Critica Sociale - anno XXVII - n. 7-8 - aprile 1917

/ , . ' l r ' ' / CRIJ'ICA SOCIALE , 109 còlosi ~sploùe dm;<Hlte il donùci'lio coatto. Ne cono- scemmo parecchi. , , Costoro potranno•< essere inviati nel 'medesimo Sa– natorio ~•con Rotevole vantaggio dégli altri coatti e degli· abitanti <:lei paesi ove sono· ,colonie cli ,coatti. bJ In parecchi casi (7) si trattò' cli i.nclivi:clui già ri,coverati precederiternente a,l m.ani.comio o affetti da disturbi o anomalie mentali (N. 18). . · Tali turbe mentali e nervose i·nfluiscono notevol– rr1ente sul ,conteg,no dell'iscritto, sia nei riguardi del lnvoro,, sia riguardo ,al rispetto verso le autorità. An"Zi talora· i ·precedenti mani,comiali, vedemmo, non sori.o• nem'ln,eno indicati nel fascicolo personale: ma, anche · quando sono noti, non risulta se. ne tenga stiffkiente– mente -c.onto: tant'è ,ch e a qualcurìo, poco dopo uscito dal manicomio, è g.ià contestata una contravvenzione all'ammonizione. , ,Questo·è clÒvuto a ciò, .che la legge tq.cè a,ffatto dello stato m~ntale, del pr~giudicato per/ la p roposta di ammonizione e vigilanza. f>are strano che, mentre in ,casi di pii'\ lievi 1'"eati,- pnò per gli art. 46 e 47 del C. P. ,essere richiesto Tesàme .. dello stato menta,le del soggetto imputat0, per f'applicazion-e di misure di 'sicur.ezza gravi •c.ome q_uelìa -dell'ammonizioµe·- e vigilanza, che possono de~i– dere · dj tutta la vita; non si indaga sullo stato· men- tale, anzi non se ne tien con(.o affatto. . Per lo più si tratta di clisturbi 112entali che, mentre nofi fostituiscono ,callsa sttfficiente per l'inch~s_ione - ,nel inapi,comio, sono sufficienti a rendere impossibile l'adattamento ai vincoli imposfi dall',ammonizione e clall.a vi-giianza, che esigoil'o ·integrità mentale, e spe– cialmente grande forza di inibiz.ione e ,cap_acità di rinunziare ai più ne,cess,ari bisogni della vita (com-· pagnia, divertimenti? libertà-). --: CONTRAVVENZIONI ABITUALI. :--- In pareccbi casi _s.i è consbatato che, con precedenti ,criminosi c;Ii sc&r~a gravità, lè ,contravvenzion4 alle disp'osizioni élel– l'ammonizioné e -della .vigilanza - diven~vano real– mente così abituali, da trattenere qu~si continuamente , il soggetto in car,c·ere; osta,colando eontinuaniente la sua ,correzione. Si viene quindi a ,creare una ,crimi1- ' nalità speciale, rappre~entata dal continuo cont-ra':- · v~nire alle disposi_zioni della .vigi!a,nza o amm0m- z10ne. _ . _ -. . Questo inconveniente, che è connesso ~olla· n_a~ur~ del. pr0vvedimento, non può, nelle attuah co,nd1z10rn legislative, essere rimosso; potrebbe~es.sere •atte_n~alo se · si consis-liasse di tenetsi · ad una interpretazione non troppo restrittiva delle leggi ,che autorizzano le ' proposte dell'ammonizione o vigilanza e si cercasse d'a,vere una· conoscenza p,iù esatta ,della personalità dell'iscritto.· . LE .CAùSE DELLA CONTRAVVENZIONE. --Pala l'anàffsi delle cause ,che i nostri soggetti portarono alJé ,contravvenzioni e dalle fasi successive della lcro vita criminosa in, rapp0rto a tali disp0sizioni, che èsporrò altrove dettagliatamente, coi risultati ottenuti su _oHre ,cento pregiu-di,cati, mi sono cohv~nto che _n:i;olte -delle-prescrizioni della vigilanza ·e della ammomzwne , molto sovente non si possono seguire. Esigono per essere osservate; ,come dissi precedentemente, inte– grità mentale; vice~ersa · sono applicate ~d individui nessuno dei quali è veramente mtegro d1 mente. La maggior· parte ,dei vinc,ol~ i~I?o~ti da _queste· leggi (art. II8 Leg:ge ~- · S.) e m e':1dent~ contrasto ,colJe leggi della b10log1a e d_ella ps1co~ogia: . . Per comprendere il valore -d1 queste d!spos1z!;m_1 ba~ · sterebbe che uno di noi si mettesse nei pan n1 d1 ,chi è yigilato; il che non si fa mai. Si pensa sol<_> .a!l? scopo che si vuole raggiunger~, non alla p<_>ss1bd1ta .della esecuzione del provvedimento escogitato. Il darsi a stabile lavoro è sovente ironico; si •COl10SC)n~ le difficoltà ,che incontrano in ,certe epoche anche gh operai onesti a trovare stabile lavoro. , Il rincasare alla sera ad una data ora, iehe e pre– !'