Critica Sociale - XXVI - n. 20 - 16-31 ottobre 1916

270 ORITICASOCIA·LE « Qn. ain.do, ,c4nque anp·i fa (190\J) -· drisse il Can- ' · cellie11e·tedesco - io, fui ,chiamato .a sostituire il prin,cip,e von BuJ.ow,' tutta I.a po1itic.a britt.ann,i'.ca ,(}ra ,ordinata a .s,osLe.n,ere la dottrina -c,ono-sçiutacon, il · nome, cli Equili_brio delle 'Potenze,· al\a. qu;:ile l'Ingj1il-· be-rdi,da ,oèntin,aiia di anni si mantiene fedele, allo' SOOflO .dii tener 'tes,ta' ,a qoolla Potenza -continen:talei che si d;imostri la più forte. In lnghÌit.erra già: nel 1899 sri"indicava:, ,come nemLica'temiibile· la, Ger-' manria',e si considerav:a la, Triplioe- Intesa co·m,e-un'.à-r– me ,contro 'clJi ,essa,». , . · · · · Q_iwsto s,isitema de-ll'.Equilibfio- -:- secon.çlo il Cà.,f\– oolhere bedesoo• - ha· prodotto, la, guerra,· per-chè es-so ha pe,r l'foghi,Jterra una sola .applicazione; una sola ,interpretazione: il dominio ingl_ese n~l mond:o.,. assicurato me-r-cèun •e.quilibrio, delle forze con:tin.en- : tali :e.la sove-rèhia,nte porenza, militare m.a-rittima del- ..l'Inghilterra. · · · . · ·* ** 1 La, brut:i.Iè viol azione tedesca. deJ,La ·neutralità del' Belgi,o permise· all'Inghilterra d,i d!are .al suo init,er-i -vento: ,ruel,oonifli,tta,· 1ma, rno,tivaz,i,onepiù.•.''!"sentime,n-' ta:le d'i quella che risultav:a, da.lila sua sistematica po– litica dell',e,quilibrio ~ di un equiJibri.o clJiretto ad assiicura·re. la sua prèrnin.enz.a. · 1 Questa politica ·av,eva ,creato _gli,accor:di militari con.· la, ·Francia e, qui.ndi, con la Russia: e:c\, :av;eva· · arccèntuato Le'rivalità ,wn La:Germania. Nel ca•so,-· ve-rificato;si ,sulla: fine di lugli-o 1914 - d:i un con– fliitto fra la, Germani.a e la Rus:s-ia, l'Inghilterra e,ra impegn,ata .ad interve·nirvi, per le conq:eguenze pra– tiche del qU◊' dogma dell'Equilibrio·; era p:er lo me,n-0· impegnata a rinunzia.re , .alla part,e• di paciere. II. Bel-: gio h.a ;se,rvito,di ,o,oca.s,io,n,e e,d'è' stato J:a,causa imm:e– dfatJa,,de-Jla, p.arteicip.azionieingliese .alla guerra; ma la ,ver;i, causa ·dre:termi-nantedi essa risied,e nella politica a,cl,qt.tata;da!L'inghil~erra ,e. ,conq•sciuta oal nome- d-i . Equilibrio delle, Potenze. Su questo punto là lettera · , già ,èita-ta ,di 'P,oincaré a re, Gi,o•rgio ha fatto la luce · definitiv:arnent~ a.nèhe per i cieéhi! ·Anche nel n,ostro Paes•e si è sentito il bi-sogno, di- . r.appI1esen:tare la parte avuta, c\:all'.Inghilterra rnella prov-o,c.azione della. g,uerra euro,p,e.a, oome- qu,ella di, , un probo, ed! ,eroi-co rneoenat,e deU':esisbe·n,zad-e:ip-ic– •oo,li' ·p'o,poli;·,e-si è arrivati .ad ac•cre-dit.are, così, il sisrtema de11'Equilibrio delle Potenie come la -0,rga-. nizzaziorue ,di questo virtuoso, me,cen.atisrno i-l).,gl1ese-. 