Critica Sociale - XXVI n.18-19 - 16 set.-15 ott. 1916
a ,, CRITICA SOCIALE 247 intorno alla politioo fatta sinora, fissando poi le nor- ' idee del soci.a.lism,o , sc ientifi.co,)), disse a Zim-m,erwald m,e per la politica futur.a. Ma, quali che abbiano ad · uno de,i d,ele,gati tedeschi. Or.a, è nia~ural~ che una tai.e essere quelle decisioni, esse non possono indurre i iav,a.nguardia non debba ,dissolversi neillta ~rchia di Sindac.ati a un'altra condotta .... La vittoria della mi- coloro, ,che <lellie i,dee del socialism,o scientifioo non noranza costringerebbe m,oHo probabilmente i Sin<la- soino .ancora penetrati. Ma è naturale altre.sì che tenga cati a una completa .as,tensi~)'ne in tutte le que~tio·n,i conto della clas-sei -0-p,er.aia,che faoci•a. i conti con l,e p,olitiche di pa•rtito, e li oostringe·r,e.bbe a creare dal mia•s•se·.E que1s-te v-ogli,ono che qualsiasi dii·ssidio di proprio seno -m,etodi e organi per l,a.tutela degli in- teoria ,e di tattica venga posto a tace,re davanti alla teressi operai nel1a l~g-isl, a.z i-onee nella ia:mmini,stra- ne-cessità dell'unione. Essa soLa.può dare quella forza z1one ». che è indispensahil,e per lottar,e contro il-nemico co- Ora, il Winnig fonda il suo ragiona-mento più sugli mune, per abbattere i gigia:ntes,chi ,osta,coli, che si o•p- um,ori dei; funzionari dei Siindacati, che non sugli or- pongono al r.aggiungimentlo dell'idea:le -socialista. ganizz.ati stessi, moltissimi dei quali, in ,adunanze, e L'unità è sacra più ancor.a dello -stes~o pro,g,r.amma. in chi.are ·risoluzioni, hanno, giià più di una vol,ta, Si può es-sere, infedeli a questo, non ~- queUa. E de,I- mostrato di non :appr,ovare sempre l'opera dei loro l'unità si pr~occu·pano, più ,che·di o_,gni altra cosa, non capi. Anzi, lo ,stesso Winnig, parl.ando delle grandi solo le m:a.sse, ma anche i giornali, anche· i oapi. Oggi perdite, sofferte nel. 1915 dalle or ganizzaz ioni sin<la- , anco.ra l'aausia di v,o.Ier minare l'unità del Partito è ca.li, dovette ammettere che molti oper.ai s-e ne sono il peggior rimprovero, che si possa soarav,entare sul .aUontana.ti, perchè malcontenti dell' atteggi.am, ento volto ia un •soci•ali,sta. Ancora quiakhe te·mpo fa il. deilla Presidenza in que,sta po1'i,tica di guerra. Ma, ad Vorwarts ,s, cr.iv, eva.che, se veramente ci sono co,m-pa- ogn.i m:odo, simili parole di un simile capo~ ~ono di gn.i, i quali m-irano a disgrie,g.are 1.a co'mpagine., che • innegabile gravità. oo,stò un m,ezzo secolo di lavo-r.o,,non vi è condanna, Alcuni socialisti poi, come la Luxemburg e il Meh- abbastanza grave per simili distruttori del Partito. E ring, e il Li,ebkne,cht e il Meyer del Vorwii.rts ( oria s,e Commissione e Di-reizi-o,n.e, del Partito han.no, r,e- sono tutti: quattro iQ ca:rioore!), -non sol'o invitavano, oentemente, respinto l'idea, propugn.at.a da m-ol.tidel.lai quand'erano liberi, a non pag.are più i contributi al- Maggiorianz.a, di convoca,r,e un Congre-sso, fu appunto !'.attuale Direzione (1), ma già Lavoravano per fondare per.e,hè e:riano ,sicure che, date le .attuali condizioni di una nuova org,anizz-az-ione.... spirito, un Congresso avrieb~•e po,rbato aHa sciss:i,one. Potrebbero esser più chia-:ri e più forti gli indizi Lo stesso Kolb, pur,e· iafferm-ando ess,er,e impossibile che •SÌ va .incontro a1 dÌsgr.egam,ento? ogni ,collaborazione con Lie,bkneieht e, oom•p.agni, vor- Eppur,e, oon.tro questi de,sideri, contro queste ten- re.bbe •bensì eliminare ,costo,r,o, perchè ritiene che es.si denz·e, diremo .anzi, contr,o simi-li neoessità, stanno ,siano in num•e·ro sì esiguo, d.a non poters.i parlare di altre ne,cessità, stanno tradizioni, st.a in prima linea s.cis.sur.a, quando ,essi ,escano dal Partito.