Critica Sociale - anno XXVII - n. 7-8 - aprile 1917

I ,. :,, : . ' I • I t,,. -. 116 CRITICA SOCIALE I FONDATORI D CIVILTÀ fu filosofo e ,poeta; e, se è fi,lo'sofia che commuove, deve àlmeno raseptar l'arte>>. Nel «Millennio.» Dante viene a giudicare il secolo. « Olà, simoniaci, barat- A proposito di ,civiltà - il discorso ricorreRte del tieri, ipocriti, ,usurai, e voi, egoisti, risp'etto ai qua li giorno, visto che essa si ricovera nelle parole, avendo -i malfattori ·~arebbero glori.osi, - voi c'redeste butt.ar · divorziato dai fatti - si disserta dai com.petenti sui l'esule soprà questa pietra e io me la f11ccio tvono, fondatori di civiltà. Chi sono? Si -ricerca ne-gli ar- vi ·chiamo e di,ahiaro il seggio romano vacante nella chivii,, si fruga nell'anagrafe, ma in,Hne·risulta che il presenza del figliuoì di Dio». reclutamento di questi· precursori è meno facile. di Il Dante,. fondato:r;e di civilt~, · che appa.re nel ra- que,llo di uaa classe di brigadieri di finanza. pido dramma, è sempre lluello elle risul.tò all'ihda- Non1, ci pare inutile, oggi, ricercare quali sono stati . gine fiJos0fi<iadi 'Bovio: il,on chiuso nel Med(o evo, ma i fondatori di civiltà attraverso il pensiero di un filo-· -sul limite di due evi. Non ,cercò·rna~ pace: ceJ1cò,.sem-· sofo, che le opere e lo spirito degli antichi appresè pre' libertà e. volle esser, dai tiranni come dalle ,parti, nelle lunghe vigilie trascorse m•editando. · Fati,ca .im:. lib~ro,' come 1il0moche qeve dire ·ciò che nessun altro proba questa, ignota a m~lti pensatori moderni, dac- può dire. chè oggi si nasce bell'e fatti per le cose q.ello Stato F)n dalla Filosofia ael Diritto, che è una delle sue e· ciascuno ha dènitro di I sè il ·cuore di Machiavelli, opere meno divulgate, :Bovio vede l'um.amità riassunta senz'averlo, letto mai. in tre grandi figure: Cristo, Socrate, Mazzirl E volle Da Cristo a Paolo, da Dante a Socrate, Giovanni. chiudere la sua: vita ,con le pagine <lrarpmatiche i'n Bovi°i seppe determinare in siRtesi quali linee. e qualj • cui ri•vive il sapiente .a,vvelenato. In esse, ispirate ·al-· opere .occorrono -per anticipare il -programma di un'e- l'Eutifrone di ·Platone, c'è il senso de'll'ironi'a socra– poca •e· per sug.gerire · il còmp-ito di una fase .del!~ . tica: Soerate non si,lamrenta: e non declama. I(l_iche storia. ' · ·si lamenterebbe egli, ·sapiente, se fu _ l'artefi,c;e della Chi non ricor1a 1~ furia di polemiche· che· suscitò sùa fortuna?· Nè si d.ifende innanzi agli •Eliasti; Che il « Cristo alla testa di Purim i> al suo, app·arire? «. Dar difesa po_te_v_a e$se':r la· s'ua? '· · _ re il giusto valore alla persona d~ Cristo giova all~ · E, qùando 'gli Eliasti 'ha,rmò pr-0nm1:zjata la sen- . causa della libertà pi,ù che cento vittorie sanguin;os~ >>i _ tenza e Socrate appare scortato e si av~ ia ~ -ri-congiun- Questa è l'epigrafe che il fiiosofo prepose al .dramma. gersi agli spazii infrniti, 1 Terpneo·, e.èo dell a voee .del- Che cosa. c'è d'irreligi·oso', nel «Cristo»? .Guglielm@ l'armonia ùni~ersale. cl.i.cui sì è spez.za.ta mia, corda, Sànfelice - che fu un• cardinale d'inte Uige.nza e d'a~ 'esclama: « Passa1·con quel•veèchio la giovinezza· del- nimo aperti. - dichiarò ·di nor\ avervi trovçi.to·nientè ·i'Ellade ! >>.. , ' , d'irreligi'oso. « Se non, vi fosse il nome: di 'B0vi.o ~ ~, 'Ma, per 11agion 'dii coiltrapposìzione' 0 pet. quella soggiunse argufam~nte - queste ire noni si· spieghe~ _-'contraddizione.di' cui si comp;iace la filo~ofià,YG~ova~n,i re'bbero >i. ' ' BoviQ.volle delineare anche quella_ strana forma. pi ci- 1 V'è la religion~ ,delta libertà, e Cristo a~p?,re à~ rYil:tàc:he,è. soglilata dai superuomi.ipi. •Color-o cioè ,::.he sommo dei secoli·. . .vogliono so's'tituirsi 31i -popoli e arrogarsi ·!