni, e le scalate alle- alte mura é. a'lle erme torri, e l'1m– peto dei ,cavalli bardati, e il trionfaie ingresso nelle -città conqtiistate. Ecl e,c-co perchè suona oggi, nel-' secolo ventesimo, in tante bocche francesi il' grido : ·La Siria .aUa Franci;1 ! . , . Soho an,cora, in quelle chissi borghesi hutri~e di retorica e devote. alle tradizioni, i morti che gover~ nano i vivi. DàUe loro· tombe ai piedi del Liba:r:io, dai sepolcr 1 eti di Antioehia e ·di Edessa,, i' Tancredi e i B.aldovini influiscono ancor.a sui destini della F-r.ancia. ·Non altrimenti, anzi' in modo identico, noi vedEJmmo fino a. ier~ la m.entalità delle classi diri- __genti in. Rus.s.iç1foggiarsi sulLa presunta ,volontà di •un uomo morto da due secoli_: e, quel ch'è più s:trano, sqlla volontà es,pire5isa in un clo·curriento che . è riconosciuto ormai da. tutti ,èome apocrifo e faiso. Sar'ebpe 1:>erun filosofo di non poco .diletto e interesse .la ricer-ca 'de1l'influenza. esercitata, da due- . cent'anni in 'qua, sulla politica moscovita clalla leg- ' genda . del testamento cli Pietro il Gr.ande. Il rude plasm:itore della Russia mod'èrna, (che la stori4 bor– g,hese, .svergognata megera, 01wra come grand't~o-: mo. _benchè si sia maochìato dei più feroci delitti, hori'. escluso quello di uccid~re, foeddamente corr' le sue mani il sui:> .proprio figliuòlo) non s·crisse mai .. ,il foglio che segnava ~l popolo' russo .Costant,ino– poli ,coine mètQ delle sue aspirazioni; ma tutto il popolo russo~ fin9 aì, giorni nostri con·siderò come ~rn dogma le parole di quèl foglio, e ritenne come . . sua mis,_s,ioneprovvidenziale quella di segùirne le indic·azioilÌ e realizzarne le •promesse. I sucàssori di Pietro _stil. trono si •credettero' legati dalla sua . v_olo~1t:à:. ed ·e&l~ dal .ipausoleo pietr~burgh_es_e_con– itmuo fh10 a no\ ,a segnare le. v,rn.e 1 termm1 a'ella polÌLièa dell'Impero. Oggi, diventat~ la Nàzioi1e si– gnora dei .suoi destini, si affretta a riconoscere che non sulle rive del Bosforo ma su quelle della Neva . deve fonél.are l'ed,ificio I della sua felicità; ma, P,fl' sottrarre la Russia .,al fascino (unesto di quel morto, perchè si rinvnziasse .apertamente all'acquisto cli Co– stantinopoli, bis@gnò ,che un catadisma d'immensa , po~tata ·.sconvolgesse gli istituti e le leggi e le basi · stesse cl·el•concetto di Stato. . . ciate : le pr_e~esemoderne hann0 un antica sorgente? e queUa Nazione -cl;iefondò e mantenne per secoli regni ,cristiani in Palestin~ e li~erò G~rusalemme.? _ ac€{ui,s.tòuna perpetua_ r.ag1_0hed1 premmeJl.Zq·sugl! · altri popoli ,cristiani ,circa il J!lossesso dei l1,1ogh1 santi. 'E ;così i Bar..rès e gli Herb-ette e i Maurras., magari iocred'uli. nel ve~liw di Cristo, ~i valgono cl~l ,Gra11 Sepokro per ,c0ns1deràre come d1 loro propria spettaJ)~ 'le. terr~ d?vé q~su v~sse; p~edi:cò e !11,orì. , Ed è mcred1b1le Il fascmo· che r.ag1orn,seQtrmen- · tali di: questq·. genere· esercitimo anchè sopra· spiriti ' .Ma n-ei paesi · dove il fondamentale rivolgimento non s,i è ancora avver:ato perdura la macabra azione dei defunti1 sui··viventi. Come in Francia, co·sì in Italia. Interrogate gli, imperialisti nostrani sulla oonsistenza degli « evidenti diritti» italiani sulle isole egee o sugli scali di ·levante-: vi tirerànno fuori cl!'li tumuli annos.i .i Dandolo e .i Doria, i Brag.adini e i Morosini e -cent'.altri uomini di spada, ;che forse al tempo loro poterono ,compiere i.m'opera lodevole, ma •cer ,to.al tempo nostro non hanno titoli per 'indiriz– zar•ci sul •cammino della giustizia e della grandezza, quali deve inténdeì'le un.a democrazia mode'rtìa. Altri non manfheranno di inalberare le polverose mummie dei condottieri romani, gr;ancli .razziatori di schiavi per i sacrifizì umani del Colosseo e dell'Arena; e i ·più erud.iti risalir.anno ·al frigio Enea, ,çlÙtoredei no– stri diritti sulI' Asia Minore. Non forse partì egli dalle rive dello Scamandro per fondare nel La'zio la nuov:a ·spregiudicati. Molti d~gli eredi dei -croçiati non fa- . . / ; BibliotecaGino Bianco I

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