1\1.a.appunto, p,e,11chèè ,n,eoess.ario, - per_ la. causa deHa .p;ice- dlei popoli - dissipar.e -0gni accecante .iTlusi-dn,e :i.npro,posito•; noi dobbiamo· -dimostrare cl\.e, ~I c•\}~tr.a,rio,_ quel 's'Ìs~ema_ è fa o~ganizza'zione de~ 'domm\io-egmsti-co e della 1mmo.Jaz1-0ne, ·senza scra– poH, dei diritti c;li,t4tti i popoli al prndornin.i,o,.del più forte.. fra essii. Leri s~ ne .se·rvì l'Inghilterra, do– mia.n,ipot11ebbe sietrvirsene la Gèrmania.: .. Ciò che_im-' po-rtà è, quind'i, dìs-trugg-er1o,;ciò ,che importa è di– mostrare -che s.i tratta -diell',equilibri,ofra 'chi. p !lev.al, e e ,chi-deve soggiacer.e; e il mai,e,ri.ale d'i questa dimo– strazione ce l'offrono· copi,o,s.amente,gli ste-ssi uomini' politi-ci ,e gli stessi pensatori - o-lir.echè tutta la storia - dell'Irtghilberra. Polibi,o racco•nia,-che « Ka,nrno,di Sir.aicusa, sebbene– al1e,ato di Roma, mandò degli aiuti ,a, Ca,rtagine• in una delle sue gu~rre ,civili, cons.iderand-0-la salviezza di Cartagine neoe,ssa,ria tanto .a.J.la cons,erv.azion,e dei suoi diomi·niiin Si,cilia,, quanto a quella cLell'.ami,cizia di Roma, p,er timore dm la caduta d,ella co,Joni.a· fen:i,cia• lasci.ass,e incontrastata Roma, la quale si sa– re-bhe -cosl irov:ata, libera, di .attuare qualunque c\,eter-' mina,zi-on,eo intrapresa,». · « Kanno ~. sente-nzi.a_Polibi,0, - agì e-on grande p-rudenza ,e sagg,ezza, p.oichè non deve mai pé.r rues~ sup,a, rag-ione, ~ssere toUerato che 1a fotta, si t.acé:òlga · in un·a sola rrla'no, in modo d:à rend-è-re•incapaci gli 'BibliotecaGino Bianco Statà vi-cini a •difonde11e i 1-o-ro- diritti contro, di -~ssa,.». Bright, .ad-otta,ndo• oomple-t.amente questo, modo· di .ve– dere di P,o.Jibio e paragonando, l'equilibrio inglese a quello romano·, lo de.fi.ruisoe « un fals,o ido,1o-,più vil,e , di .quelli dinanzi ai qua.li s'in,curvava:iì,o i pag.anri». Niehla ,do,ttrin,a ,in.gle-se - (Wa.beJ.:. Le dPoit d'es gents; _Oppenhe-im: Jnternational ·law; Lord Brou– gham,' Essays, ecc.) - il principi•o, dell'Equilibrio delle Pot~nze .poggi.a i1ii ·primo luog,o. sull'istinto d,i •C◊'Ilise•rva,zione .e pOIÌ sul desiderio- gen,e,r.aLedi· sot– trarsi al ,J:1egime di un,'unica. mon,arèhia:. L'Equilibrio ha pierm;esso d,j s-vilup parsi .a,IJ.eide.e 1 , d,i equità inter– nazionale e all'impero dep.a leggie, ,ha . protetto, Ie pi,coole nazioni, ha stimolato il div,ers,ifìcarsi de,i tipi ,nazi-on.ali, ha int ,rodot.to una maggio.re stabilifa, ne- gli aff.a,ri.umanii. . . 1 • , . : , M.a.non è' difficile tr.ov, ar.e nella st.oria e' nella co– mune. es.peri,enza ob'ie,z1onifo,rmidabjli contro•, qu(!l,' ,il.ll rosea filosofia deU'Equil\brio ~Ile Po.lenze. ' i *** - ! I · L~, jnigua as,s{u:d~t~ d:e~, :sist,em~4,~Wftg4j/ll:);qi~.·0•,<;!Je 'P,otienz,e 1 è provata cl.al ,conoe'tto,·l:'ondamentale ·d1 esso sistema,, ,che co,risì.ste ne.Jlo ,imporre :id u.n:· certo ìiu– mero di- n.azi-olliÌ un.a posizione· dete,rinàn.