Critica Sociale - anno XXVII – n. 9 - 1-15 maggio 1917
--- ... Ci\ttÌCÀSÒCIAtE ,.., iM _,. .. I frontie·re, in qùanto è i"nternationale, uman~ e, perchè ful,e,, ·neces~ariamente antipatriottico. , Da· q.uestà singolare .confusione della ignorl;].nza o qella màlafud.e polemica dei nostri avversarii, ·da que~ , sta perversione e da questa capòversi.bne dei cri– terii socj.ial'i'sti, è· stato anche foggiato un Morgari, pel~ legrino di Stoooolma anche ,lui, che viaggia per pro– JCU'?are '« la pa.ce separata» dell~ Russia, la diminu– z~one politi.ca e militare dell'Intesa, ,il vantaggio degli Imperi Centrali.. ..,. e,. qui-n(Ji, il rincrudimento della gue-rra, per lo meno per un prolungamento delf'agonia di essa, :atroce di spasmodici furori, di dispe~ati a.c- .. canimenti! . . ~ercµè una pace separata ~ allo stato delle -cose ~ da chiunque cercata. ed aiccett~ta, ,con chiunque coI)– tratta, ·non generere9be la .pace, •nemmeno _per il' Paese ie'he·s\illu.desse ài ave:da. conseguita con la. sua .antidpata, e ·separata ini,iiamva: essa ,aprirebbe sol-. ta,nto una nuova f.ase della guerra, che è, invece, alla.·... sua. fase• 'ultima. I' Riesce realmenle assai difficile ai ·nostri· avversarii colloca'rsi, anche ·per un istante solo, dai' nostro· punt_o dì v.ista, nella vah:itazione dei,problemi della guerra e .della pace. Ne è una prova ·squisita ap,punto ·ijUesta loL'.o malig,na prontezoo:- ne_Il'attribuirci un qualsiasi· zelo per una qualsiasi ·p-ace separata. Questo zelo non può, esprimersi se non da un « modo nazionalista»· di ,cbnside,rare I.a guerra e la p~èe - perchè, infatti, pone l'interesse di /tma ''singola indi 1 vidualità nazionale. al. disopra di •ogni altro più vasto interess·e, di ogai a'ltra preoocupaziorie1 più gene1ale. Anzi, il nazionalismo non conosce e hon ri>Conos~el'esistenza di nessun af– tro interesse trascendente quello della Nazione. E;sso 1 riproduce ed -appli,ca ,fra le nazioni il ·tyorema del su– premo fastigio k~9ivi<luale dell'etica. stirneriana ~ e, ,come: secondo qjiesta, « il nesso col fratello- p-iù debole può svigorire l'attività del più forte»,· il nazionalismo iFlees~antemente incita_ a ,cereare etl a procurare la potènzia ,dell'individualità .. nazionale anche nella ne~· · gaz,ione ·delle soli,darietà confederali. La teoria dei trattati considerati chi{/ ons de pap,ier, non è upa' teoria tede~ca o ingl,ese: è una prassi nazionalista. Bi'sogna arrivare - attrav,erso la recente esperìenza della politica internazionale - a ·queste ricogni- · zioni della realtà per rendersi conto del nostro stu~ pore nel vedere attribuito alla nostra mentalità un proposito - .quello dell<? pàoo separata - ehe le è estremamente est:ooneo e repugnante. ....., I socialisti, che rimasero fermi nella opposizione alla guerra e che non cessarono mai di arginare e di neu– tralizzare la propagazione ardepte di odii, ch1t è la , proif)zione spirituale della guerra stessa, si ispirarono · seinpre al eriterio della imparzialità internazionalista dei loro sforzi, della universalità del ioro pacifismo. Ciò ,che, ap,punto, distingue il pacifismo socialista da quello dei cosidetti neutralisti borghesi - rarre aves - è. appunto ·il fatto che questi lo deducono da consi– de'razioni limitate. nèl tempo e nello spazio all'obietto «nazione», mentre noi lo deduciamo dalla nostra op– posizione idealistioo a 'tutte le ragioni di tutte le guerre di tutte '1e nazioni, ·e dal nostro ansioso desi– deri.o di eliiminarle con la pacifÌiCazione·dei dissiìdii at– tuali a con la profila si contro i dissidii di domani. l ' f C' \ Il successo di questi nostri ,d~de_rii e degli sforzi copcreti, ,che essi animano in rtoì; lo subordini.am 'O a 'questa condizione: che la paf//l si>aftlnposta, orientata e - ~ . \ ,le I \ •' ' a Gino_ Siànco , . definita non 4a11e conventicole dipiJ_omati,che✓- delle qual1 la conferenza1 di, Stoocolma sarebbe poco meno o ,poco più di una ... imitazione socialistoide - bensì da mia' intesa fra i p·opoli, fra tutti i popoli, bellige- ._ rari ti ·o· neutri, ,essendo ci~scuno di essi in causa, e~ tutta l'umanità essendo del pari in ·causa, pe,r la 1 _; guerra. 