Ìl- di,rìtto Giuda Is:cflriota, ·non è. - secpndo, la. conçezio· r.ie di cfr p~nsa,re per. t~}ti. •.Quest0. so~no'- tormento di Bovio - il masnadiero fosco che tradis,oe per danari: m,egat•òmani, ,a ,cui la ·nostra età ha çhiµso le porte --;--· è l'Ebreo eh~ 'vuol liberi gli- Ebrei e nella: libertà di egli impersonò néHa -figura d.i Leviata@.. · ' ' · un. •pqpolo restringe i ton-fini della sua ànim~. Gli Que,sti deriva dallo ,straho'_ persqnaggio di fo~Ùi.aso ' . ·basta cà1er ,con la faccia rivdlta contr<J Roma. Gristo _H'obbef'ì_ riflessoJ anche un p</ .Qi se stesso.~ in·.cui,,' vuole libera l'umanità.. , éostui_ raffigurò l'esa:Jtazi<?n~• del pess'imo .. L'Iscariota vuole ade~piuti, in-·terra i destini umani « Io intendo..;_ scriveva il tUosofo _ ma n on.sento e per questo., a Maria .•di Magdala, che ~orre,bbé ia 0 ,', i m4ei tempi e non li -a~-9 ». F,lglr'di~ hia.ra: va 1 Cilte,la durlo a r'imettere le· speranze ·nel 'futuro, egli oppone .generazione, in· mezzo alfa· qua.le aveva. eser.cita<to il il gri,do della rivolta: · « A'.hi !, qua il solco 1 · qua il se- suo pensiero, non· poteva ispirargli niente: pèr ql\lesto me,. qua la· spiga, qua il diritto !. Q'i là c'è· frode. Chj pas;ò co'me ùn' estraneo rrelle vice.nde dell_a ·polifrca 1 tra· il diritto e il destino dell'uomo p'one in mezzo ·italiana,. prefereò.do ri-èondliarsi cori• l\ùnanità àttra- · la ·morte è un santo che c'inganna». verso 'il pen,s\erò dei· grandi spiriti, · , , . . , . Non ~è filosofia proletaria? 1 ·Leviafalilo è il .'tipo deN;assurdo:. · è il nènico della Nel «Cristo» è il confiitto_tra due epocb.e i'n'èui si' ·mediiocrità. Alu·nno,:de)la s oÙtud irre, :~gli p.assa tra',le' riassumono du_e mond~ ·: lotta che riappare '- forsè viltà delfepoca present!:), c.pm. ~- un'amara ,protesta. prosegue - .nel «·San Paolo »; ma è ,filosofia ravvi, Accanto a llili . è Frane.o Sola:riano. .lo . schernjtore vata ·da una larga eo~rente di umanità. Paolo,, colui · ' ' · · che PiJ.SSÒ seIDti.nandoµ11-a par.ola che {u :r;aGCQlta. iopo; - ·irù;limentiéabile figura - i~ .cquale~ Jl>Nniseecon ,la · ir'onia i mercati e le transazioni che passano vène- Seneèa, lo stoico che a-ndò 1,·,ricon,tro al dèstin•o' con · rati in,nanii ai lilbstri còdiièi 'e ai · no·stri giu,fiecon- fronte ·· serena·: Èp,icari:, la sòla -dornna ohe Tacit6 -- . , sulti e, 'infine, a,~pu.nto perchè_'non ha· deelamafo· ma.i, il quale usava. il. vocabolo invariabile di ,f cemina _:, dimostra ai pavidi, è ai' rom·antici come .si' 1 muore ·per .chiamò libertina mulier, due ·termini · aH'ap-parenza un ideale. · _ · ·c0ntraddittorii; non tali, quando si• ra~menfa .cihe fÙ La' nu;ova civiltà, la quaie· non paò esser lonfana; .la sola a taceré sotto le punte acuminiate ·della tortura: non sarà il l)rodotto nè dei megàlornari,i nè degli ind'i- eoco figure espresse con risalto uml!_no peT. signifi- v~duàlisti. S~raario·f pop'òli che si àp-ri.tanno I.a strada. care il conflitto trà la ,c.rviltà grèco-Jatina che tramonta , 'E quand@, rirc~~-◊séendo il çomune lin.gtlaggio, ,si sUm- ~z:-~. nuova. civiltà i-lh,1.minatadai bagliori del sacri- deranno la qi.ano, in quel punto tutti i veoohi ì,ce- . , · na-rii, saranno· caduti. , Dante è protagonista nel «Millennio». È filosofì'a,o arte? Bovio risponde: « Il protà&'oniista 'è· Dant~, che Conso- lfov10. Bib.liotecaGino Bianco

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