àta · n!QB dall'affinità ,e dilli.a CO•Ilioomitàneàdegl'interessi, non clalLe tendle-ri,z.e del propri•o• ·svih.1Jppo stàrico,, lfonsl... ,da,i risultati die_ll'ultima·guerra, quasi 'q~•e-stifossiero disposizj.oni di originé divima, · · , Pe,r un ee,rto tempo - per esempi,o, -:-- ·Ile c.ondi- .zi,oni demerminatie dalla pace di W,estf.a.lia (1648) rap– p,11esenta:ro-nop,er la diplomaii,a ,e-u110peail p~rfetto ,equilibrio, che saflebhe stato crimin'oso turb.a1re; •in ,seguito la, pace di Utrecht" (1713) rivela, di oolpo che si era viss,uto sino ad aUù-ra... nell'e,rrore e ~he ·la v,eri-tà, il diritto·, la gi,ustizia erano· inte.r,amentè e solta·nto nici· risu1ta-tiiè:lie-l'la ni.wvargu,e1rra.aÌ],o,r.a, chiu-. sa,si; finchè la,· p.aoo di Va,enrua-(1815) · sopr.a:vvi,ene a bouleverser compl-etamen:tè ;i ··nappovti reputati ·« stabili» ,e « proivvidiemia-li » s:in,o. a viénii,cin.que.a-nini prima e ad' .ess,ere·imposta come- l'unità di peso ,e di misura• de!La nuov'a conviv,enza. euJ)op,ea. . · Negli aff.a.ri initerruazi,o,IlJali, -non ·meno, che in- quelli interni, vi so,I1Jo due spec:ie di eqi:l;ilibri,o,:que.Jlo del diritto ·e diella giustizia e quello• puramente -co-nrven– zionaJ.e, della ,comodità e del rtomacon~o- di ·chi rie– sce. a,d assume-re, e vuo:1~o,riserv.a.,oo uri•·_pred:0nì•i·mrfo. L'Equilibrio, ,delle Potènve, anz-ichè tend ,e.re v'er'so•il 'futuro·,· ha di mira unic.amen,-t,e ·quella chs;a ·eminre.n– 'IJemente .a:nti-i.dea'listica, che si eh:i,ama I.o• stati.i· quo · ante. Esso s•i ricusa di cornsi,dre•rarel,e Nazioni come ,org.anismi viventi, ma• p-retendle·gov.erniarle come a-c– ,cessori iruerti di un, me,ccani·smo e,. 1 n,0n• ·tiè•iie-' ,ie;oinlt,o .a.J.cun,o, de•! moito inrberno che, l,e ffii(!).difi,ca, di' oori:tlinuo · e ,d~lle ·riv,o,luzi,orni,chè. gl,i uomini e Le lo-Ilo., id!ee SIO-IliO in, grado di d,et,em1,in,aJ:1e-Tapi .d.am ,ente ne-i rap– porti· fra uru•p.o,pol,oe-d,u,n·.altro. Ess:o, tenta invano di impedifle 1 ad un p-opò.Jò<li svilupparsi; ad -un.al – tro di ,diediniare•; e pI1e-bende• -giungere· .a,. ,questi, ri– sultati negartiv!Ìico•ru ,el,emenrtitolti dalla· po,lve•re de– gl:i archivi dipfo.matici. · Uno de.i sommi «precettisti))' d,ella dottriru.a <l,el– l'Equilibri,o, il Br-ougham, ha scritllo<iespli-citamente ch;e « n,o,n, -sii ,atta,CC3:· una nazione vicin,a per SJ)O- , gharla -o per -co,nqmstarla, pier v,e,n,di,c.areun',o.ffosa cla essa inflitta, ma per arrestare· il suo aumento: di forze, J,e, cui conseguenz.e sarebbero per ,noi stessi un grave dai:mo•, un ,con,c11e•to peri-colo». E so,gg,iun– ge : « Non s:1_ déve dalle .al;cuna importanza aill:a,na– tura -c\ 1 eUe cir-0osiaT1JZ-e che cr.e.ano il peric0L0·, sia che< questo, deriv,i da un acquisto di forz,e esterne, sia da uno S1viluppo, di eoorgie' interne· diella naz:ione a noi .avversa;)>.· Secondo· questò criterio, unia, Ila-' zioille può '.esser,e, ·.autoriz@a1ta,d:a.Uafilosofia. deH'E– quilibrio, a dichiara-re guer'fa ad un'altra, ql!laindo,

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