1 E, infine - considerando la ipotesi· di una pa,ce se– parata dal punto di vista del-le sue ·conseguenze p "a- , • l tiche - non soltanto essa non porrebbe fine ,alla · guerra europea (che, essendo guerra di antitesi impe– rialiste) ha i suoi .fulcri ~ Berlino e a Londra, prin– cipalménte); ma,· esasperandone la necessità nelle altre potenze d~ll'Intesa, avrebbe solo. per eonseguenza di esporre questa ad una sov,er,chianoo possanza milibre austro-germa1;1ica, quindi. a ,condizioni di pace si~ne– rale sempre più esigenti da parte dei più forti,' sempre meno accettabili per· i· più deboli, cbl risultato di ,allontanare, la pace gépèrale, o di, v~derla imposta dalla .vittoria di uno d,ei grup,P,i,,contendenti. Il e.be disper– derebbe il solo frutto politico di cosi immane massa di sa.crifizii,.e di orrori dei popoli - cioè l'esautora– mento del militarismo - per,chè la vittoria dell'uno o dell'altro' dei «nemici», nel senso militare di quella parola, ·sarebbe la eoriservazione dei valori funesti del "militarir:;)Jlo. ./'* Intanto nena stampa guerraiola questa insana preo.c- cupazi<me di una pace separata da, parte della « Rus– sia rivohiz.ionaria » ha stimolatd contro di questa le diffidenze ,e le ostilità cli quei ,gruppi conservatori, cl)e ·,le.avevano fatto lieta accoglienza quando e in quanto · l':avevano considerata... un espediente pe~ la guerra più forte contro -il nemico comune, ma che non hanno tardato a .çomprendere od a temere il suo contenuto minaocioso per que~l)ntèressi e per quelle « arche sante », ,che essi pongono anche al disopra della « vit– toria>>. . . In Inghilterra, specialmente, ,si nota un révirement · dell'o,pini9ne pubblica rispetto ana rivoluzionè ruJsa nei ceti ,conservatori. E il Times si è reso interprete, in una maniera pncora riserva~a ·ma gilà abbastanza sintomatiica, di. questi sentimenti di. lor signori. Nella seduta del 27 marzo J.l. s. della Camera dei Comuni il deputato Dillon aveva fatto interessanti ri– vel1azioni. Dopo aver citato al,cuni brani di un discorso del Ministro '·lord' Milner, inviato « in missione» come il nostro Sdaloia in Russia e ,che dimostrano come il. Milner anche meno' del Ministro Scialoia avesse visto o previsto ciò ,che si ,prepara,va nell'Impero alleato, il Dillon ha precisato quale, fosse lo stato d'animo del' Ministro inglese di. fro~te al 'Governo e ai governanti dello (!;zar: Lord Milner Ilei suoi .pubblici dis.corsi in Russia, dopo avere detto che << la pr~visione di torbidi interni era cosa da manicomio », avèva anche presen~ tito le diffidenze ingl,esi verso Sturmer e Protopopoff, asserendo che· la Conferenza di f~b'braio fra gli Alleati · a Pi,etrogoodo era servita, fra ·l'altro, a rinsaldare la reciproca, fiducia ed a stabilire una preziosa « amicizia ,personale» fra i Ministri. inglesi e russi. Inoltre, lo stesso lord Milner aveva· av.vertito ,che tale amicizia era comp,letata da un ,più solido legame « fra le classi dirigenti cli Russia e d'Inghilterra », concludendo che « in Russia ttitti vogliono una conclusione rapida e fortunata della guerra e che, se manchevolezze vi sono, esse ~orìo di ordine amministrativo, supergiù come da noi ». ' . . I
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