>critto anche per l'.aminonizione, può essere osta:c~– lato oltre ,che d.a necessità , di la voro (per le quah il soggetto •può o~tener_e f~cilm~n.te dal !~mzionario U!)a dilaziope), da bisogni· fis10log1,c1~ella y1ta, compag~-1e,. tratten-ii:nenti ,circostanze eoèez10nah, {la att1tudme ' . . . speciale all'ordme, ,alla pre~1s1~ne. . . Il « non freqµentar.è postnboh », per sog~ett~ la cm vi-ta è inevit(J.,bilmente tutt'una colla prostituz10~e, è , · eca G!né 1;3ianco· in -contrasto ,colle abitudini quotidiane, -col_le ~Ltitu~ clini psicologi,che salienti e talora anche coi b1sogn1 pérsonali. E' ·poi in contrasto ,col sentimento cli so– cievolezza, col bi!'ìogno naturale cli distrazioni (es– sendo nman(:) ,che chi lavora si ricrei qualche ora della giornata) la proibizione cli frequentare pubb]i,ci ri– trovi, spettacoli o trattenimenti pubb-lki. li peggio è ,che per J'ammoniiione, che deve du– rare due anni, in base all'art. 108 Legge P. S., se interrott.a · per ,condanne, per delitti o per conlrav– venzioni alla sléssa, ricomincia il biennio. Si ag– gi unga ,che, ·se all'ammonito verrà per u.n nuo".o. reato assegnata l_ayigilanz.a, egli ?O".rà s,co1:tare )a v1s-I1~nza colle poss1b11I contravvenz10111 e po1... r1commciare da ca,po la ammonizione per due anni. Tutto ·questo ~ ginridicamente esatto, ma è -assurdo dal punto d1 ~ vista psi,cologico. Sono disposizioni che sono logiche ma, se si ·pensa ,chè le restrizioni della libertà indiv}duale jmposte da tali vincoli esigono la massima capacità di inibizione, la rinnnzia ad alcuni dei più impellenti bisogni della vita, appaiono iniqne, tanto più- do,'.end_os_i appl)c'.1re ad individui che, per natura od att1tud1m acqms1t~·, non sono mai integri mentali. Ne segue ,che rarissi– mamente il soggetto riesce a liberarsi dai vincoli del- _1•ammonizione. . E' vero che si rie!=!Cecosì a poter agevolme1Jte sor– vegl iàre il pregiudicato 'ed averlo ~emp-re sottomano 1 ma clisgi.'azif1t-tamente lo ?i _inasHrisce? 1~ si eccita, _lo ~1 mette nella stessa cond1z1one m c111s1 trovano I mi– crorganismi ,che -n biologo mette in termostato per– c-hè possano &vilupparsi e raggiungere la massima · virulenza. In attesa di una radi,cale riforma, l'Autore conclude augurando attenuaziQn.i nella pr,ati,ca degli istitùti cl'iticati; le contestazioni delle oonlravvenzioni do– vrebbero eseguirs[ con ,criterii di maggiore relatività ed opportunità, tenendo -conto della causa occasionale d'ella contravvel'),zione, del tempo trascorso' dall'uscita dal carcere, considerando l'età minore, lo stato men– ta,le, lo sttito fisi,oo, specie per i tubercolosi. L'autore confida molto nella istituzione, che propone, di un - servizio spe~iale medito. per -le funzioni di Pnbbliiea Si,curezza. Naturalmente noi non ci· iscriviamò contro questi 1 rimedi, ma la riforma radicale ha da venire da altra parte .... VERY-WELL. La"ùiminuziijue .della s perficie coltivata cereali Giornali' e Riviste ri,petono ,çhe la dimimÌzione della' superficie coltivata a cereali sia ·dovuta al calmiere dei prezzi ·dei cereali. Q1_1e:'l'tasserzibne è· errata, e per. convincersene basta la parola di un agri,coltore della- Basilicata, da noi· interrogato. Egli, un agricoltore <li Lavello, ci ha detto che sono moltepli,ci le cause dell'abbandono della terra e èe ne ha voluto enunciare al:cune. 'Prim~- di tatto, in Basilicata e_ in _Puglia, si sono seguite tre malannate; spe,ciafmente l'ultima, che non ha reso neppure la semina.-Malgrado ·ciò, i grandi proprietari non hanno voluto ridurre i fitti, eleva- ,tissimi, così ehe gli agricoltori, parecchi dei quali rimasti nella miseria, non hanno più voluto c.orrere l'alea -di nuòve perdite e perciò si sono decisi a dis– dir<:! i contratti di affitto. Infatti, i grand,i latifon– disti, p'er non creare un precedente, non banno voluto ee-dere alle rjchieste di ribasso di fitto, avvantaggiati in ciò dalla disorganizzazione degli agricoltori. Poi, essi lwlnno potuto ricavare il fitto pattuito, appro- I.

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