- « M•a,- se- una convinzione diffusa e profonda, una volontà f,er- ,oondo lui - una sci·ssura sar,ebbe la cosa più f~nesta, mia, inflessibile, che ri•uscirà quasi si,curamente- a ri- ,che p,os.s.a capita:rie alla classe .ope,rai~ socialista ». portare la vittoria, a sa.lv.are - almeno esteri-0,rmente P.e-rsino Henke, direttore de11a Bremer Biirger-Zei-: - lia f.am, osa unità del Par tito. tung, organo del gruppo della «/ nlernationale », si è, V nità! E ,c,co la gran pia,r, o.la, ecco il feticci-o. Invano in que,sti ultimi giorni, tirato addosso, l,e ir,e dei re- ne ride e 1a dileggia Carlo Liebknecht. « Che cosa è d,attori,. perchè scrisse, che- << bisogna' lottare con te- questa unità? Un.a nuova discipHna che paralizzia: >>. na.ce energiia entro l'àmbito del Partito, per .aiutare Ma quando, nello stesso Colbegio di Liebknecht, venne 1'unità a .trionfiare, ». diSicuss.a, prima del suo ari~esto, la su:a. a·zione par1a- E vedJ'le,teche trionf,e,rà! mentare - si badi, l'aizione pa·rlamentare, non l'agi– tazione in pubblioo contro .I.agueir:ra -. i suoi el,ettorj quasi lo sconfessarono, ed e•gli si ,s,alvò solo pe,r il rotto della cuffia, oUenendo per l'ordine de·l giorn-o di fiducia 16 voti favorevoli, ma 15 contrari! E come nel Co.Uegio di Liebknecht, così in quello di Geye 1 r · -. l'ora-tore de}Ja prima ribellione al Reichstag - cosi in ~Itri Colle•gi, r.appr~sent.a.ti da deputati di qual– s,i, a.si t endenza, •le deicisi-oni deill,e, asse,m·blee culmi– nano semp:re nell.a r.aocomandazione, di salvare l'un-ità - del P.artito. Ques•ta unità, che ·soaturisoo d.alla neoe,ssità storica q.ella lotta pr,oletaria, è pe•r gli operai, ne,I lo•ro giusto istinto, tutt'una oos:a ool Socialismo e, oon la reden– zione prole,taria, mentre I.a s,cissur.a ne è la negazione. Basta leggere g1i ordini, del giorno, votati pro o con– tro 1:a Maggioranza, in favore o a condanna della l}fi– nor,anza. È sempre lo stesso ritornello: salviamo )'unità! I « Noi abbiamo· r.aocolto intorno alla no-stra bandiera quattro milioni di elettori; m,a I.a guerra ha mostrato che solo una piocola: avanguardia è compresa delle ~ , ' ' (1) Gioverà qui ricordare che, a norma dello Statuto del Partito soctausta tedesco, le Sezioni looatt debbono versare ana ,cassa cen– trale n 20 per cento dei contributi rrscossl. . . BibliotecaGino Bianco F,ors,e a·ssiste•remo ,a nuovi r.a,ggruppamenti entro al Partito stes·so. Già si parla di un· neo-r.a<li,cal.ism,o,; e oe,rto è che sarà diffkil,e vedere•, nei futuri Cong:riessi, di nuovo riuniti allo ste,sso hanc,o Ebe:rt.e Haas,e, Le-– debour e Sche•id.emann, Bernstein; e D,avid. Qua.si &i- . curo è ianche (alm,enio lo a·ssi,cur.a:no già fin d'ora) che se ne andranno p,arecchi <leU'eistrem.a ala sinistr.a. Molto ·probabilmente assistel'e•mo cioè a spett.a,colo ana– logo a quello, offerto già, una .t:r-entinia. d'i anni f.a, dai ,c.osi,dde·tti « Jungen )), · i Giov.aini. E - forse -·, se per fortuna nostra vivesse .anco-ra Bebel, forse da.I suo banco della Presidenza, al fianco di H.aia,se,egli gri– derebbe ora a Liehkne,cht eia: Radek quel che gridava, al prim,o Congresso di J,e,na, oontro Friedeherg e com– pagni: « La nostra m-ente resta come pa·ralizzata al sentirvi dire che . .noi non ci trov,iamo .più sul terreno della lo.tta di class,e .... E ancora più incomprensibile è p,er me il fa,tto, che, -nellia capitale d•ell'Impe,ro ger– m,~nico, nella città dell'inteHig,enza,. 3000 operai, fra cui vecchi compagni, hanno .aooolto con giubilo ~ applausi un simile cibreo di cont:rad1izioni )). Mo,lto probabi,l.m,ente se ne andranno anche al,cuni deH'estre,ma Destra, coloro i quali sostengono che or.a.u1ai bisognia buttare tra· i ferr.avoochi i delibera.ti di pare,ochi Co,ngressi. Saranno però esigue fuoru-
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